MILAN, ITALY - NOVEMBER 11: <> at Casa Milan on November 11, 2025 in Milan, Italy. (Photo by AC Milan/AC Milan via Getty Images)

La rete dei concessionari BMW Italia abbraccia tutte le sedi di Insuperabili: 15 tappe, formazione, partite miste e finalissima in un centro sportivo dell’AC Milan. Dalla presentazione a Casa Milan un messaggio chiaro: lo sport è un acceleratore di comunità

Un progetto che parla la lingua di Milano

La terza stagione di BMW IN TOUR riparte con una novità sostanziale: tutta la rete dei concessionari BMW Italia è della partita, lungo 15 tappe nelle città in cui operano le sedi della Fondazione EcoEridania Insuperabili. È un salto di scala che conferma una vocazione già emersa a Milano, dove l’iniziativa è maturata e si è raccontata nel luogo più simbolico del calcio rossonero. La presentazione a Casa Milan sintetizza il legame fra brand, territorio e comunità: qui la cultura sportiva si intreccia con la responsabilità sociale, trovando sponde operative e reputazionali solide.

Nel solco del programma di corporate citizenship “SpecialMente #drivenbypeople”, BMW Italia rilancia un format che unisce formazione, gioco e dialogo sui temi dell’inclusione. Il modello è semplice quanto efficace: squadre miste composte da atleti Insuperabili e dipendenti delle concessionarie; un MVP per ogni tappa; una “Squadra BMW” che, a fine percorso, affronta nella finalissima nazionale la squadra campione d’Italia Cat. CP degli Insuperabili in un centro sportivo dell’AC Milan. Una narrazione che piace a Milano perché trasforma il calcio in prassi quotidiana di citizenship, valorizzando il capitale sociale che lo sport è in grado di generare.

Dalla rete alla comunità: perché Milano fa scuola

La forza del progetto sta nella sua capillarità e nella sua leggibilità pubblica. Milano è la piazza ideale per amplificare entrambi gli aspetti: ecosistema sportivo, aziende, media e tifoserie trovano un terreno comune che rende naturale la convergenza fra valori e azioni misurabili. Il risultato è un calendario che, tappa dopo tappa, accende rigenerazione umana e professionale: speech formativi nelle sedi dei dealer, allenamenti e partite negli impianti legati a Insuperabili, momenti di racconto che alimentano nuove reti sul territorio.

Non è solo charity: è formazione sul campo per persone e imprese. La parola chiave è “inclusione” declinata in senso attivo: imparare a leggere il talento residuo, come ricorda spesso il mondo Insuperabili, significa costruire contesti in cui ciascuno può trovare il proprio spazio, anche nel lavoro. In una città che corre, Milano, questa grammatica dello sport è un investimento sulla coesione, sulla sicurezza relazionale e sulla fiducia.

Il format: 15 tappe, MVP, “Squadra BMW” e finalissima rossonera

La stagione 2025-2026 articolata in 15 tappe segue una logica precisa. Ogni appuntamento prevede:

  • Sessioni formative su sport e inclusione sociale, con testimoni e trainer specializzati, rivolte a dipendenti e atleti
  • Partite miste fra Insuperabili e collaboratori dei dealer, dove il risultato conta meno del percorso
  • Elezione dell’MVP di tappa, che accede al raduno della “Squadra BMW”
  • Finalissima nazionale in uno dei centri sportivi dell’AC Milan, contro la squadra campione d’Italia Cat. CP degli Insuperabili

Il significato sportivo è chiaro: non si cerca “la prestazione” a tutti i costi, ma la trasformazione delle relazioni. Il significato aziendale lo è altrettanto: un brand automobilistico che sceglie l’impatto sociale come leva di posizionamento e sviluppo culturale, e che chiama a raccolta l’intera catena del valore, dai partner storici ai nuovi supporter.

Partner e filiera: quando l’ecosistema fa la differenza

Al fianco di ACIB e Insuperabili, il progetto si presenta con una filiera coesa di partner: Alphabet Italia, BMW Bank Italia, BMW Driving Experience, Car Garantie, GenArt, Italia Bilanci e Visual Software. È la fotografia di un ecosistema capace di spostare l’attenzione dall’evento singolo al percorso condiviso, dove competenze diverse concorrono allo stesso obiettivo civico. Per Milano, abituata a ragionare in termini di sistemi territoriali, è un paradigma riconoscibile e scalabile.

Il ruolo dell’AC Milan: ambasciatore di inclusione

La presenza dell’AC Milan non è meramente protocollare. Il club, che da anni investe attraverso Fondazione Milan in progetti educativi e sociali, mette luoghi, comunità e ambasciatori al servizio del programma. È un ponte tra le stanze della corporate citizenship e la quotidianità dei campi di periferia. Quando il calcio professionistico apre le sue porte, il messaggio diventa popolare, replicabile e contagioso in tutta l’area metropolitana.

Le parole che contano: leadership, sostenibilità, responsabilità

Da BMW Italia arriva un refrain netto: restituire valore alla società è «un mantra» che passa attraverso progetti capaci di unire persone e competenze, e di misurare gli esiti nel tempo. Da ACIB la sottolineatura di una filiera unita: i concessionari come hub territoriali che si fanno parte attiva. Dagli Insuperabili, guidati da Davide Leonardi, l’invito a leggere lo sport come diritto di cittadinanza e palestra di autonomia. E dalla voce rossonera, per bocca del brand ambassador Daniele Massaro, l’orgoglio di condividere valori e prospettiva educativa: «Lo sport è da sempre un simbolo di unione e di inclusione».

Per Milano, parole e fatti convergono: qui leadership significa aprire strade, sostenibilità significa tenere insieme – nel tempo – ambiente, persone e cultura d’impresa; responsabilità significa mettere la faccia e metterci il lavoro.

Perché conta per la città

Tre ragioni, in sintesi:

  1. Capitale sociale: lo sport come infrastruttura immateriale che riduce le distanze tra mondi diversi e rigenera i quartieri.
  2. Impresa e lavoro: i dealer diventano luoghi educativi, dove i dipendenti formano soft skill su inclusione, team working e gestione dei conflitti.
  3. Identità milanese: la città conferma la sua vocazione a fare rete, con il calcio professionistico che mette case history e spazi a disposizione della comunità.

Dalla teoria alla pratica: cosa vedremo nelle 15 tappe

Il palinsesto è costruito per moltiplicare gli impatti. Ci saranno:

  • Laboratori dedicati al superamento dei limiti e al riconoscimento del talento residuo (focus caro al mondo Insuperabili)
  • Allenamenti e gare in cui le competenze si stratificano, dagli schemi base fino alla gestione del match
  • Storytelling locale con media e scuole, per lasciare tracce educative ben oltre la singola giornata
  • Selezione degli MVP con criteri che valorizzano impegno, collaborazione, ascolto, non solo gol e assist

Nel finale, la partita-manifesto negli spazi dell’AC Milan: calcio vero e relazione vera, sullo stesso prato.

Milano come benchmark nazionale

La centralità di Milano non è solo geografica. È metodo. Qui il progetto può fare benchmark per altre città: amministrazioni, fondazioni, club professionistici, università. La misurazione degli impatti – partecipazione, continuità, coinvolgimento dei lavoratori, progresso individuale degli atleti – diventa asset strategico per gli anni a venire. È su queste basi che una stagione sportiva diventa politica pubblica informale: si impara, si gioca, ci si allena a stare insieme.

Voci, simboli, immaginario

Nella grammatica di BMW IN TOUR, le parole si appoggiano a simboli: il campo come spazio di pari opportunità; la maglia come appartenenza; la panchina come luogo di ascolto; il gesto tecnico come conquista personale. Il linguaggio è volutamente inclusivo: si vince quando si riesce a mettere l’altro in condizione di esprimersi. È un messaggio milanese nel senso migliore: concreto, misurabile, replicabile.

Come seguire e sostenere il percorso

Per i lettori e le lettrici, per le scuole e le associazioni sportive milanesi, il calendario delle tappe sarà l’occasione per partecipare, raccontare, volontariare. L’invito è «venite a bordo»: guardare una partita mista, ascoltare uno speech, incontrare gli atleti e i tecnici Insuperabili è spesso il modo più rapido per capire di cosa stiamo parlando.

Partner e dealer: chi c’è dietro le quinte

Il progetto coinvolge partner strategici come Alphabet Italia, BMW Bank Italia, BMW Driving Experience, Car Garantie, GenArt, Italia Bilanci e Visual Software, oltre a un elenco ampio di dealer tra partner e supporter che hanno scelto di metterci tempo, persone e risorse. È la conferma che il privato sociale italiano, quando si incrocia con imprese che fanno seriously-driven CSR, può accelerare innovazione sociale senza rinunciare alla sostenibilità economica.

Milano, il pallone e noi: il valore che resta

A fine stagione conteremo MVP, partite, presenze. Ma il vero ritorno è quello intangibile: nuovi occhi, nuove relazioni, nuove narrazioni. In una città che chiede qualità anche allo sport di base, BMW IN TOUR è la prova che responsabilità e spettacolo possono coesistere. E che il calcio, se disegnato bene, abbraccia. Milano lo sa da tempo: oggi lo rilancia, in grande.