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La trasformazione dei padiglioni di Rho ridisegna il futuro dell’intrattenimento indoor a Milano

La domanda chiave è semplice: cosa sta cambiando alla Fiera di Milano in vista dei Giochi Invernali Milano-Cortina 2026? La risposta arriva direttamente dai padiglioni di Rho, dove Fondazione Fiera Milano ha completato un intervento infrastrutturale senza precedenti trasformando spazi espositivi in un’arena regolamentare destinata ad accogliere l’hockey su ghiaccio olimpico. Un’evoluzione che segna un nuovo capitolo per l’intero quartiere fieristico milanese, sempre più orientato a ospitare grandi manifestazioni sportive e culturali.

Le prime gare ufficiali si svolgeranno dall’8 al 14 dicembre con i Mondiali Under 20 Prima Divisione Gruppo B, un test event che introdurrà il pubblico alla nuova pista e permetterà all’Italia di giocarsi la promozione nella massima divisione contro Ungheria, Giappone, Estonia, Polonia e Lituania. Un appuntamento che anticipa il torneo olimpico femminile del 2026 e che offre uno sguardo concreto sulle potenzialità di questi nuovi spazi.

Un progetto innovativo che cambia le regole del gioco

L’idea che ha guidato Fondazione Fiera Milano è chiara: creare un’installazione capace di rispondere alle esigenze dei Giochi, ma soprattutto lasciare un’eredità infrastrutturale alla città. Il presidente Giovanni Bozzetti lo ha detto con orgoglio: «Per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici alcune gare si svolgeranno non in un impianto stanziale, ma in uno temporaneo costruito all’interno di un polo fieristico». Un concetto innovativo che ha attirato l’attenzione anche di altri paesi, come la Francia, che starebbe valutando di replicare il modello in vista delle prossime Olimpiadi Invernali.

L’investimento complessivo supera i 25 milioni di euro, includendo sia la nuova pista dell’hockey sia l’Ice Skating Arena. L’obiettivo è duplice: garantire strutture all’avanguardia per gli atleti coinvolti nelle competizioni olimpiche e, allo stesso tempo, ampliare la flessibilità del mercato fieristico milanese, trasformando i padiglioni in luoghi polifunzionali capaci di adattarsi alle esigenze più diverse.

La nuova arena: come nasce uno spazio da 8.000 persone

Uno degli interventi più significativi riguarda l’Ice Skating Arena, ricavata nei padiglioni 13 e 15. Qui, per ottenere un volume libero da colonne e adatto allo spettacolo sportivo, Fondazione Fiera Milano ha dovuto procedere all’abbattimento dei pilastri interni inserendo quattro travi da cento metri: un’operazione ingegneristica imponente che ha permesso di creare uno spazio modulare da 8.000 posti, un unicum nel panorama fieristico europeo.

Bozzetti ha sottolineato come questo sforzo non sia stato pensato solo per il breve termine: «Dopo i Giochi si trasformerà nella LiveDome, che consentirà all’Italia di entrare nel circuito dei grandi eventi anche al chiuso». La volontà è quella di offrire a Milano un ambiente in grado di ospitare concerti, convention, competizioni indoor e appuntamenti culturali anche nei mesi invernali, quando la disponibilità di spazi adeguati è più limitata.

Un’eredità olimpica che guarda al futuro di Milano

Con Milano sempre più protagonista nel panorama internazionale dello sport e dell’intrattenimento, l’operazione portata avanti da Fondazione Fiera si inserisce in una strategia più ampia che mira a rafforzare l’identità della città come hub europeo di eventi di grande scala. La realizzazione della Milano Rho Ice Hockey Arena e della futura LiveDome apre infatti a una nuova fase per il quartiere fieristico, che non sarà più soltanto un luogo di esposizione ma diventerà un polo dinamico capace di attrarre pubblico e investimenti durante tutto l’anno.

Per gli appassionati, l’arrivo degli Under 20 rappresenta l’occasione ideale per valutare dal vivo la qualità del lavoro svolto. Per le istituzioni, un banco di prova utile a verificare la piena efficienza della macchina organizzativa in vista delle Olimpiadi. Per Milano, infine, un momento simbolico che conferma ancora una volta la sua vocazione internazionale.

Milano tra tradizione fieristica e nuova vocazione sportiva

L’utilizzo dei padiglioni della Fiera di Rho come sedi olimpiche racconta un’evoluzione nella gestione degli spazi urbani. La capacità di trasformare un luogo nato per ospitare esposizioni commerciali in un’arena sportiva regolamentare è la dimostrazione di come Milano continui a investire su infrastrutture multifunzionali, capaci di rispondere alle esigenze di una città in costante movimento.

Il pubblico potrà scoprire tutto questo già con i Mondiali Under 20, un evento perfetto per comprendere come tecnologie, logistica e progettazione si integrino per dare vita a un’arena temporanea che, tuttavia, ha l’ambizione di trasformarsi in uno dei centri nevralgici dell’intrattenimento milanese nei prossimi anni.

Uno sguardo oltre i Giochi: la nascita della LiveDome

La trasformazione post-olimpica non è un dettaglio marginale, ma la vera chiave strategica del progetto. La LiveDome, che sorgerà sulle strutture oggi dedicate al ghiaccio, sarà un’infrastruttura pensata per ospitare concerti, show internazionali, rassegne sportive indoor, festival tecnologici e meeting di grande portata. Un contenitore versatile che potrà diventare un alleato fondamentale per la competitività culturale di Milano.

Il fatto che il progetto nasca da un’eredità olimpica alza ulteriormente l’asticella: significa mettere a sistema investimenti pubblici e privati, creare valore nel lungo periodo e dare vita a un modello esportabile. Non a caso, l’idea ha già attirato interessi internazionali, segno che la città continua a essere un riferimento quando si parla di innovazione nell’organizzazione di grandi eventi.

Quale ruolo avrà il pubblico milanese?

Gli spettatori sono parte integrante del progetto. Oltre alla possibilità di assistere alle partite dei Mondiali Under 20, saranno infatti chiamati a vivere la transizione da spazio fieristico a luogo dedicato all’intrattenimento. Milano, che già ospita eventi di richiamo mondiale, ora potrà contare su una nuova struttura indoor pensata per accogliere migliaia di persone con standard operativi di livello olimpico.

Per chi segue da vicino lo sport milanese, questa nuova evoluzione rappresenta anche la possibilità di ampliare l’offerta cittadina, accogliendo discipline e format che richiedono spazi specifici e tecnologicamente avanzati. Una sfida che Fondazione Fiera Milano si prepara ad affrontare con una visione chiara: costruire infrastrutture temporanee ma con una prospettiva permanente.

Perché questa trasformazione è importante per Milano

La nascita della Milano Rho Ice Hockey Arena e della LiveDome risponde a un bisogno concreto della città: disporre di location capaci di ospitare eventi di medio e grande formato durante tutto l’anno. A differenza degli impianti stanziali, gli spazi fieristici offrono una flessibilità unica che consente di adattarli rapidamente alle esigenze del mercato, con un impatto economico e culturale significativo.

In un contesto in cui Milano continua a crescere come capitale europea dell’innovazione, della moda, del design e dello sport, questa trasformazione si inserisce nel mosaico di iniziative che renderanno la città ancora più competitiva nei prossimi anni.