Il Milan si prepara a tornare in campo nel lunch match contro il Verona, ma alla vigilia della sfida a tenere banco non è solo il campo. In conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha toccato tutti i temi caldi: dalla corsa Champions al mercato, passando per le scelte di formazione e l’assenza pesante di Rafael Leao.
Parole nette, in pieno stile Allegri, che fotografano un Milan in cerca di equilibrio e continuità in una fase delicata della stagione.
Verona crocevia delicato per il Milan
Sulla carta, quella contro il Verona è una partita abbordabile. Ma Allegri mette subito in guardia: «È una squadra che ha sempre fatto buone partite. Ha giocatori di velocità e tecnica davanti e se non hai sicurezza difensiva rischi di capitolare».
Il tema centrale è proprio la fase difensiva. «Abbiamo preso gol in modo troppo facile. Dobbiamo tornare a essere più tosti, soprattutto quando non abbiamo palla. Il calcio non si spiega, si gioca», ha ribadito il tecnico, sottolineando come contro le squadre di medio-bassa classifica serva ancora più attenzione quando il possesso è prevalentemente rossonero.
Sempre sotto nel punteggio: «Questione di attenzione»
Negli ultimi turni il Milan si è spesso ritrovato a inseguire. Allegri respinge l’idea di un problema di approccio: «Non è questione di atteggiamento, ma di attenzione collettiva nella fase difensiva. Quando non abbiamo palla dobbiamo pensare prima a difendere nel modo giusto».
Un messaggio chiaro alla squadra, chiamata a ritrovare solidità per invertire una tendenza che sta complicando il cammino in classifica.
Fofana e Loftus-Cheek, Allegri chiede di più
Tra i singoli, Allegri si sofferma su Youssouf Fofana: «È un giocatore molto importante, può e deve fare di più. Lo deve volere».
Parole di fiducia anche per Ruben Loftus-Cheek: «È un giocatore fondamentale per noi. In queste nove partite avremo bisogno di tutti. L’obiettivo è tornare in Champions: arrivare tra le prime quattro non è semplice, ma nemmeno impossibile».
Champions League nel mirino: «Sarà durissima»
La corsa al quarto posto è uno dei temi centrali della conferenza. Allegri è realistico: «Sono d’accordo con Capello, arrivare tra le prime quattro è molto difficile. È importante arrivare a marzo ancora agganciati al gruppo».
Il calendario non aiuta: nove partite in meno di due mesi, con più trasferte che gare casalinghe. «Dobbiamo restare in piedi qualsiasi cosa succeda e fare un passo alla volta», il mantra del tecnico.
Mercato, Allegri chiude allo scambio con la Juve
Uno dei passaggi più netti riguarda il mercato. Le voci di uno scambio con la Juventus vengono stoppate senza esitazioni: «Ricci non si muove, assolutamente. È un giocatore affidabile, intelligente e molto legato al Milan. Non vedo la possibilità che lasci il club».
Stesso discorso per Jashari, reduce da un lungo stop: «Sono molto contento, può solo crescere». Un segnale chiaro alla dirigenza e all’ambiente: niente rivoluzioni, almeno a gennaio.
Leao fuori, Allegri non rischia
Contro il Verona non ci sarà Leao. La scelta è tecnica e fisica: «Ha questo fastidio che non gli consente di scattare alla sua velocità. Ho preferito lasciarlo a casa: i giocatori part-time non vanno bene».
Un’assenza pesante, ma Allegri preferisce guardare avanti e si dice fiducioso nelle alternative, chiamate a sfruttare l’occasione.
Fullkrug e Nkunku, tempo e pazienza
Spazio anche ai nuovi e a chi deve ancora esprimersi al meglio. Niclas Fullkrug viene descritto come «un giocatore con caratteristiche che non abbiamo», ancora indietro di condizione ma destinato a entrare gradualmente nelle rotazioni.
Su Christopher Nkunku, Allegri invita alla calma: «Ha grande tecnica, ma il campionato italiano è difficile. Serve tempo per adattarsi, sono fiducioso».
Difesa e scelte tattiche: Allegri valuta le opzioni
Capitolo difesa: Allegri ha ammesso di aver valutato diverse soluzioni, ma senza stravolgere: «Tomori può fare bene il braccetto, De Winter il centrale. Può crescere».
Parole di stima anche per Saelemaekers e Rabiot, chiamati a garantire equilibrio e sacrificio soprattutto nella fase senza palla.
Un Milan chiamato a rispondere sul campo
Il messaggio finale è chiaro: meno parole, più fatti. Allegri chiude come aveva iniziato: «Il calcio non si spiega, si gioca». Contro il Verona il Milan è chiamato a dare una risposta concreta, per restare agganciato alla zona Champions e per dimostrare che, nonostante difficoltà e assenze, la stagione può ancora cambiare direzione.

