Dodici veicoli leggendari tra auto e moto diventano protagonisti di un viaggio nella storia del grande schermo, celebrando l’unione tra passione meccanica ed emozione cinematografica.
Un anniversario speciale e un’esposizione che unisce icone e cultura
Nel 2025 il cinema compie 130 anni. Un compleanno importante, che rievoca la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière nel 1895 e che diventa occasione per celebrare un legame profondo tra immaginario cinematografico e mondo dei motori. A raccogliere questa eredità è la Scuderia Sant Ambroeus, protagonista di Milano AutoClassica, la grande fiera del motorismo storico in programma dal 21 al 23 novembre. Con l’esposizione I motori nel cinema, il padiglione 20 – stand 17 si trasforma in un percorso narrativo unico, dedicato alle vetture e alle moto che hanno segnato epoche, generi e generazioni di spettatori.
Milano, città da sempre attenta alla cultura e alla mobilità, diventa lo scenario ideale per questo omaggio speciale, che mette in dialogo due universi solo all’apparenza distanti: l’ingegneria, con le sue forme e le sue prestazioni, e l’arte cinematografica, con la sua capacità di trasformare oggetti meccanici in simboli, icone, emozioni senza tempo.
Il risultato è una mostra che non si limita a radunare modelli straordinari, ma propone un viaggio emozionale che abbraccia film d’autore, blockbuster, classici italiani e produzioni internazionali. Dodici mezzi accuratamente selezionati raccontano come la velocità, l’acciaio e la creatività abbiano contribuito a scrivere alcune delle pagine più celebri del cinema mondiale.
Auto iconiche: le protagoniste a quattro ruote che hanno fatto la storia del cinema
L’esposizione dedica ampio spazio alle auto che hanno reso indimenticabili intere sequenze cinematografiche, trasformandosi in estensioni dei personaggi o, in alcuni casi, in vere co-protagoniste.
La rassegna si apre con un simbolo del poliziesco italiano: l’Alfa Romeo Giulia Super 1600 (1974) della Polizia di Stato, protagonista del film cult Banditi a Milano. Una vettura che incarna lo spirito di un’epoca fatta di inseguimenti realistici, tensione narrativa e un senso urbano di dinamismo tipico del cinema di genere degli anni Settanta.
Segue la raffinatezza della Lancia Aurelia B24 Convertibile del 1956, elegante e inconfondibile compagna di viaggio nel capolavoro Il sorpasso di Dino Risi. L’auto, immortalata in uno dei road movie più celebri del cinema italiano, rappresenta un ponte tra costume, stile e libertà.
Per gli appassionati delle grandi saghe internazionali, l’esposizione offre due miti assoluti: la Aston Martin DB5 del 1964, al servizio segreto di Sua Maestà in 007 Missione Goldfinger, e la Jaguar E-Type Coupé del 1969, vettura di Diabolik nell’adattamento cinematografico interpretato da Luca Marinelli. Due modelli che raccontano come il design inglese e la sensualità della meccanica europea abbiano trasformato i personaggi in icone universali.
Chiude la selezione delle quattro ruote un pezzo storico di enorme valore culturale: la Fiat Martes 1100 del 1947, utilizzata da Federico Fellini nel visionario Amarcord. Più che un mezzo, un frammento di memoria collettiva che riporta alla magia del cinema e alla capacità di Fellini di trasformare ogni dettaglio in poesia visiva.
Le moto del grande schermo: velocità, emozioni e memorie d’autore
Una sezione altrettanto affascinante è dedicata alle due ruote, protagoniste di molte delle scene più dinamiche e iconiche della storia del cinema.
L’itinerario parte con la Vespa verde 125 V31T del 1951, lo scooter che Gregory Peck e Audrey Hepburn hanno reso immortale in Vacanze Romane. Un mezzo semplice, simbolo dell’Italia del dopoguerra, che è diventato icona mondiale grazie alla potenza di una storia d’amore e alla spontaneità degli interpreti.
Si passa poi alla comicità d’azione con due motociclette entrate nel mito grazie a Bud Spencer e Terence Hill: la Motozodiaco Tuareg (1978) e la Ossa 250 E (1974), protagoniste delle rocambolesche scene di Altrimenti ci arrabbiamo. Una citazione diretta al cinema popolare italiano che continua a divertire generazioni.
Per gli amanti delle pellicole adrenaliniche, arrivano due moto cult dell’immaginario internazionale: la Triumph 955 Speed Triple (2004) usata da Tom Cruise in Mission: Impossible 2 e la leggendaria Kawasaki GPZ 900 R (1984)pilotata da Maverick in Top Gun. Due veicoli che hanno contribuito a definire un immaginario estetico fatto di velocità, acrobazie e spirito ribelle.
Chiude questa sezione un omaggio alla storia del motorismo: la Indian Scout 500 del 1924, la moto che ha ispirato il biopic The World’s Fastest Indian con Anthony Hopkins, e la Siata Cucciolo (1946), simbolo della rinascita del paese nel dopoguerra e presente in Pane, amore e fantasia con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Due mezzi che raccontano non solo il cinema, ma l’Italia che cambia.
Un ponte tra ingegneria e cultura: la filosofia della Scuderia Sant Ambroeus
La presenza della Scuderia Sant Ambroeus a Milano AutoClassica conferma il ruolo della storica realtà milanese quale ambasciatrice della cultura motoristica. Ogni veicolo esposto diventa un reperto narrativo, un oggetto capace di raccontare un’epoca, un film, un’emozione condivisa. La meccanica incontra la magia, e da questo incontro nasce una forma di racconto nuova e trasversale che unisce famiglie, appassionati, collezionisti, studenti e curiosi.
La mostra valorizza non solo i modelli, ma anche la loro capacità di evocare storie: inseguimenti, amori, duelli, sogni, sfide. Ogni dettaglio – dal design alla carrozzeria, dai colori alle linee – porta con sé la memoria del cinema e una parte della nostra immaginazione.
Milano, con la sua vocazione culturale e il suo ruolo centrale negli eventi dedicati al motorismo, accoglie con entusiasmo un percorso che parla di storia, tecnica e arte allo stesso tempo.
Milano AutoClassica: un palcoscenico internazionale per il motorismo storico
L’esposizione si inserisce nell’ampio programma di Milano AutoClassica, una delle fiere più importanti d’Europa dedicate alle auto d’epoca. L’evento è da anni un luogo di incontro privilegiato tra collezionisti, restauratori, appassionati e realtà culturali che custodiscono e raccontano il patrimonio automobilistico.
In questo contesto, la Scuderia Sant Ambroeus offre un’esperienza che supera la semplice esposizione statica: un racconto immersivo che unisce la storia dei motori alla storia del cinema. Un binomio perfetto per una città come Milano, che nel corso dell’anno ospita festival cinematografici di caratura internazionale, tra cui il Milano Film Fest.
Un viaggio nella memoria per il pubblico di oggi
Visitare lo stand della Scuderia Sant Ambroeus significa immergersi in un patrimonio culturale condiviso. Le auto e le moto in esposizione non sono soltanto oggetti da ammirare: sono testimonianze vive, simboli di momenti che hanno plasmato generazioni di spettatori. Ogni appassionato potrà riconoscere nel metallo e nei dettagli un frammento della propria memoria cinematografica.
Il pubblico potrà così vivere un’esperienza sensoriale che unisce nostalgia e scoperta, comprendendo ancora una volta come cinema e motori, pur parlando linguaggi diversi, riescano a generare un’unica, potente emozione.






