3T e-bike Made in Italy3T e-bike Made in Italy

Milano osserva da vicino, perché quando si parla di mobilità sostenibiledesign industriale e innovazione applicata al ciclismo, ciò che accade a pochi chilometri dal capoluogo lombardo diventa immediatamente centrale anche per la città. 3T, marchio storico del ciclismo italiano con stabilimento produttivo a Presezzo, in provincia di Bergamo, rinnova completamente la propria gamma di e-bike Made in Italy, rafforzando un progetto industriale che guarda al futuro senza rinunciare a identità, qualità e controllo diretto della filiera.

Il nuovo line-up elettrico si inserisce perfettamente in un contesto come quello milanese, sempre più attento alla bicicletta elettrica come mezzo di spostamento urbano, extraurbano e sportivo. Non semplici e-bike, ma vere e-gravel ad alte prestazioni, capaci di coniugare estetica, guidabilità e soluzioni tecniche avanzate, nel solco di una filosofia che ha reso 3T un riferimento internazionale.

E-bike sì, ma con il DNA delle bici racing

Se oggi le biciclette elettriche sono riconosciute come uno strumento capace di rendere il ciclismo più accessibile, 3T sceglie una strada diversa: non adattare una bici tradizionale a un motore, ma trasferire integralmente il feeling di guidadelle proprie piattaforme gravel anche nella versione elettrica. Le nuove e-bike nascono infatti dagli stessi telai in carbonio utilizzati per i modelli non elettrificati Racemax, Ultra ed Extrema, senza compromessi strutturali o estetici.

Motore, cablaggi ed elettronica sono completamente integrati all’interno del telaio, senza tubazioni maggiorate, appendici esterne o soluzioni invasive. Una scelta che preserva linee pulite, rigidità e bilanciamento, elementi fondamentali per chi utilizza la bici anche in ambito sportivo o competitivo.

Il cuore tecnologico è il motore Mahle X-20 personalizzato per 3T, posizionato nel mozzo posteriore. Una soluzione che limita l’aumento di peso complessivo tra i 3 e i 3,9 kg rispetto alla versione muscolare, mantenendo una maneggevolezza superiore alla media del segmento e una sensazione di pedalata naturale, fluida e priva di attriti quando l’assistenza non è attiva.

Tre anime e-gravel per coprire ogni utilizzo

Come per la gamma tradizionale, anche la linea elettrica 3T non segue la logica del “modello unico”. Gli ingegneri del marchio hanno sviluppato tre declinazioni distinte, pensate per coprire l’intero spettro di utilizzo gravel, dall’asfalto veloce ai terreni più estremi.

La e-Racemax rappresenta l’anima più performance. Derivata da una delle aero-gravel più iconiche del mercato, è progettata per chi alterna asfalto, pavé e sterrati veloci, mantenendo un’impostazione racing e una resa aerodinamica elevata. Un modello che si rivolge anche al pubblico milanese più sportivo, abituato a uscire dalla città per lunghe percorrenze su strada e ghiaia.

La e-Ultra è invece la proposta più polivalente. Pensata per sterrati impegnativi ma non estremi, offre una geometria più confortevole e una posizione di guida leggermente rialzata. Nella versione Flatbar, con manubrio dritto, diventa una soluzione particolarmente interessante anche per l’uso urbano evoluto, il commuting e il cicloturismo, temi sempre più centrali nel dibattito sulla mobilità milanese.

La vera novità è la e-Extrema, nuova arrivata nella gamma e-bike 3T. Un modello all-terrain gravel capace di affrontare single-track complessi e terreni tecnici, con la possibilità di montare pneumatici tra 47 mm e 57 mm WAM. Una bici che spinge il concetto di gravel elettrico verso territori fino a poco tempo fa riservati al mondo MTB.

Il riding feeling come priorità progettuale

Oltre all’estetica, ciò che distingue la nuova gamma 3T è l’attenzione maniacale all’esperienza di guida. Il sistema Mahle X-20 è stato scelto non per la potenza pura, ma per la qualità dell’erogazione. La spinta è progressiva, naturale e perfettamente integrata nel gesto atletico, evitando quell’effetto “strappo” tipico di molte e-bike.

Il posizionamento del motore nel mozzo posteriore consente inoltre una distribuzione dei pesi equilibrata, fondamentale per mantenere la precisione di guida anche sui fondi più sconnessi. Un aspetto che rende queste e-bike particolarmente apprezzabili anche da chi proviene dal ciclismo tradizionale e guarda all’elettrico senza voler snaturare le proprie sensazioni in sella.

Controllo totale e autonomia estesa

La gestione dell’assistenza è affidata a un comando semplice e intuitivo, integrato nel tubo orizzontale, con LED luminosi che indicano la modalità selezionata. Il sistema offre connettività Bluetooth e ANT+, piena compatibilità con dispositivi Garmin e tre modalità di potenza pre-impostate, oltre a una quarta completamente personalizzabile tramite l’app MySmartBike.

La coppia massima erogata è di 65 Nm, alimentata da una batteria integrata da 350 Wh. Per chi cerca un’autonomia superiore, è disponibile una batteria supplementare Mahle da 173 Wh, posizionabile nel portaborraccia del tubo sella, capace di aumentare l’autonomia complessiva fino al 50%. Con una gestione efficiente dell’assistenza, un ciclista di 75 kg può superare i 150 km di percorrenza e i 2000 metri di dislivello positivo, rispettando il limite UE di 25 km/h.

Un progetto industriale che parla anche a Milano

Il rinnovo della gamma e-bike si inserisce in una strategia più ampia di rilocalizzazione produttiva e valorizzazione del Made in Italy, un tema sempre più rilevante anche per Milano, capitale economica e progettuale del Paese. 3T continua infatti a investire nello stabilimento di Presezzo, rafforzando competenze, controllo qualità e innovazione di processo.

Fondata a Torino nel 1961 come Tecno Tubo Torino, 3T ha scritto pagine fondamentali della storia del ciclismo, dal record dell’ora di Francesco Moser alle vittorie nei grandi giri. Dal 2016 produce telai e biciclette complete, diventando un punto di riferimento nel segmento gravel, e nel 2021 ha lanciato il Racemax Italia, primo telaio interamente prodotto a Bergamo.

Oggi, con la nuova gamma e-bike, 3T dimostra come elettrico, performance e identità possano convivere. Un messaggio che a Milano, città sempre più attenta a sostenibilità, design e mobilità evoluta, trova terreno fertile.