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Hena Kurtagić Rinnova con Vero Volley Milano: La Centrale Serba Pronta a Conquistare la Stagione 2025-2026

La giovane stella del volley serbo conferma il suo impegno con il club milanese, puntando a nuovi traguardi e successi.

Un Talento in Ascesa: Hena Kurtagić Continua il Suo Percorso a Milano

La Numia Vero Volley Milano ha ufficializzato il rinnovo di contratto con Hena Kurtagić per la stagione 2025-2026. La centrale serba, classe 2004, prosegue così la sua avventura nel campionato italiano, dopo un’annata d’esordio ricca di soddisfazioni e riconoscimenti.

Con i suoi 195 cm di altezza, una potenza di schiacciata di 320 cm e un muro a 305 cm, Kurtagić si è imposta come una delle migliori interpreti del ruolo, dimostrando grande maturità e determinazione nonostante la giovane età.

Prestazioni di Alto Livello nella Stagione 2024-2025

Nella sua prima stagione con la maglia di Vero Volley Milano, Kurtagić ha collezionato 35 presenze in Serie A1, classificandosi al quarto posto tra le Top Blockers con 71 muri. Durante i Play Off, ha ulteriormente elevato il suo livello di gioco, registrando 30 muri e conquistando il primo posto in graduatoria.

La sua eccellente performance è stata determinante per il raggiungimento del terzo posto in CEV Champions League, dove è stata insignita del titolo di Miglior Centrale del torneo. Un riconoscimento che conferma il suo valore a livello internazionale.

Una Carriera in Costante Crescita

Originaria di Novi Pazar, Kurtagić ha iniziato la sua carriera professionistica con l’OK Tent Obrenovac, con cui ha vinto il Campionato serbo nella stagione 2019-2020. Successivamente, ha militato nel Neptunes Nantes, aggiudicandosi la Coppa di Francia nel 2023-2024.

A livello giovanile, ha ricevuto numerosi premi individuali come Miglior Centrale in competizioni europee e mondiali, dimostrando fin da subito il suo talento e la sua predisposizione al ruolo.

Impegno e Ambizioni per il Futuro

Determinata a proseguire il suo percorso di crescita, Kurtagić ha espresso entusiasmo per il rinnovo con Vero Volley Milano: «Sono davvero felice di rimanere un’altra stagione a Milano. Non vedo l’ora di provare a raggiungere i nostri obiettivi e a centrare successi con questa maglia. Spero che potremo fare ancora meglio della stagione appena conclusa, dando il massimo per sollevare un trofeo e mostrare a tutti la nostra forza. A presto!»

Un Punto di Riferimento per la Squadra

La conferma di Kurtagić rappresenta un elemento fondamentale per le ambizioni di Vero Volley Milano nella prossima stagione. La sua presenza al centro della rete garantisce solidità difensiva e incisività in attacco, caratteristiche essenziali per competere ai massimi livelli sia in ambito nazionale che internazionale.

Conclusione

Hena Kurtagić si conferma come una delle giovani promesse più brillanti del panorama pallavolistico europeo. La sua dedizione, unita a un talento naturale e a una costante voglia di migliorarsi, la rendono una pedina imprescindibile per Vero Volley Milano. La stagione 2025-2026 si preannuncia ricca di sfide e opportunità, e con Kurtagić al centro della rete, il club milanese può guardare al futuro con ottimismo e ambizione.

BLM Briantea84 Brilla ai Regionali FISDIR: 24 Medaglie e Secondo Posto

Prestazione di rilievo per la BLM Briantea84, che si conferma protagonista nel circuito Nord Cup 2024-25

Un Trionfo di Squadra: BLM Briantea84 Sul Podio a Cremona

La piscina olimpionica di Cremona ha ospitato una delle tappe più attese del circuito Nord Cup 2024-25, i Campionati Regionali di Nuoto FISDIR. In questo contesto, la BLM Briantea84 Cantù ha ottenuto un brillante secondo posto nella classifica generale, totalizzando 336 punti, posizionandosi dietro alla Polisportiva Bresciana No Frontiere, che ha conquistato 405 punti.

La squadra canturina ha dimostrato ancora una volta la propria eccellenza nel nuoto paralimpico, confermandosi una presenza costante e competitiva nel panorama sportivo regionale.

Medagliere Ricco: 24 Podii per gli Atleti Canturini

I 13 atleti della BLM Briantea84 hanno portato a casa un totale di 24 medaglie: 12 ori, 6 argenti e 6 bronzi. Questo risultato testimonia l’impegno e la dedizione degli atleti e dello staff tecnico.

Medaglie d’Oro

  • Giorgia Conti: 50m e 100m rana femminile
  • Alessandro Cattaneo: 100m stile libero maschile
  • Federico Fioni: 50m rana maschile
  • Emanuele Meloni: 200m rana maschile
  • Davide Resnati: 50m farfalla maschile
  • Noemi Giudici: 200m stile libero e 100m farfalla C21 femminile
  • Federico Pizzini: 200m farfalla C21 maschile
  • Staffette: 4x50m mista maschile, 4x50m mista stile libero, 4x50m mista C21 stile libero

Medaglie d’Argento

  • Giorgia Marrella: 50m rana femminile
  • Alessandro Cattaneo: 50m dorso maschile
  • Emanuele Meloni: 100m rana maschile
  • Francesca Orsi: 50m e 100m dorso C21 femminile
  • Staffetta: 4x50m mista femminile

Medaglie di Bronzo

  • Davide Resnati: 400m stile libero maschile
  • Federico Fioni: 100m rana maschile
  • Clelia Brioschi: 50m farfalla C21 femminile
  • Davide Maniscalco: 100m stile libero e 50m farfalla C21 maschile
  • Staffetta: 4x100m stile libero maschile

Verso i Campionati Italiani: Preparazione e Prospettive

Con i Campionati Italiani FISDIR previsti a luglio a Terni, la BLM Briantea84 si prepara a mantenere e migliorare le proprie performance. Il team tecnico sta lavorando per affinare le strategie e garantire che gli atleti siano nelle migliori condizioni per affrontare la competizione nazionale.

L’Importanza del Nuoto Paralimpico e l’Impegno di Briantea84

Il nuoto paralimpico rappresenta non solo una disciplina sportiva, ma anche un’opportunità di inclusione e crescita personale per gli atleti con disabilità intellettivo-relazionali. La BLM Briantea84, con il suo impegno costante, contribuisce a promuovere questi valori, offrendo agli atleti un ambiente stimolante e supportivo.

Conclusione

La performance della BLM Briantea84 ai Campionati Regionali FISDIR di Cremona sottolinea l’importanza dello sport come strumento di inclusione e valorizzazione delle capacità individuali. Con un medagliere ricco e una preparazione mirata, la squadra canturina si avvicina ai prossimi Campionati Italiani con determinazione e fiducia.

Adidas Runners PolimiRun Spring 2025, dieci edizioni di sport, benessere e sostenibilità

Nella suggestiva cornice della Palazzina Appiani si è tenuta oggi la presentazione ufficiale della decima edizione della adidas runners PolimiRun Spring 2025, intitolata “Why we run”. La corsa, competitiva e non, è organizzata dal Politecnico di Milano con il patronato della Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Milano, del CONI – Comitato Regione Lombardia e del CIP – Comitato Italiano Paralimpico.

Questa decima edizione è un’occasione per celebrare un percorso lungo dieci anni che ha visto la partecipazione di quasi 100.000 persone, testimoniando la crescita e il successo dell’iniziativa. La PolimiRun è diventata un evento di riferimento per la comunità del Politecnico e non solo, coinvolgendo studenti, alumni, dipendenti, cittadini e aziende in un’esperienza sportiva e aggregativa unica.

Dal 2016 l’età media dei partecipanti si è mantenuta stabile tra i 28 e i 30 anni, con una significativa presenza di giovani tra i 14 e i 24 anni, a dimostrazione di un continuo ricambio generazionale e di una comunità in costante evoluzione. Cresce anche il numero dei runner “esterni” all’Ateneo, segno della crescente attrattiva dell’evento sul territorio.

Anche per il 2025 è prevista la partecipazione a squadre, pensata per studenti e personale del Politecnico ma aperta anche a imprese, partner e non. Per le aziende, partecipare come team significa investire nel benessere aziendale, rafforzare lo spirito di squadra e promuovere valori di collaborazione e condivisione. Sono oltre 1.300 le persone iscritte nei team aziendali, un aumento del 15% rispetto all’anno scorso, risultato di un dialogo sempre più stretto con il tessuto imprenditoriale locale.

Accanto alla promozione del benessere fisico e della partecipazione attiva, la sostenibilità rappresenta il terzo pilastro della manifestazione. Prosegue infatti la collaborazione con Amsa – Gruppo A2A, per contenere l’impatto ambientale dell’evento e sensibilizzare i partecipanti su comportamenti più sostenibili.

“Con una crescita degli iscritti di quasi il 200% dal 2022 e un aumento del 50% negli ultimi tre anni, la PolimiRun si conferma un appuntamento sempre più atteso. Il divertimento resta una motivazione centrale, insieme alla ricerca del benessere e, nella versione competitiva, anche della performance. L’adesione delle aziende dimostra quanto l’evento sia un’opportunità concreta per promuovere la salute e rafforzare il senso di appartenenza. La PolimiRun è un ponte tra università, città e mondo del lavoro, capace di generare valore attraverso lo sport e la sostenibilità ambientale”, ha dichiarato Pierangelo Metrangolo, Delegato della Rettrice per le Attività Sportive del Politecnico di Milano.

Domenica 25 maggio saranno in tanti a presentarsi al via: studenti, alumni, dipendenti del Politecnico, insieme a familiari, cittadini milanesi e appassionati di running. Il nuovo percorso ad anello, completamente privo di barriere architettoniche e adatto a tutti i livelli, partirà e si concluderà per la prima volta nel Campus Leonardo, attraversando il cuore del quartiere simbolo dell’Ateneo.

Il giorno precedente, sabato 24 maggio, toccherà ai più piccoli con la PolimiRun Kids, giunta alla sua terza edizione. La corsa, aperta ai bambini da 1 a 13 anni, si terrà al Centro Sportivo Giuriati, e prevede distanze variabili tra 500 metri e 3 km. Dal 2023, l’iniziativa ha già coinvolto 1.800 bambini.

Dal 22 maggio, aprirà il PolimiRun Village in Piazza Leonardo da Vinci, all’interno del Campus Leonardo. Animato da eventi, attività per tutte le età e momenti di intrattenimento, rappresenterà il cuore pulsante dell’evento. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale:
👉 www.sport.polimi.it

Anche per il 2025, la PolimiRun è resa possibile grazie al supporto di adidas (main sponsor) e degli sponsor: Aeonvis, Avvale, Ayes, Bip., Fileni, Gruppo Mondial, Microelettrica, Nhoa, Penny, Reply, Tenova, Umana.
Sponsor del Village: EF – Education First, Liquidi.V., Scuola del Fumetto.
Media partner: University Box.
Radio ufficiale: RDS – 100% Grandi Successi.

Per tutte le informazioni:
👉 https://www.sport.polimi.it/eventi/polimirun-spring

Feuei Tola e Amedeo Anelli incantano la Libreria Bocca con un libro tra poesia e arte visiva

Il 20 maggio 2025, la storica Libreria Bocca di Milano ha ospitato la presentazione del libro d’arte X Intonazioni X Radiografiche. Frutto della collaborazione tra l’artista siciliana Feuei Tola e il poeta lodigiano Amedeo Anelli. L’evento ha attirato un pubblico numeroso, composto da appassionati d’arte, poesia e figure di spicco del panorama culturale italiano.

Un’opera che fonde poesia e arte visiva

Il volume, edito dal Presidio Poetico, presenta dieci poesie di Amedeo Anelli e dieci opere di Feuei Tola, realizzate dipingendo su radiografie mediche anziché su tela. Questa tecnica innovativa, definita “radiografica” dall’artista, mira a esplorare l’interiorità umana attraverso l’arte visiva. La scelta della Libreria Bocca, fondata nel 1775 e situata nella Galleria Vittorio Emanuele II, sottolinea l’importanza storica e culturale dell’evento.

Un pubblico attento e partecipativo

Durante la presentazione, Feuei Tola ha espresso entusiasmo per la collaborazione con Anelli e gratitudine verso Giorgio Lodetti, proprietario della libreria, per l’ospitalità. L’evento ha visto la partecipazione di personalità del mondo culturale, tra cui il critico d’arte Carmelo Strano, la direttrice di Melegnano Web Tv Eleonora Marino e la giornalista Marcella Baldassini. In collegamento internet, è intervenuto anche Guido Oldani, fondatore del Realismo Terminale e candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2021, che ha offerto una lettura approfondita dell’opera.

Prossimi progetti e iniziative

Feuei Tola ha annunciato una nuova mostra prevista per settembre al Museo Broggi di Melegnano, recentemente inaugurato e dedicato all’arte contemporanea e alla Outsider Art. L’esposizione includerà le sue “radiografiche”, installazioni e nuove opere. Per rendere l’evento ancora più coinvolgente, l’artista prevede di offrire ai visitatori i vini prodotti dal padre Francesco in Catalogna: il bianco “Diamante” da uve Malvasia, il rosso “Rubino” da Tempranillo e Garnacha, e il rosato “Oro” da Malvasia e Monastrell.

Conclusione

La presentazione di X Intonazioni X Radiografiche alla Libreria Bocca ha rappresentato un momento significativo di dialogo tra poesia e arte visiva, confermando l’importanza di spazi culturali storici come luoghi di incontro e sperimentazione artistica. L’opera di Feuei Tola e Amedeo Anelli si inserisce in un percorso di ricerca e innovazione, che continuerà con le prossime iniziative dell’artista.

Padel Palace: il nuovo tempio milanese del padel e della gastronomia

Un centro sportivo d’eccellenza che unisce padel e alta cucina nel cuore di Milano


Un progetto innovativo che fonde sport, intrattenimento e ristorazione

Il Padel Palace si è affermato come punto di riferimento per gli appassionati di padel e della buona cucina a Milano. Situato in via Privata Alfredo Soffredini 16, il centro offre cinque campi indoor di ultima generazione, aperti 365 giorni l’anno, e un bistrot gourmet firmato dallo chef Alessandro Borghese, creando un’esperienza unica che combina attività fisica e piacere gastronomico.


Un team di soci appassionati e noti al pubblico

Il progetto nasce dalla collaborazione di sei soci: oltre a Borghese, fanno parte del team la conduttrice Diletta Leotta, il rapper Junior Cally, il comico Gabriele Corsi, l’attore Max Giusti e l’imprenditore Umberto Maria Chiaramonte. Questa squadra ha dato vita a una struttura che va oltre il semplice centro sportivo, diventando un vero e proprio polo di aggregazione sociale e culturale.


ABKS Break Time: il bistrot che completa l’offerta

Adiacente ai campi da gioco, il bistrot ABKS Break Time offre una proposta culinaria pensata per soddisfare le esigenze degli sportivi e non solo. Il menu, curato da Alessandro Borghese, include piatti come la lasagnetta vegana, il Borghy burger, le costine di maiale, il pulled pork e l’immancabile tiramisù. Inoltre, sono presenti tre proposte firmate da Joe Bastianich, che aggiungono un tocco internazionale all’offerta gastronomica .


Eventi e tornei: il Padel Palace come centro nevralgico del padel

Il Padel Palace non è solo un luogo dove praticare sport, ma anche un centro che ospita eventi di rilievo. Dal 31 maggio al 2 giugno, la struttura ha ospitato il suo primo torneo Open della Federazione Italiana Tennis & Padel (FITP), con un montepremi di 500 euro e la partecipazione di coppie dalla prima alla quarta categoria . Inoltre, il centro ha organizzato eventi come l’Open Day – Taste Your Padel, rivolto a ragazzi e adulti, e il primo torneo di Natale per amatori, che ha registrato il tutto esaurito in poche ore .


Un’esperienza completa per gli appassionati di padel

Il Padel Palace offre un’esperienza completa che va oltre il semplice allenamento. Con campi riscaldati e climatizzati, un bistrot di alta qualità e una serie di eventi e tornei, la struttura si propone come il luogo ideale per chi desidera coniugare sport, divertimento e buona cucina in un ambiente moderno e accogliente.

Nuova maglia Milan 2025/26: fiamme rossonere tra tradizione e identità

Il nuovo kit home sarà indossato contro il Monza il 24 maggio a San Siro

Il Milan ha presentato ufficialmente la nuova maglia home per la stagione 2025/26, realizzata da Puma e pronta al debutto nell’ultima gara di campionato contro il Monza. Il design fonde passato e futuro, restituendo ai tifosi l’essenza visiva del club.

Un design infuocato per esaltare la passione milanista

Il kit conserva le storiche strisce rossonere, arricchite però da un audace motivo a fiamme verticali. Un dettaglio grafico che celebra l’energia e la determinazione della squadra, incarnando lo spirito del “diavolo”, icona voluta dal fondatore Herbert Kilpin nel 1899.

Lo stemma rosso fuoco come simbolo di identità

A impreziosire ulteriormente il kit è lo stemma completamente rosso, un elemento inedito dal forte impatto visivo. Questo dettaglio grafico rafforza il legame con le origini senza rinunciare a una visione moderna del brand AC Milan. Il motto di Kilpin – «Rosso come il fuoco, nero come la paura» – rivive in una reinterpretazione potente e contemporanea.

Un debutto dal valore simbolico a San Siro

Il primo utilizzo della nuova maglia avverrà sabato 24 maggio a San Siro, nell’incontro con il Monza. Un’occasione speciale per mostrare al pubblico il nuovo volto della squadra, che unisce tradizione, innovazione e orgoglio.

Una maglia che racconta il Milan di ieri, oggi e domani

La nuova divisa home del Milan per la stagione 2025/26 non è solo un capo tecnico da gara, ma un vero e proprio manifesto di identità. Ogni dettaglio, dalla scelta grafica delle fiamme allo stemma rosso fuoco, è pensato per raccontare una storia lunga oltre un secolo, fatta di passione, lotta e orgoglio. In un calcio sempre più globale e orientato al marketing, il Milan sceglie di non dimenticare le proprie radici, ma anzi di valorizzarle in chiave moderna. Il debutto contro il Monza sarà quindi più di una semplice esibizione estetica: rappresenterà un passaggio simbolico tra passato e futuro, tra memoria e ambizione. Un messaggio forte, dentro e fuori dal campo

Olimpia Milano: i “Big Three” al centro della sfida playoff

Olimpia Milano, playoff. La squadra meneghina cerca risposte dai suoi leader per superare Trento e proseguire la corsa al titolo


L’Olimpia Milano e la sfida dei playoff: un momento cruciale

L’Olimpia Milano si trova in un momento decisivo della stagione, con la serie dei quarti di finale dei playoff di Serie A contro la Dolomiti Energia Trento in parità sull’1-1. Dopo una vittoria convincente in Gara 1, la squadra ha subito una sconfitta in Gara 2, compromettendo temporaneamente il vantaggio del fattore campo. La prossima partita, in programma al Mediolanum Forum, rappresenta un’opportunità per riprendere il controllo della serie e dimostrare la propria superiorità.


L’importanza dei Big Three: Mirotic, Shields e Leday

In questa fase cruciale, l’Olimpia Milano si affida ai suoi tre giocatori chiave: Nikola Mirotic, Shavon Shields e Zach Leday. Questi atleti, noti come i “Big Three”, sono chiamati a elevare il loro livello di gioco per guidare la squadra verso la vittoria. La loro esperienza, abilità offensiva e leadership sono elementi fondamentali per superare le difficoltà e affrontare con determinazione le sfide dei playoff.


Le sfide tattiche: rimbalzi e percentuali al tiro

Analizzando le prime due partite della serie, emergono alcune aree in cui l’Olimpia Milano deve migliorare. Nonostante una solida difesa che ha limitato Trento a 70 punti in entrambe le gare, la squadra ha concesso una media di oltre 12 rimbalzi offensivi agli avversari. Inoltre, le percentuali di tiro da tre punti sono state inferiori al 30%, un dato che necessita di attenzione per aumentare l’efficacia offensiva.


L’assenza di Josh Nebo e le rotazioni nel reparto lunghi

L’infortunio di Josh Nebo rappresenta una perdita significativa per l’Olimpia Milano. Il centro texano, fermatosi durante Gara 2, non sarà disponibile per il resto della serie. Questa assenza costringe l’allenatore Ettore Messina a rivedere le rotazioni nel reparto lunghi, affidandosi maggiormente a giocatori come Kyle Hines e Paul Biligha per mantenere solidità difensiva e presenza sotto canestro.


Il ruolo cruciale di Nico Mannion e Diego Flaccadori

La gestione del gioco è un altro aspetto determinante per il successo dell’Olimpia Milano. Nico Mannion, in difficoltà nelle ultime uscite, ha bisogno di ritrovare fiducia e continuità. In questo contesto, Diego Flaccadori si è dimostrato un elemento prezioso, offrendo stabilità e contribuendo significativamente alla manovra offensiva. Il supporto di Flaccadori potrebbe essere decisivo per alleviare la pressione su Mannion e garantire fluidità al gioco della squadra.


L’esperienza di Ettore Messina: una guida fondamentale

Ettore Messina, con la sua vasta esperienza e competenza, è una figura centrale nel guidare l’Olimpia Milano attraverso le sfide dei playoff. La sua capacità di adattare le strategie, motivare i giocatori e gestire le situazioni di pressione è un asset fondamentale per la squadra. La leadership di Messina sarà determinante nel massimizzare il potenziale dei Big Three e nel condurre l’Olimpia verso il successo.


Conclusione: una prova di maturità per l’Olimpia Milano

La serie contro Trento rappresenta una vera e propria prova di maturità per l’Olimpia Milano. Superare le difficoltà attuali richiede un impegno collettivo, con i Big Three chiamati a guidare la squadra con prestazioni all’altezza delle aspettative. La capacità di reagire, adattarsi e migliorare sarà la chiave per avanzare nei playoff e perseguire l’obiettivo del titolo nazionale.

Inter, nuovo attacco per la stagione 2025-2026: Zirkzee e Bonny in pole per affiancare Lautaro e Thuram

L’olandese del Manchester United e il talento del Parma tra i candidati per rinnovare l’attacco dell’Inter per il 2025. Resta in piedi anche la pista Jonathan David.

Via ai cambiamenti: l’Inter prepara la svolta in attacco

La stagione volge al termine, e mentre gli occhi restano puntati sulla finale di Champions League e sull’ultimo turno di Serie A, in casa Inter si guarda già oltre. In particolare, verso una rivoluzione a metà nel reparto avanzato.

Lautaro Martinez e Marcus Thuram resteranno le colonne offensive della squadra. Attorno a loro, però, cambierà tutto. Marko Arnautovic e Joaquín Correa sono destinati a lasciare, mentre anche Mehdi Taremi, nonostante due buone prestazioni con il Barcellona, non sembra aver convinto del tutto per una conferma stabile.

Nessuno dei tre è riuscito a rappresentare una vera alternativa al tandem titolare. Per questo, il piano dell’Inter è chiaro: ingaggiare due nuovi attaccanti, uno pronto ad alternarsi con i titolari, l’altro da far crescere gradualmente ma con spazio reale.

Zirkzee, l’alter ego ideale per Lautaro e Thuram

In cima alla lista dei dirigenti nerazzurri c’è Joshua Zirkzee. Dopo aver impressionato in Serie A con la maglia del Bologna, l’olandese non ha sfondato al Manchester United e ora è alla ricerca di una nuova chance per rilanciarsi.

L’Inter sta valutando una proposta con la formula del prestito con diritto di riscatto, eventualmente trasformabile in obbligo a determinate condizioni. L’ingaggio del giocatore, 3,5 milioni più bonus, è considerato accessibile.

Zirkzee piace per la sua struttura fisica, la tecnica raffinata e la capacità di essere utile alla manovra. È visto come un elemento in grado di integrarsi perfettamente nel modulo di Inzaghi, pronto a competere con i titolari per un posto.

Bonny, prospetto in crescita e duttile

Accanto a un profilo maturo, serve un investimento sul futuro. Ecco perché l’Inter ha messo gli occhi su Ange-Yoan Bonny, classe 2003, protagonista in positivo della stagione del Parma.

Con sei gol segnati, Bonny ha mostrato doti fisiche, velocità e duttilità tattica: non è solo un classico centravanti, ma può agire anche al fianco di una punta. Un elemento che fa gola a una squadra come l’Inter, che cerca versatilità nel reparto avanzato.

Il Parma chiede circa 20 milioni, consapevole dell’interesse crescente anche da parte di club esteri e del Napoli, che segue sia lui sia Jonathan David. Bonny non è ancora un bomber, ma il margine di crescita è notevole, considerando che deve ancora compiere 22 anni.

Jonathan David, una pista da non scartare

Nonostante i due profili in evidenza, la caccia al gol potrebbe riportare in auge una vecchia idea: Jonathan David, attaccante canadese del Lille.

La trattativa si era raffreddata nei mesi scorsi per via delle commissioni troppo elevate chieste dagli agenti, ma ora che David ha annunciato l’addio al club francese e si avvicina la scadenza del contratto, l’Inter resta vigile.

David ha fiuto del gol e internazionalità, caratteristiche che servono come il pane a una squadra che, al netto delle qualità tecniche di Zirkzee e Bonny, ha bisogno anche di concretezza sotto porta.

Una strategia chiara: quattro punte per tre competizioni

L’Inter vuole affrontare il 2025-2026 con un attacco più completo e competitivo. Tre saranno gli attaccanti titolari e intercambiabili, uno il giovane da inserire gradualmente.

In questa visione, Zirkzee sarebbe il primo cambio di lusso, Bonny il talento da crescere, e David la possibile sorpresa, se le condizioni economiche lo permetteranno.

Il club nerazzurro punta a chiudere almeno un’operazione prima dell’inizio della preparazione estiva. Il doppio obiettivo è garantire a Inzaghi una rosa più profonda e non ripetere l’errore di un attacco corto che ha costretto a spremere sempre i titolari.

Agorà, il palazzo del ghiaccio verso la rinascita: progetto imminente per la riqualificazione

L’assessora Riva: «Sarà ancora destinato al ghiaccio. Non possiamo mollare ora»

Il futuro dell’Agorà prende forma

Lo storico palazzetto del ghiaccio Agorà di Milano, chiuso dal 2023 e da tempo al centro di polemiche, degrado e abbandono, sta finalmente per vedere una nuova luce. Secondo quanto dichiarato dall’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva, nei prossimi dieci giorni verrà presentato un progetto ufficiale per la riqualificazione e gestione dell’impianto di via dei Ciclamini, nel quartiere Lorenteggio. La società incaricata è stata appena costituita.

«Il progetto è stato promesso per i primi mesi del 2025 e così sarà. È questione di giorni», ha annunciato Riva.

Obiettivo: salvare il ghiaccio in vista delle Olimpiadi

L’impianto, che per decenni ha ospitato gare e allenamenti di discipline su ghiaccio, è l’unico palazzo del ghiaccio coperto della città e rappresenta un presidio sportivo strategico, anche in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. L’assessora ha voluto chiarire che, nonostante ci fossero offerte di operatori privati interessati a convertirlo per altri sport, la volontà dell’Amministrazione è chiara:

«Abbiamo il dovere morale e sportivo di fare tutto il possibile perché l’Agorà rimanga destinato al ghiaccio», ha spiegato Riva. «Soprattutto a meno di un anno dai Giochi Olimpici».

Un impianto in difficoltà, ma con potenziale

Il palazzetto, in questi due anni di chiusura, è stato vittima di incuria, accessi abusivi e incendi. Negli ultimi giorni si sono verificati ben due episodi che hanno richiesto l’intervento delle autorità e rilanciato il dibattito sulla sicurezza nell’area.

«Siamo in contatto continuo con le forze dell’ordine», ha ribadito Riva. «Valutiamo anche la possibilità di ricorrere alla sicurezza privata, benché i costi siano molto elevati».

Il progetto: qualità prima di tutto

Secondo l’assessora, l’elaborazione del progetto ha subito delle complicazioni tecniche dovute alla gestione passata dell’impianto, definita «molto carente». Proprio per questo il Comune ha lavorato con determinazione per garantire una proposta credibile e di qualità, in grado di dare continuità alla storia dell’Agorà come tempio degli sport invernali milanesi.

«Non abbiamo mai smesso di lavorare su questo dossier», ha sottolineato Riva. «È uno dei progetti più difficili della nostra città in questi anni, ma non molliamo».

La rinascita dell’Agorà come simbolo dello sport milanese

Il messaggio che arriva da Palazzo Marino è chiaro: l’Agorà non sarà abbandonato, anzi tornerà a essere un punto di riferimento per il ghiaccio a Milano. Un segnale importante anche per le società sportive e per i cittadini che da mesi chiedono una risposta concreta per un impianto iconico, ormai ridotto a rudere.

Il futuro potrebbe vedere una riapertura già nei prossimi mesi, se il progetto sarà approvato e i lavori partiranno senza ulteriori intoppi. In parallelo, si lavora a misure di prevenzione contro degrado e vandalismi, anche grazie al supporto delle forze dell’ordine e, se necessario, con presidi temporanei di vigilanza.

Perché l’Agorà è importante per Milano

La storia dell’Agorà è legata a quella dello sport su ghiaccio in Italia: pattinaggio artistico, hockey, short track e corsi amatoriali hanno animato per anni la struttura, rendendola un punto di aggregazione per migliaia di atleti, giovani e famiglie. La chiusura ha lasciato un vuoto profondo, difficile da colmare.

Il rilancio dell’impianto rappresenta una sfida urbanistica, sportiva e sociale per la città, ma anche un’opportunità per riaffermare Milano come capitale dello sport italiano, pronta ad accogliere i grandi eventi e capace di valorizzare le sue infrastrutture.

«L’obiettivo è riempirlo il prima possibile», ha concluso l’assessora. «Solo così potremo restituire sicurezza e dignità a un luogo che ha fatto la storia dello sport milanese».

Pierluigi Basile e Jacopo Vasamì tengono alto l’onore dell’Italia al Trofeo Bonfiglio

I due giovani azzurri superano il secondo turno e approdano agli ottavi del più prestigioso torneo juniores sulla terra battuta milanese, il Trofeo Bonfiglio.

L’Italia si affida ai suoi talenti juniores

Nel cuore del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, storica sede del Trofeo Bonfiglio, a brillare sono due nomi italiani: Pierluigi Basile e Jacopo Vasamì. In un’edizione 2025 che vede il livello sempre più internazionale e competitivo, i due tennisti azzurri sono riusciti a conquistare l’accesso agli ottavi di finale, mantenendo viva la speranza del pubblico di casa. Un traguardo significativo, considerando che erano ben sette gli italiani in campo nel secondo turno del main draw, ma solo loro due sono riusciti ad andare oltre.

Jacopo Vasamì, freddezza nei momenti chiave

Il giovane romano, classe 2007, ha affrontato una partita estremamente combattuta contro lo statunitense Maxwell Exsted. Due set decisi al tie-break, in cui Vasamì ha dimostrato maturità e nervi saldi, imponendosi con il punteggio di 7-6(3) 7-6(1). Nonostante le difficoltà iniziali in risposta, ha saputo riorganizzare il proprio gioco, trovando efficacia con il rovescio e sfruttando la propria aggressività nei momenti chiave.

«Sta dimostrando di voler arrivare fino in fondo – ha commentato il coach Fabrizio Zeppieri – Giocare in un torneo come questo con l’obiettivo di vincerlo cambia l’approccio mentale. E Jacopo sta finalmente trovando la continuità giusta». Reduce da esperienze nel circuito Challenger, Vasamì sembra avere tutte le carte in regola per fare il salto di qualità.

Pierluigi Basile, rovescio e coraggio

Convincente anche la prestazione di Pierluigi Basile, pugliese di Martina Franca, che ha avuto la meglio sul colombiano Alejandro Arcila con un netto 6-3 6-3. Il suo è un tennis offensivo, deciso, supportato da un rovescio a una mano che ha strappato applausi tra gli spalti affollati del campo 9.

«Le condizioni non erano semplici – ha raccontato Basile – La pioggia del giorno prima ha reso il campo molto lento, così come le palle. Ma ho saputo adattarmi, sono andato a cercare più punti a rete e ho portato a casa una vittoria importante». Ora ad attenderlo c’è una sfida di altissimo livello contro lo statunitense Jagger Leach, seconda testa di serie e figlio della leggenda del tennis Lindsay Davenport.

Fuori gli altri italiani, tra rammarico e occasioni mancate

La giornata non è stata positiva per il resto della pattuglia azzurra. In campo maschile, Raffaele Ciurnelli, Gabriele Crivellaro e Matteo Gribaldo sono stati tutti eliminati in due set, rispettivamente dal russo Derepasko, dall’ucraino Bilozertsev e dal bulgaro Ivanov. Nel tabellone femminile, stessa sorte per Carla Giambelli e Angelica Sara: la prima sconfitta dalla solida austriaca Lilli Tagger, la seconda rimontata dall’olandese Antonia Stoyanov.

Giornata negativa anche per la testa di serie numero uno del femminile, la ceca Tereza Krejcova, battuta dalla bulgara Rositsa Dencheva, in un match che ha confermato quanto sia imprevedibile e avvincente questo torneo.

Ottavi di finale: spettacolo garantito

I match degli ottavi di finale del Trofeo Bonfiglio si disputeranno giovedì a partire dalle ore 9, sempre al Tennis Club Bonacossa, con ingresso gratuito. Spettatori, appassionati e addetti ai lavori avranno la possibilità di seguire da vicino i futuri protagonisti del circuito ATP e WTA.

Le fasi finali del torneo saranno trasmesse su SuperTennis TV e sulla piattaforma SuperTenniX, permettendo così anche a chi non può essere presente di vivere l’emozione del torneo.

Per aggiornamenti, risultati live, tabelloni e orari, è attivo il sito ufficiale e il profilo Instagram, sempre ricco di contenuti in tempo reale.

Una generazione che promette bene

Le vittorie di Basile e Vasamì confermano che il movimento giovanile italiano continua a crescere. In un contesto internazionale, i due azzurri non solo reggono il confronto, ma mostrano anche personalità, visione tattica e spirito competitivo. Il futuro del tennis italiano potrebbe passare anche dalle loro racchette.

Simone Inzaghi: tra scudetto sfumato e finale di Champions

Per l’Inter e Simone Inzaghi è arrivato il momento della verità. Domenica si chiude un campionato dominato a lungo ma poi perso lo scudetto viaggia verso Napoli, mentre sabato 31 maggio sarà il giorno della finale di Champions League contro il PSG. Ed è proprio lì, a Berlino, che si gioca il giudizio pubblico sul tecnico piacentino. Una vittoria renderebbe superflue le polemiche su un potenziale terzo scudetto sfumato in quattro anni; una sconfitta, invece, lo esporrebbe alle critiche, riaccendendo il dibattito sulla sua gestione e offrendo alibi ai club italiani da troppo tempo fuori dai radar vincenti.


Inter virtuosa con Simone Inzaghi: attivi sul mercato, competitivi sul campo

Dal 2021 a oggi, sotto la guida di Simone Inzaghi, l’Inter ha ottenuto risultati di alto livello pur mantenendo un bilancio di mercato in attivo: +101,39 milioni di euro complessivi. Nelle quattro stagioni, infatti, il club nerazzurro ha spesso venduto bene e acquistato con intelligenza, evitando investimenti pesanti. In questo periodo, l’Inter è stata più virtuosa di qualunque altra big italiana, persino dell’Atalanta. Le cifre smentiscono la narrazione di un’Inter “spendacciona” e mettono in luce il lavoro gestionale di Marotta e Ausilio, capaci di costruire squadre vincenti con risorse limitate ma con idee chiare e mirate.


Commissioni, ingaggi e meriti: l’altra faccia del successo

Nel conteggio vanno considerate anche le spese per commissioni: 107,5 milioni in quattro anni, meno della Juventus e solo lievemente superiori ad altri top club. Il valore dell’Inter va quindi misurato non solo nei risultati ma anche nell’efficienza del suo management. Inzaghi ha avuto una rosa forte, certo, ma ha saputo valorizzarla come pochi, spesso con giocatori presi a parametro zero. La finale di Champions 2025 sarà uno spartiacque mediatico, ma in ogni caso la gestione nerazzurra resta un modello: sostenibile, solida e orientata alla competitività. Ora, con circa 100 milioni da reinvestire, si apre un nuovo ciclo.


Oltre il risultato, un progetto solido

Indipendentemente dal verdetto della finale di Berlino, l’Inter può contare su una base tecnica e dirigenziale d’eccellenza. Inzaghi, nel bene e nel male, ha portato il club sempre a giocarsi qualcosa di grande, mentre Marotta e Ausilio hanno garantito continuità e risultati senza svenarsi. La Champions può cambiare la percezione mediatica, ma non la sostanza: l’Inter, oggi, è tra le società meglio gestite d’Europa. E il futuro, tra rinnovi da pianificare e investimenti mirati , sarà ancora all’insegna della solidità e dell’ambizione.

L’Inter e Thuram: un’attesa rinascita in vista della finale di Champions

Il rendimento altalenante dell’attaccante francese preoccupa i nerazzurri: ora serve una svolta per affrontare al meglio il PSG a Monaco.


Il calo di Marcus Thuram: un problema per l’Inter

Marcus Thuram, arrivato all’Inter nell’estate del 2023, ha avuto un impatto immediato, diventando uno dei protagonisti della squadra. Tuttavia, il suo rendimento nel 2025 ha mostrato segnali di flessione, con soli 3 gol in 8 partite di Champions League e appena 2 reti in 15 presenze in campionato .

Questo calo ha destato preoccupazione all’interno dell’ambiente nerazzurro, soprattutto in vista della finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain, in programma il 31 maggio a Monaco di Baviera. L’Inter ha bisogno di ritrovare il miglior Thuram per affrontare al meglio l’ultimo atto della competizione europea.


Le cause del calo di Thuram

Infortuni e problemi fisici

Il 2025 di Thuram è stato segnato da diversi problemi fisici. Un infortunio patito in Arabia Saudita lo ha costretto a saltare la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. Successivamente, ha avuto un problema alla caviglia a fine febbraio e un infortunio muscolare agli adduttori ad aprile, che lo hanno tenuto lontano dal campo in momenti cruciali della stagione.

Calo di fiducia e condizione

Oltre agli infortuni, Thuram ha mostrato un calo di fiducia e condizione. Nonostante abbia segnato un gol di tacco nella semifinale di Champions League contro il Barcellona, il suo contributo nelle partite successive è stato limitato. Anche contro la Lazio, non è riuscito a incidere come in passato.


L’importanza di Thuram per l’Inter

Nonostante il periodo difficile, Thuram rimane un giocatore fondamentale per l’Inter. La sua presenza in campo ha un impatto significativo sulle prestazioni della squadra. Secondo i dati, l’Inter ha perso solo due delle 26 partite in cui Thuram è partito titolare in campionato, mentre ha subito tre sconfitte nelle otto gare in cui non è stato schierato dall’inizio.

Inoltre, Thuram ha già dimostrato di poter essere decisivo contro il Como, prossimo avversario dell’Inter in campionato, segnando il gol del 2-0 nella partita di andata. Questa potrebbe essere l’occasione per ritrovare fiducia e forma in vista della finale di Champions League.


La fiducia dell’Inter in Thuram

Nonostante le difficoltà recenti, l’Inter continua a credere in Thuram. Il club è pronto a offrirgli un nuovo contratto durante l’estate, con l’obiettivo di rimuovere la clausola rescissoria attualmente presente nel suo accordo . Questo dimostra la fiducia della società nelle qualità dell’attaccante francese e nella sua importanza per il futuro della squadra.


Conclusione

L’Inter si prepara ad affrontare le ultime sfide della stagione, con la speranza di conquistare lo scudetto e la Champions League. Per raggiungere questi obiettivi, sarà fondamentale ritrovare il miglior Marcus Thuram. La partita contro il Como rappresenta un’opportunità per l’attaccante di ritrovare fiducia e forma, in vista della finale contro il PSG. La squadra e i tifosi nerazzurri attendono con ansia il ritorno del vero Thuram.

Inter e Inzaghi, incrocio sul futuro: tra rinnovo, ambizioni e tentazioni estere

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, aspetta l’ultima parola della stagione prima di firmare: in ballo ingaggio, progetto e sirene da Premier e Arabia.

Ultime sfide prima della verità

Due partite separano l’Inter dalla conclusione della sua lunghissima stagione: la trasferta contro il Como e la finalissima di Champions League contro il PSG, fissata per il 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il calendario impone concentrazione e determinazione, ma nelle stanze del club nerazzurro si inizia a ragionare su quello che sarà il futuro di Simone Inzaghi.

Il tecnico ha guidato la squadra a risultati straordinari, ma sul tavolo resta ancora da chiarire la sua posizione per il post stagione.

Un contratto in essere, ma rinnovo da discutere

Inzaghi non è in scadenza. Il suo contratto con l’Inter è valido fino al 30 giugno 2026, eppure tutto ruota attorno alla possibilità di un nuovo prolungamento. Lo scorso anno, complice la transizione proprietaria da Suning a Oaktree, si arrivò a una soluzione di compromesso: un solo anno in più, un bonus importante, ma niente biennale come desiderava l’entourage del tecnico.

Ora le condizioni sono cambiate. Inzaghi si è affermato tra gli allenatori più vincenti e riconoscibili del panorama europeo, e chiederà garanzie su durata e ingaggio, ma anche e soprattutto sul progetto sportivo. La priorità dell’ex Lazio, infatti, è mantenere alta la competitività, elemento essenziale anche in ottica Mondiale per Club.

Marotta blinda Inzaghi a parole

Nel corso della stagione, Marotta ha più volte speso parole di stima nei confronti del tecnico piacentino: «Sono stati anni straordinari per il club, e grandissimo merito è suo. Come si fa a rinunciare a una figura del genere?».

Tuttavia, tra il dire e il fare ci sono i risultati, la finale europea e, non meno importante, una trattativa che dovrà affrontare diversi punti cruciali. Il summit atteso dopo il 31 maggio sarà decisivo per mettere sul tavolo tutte le variabili.

Sirene dalla Premier e tentazione araba

Sul versante estero, le sirene non mancano. Inzaghi piace, e molto, in Premier League, dove Manchester United e Tottenham monitorano la sua situazione. Tutto dipenderà da come andranno le rispettive stagioni e, in particolare, dalla finale di Europa League che potrebbe rimescolare le carte nelle panchine inglesi.

C’è poi l’ombra dell’Al-Hilal: il club saudita ha già tentato il colpaccio con un’offerta vicina ai 20 milioni di euro a stagione, cifra clamorosa che però allontanerebbe Inzaghi dai palcoscenici europei nel momento forse più alto della sua carriera.

Nessuna alternativa pronta: l’Inter punta su Inzaghi

Un segnale importante arriva dalla società: non esistono piani B, almeno per ora. Non è stata avviata alcuna ricerca di un profilo alternativo. La fiducia in Inzaghi resta piena, e il contratto attualmente in vigore è una garanzia per continuare.

L’Inter affronterà il Mondiale per Club appena 15 giorni dopo la finale di Champions: una programmazione così serrata impone stabilità e visione. Inzaghi è visto come l’uomo giusto per dare continuità a un ciclo che, con il possibile trofeo europeo, raggiungerebbe il suo apice.

Un finale che può cambiare tutto

La realtà è che tutto ruota intorno ai risultati. Una vittoria contro il PSG cambierebbe la storia recente dell’Inter e consoliderebbe la posizione di Inzaghi. Una sconfitta, al contrario, potrebbe aprire spazi per riflessioni diverse, sia da parte dell’allenatore sia della dirigenza.

Nel frattempo, il tecnico continua a lavorare in silenzio, con lo stile che lo ha sempre contraddistinto, sapendo che ogni mossa sarà valutata, ogni scelta pesata. Inzaghi oggi è saldo, ma il calcio – come sempre – non vive mai di certezze.

Il diavolo ritorna in fiamme: AC Milan e PUMA presentano il nuovo home kit 2025/26

Un tributo ardente alle origini rossonere: la nuova maglia unisce storia, identità e innovazione per una stagione infuocata


Un design che accende la tradizione

Con un richiamo diretto all’anima storica del club, AC Milan e PUMA hanno presentato il nuovo Home Kit 2025/26, un’ode visiva e stilistica al simbolo più iconico della squadra: il diavolo. Questa nuova divisa non è solo un capo tecnico per atleti professionisti, ma anche un manifesto culturale che fonde identità visiva, innovazione tessile e memoria collettiva.

La maglia si distingue per le classiche strisce verticali rossonere, arricchite da fiamme grafiche che percorrono il tessuto, incorniciate da uno stemma rosso fuoco. Un concept audace che riprende le parole del fondatore Herbert Kilpin:

«I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari».


Il ritorno del simbolo: il diavolo come identità

AC Milan torna a enfatizzare il legame con le proprie radici. Il richiamo al “diavolo” non è solo estetico, ma rappresenta un ritorno alle origini e un messaggio chiaro: questa squadra è pronta a combattere. L’approccio comunicativo sottolinea una narrazione forte, volta a riaffermare il club come icona globale del calcio, capace di fondere gloria storica e visione moderna.


Le parole dei protagonisti

Maikel Oettle, Chief Commercial Officer del club, ha affermato:

«La nuova maglia Home riflette l’heritage del Club attraverso un design che valorizza la nostra tradizione, introducendo al contempo sottili elementi di innovazione. Il risultato è una maglia che unisce tradizione e innovazione in modo coerente, restando comunque fedele alle nostre radici».

Anche Marco Mueller di PUMA ha sottolineato l’importanza di restare fedeli alla visione originaria:

«Il design trae ispirazione dal passato ma tiene ben presente il tifoso moderno. Questa maglia ricorderà a tutti la paura che questa squadra può incutere agli avversari, e garantirà che i rossoneri portino calore anche fuori dal campo».


Tecnologia al servizio della performance

La nuova maglia non è solo esteticamente di forte impatto. È anche un esempio di come tecnologia e performance possano unirsi allo stile. Disponibile in due versioni:

  • Authentic, identica a quella indossata dai calciatori, realizzata con il tessuto ULTRAWEAVE: leggerissimo e progettato per ridurre l’attrito, migliorando la mobilità e le prestazioni;
  • Replica, con una vestibilità più rilassata, pensata per i tifosi che vogliono vivere la partita (o la città) con orgoglio e comfort.

Entrambe le versioni includono la tecnologia dryCELL, che garantisce trattamento traspirante e mantiene la pelle asciutta, anche nelle giornate più intense.


Un passo avanti per la sostenibilità

La collezione non trascura l’ambiente. Le maglie Replica sono prodotte attraverso il programma RE:FIBRE di PUMA: almeno il 95% del materiale utilizzato proviene da scarti tessili riciclati e poliestere riutilizzato. Un approccio che dimostra l’impegno crescente verso la sostenibilità, senza compromessi in termini di qualità.

Questa attenzione si inserisce perfettamente nel processo di transizione ecologica dell’intero settore moda e sport, contribuendo alla creazione di una filiera circolare e responsabile.


Il debutto ufficiale: Milan-Monza

I tifosi potranno ammirare il nuovo kit in campo a partire dal 24 maggio, nell’ultima giornata di Serie A, durante la sfida tra Milan e Monza. Un’occasione simbolica per concludere la stagione celebrando una maglia che promette di diventare iconica.


Dove acquistare il nuovo Home Kit 2025/26

La nuova divisa è già disponibile nei seguenti canali ufficiali:

È disponibile anche un video di presentazione ufficiale su YouTube: Guarda il video

Milan, Tare verso la firma: Sarri si allontana, si apre il casting per la panchina

Il nuovo corso rossonero prende forma: tra strategie dirigenziali e scelte tecniche, il Milan si prepara a una svolta decisiva


Igli Tare pronto a diventare il nuovo direttore sportivo

Il Milan è a un passo dall’ufficializzare l’ingaggio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Dopo un periodo di valutazioni e colloqui, l’ex dirigente della Lazio sembra aver convinto la dirigenza rossonera, superando la concorrenza di Fabio Paratici. Secondo quanto riportato, l’accordo prevede un contratto biennale con opzione per un terzo anno, a circa 800.000 euro annui.

Tare è noto per la sua abilità nello scoprire talenti e nel gestire il mercato con risorse limitate, come dimostrato durante la sua lunga esperienza alla Lazio . La sua nomina rappresenta un segnale chiaro della volontà del Milan di affidarsi a figure esperte per rilanciare il progetto sportivo.


Conceição verso l’addio: si apre il casting per il nuovo allenatore

Con l’arrivo di Tare, sembra ormai certo l’addio di Sergio Conceição alla panchina rossonera al termine della stagione. Il tecnico portoghese, subentrato a stagione in corso, non verrà confermato per il prossimo anno.

La scelta del nuovo allenatore sarà una delle prime decisioni importanti per Tare. Tra i nomi più accreditati ci sono Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano e Francesco Farioli. Allegri, già alla guida del Milan dal 2010 al 2014, rappresenterebbe un ritorno di esperienza e conoscenza dell’ambiente. Italiano, attualmente al Bologna, è apprezzato per il suo gioco propositivo, mentre Farioli, ex tecnico dell’Ajax, è considerato una scommessa interessante per il futuro.


Sarri si allontana: divergenze con Tare

Nonostante le voci che accostavano Maurizio Sarri alla panchina del Milan, l’arrivo di Tare sembra aver raffreddato questa ipotesi. I due hanno lavorato insieme alla Lazio, ma il loro rapporto non è stato privo di attriti, e ciò potrebbe rappresentare un ostacolo per una nuova collaborazione .

Inoltre, Sarri è noto per le sue richieste economiche elevate, che potrebbero non essere in linea con le politiche di bilancio del Milan. Questi fattori rendono improbabile un suo approdo sulla panchina rossonera.


Le sfide del mercato: tra rinnovi e cessioni

Oltre alla questione allenatore, Tare dovrà affrontare diverse sfide sul fronte del mercato. Tra i dossier più urgenti ci sono i rinnovi di Theo Hernandez e Mike Maignan, due pilastri della squadra che potrebbero attirare l’interesse di altri club europei. Anche i giovani talenti come Tijjani Reijnders e Christian Pulisic sono osservati speciali, e il Milan dovrà decidere se trattenerli o monetizzare le loro cessioni.

In uscita, è già certo il ritorno di Tammy Abraham alla Roma, mentre il futuro di altri giocatori in prestito, come Alexis Saelemaekers e Yacine Adli, sarà valutato nelle prossime settimane. Sul fronte degli acquisti, il Milan è alla ricerca di rinforzi in difesa e a centrocampo, con l’obiettivo di costruire una rosa competitiva per la prossima stagione.


Obiettivi e prospettive per la stagione 2025-2026

Con l’ingaggio di Tare e la scelta del nuovo allenatore, il Milan punta a rilanciarsi sia in Italia che in Europa. Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, l’obiettivo è tornare a competere per i vertici della Serie A e per un percorso significativo nelle competizioni europee.

La dirigenza rossonera è consapevole delle sfide che l’attendono, ma confida nell’esperienza e nelle competenze di Tare per costruire un progetto solido e duraturo. I prossimi mesi saranno decisivi per delineare il futuro del club e per riconquistare la fiducia dei tifosi.

Erika Saraceni: record italiano Juniores nel triplo a Savona

Un diciannovesimo compleanno da sogno per Erika Saraceni: la giovane triplista milanese ha stabilito il nuovo record italiano Juniores nel salto triplo con un eccezionale 14,01 (+0.5) al Meeting internazionale Città di Savona. La portacolori della Bracco Atletica ha centrato l’impresa al primo salto, migliorando di ben trenta centimetri il proprio personale stagionale di 13,71 e superando il precedente primato italiano U20 di 13,84 firmato da Veronica Zanon nel 2020. Un regalo perfetto per i suoi 19 anni, festeggiati con un exploit che la proietta nell’élite mondiale della categoria. Il salto è ora la miglior misura under 20 nel mondo per il 2025.


Una crescita irresistibile: da bronzo mondiale a leader stagionale U20

Il risultato ottenuto a Savona conferma la crescita di Saraceni, già medaglia di bronzo ai Mondiali U20 della scorsa estate. Oltre al salto record, l’azzurra ha piazzato anche un ottimo 13,78 (+0.3), consolidando la propria nuova dimensione tecnica e mentale. La stagione 2025 si apre quindi nel migliore dei modi, con la leadership mondiale stagionale tra le under 20 e il chiaro segnale che Erika è pronta per sfide ancora più grandi. Il talento esplosivo, l’equilibrio in rincorsa e la determinazione mostrata fanno intravedere un futuro da protagonista anche tra le “grandi” dell’atletica internazionale.


Sfida da podio con una campionessa olimpica: Erika Saraceni seconda dietro LaFond

A rendere ancora più prestigioso il risultato di Erika Saraceni è il contesto competitivo: la milanese ha infatti conquistato il secondo posto nel meeting alle spalle di una leggenda come Thea LaFond, oro olimpico per la Dominica, che ha vinto la gara con 14,31 (+0.3). Affrontare una campionessa di tale calibro e riuscire a starle vicino è un segnale importante per l’atleta azzurra e per tutto il movimento italiano. Il salto di 14,01 non è solo un primato nazionale, ma anche un’affermazione sul piano internazionale, che rilancia le ambizioni di Saraceni verso i prossimi Europei e i Mondiali under 20.


Un futuro luminoso per la giovane azzurra

Il 2025 di Erika Saraceni era già cominciato con un segnale forte: il 13,71 saltato durante la stagione indoor le aveva infatti regalato il suo primo titolo italiano assoluto, conquistato con autorevolezza nonostante la giovane età. Quel risultato, che allora rappresentava il suo miglior personale, è ora solo una tappa nella rapida ascesa di un’atleta destinata a fare la storia del triplo italiano. Con il nuovo primato di 14,01 e la leadership mondiale under 20, Erika conferma di essere una delle stelle più promettenti della nuova generazione azzurra. Il cammino è appena iniziato, ma le basi sono già solidissime.

(Nell’immagine Erika Saraceni-foto Grana/FIDAL)

F1, Gran Premio di Monaco 2025: tutto pronto per l’ottava tappa del Mondiale

Un weekend tra glamour e tecnica: orari, protagonisti e copertura TV della gara più iconica del calendario di F1 2025, il GP di Monaco, in esclusiva su Sky Sport e NOW.

GP Monaco, la leggenda continua: torna la F1 nel Principato nel 2025

Il Gran Premio di Monaco è molto più di una semplice gara: è il simbolo della Formula 1 nella sua forma più pura e spettacolare. Tra yacht, curve a gomito e strategie al millesimo, il circuito cittadino del Principato rappresenta la sfida per eccellenza. Dal 23 al 25 maggio 2025, l’ottava prova del Mondiale sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su NOW.

Il programma completo del weekend

Il fascino di Monaco si estende anche al fitto calendario che coinvolge, oltre alla F1, le categorie F2 e F3, per un fine settimana ad alta intensità sportiva. Di seguito gli orari aggiornati (ora italiana):

Giovedì 22 maggio

  • 13:05 – F3: Prove Libere
  • 14:30 – Conferenza stampa piloti
  • 14:55 – F2: Prove Libere
  • 17:45 – Paddock Live Pit Walk

Venerdì 23 maggio

  • 11:00 – F3: Qualifiche
  • 13:30 – F1: Prove Libere 1
  • 15:05F2: Qualifiche
  • 17:00 – F1: Prove Libere 2
  • 20:00 – Conferenza stampa Team Principal (differita)

Sabato 24 maggio

  • 10:40 – F3: Sprint Race
  • 12:30 – F1: Prove Libere 3
  • 14:10 – F2: Sprint Race
  • 16:00 – F1: Qualifiche

Domenica 25 maggio

  • 07:55 – F3: Feature Race
  • 09:35 – F2: Feature Race
  • 15:00 – F1: Gara

Una sfida unica tra muretti e precisione

Il circuito di Monte Carlo è il più lento del Mondiale ma anche il più tecnico. I sorpassi sono rarissimi, motivo per cui le qualifiche assumono un’importanza capitale. Dal celebre tornante al tunnel fino alla chicane del porto, ogni curva richiede massima precisione, gestione millimetrica della potenza e lucidità strategica.

Chi parte davanti ha buone chance di portare a casa la vittoria, ma l’errore è sempre dietro l’angolo. È il tracciato che più di ogni altro premia la pulizia di guida e la freddezza mentale.

Commento tecnico e copertura Sky

Tutta la diretta sarà seguita dal team Sky, con la telecronaca di Carlo Vanzini, affiancato da Marc Gené. Le analisi tecniche saranno affidate a Roberto Chinchero, Ivan Capelli e Matteo Bobbi dalla Sky Tech Room. Approfondimenti e collegamenti ai box con Mara Sangiorgio, mentre Davide Camicioli e Vicky Piria guideranno il pre e post-gara. A chiudere la giornata, l’appuntamento con Race Anatomy, condotto da Fabio Tavelli, per una lettura tecnica e sportiva delle azioni in pista.

Aspettative alte per Ferrari e Red Bull

Tutti gli occhi sono puntati sulla sfida tra Ferrari, Red Bull e McLaren, con Leclerc che sogna il trionfo in casa, Verstappen che cerca di inseguire la leadership mondiale di Piastri e Norris pronto a inserirsi. Mercedes, spera in un colpo di scena strategico per riportarsi in alto.

Un evento globale tra sport e spettacolo

Monaco è anche evento mediatico. Celebrità, sponsor e glamour trasformano il weekend in uno show globale, ma è in pista che si scrive la vera leggenda. Una vittoria nel Principato vale più di qualsiasi altra: è storia, è prestigio, è Formula 1 nella sua massima espressione.

Contestazione Milan: la Curva Sud si mobilita contro la dirigenza

I tifosi organizzati annunciano una protesta prima e durante Milan-Monza: nel mirino la gestione societaria e le scelte tecniche

Il malcontento esplode: sabato di fuoco per il Milan

Sabato 24 maggio si preannuncia una giornata calda per l’AC Milan, non solo per l’ultima partita di campionato contro il Monza, ma soprattutto per la protesta annunciata dalla Curva Sud. Il tifo organizzato rossonero ha convocato i sostenitori alle ore 17:00 in piazza di Casa Milan, per poi dirigersi in corteo verso lo stadio San Siro. Qui, i tifosi entreranno solo per i primi 15 minuti del match, per poi abbandonare gli spalti in segno di dissenso verso la dirigenza del club.

Le ragioni della protesta: una stagione da dimenticare

La stagione 2024/2025 è stata deludente per il Milan, conclusasi senza la qualificazione alle competizioni europee e con l’eliminazione prematura dalla Coppa Italia. La Curva Sud attribuisce le responsabilità di questo fallimento alla dirigenza, accusata di scelte tecniche e gestionali discutibili. La protesta di sabato mira a esprimere il malcontento dei tifosi e a chiedere un cambio di rotta nella gestione del club.

Le mosse della dirigenza: Tare nuovo direttore sportivo

In risposta alle critiche, la dirigenza del Milan ha iniziato a muoversi per ristrutturare l’organigramma societario. È stato raggiunto un accordo con Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, che assumerà lo stesso ruolo nel club rossonero. Tare è noto per la sua esperienza e per aver portato alla Lazio giocatori di talento come Milinković-Savić e Immobile.

La panchina rossonera: Vincenzo Italiano in pole position

Con l’arrivo di Tare, l’attenzione si sposta ora sulla scelta del nuovo allenatore. Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna, è il favorito per sedere sulla panchina del Milan nella prossima stagione. Italiano è apprezzato per il suo gioco offensivo e per la capacità di valorizzare i giovani talenti. Tuttavia, la trattativa non è semplice, poiché il tecnico ha ancora un anno di contratto con il Bologna.

Il futuro del Milan: tra contestazioni e ricostruzione

La protesta della Curva Sud rappresenta un segnale forte da parte dei tifosi, che chiedono un cambiamento radicale nella gestione del club. La dirigenza, dal canto suo, sembra intenzionata a intraprendere un percorso di ricostruzione, affidandosi a figure esperte come Tare e, probabilmente, Italiano. Il successo di questo nuovo corso dipenderà dalla capacità di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo, riconquistando la fiducia dei tifosi.

Tony Arbolino a Silverstone per tornare in corsa: nel GP di Gran Bretagna Moto2 2025 la sfida per rilanciarsi

Tony Arbolino del team BLU CRU Pramac Yamaha cerca riscatto su una pista che ama, con l’obiettivo di recuperare terreno nella classifica di Moto2.

Riscatto cercasi: Arbolino pronto per la svolta

Il Gran Premio di Gran Bretagna rappresenta una tappa fondamentale nel cammino di Tony Arbolino nella stagione Moto2 2025. Dopo un avvio difficile e privo di acuti, il pilota lombardo in forza al team BLU CRU Pramac Yamaha ha tutte le intenzioni di lasciare il segno a Silverstone, uno dei tracciati più iconici del calendario.

Finora la stagione non ha restituito i risultati attesi. Arbolino ha raccolto pochi punti e ha faticato sia in qualifica che in gara. Ma il circuito britannico, lungo e veloce, potrebbe favorire il suo stile di guida fluido e tecnico.

Il tracciato di Silverstone: velocità, tecnica e storia

Silverstone, situato nel Northamptonshire, è uno dei circuiti più lunghi e impegnativi del mondiale. Con i suoi 5.900 metri, 18 curve e numerosi cambi di direzione ad alta velocità, è un banco di prova completo per i piloti. La pista richiede grande precisione in frenata e perfetto controllo nei curvoni veloci come Maggotts e Becketts.

La variabilità meteo tipica dell’Inghilterra aggiunge ulteriore imprevedibilità, spesso trasformando la gara in una sfida tattica oltre che tecnica. Arbolino, noto per la sua sensibilità in condizioni difficili, potrebbe trovare proprio qui il terreno ideale per fare la differenza.

Programma completo del weekend Moto2 a Silverstone

Tutti gli orari in diretta su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su NOW:

Venerdì 23 maggio

  • Ore 11:45: Moto2 – Prove Libere 1
  • Ore 16:00: Moto2 – Prove Libere 2

Sabato 24 maggio

  • Ore 11:20: Moto2 – Prove Libere 3
  • Ore 15:40: Moto2 – Qualifiche

Domenica 25 maggio

  • Ore 12:15: Moto2 – Gara

Classifica Moto2 2025: Canet comanda, Arbolino indietro

Dopo sei appuntamenti del mondiale, la classifica piloti Moto2 vede al comando lo spagnolo Manuel Gonzalez, seguito da Aron Canet e Jake Dixon, con Barry Baltus e Diogo Moreira a inseguire. Tony Arbolino è attualmente fuori dalla top 10, complice una partenza sottotono e alcuni problemi tecnici che hanno compromesso il rendimento.

Con ancora diverse gare da disputare, il margine per recuperare esiste, ma serve un’inversione di rotta immediata. Silverstone può segnare l’inizio di un nuovo slancio.

Sguardo al futuro: MotoGP nel mirino

A 24 anni, Arbolino è considerato da molti un potenziale nome per il salto in MotoGP già nel 2026. Ma per concretizzare questa ambizione servono risultati: podi, costanza e dimostrazioni di maturità tecnica. Il team BLU CRU Pramac Yamaha continua a credere in lui, ma ora è il momento di dimostrarlo in pista.

Milano Film Fest 2025: sei giorni di cinema per una città che si racconta

Dal 3 all’8 giugno, la prima edizione del festival accende Milano con film, musica e cultura diffusa: oltre 110 titoli, due concorsi internazionali, eventi gratuiti e ospiti di primo piano

Un nuovo festival per una nuova visione culturale

La cultura audiovisiva ha un nuovo epicentro: si chiama Milano Film Fest e debutta nel cuore della città dal 3 all’8 giugno 2025 con la direzione artistica di Claudio Santamaria. Il festival si impone sin da subito come uno dei progetti culturali più ambiziosi dell’anno: una piattaforma che fonde cinema, serie tv, fotografia e musica in un linguaggio trasversale, dinamico e profondamente urbano. Non solo proiezioni in sala, ma anche esperienze all’aperto, eventi speciali, incontri con protagonisti del settore, masterclass e momenti musicali, in un programma che coinvolge oltre 100 film, decine di location cittadine e due prestigiose giurie internazionali.

Un evento che trasforma la città in un palcoscenico cinematografico diffuso

Il Piccolo Teatro Strehler, il Cinema Anteo, il Castello Sforzesco, insieme a cortili, giardini e piazze della città, saranno la cornice di una manifestazione che unisce cinema e cittadinanza, portando il grande schermo nei luoghi della vita quotidiana. La sezione Scintille, vero simbolo dell’anima popolare e partecipativa del festival, prevede 18 proiezioni gratuite nei quartieri dei nove municipi di Milano, con titoli come Palazzina Laf o Jannacci – Vengo anch’io, arricchite da incontri con ospiti speciali.

Due concorsi internazionali per scoprire il futuro del cinema

concorsi di lungometraggi e cortometraggi sono il cuore pulsante del festival. La giuria dei lunghi è capitanata da James Franco, affiancato da Margherita Buy, Francesco Di Leva, Isabella Ragonese e Claudio Giovannesi. Per i corti, a guidare il panel sarà Valentina Lodovini, con Paola Randi, Luca Bigazzi, Romana Maggiora Vergano e Luca Lucini.

Tra i film in gara, spiccano Ancestral Visions of the Future di Lemohang MoseseBlazing Fists di Takashi MiikeBolerodi Anne Fontaine e Girls on Wire di Vivian Qu. Una selezione che incrocia cinema d’autore, visioni sperimentali e tematiche sociali, offrendo uno spaccato delle urgenze e dei linguaggi del nostro tempo.

Omaggi, eventi, serialità: un racconto a tutto tondo

Il programma si arricchisce con proiezioni-evento fuori concorso. Tra queste: Mani nude con Alessandro Gassmann, il documentario Vai Bello! con J-Ax e Dj JadBuonanotte a Teheran del regista iraniano Ali Ahmadzadeh e Monsieur Aznavour, biopic sull’icona della chanson française. Da segnalare anche l’anteprima di Francesca e Giovanni, tributo a Falcone e Morvillo firmato da Ricky Tognazzi e Simona Izzo, e il docufilm Due di noi sul tumore al seno metastatico.

Nel giorno di apertura, il festival celebra i 90 anni dalla nascita di Enzo Jannacci, culminando in un evento commemorativo l’8 giugno al Piccolo Teatro, con la partecipazione di Paolo JannacciCochi PonzoniGino & Michele e molti altri.

Un festival che guarda avanti: Industry, Academy e nuovi linguaggi

Il Milano Film Fest non si limita alla celebrazione: guarda al futuro. L’area Industry, realizzata in collaborazione con Netflix, Sky, Amazon, Rai Fiction e Lombardia Film Commission, ospita panel e ricerche dedicate al lavoro e alla formazione nel settore audiovisivo, coinvolgendo i principali stakeholder dell’industria. Attesi ospiti come Luisa Cotta RamosinoLeonardo FerraraMinnie FerraraCaterina D’AmicoFrancesco Piccolo e Cristina Comencini.

In parallelo, l’Academy offre agli studenti workshop, casting e incontri con accademie e scuole di cinema come IED, NABA, IULM, Scuola Mohole, Scuola Holden, con un palinsesto che include anche attività per i bambini. Il festival si propone così come luogo di apprendimento e sperimentazione, investendo su nuove generazioni di narratori.

Musica, fotografia e intelligenza artificiale

La musica è protagonista con Manuel Agnelli, curatore della rassegna Carne Fresca, che porta sul palco ogni sera band emergenti, restituendo a Milano il ruolo di laboratorio musicale. Agnelli stesso aprirà la prima serata, confermando il carattere controcorrente del festival.

La sezione Fotografia ospita il lavoro di Alex Majoli (Magnum Photos), Gianni Berengo Gardin e la mostra Framers di Perimetro, dove le immagini si trasformano in narrazioni multimediali. Infine, RED-EYE – AI Curated Visions esplora l’intersezione tra arte, cinema e intelligenza artificiale, portando ogni sera in piazza un artista visionario selezionato da Gloria Maria Cappelletti.

Parola al direttore artistico

«Vogliamo che ogni angolo della città diventi un possibile schermo, che ogni spettatore si senta parte attiva – ha dichiarato Claudio Santamaria –. Il cinema è un atto collettivo, capace di creare legami, confronto e immaginazione. In ogni quartiere può nascere una scintilla di futuro».

Milano Film Fest 2025: un festival che lascia il segno

Con la promessa di valorizzare il talento, unire comunità e innovare i linguaggi visivi, il Milano Film Fest si presenta come una piattaforma ambiziosa, capace di rendere la cultura accessibile e partecipata. Un festival che racconta Milano e da Milano guarda al mondo.

Hanno collaborato Jacopo Guadagni ed Edoardo Fratangeli