Al Castello Tolcinasco presentato il Programma del Settore Paralimpico 2026. Inclusione, mobilità e accesso allo sport al centro della visione federale
Milano e la sua area metropolitana tornano al centro del dibattito sportivo nazionale grazie a un appuntamento che segna un passaggio chiave per il golf paralimpico italiano. Al Castello Tolcinasco Golf Resort & Spa di Pieve Emanuele, la Federazione Italiana Golf ha presentato ufficialmente il Programma del Settore Paralimpico per il 2026, annunciando contestualmente la partnership triennale con Kia Italia in qualità di Official Automotive Partner.
Un evento dal forte valore simbolico e strategico, che conferma il ruolo della Lombardia e di Milano come laboratorio avanzato per politiche sportive orientate a inclusione, accessibilità e sostenibilità, temi sempre più centrali anche nel percorso verso Milano Cortina 2026.
La visione FIG per il Settore Paralimpico 2026
La strategia delineata dalla Federazione Italiana Golf guarda lontano e si sviluppa su più livelli. Il primo pilastro è la creazione di un Programma Élite, pensato per lo sviluppo agonistico di atleti Under 35, anche provenienti da altre discipline sportive, con l’obiettivo di formare figure capaci di diventare ambassador del movimento e modelli di ispirazione per le nuove generazioni.
Accanto alla dimensione sportiva, la FIG rafforzerà la collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e con INAIL, puntando a offrire alle persone che hanno subito un infortunio una nuova prospettiva di vita attraverso il golf, grazie all’integrazione tra sport e tecnologia. Centrale anche l’investimento sulla formazione dei tecnici, affidata alla Scuola Nazionale FIG, e la volontà di migliorare concretamente l’accessibilità dei circoli.
In quest’ottica si inserisce l’accordo con World4All, start-up specializzata nella mappatura delle barriere architettoniche, che consentirà ai club di adeguarsi agli standard internazionali. Un passaggio fondamentale anche in vista dell’obiettivo a lungo termine: sostenere il processo di inserimento del golf nel programma dei Giochi Paralimpici a partire dal 2036.
L’accordo FIG – Kia Italia: mobilità e valori condivisi
La partnership con Kia Italia rappresenta uno degli elementi più innovativi del progetto. Per i prossimi tre anni, il brand automobilistico supporterà la mobilità della Squadra Nazionale Paralimpica FIG, accompagnando atleti e staff durante raduni ed eventi ufficiali come l’Open d’Italia ProAbili e i Campionati Europei a Squadre per Golfisti con Disabilità.
Un’alleanza che va oltre la semplice sponsorship e che si fonda su un percorso valoriale condiviso, dove sport, inclusione e sostenibilità ambientale si intrecciano. La mobilità elettrica diventa così uno strumento concreto per abbattere barriere, favorire l’autonomia degli atleti e rendere lo sport sempre più accessibile.
Milano al centro del dibattito su sport e diritti
A chiudere la giornata, la Tavola Rotonda dal titolo «Il diritto di accesso allo sport», che ha riunito rappresentanti delle istituzioni sportive, del mondo della ricerca, del marketing e atleti paralimpici. Un confronto trasversale che ha ribadito come lo sport non sia solo competizione, ma anche diritto, opportunità e inclusione sociale.
Non è un caso che questo momento di riflessione si sia svolto nell’area metropolitana milanese, territorio che negli ultimi anni si è distinto per progettualità e attenzione ai temi dell’accessibilità sportiva. Milano si conferma così non solo capitale degli eventi, ma anche città guida nei contenuti e nelle politiche sportive.
Un nuovo paradigma per il golf italiano
Il messaggio che arriva dal Castello Tolcinasco è chiaro: il golf italiano sta vivendo una fase di profonda trasformazione culturale. Il rafforzamento del Settore Paralimpico non è un progetto parallelo, ma parte integrante della crescita complessiva del movimento, capace di incidere su pratiche sportive, infrastrutture e mentalità.
Con il Programma 2026 e la partnership con Kia Italia, la Federazione Italiana Golf sceglie di investire su persone, competenze e accessibilità, tracciando una strada che guarda al futuro dello sport italiano e che trova proprio a Milano uno dei suoi punti di riferimento più solidi.

