Sorprendente dominio degli umbri in un Allianz Cloud quasi esaurito. Milano combatte solo a tratti, ma la Sir Susa Scai chiude in tre set con percentuali straripanti.
Milano si arrende a una Perugia troppo superiore in una serata che avrebbe potuto trasformarsi in un momento di svolta per il cammino meneghino in Superlega. Invece, davanti a 5.196 spettatori, uno dei migliori dati stagionali dell’Allianz Cloud, l’equilibrio dura poco. La Sir domina con autorità tecnica, lucidità e una fisicità che segna da subito il solco, imponendosi 3-0 in appena un’ora e tredici minuti.
Per Milano resta la delusione di una prova mai davvero entrata nel vivo, con un primo set quasi choc e due parziali successivi più combattuti ma pur sempre segnati dalla forza muraria e offensiva degli uomini di Angelo Lorenzetti. A poco serve l’atmosfera elettrica del palazzetto, che spinge la squadra di Roberto Piazza ma non basta a rovesciare la partita.
Un Allianz Cloud da record, ma lo spettacolo è quasi a senso unico
Il colpo d’occhio è splendido: pubblico caloroso, tifo compatto, atmosfera da grande evento. Milano risponde ancora una volta presente quando si tratta di sostenere lo sport indoor, dimostrando il ruolo centrale della città nei grandi appuntamenti della pallavolo italiana.
Ma, al di là dell’entusiasmo, la partita prende una direzione chiara sin dai primi palloni. Perugia mette a terra il 72% in attacco nel primo set, muro impenetrabile (4 punti diretti), battuta incisiva. Milano fatica a costruire ritmo, soffre in cambiopalla e trova poche soluzioni offensive fluide.
Il primo parziale si chiude addirittura 10-25, un dato impietoso che fotografa la superiorità tecnica umbra.
Il secondo set porta segnali di reazione, ma Perugia resta in controllo
Rientrati in campo, i sestetti rimangono invariati. L’Allianz riparte con maggiore ordine, trova un paio di scambi prolungati e accende il pubblico con il muro e il contributo di Caneschi e Otsuka. Il gioco si alza, Milano resta agganciata fino all’8-6 e poi all’11-9, ma Perugia non perde mai continuità.
Giannelli dirige con lucidità e la pressione al servizio torna a incidere. Il break sul 14-21, firmato anche dalla doppietta al servizio di Plotnytskyi, è la svolta del set. Milano chiude con un 37% in attacco, troppo poco per impensierire una squadra che viaggia al 50% con 11 muri complessivi nelle prime due frazioni.
L’infortunio di Ben Tara scuote la partita, ma Perugia resta dominante
Il terzo set si apre con l’unico momento di reale apprensione della serata: Ben Tara si infortuna alla caviglia sinistrasulla prima azione del parziale. L’opposto lascia il campo sostenuto dallo staff medico, sostituito dal giovane croato Cvanciger, subito efficace e premiato dal finale punto-a-punto.
Milano parte forte (3-0), cerca di approfittare del momento e trova muro e difese che riaccendono il pubblico. Tuttavia, ancora una volta, Perugia ricuce e ribalta: 4-3, poi 6-9 e infine 9-16, con un’altra fiammata al servizio di Semeniuk.
Il finale è ordinaria amministrazione per la Sir, che mantiene percentuali altissime e chiude 19-25, con Cvanciger autore del match point che fisserà anche il suo nome nel tabellino come simbolo della profondità della rosa umbra.
Reggers: «Non siamo mai stati convinti di potere fare male a Perugia»
A fine gara, il capitano Ferre Reggers analizza con lucidità il momento complesso della squadra, consapevole dei limiti mostrati: «Loro hanno giocato benissimo e noi nel primo set abbiamo perso la partita. Semeniuk ha fatto subito un break molto lungo. Dobbiamo capire che nella pallavolo puoi prendere uno o due break, ma non è finita finché non cade l’ultimo pallone. Questa sera non eravamo mai convinti di potere mettere la palla a terra, e questo non va bene. Serve lavorare molto in palestra».
Una riflessione che ben sintetizza la serata: Milano non ha mai trovato continuità né la brillantezza mostrata nelle ultime settimane.
I numeri che spiegano la partita
Attacco:
- Milano 34%
- Perugia 63%
Muri punto:
- Milano 2
- Perugia 11
Ace:
- Milano 0
- Perugia 7
Ricezione positiva:
- Milano 45%
- Perugia 42%
Dati che certificano una partita dominata dagli umbri in ogni fondamentale, con un muro invalicabile e una qualità offensiva che nessun’altra squadra in questo momento sembra poter mantenere con tale continuità.
Perché questa sconfitta pesa e cosa attende Milano
Il valore dell’avversario è indiscutibile, ma la scarsa fluidità nel cambio palla e l’assenza di incisività in battuta restano gli elementi più evidenti a livello tecnico. La squadra di Piazza dovrà ripartire da qui, trovando solidità e un atteggiamento più feroce nei momenti chiave.
Milano ha però già dimostrato di saper reagire: la stagione è lunga e il campionato, come sempre, sa offrire ribaltoni inaspettati. Il prossimo obiettivo sarà ritrovare fiducia e continuità, elementi necessari per restare agganciati alla zona alta della Superlega.
Scheda del match
Allianz Milano – Sir Susa Scai Perugia 0-3
(10-25, 19-25, 19-25)
Allianz Milano: Kreling, Reggers, Recine, Otsuka, Caneschi, Di Martino, Masulovic, Staforini, Benacchio, Catania (L), Ichino, Lindqvist.
All. Roberto Piazza.
Sir Susa Scai Perugia: Giannelli, Ben Tara, Loser, Plotnytskyi, Semeniuk, Solè, Crosato, Cvanciger, Colaci (L).
All. Angelo Lorenzetti.
Spettatori: 5.196
MVP: Oleh Plotnytskyi
Uno sguardo oltre la sconfitta: il ruolo del pubblico milanese
Nonostante il risultato, la serata ribadisce un punto chiave: Milano è tornata una capitale della pallavolo italiana. Il Cloud pieno, il tifo appassionato e la capacità di portare oltre cinquemila persone in un match di regular season confermano la centralità della città negli sport indoor. Un dato incoraggiante per il movimento e per la stessa Allianz Milano, che continua a crescere in termini di identità e comunità.

