Il sindaco di Milano Beppe Sala apre all’evento ma frena la corsa: «Non battaglie di campanile con Torino»
Il capoluogo lombardo resta in attesa. Milano è pronta a ospitare un grande evento come le Nitto ATP Finals, ma per il momento la candidatura non è sul tavolo delle priorità. È quanto ha chiarito il sindaco di Milano, Beppe Sala, al termine della presentazione del progetto «WeMi Scuola» all’Istituto Lagrange.
Il palazzo, l’hospitality, l’ospitalità : i requisiti di Milano
«Con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, parlo spesso e non credo che dobbiamo fare una battaglia di campanile per portare via l’ATP da Torino», ha dichiarato Sala, evidenziando come Milano abbia dalla sua una dotazione strutturale “di città globale”: «Dimensione del palazzetto che a Milano è più grande, hotel, ristoranti». Sala ha aggiunto: «Penso che più avanti potranno arrivare a Milano, quando sarà lo vedremo, ma non è nella mia agenda chiudere questa partita ora».
La parola chiave è dunque quando, non se. Milano lascia aperta la porta per ospitare l’ATP Finals ma riconosce che oggi i tempi non sono maturi. Torino festeggia invece la sua posizione, forte della continuità: Lo Russo aveva dichiarato, pochi giorni prima: «Mi dichiaro cautamente ottimista: lavoriamo a testa bassa perché questo accada», riferendosi alla permanenza dell’evento nella città sabauda per altri cinque anni.
Perché Milano resta competitiva
L’attrattiva di Milano per grandi manifestazioni è evidente: la città dispone di una rete alberghiera di respiro internazionale, infrastrutture capaci di accogliere flussi elevati, e un palazzetto adeguato alle esigenze di un evento top del tennis. Inoltre, Milano ha ospitato in passato le Next Gen ATP Finals giovanili dal 2017 al 2022.
Tuttavia, ci sono elementi da considerare: l’evento principale dell’ATP Tour, le ATP Finals, è in programma tra l’8 e il 16 novembre 2025 a Torino. Milano al momento non entra nel cambio in corso e la dichiarazione di Sala lo conferma.
L’equilibrio istituzionale e la “battaglia di campanile”
Sala ha ribadito che il dialogo con Torino è aperto e preferibile a scontri territoriali: «Non credo che dobbiamo fare una battaglia di campanile per portare via l’ATP da Torino». La posizione è quella di evitare conflitti tra città, puntando piuttosto a costruire opportunità di valorizzazione comune per il tennis italiano.
Implicazioni per il sistema sportivo e turistico milanese
Qualora fosse mossa una candidatura, Milano avrebbe un potenziale impatto significativo: aumento del turismo sportivo, riqualificazione degli spazi (come il nuovo quartiere dell’Arena Santa Giulia), visibilità globale. Ma la realtà è che al momento si tratta di una prospettiva futura, e non di un dossier aperto.
Cosa cambia da qui in avanti
Per Milano si apre una fase di preparazione: rafforzare la capacità di accoglienza, pianificare infrastrutture, dimostrare credibilità organizzativa. Al contempo, Torino avrà il ruolo di città ospitante consolidata. Se e quando l’ATP deciderà di valutare un nuovo cambio di sede, Milano dovrà essere pronta a entrare da protagonista, non come contendente all’ultimo minuto.
In sintesi
Milano non è oggi nel set delle priorità per ospitare le ATP Finals, ma la volontà c’è e viene espressa in modo ufficiale da Sala: «Potrà succedere, ma non ora». Per la città di Milano resta una questione di programmazione e tempistica, non di ambizione.

