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A meno di una settimana dall’annuncio ufficiale, la Lega Serie A frena sulla trasferta in Australia: la sfida tra Milan e Como non si giocherà a Perth. Ora resta l’incognita su sede e data.

Colpo di scena clamoroso attorno a Milan-Como, una delle partite più discusse delle ultime settimane. La gara, inizialmente programmata per l’8 febbraio in Australia, non si disputerà a Perth. A certificare il ribaltone è il passo indietro della Lega Serie A, che ha deciso di fermare l’operazione a pochissimi giorni dall’annuncio ufficiale.

Una scelta che sorprende tempi e modalità, soprattutto perché soltanto quattro giorni fa, a margine della sfida tra Napoli e Milan giocata a Riad, il presidente Ezio Simonelli aveva confermato l’accordo, compresa l’accettazione delle clausole imposte dall’AFC sulla designazione del direttore di gara asiatico.

Il dietrofront improvviso e lo stop alla trasferta intercontinentale

Il progetto di portare AC Milan e Como 1907 a Perth sembrava ormai definito nei dettagli. Un’operazione pensata per valorizzare il brand Serie A all’estero, in un mercato strategico come quello australiano, e che avrebbe rappresentato un precedente storico per il calcio italiano.

E invece, a sorpresa, la Lega ha deciso di fermarsi. Le motivazioni ufficiali non sono ancora state chiarite fino in fondo, ma il segnale è netto: la partita non si giocherà in Australia. Un dietrofront che pesa non solo sul piano organizzativo, ma anche su quello politico e strategico, perché arriva dopo comunicazioni pubbliche già formalizzate.

Il nodo San Siro e l’effetto Milano-Cortina

La decisione apre ora un nuovo problema, tutt’altro che secondario: dove e quando si giocherà Milan-Como. L’8 febbraio resta una data complicata, perché Stadio San Siro sarà indisponibile per l’inaugurazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Un evento di portata mondiale che coinvolge direttamente la città di Milano e che rende impraticabile l’utilizzo dell’impianto. Da qui il rebus: nuova sede in Italia, campo neutro all’estero o slittamento della data. Tutte ipotesi sul tavolo, ma nessuna ancora definita.

Un caso che riaccende il dibattito sulla governance

Il caso Milan-Como rischia di diventare emblematico. Non tanto per la mancata trasferta in sé, quanto per la gestione dell’intera vicenda. Annunci, aperture, conferme e ora lo stop: una sequenza che alimenta interrogativi sulla chiarezza decisionale della Lega Serie A e sulla capacità di portare avanti operazioni complesse senza creare cortocircuiti istituzionali.

Per il Milan, così come per il Como, resta l’attesa di una comunicazione ufficiale definitiva. Per Milano, invece, è l’ennesimo episodio che intreccia sport, grandi eventi internazionali e logistica urbana, in una fase storica in cui la città è costantemente sotto i riflettori.

La sensazione è che la partita non sia ancora chiusa. Ma una cosa è certa: Milan-Como a Perth non si giocherà. E questo, nel giro di pochi giorni, ha già riscritto una storia che sembrava fatta.