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Samardo Samuels lascia l’Italia: fine di un capitolo controverso per l’ex Olimpia Milano

L’ex campione dell’Olimpia Milano abbandona il Paese dopo mesi di tensioni con i vicini


Un declino annunciato: dalle glorie sportive ai problemi legali

Samardo Samuels, ex centro dell’Olimpia Milano e con un passato in NBA, ha lasciato l’Italia. La decisione arriva dopo una serie di episodi che hanno coinvolto l’atleta in comportamenti controversi, culminati in un arresto per atti persecutori e violazione di un divieto di avvicinamento nei confronti dei suoi vicini di casa a Milano.


Le tensioni con i vicini e l’intervento delle autorità

I problemi sono iniziati nell’ottobre 2024, quando Samuels si è trasferito in un appartamento in via Valtellina, zona Farini. Da allora, i residenti hanno segnalato comportamenti molesti, tra cui musica ad alto volume, consumo di alcolici in spazi comuni e la presenza del suo cane senza museruola. La situazione è degenerata il 9 marzo 2025, quando una famiglia si è rifugiata nel seminterrato del palazzo, terrorizzata dal comportamento dell’ex cestista. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno arrestato Samuels per violazione del divieto di avvicinamento e atti persecutori.


Il processo e la scarcerazione

Il 10 marzo 2025, Samuels è comparso davanti al giudice per il processo per direttissima. L’arresto è stato convalidato, ma non sono state applicate misure cautelari. L’udienza successiva è stata fissata per il 23 aprile, ma è stata rinviata per ulteriori indagini difensive.


l trasferimento in hotel e la partenza dall’Italia

Dopo l’arresto, Samuels si è trasferito temporaneamente in un hotel del centro di Milano, su consiglio della sua avvocata, Valentina Di Maro, per allentare le tensioni con i vicini. Tuttavia, la situazione non si è risolta, e l’ex atleta ha deciso di lasciare definitivamente l’Italia.


Una carriera segnata da alti e bassi

Samardo Samuels ha avuto una carriera promettente nel mondo del basket. Dopo aver giocato per i Cleveland Cavaliers in NBA, è approdato in Europa, dove ha vinto lo scudetto con l’Olimpia Milano nel 2014. Tuttavia, la sua carriera è stata segnata da episodi controversi, tra cui comportamenti problematici durante la sua permanenza a Barcellona e incidenti con allenatori in altre squadre europee.


Conclusione

La partenza di Samardo Samuels dall’Italia segna la fine di un periodo turbolento per l’ex campione. La sua storia evidenzia come il successo sportivo non garantisca una vita priva di difficoltà personali e legali. Resta da vedere quale sarà il prossimo capitolo nella vita di Samuels.

L’Inter pensa a Giacomo Gabbiani per l’under 23, lotta con la Juventus per il giovane talento

L’Inter e la Juventus si contendono Giacomo Gabbiani, giovane talento della Cremonese Primavera, protagonista assoluto dell’ultimo campionato Primavera 1. Secondo Nicolò Schira, entrambi i club intendono inserirlo nei rispettivi progetti Under 23, riconoscendo in lui un potenziale da punta di diamante.

Giacomo Gabbiani: Un talento in ascesa

Nato il 19 giugno 2006 a Codogno, Gabbiani ha iniziato la sua carriera calcistica nel rugby, per poi passare al calcio a sei anni nel RiverNiviano, squadra del suo paese. Successivamente, ha militato nel Pro Piacenza e nel Piacenza, prima di approdare alla Cremonese nell’estate del 2020. Con la maglia grigiorossa, ha scalato le gerarchie, conquistando la promozione in Primavera 1 e affermandosi come uno dei migliori attaccanti del campionato. Nella stagione 2024/25, Gabbiani ha raggiunto quota 20 gol in 20 partite, posizionandosi al primo posto nella classifica marcatori di Primavera 1. Questo risultato lo ha reso il secondo giocatore nella storia del campionato a raggiungere tale traguardo, dopo Žan Celar della Roma nella stagione 2019/20

Inter e Juventus in corsa per Gabbiani

Le prestazioni di Gabbiani non sono passate inosservate. Secondo Nicolò Schira, sia l’Inter che la Juventus stanno monitorando da vicino il giovane attaccante, con l’intento di inserirlo nei rispettivi progetti Under 23. Entrambi i club riconoscono in lui un potenziale da punta di diamante, capace di fare la differenza anche a livello professionistico. L’Inter, in particolare, sta investendo molto nel proprio settore giovanile, puntando su giovani talenti per costruire il futuro della squadra. La Juventus, dal canto suo, ha sempre avuto una tradizione di valorizzazione dei giovani, cercando di inserirli gradualmente nella prima squadra. La concorrenza tra i due club per Gabbiani testimonia l’alto valore del giocatore.

Il futuro di Gabbiani

Nonostante l’interesse delle big, Gabbiani ha dichiarato di voler continuare a crescere e migliorare. Con un contratto da professionista valido fino al 30 giugno 2027, Gabbiani ha ancora tempo per decidere il suo futuro. Tuttavia, è evidente che il suo talento non passerà inosservato e che le prossime stagioni potrebbero vederlo protagonista anche in Serie B o in Serie A

Tammy Abraham: il futuro incerto del centravanti rossonero

Tammy Abraham, attaccante inglese di 27 anni, è stato protagonista di una stagione altalenante con la maglia dell’AC Milan. Arrivato in prestito dalla Roma nell’estate del 2024, il suo impatto è stato significativo in Coppa Italia, dove ha segnato quattro gol, incluso un decisivo nella semifinale contro l’Inter . Tuttavia, in Serie A, le sue prestazioni sono state meno convincenti, con solo tre reti in oltre 1000 minuti di gioco .

Un addio probabile

Con il termine della stagione alle porte, il futuro di Abraham al Milan appare incerto. La dirigenza rossonera sembra orientata a non esercitare il diritto di riscatto, fissato tra i 20 e i 25 milioni di euro . Inoltre, il suo ingaggio annuale di circa 4,5 milioni di euro rappresenta un ostacolo per il club, che potrebbe non essere disposto a sostenere tale spesa.

L’interesse della Premier League

Nonostante le difficoltà al Milan, Abraham ha attirato l’attenzione di diversi club della Premier League. Secondo quanto riportato, squadre come West Ham, Newcastle, Everton, Nottingham Forest, Fulham e Leeds United sarebbero interessate a ingaggiarlo . In particolare, il West Ham sembrerebbe il club più determinato a portarlo in Inghilterra.

La volontà del giocatore

Abraham ha espresso il desiderio di rimanere a Milano, ma per farlo dovrebbe accettare una significativa riduzione del suo stipendio e un contratto più lungo . Tuttavia, la decisione finale dipenderà anche dalla Roma, che dovrà decidere se accettare una nuova trattativa con il Milan o cedere il giocatore a un altro club.

Conclusioni

Il futuro di Tammy Abraham è ancora in bilico. Se da un lato il Milan sembra orientato a non proseguire con l’attaccante, dall’altro Abraham stesso è disposto a fare sacrifici per restare. Con l’interesse di club della Premier League e la necessità di una decisione da parte della Roma, la prossima finestra di mercato estiva si preannuncia decisiva per il futuro del centravanti inglese.

TJ Shorts: Tra NBA e Eurolega, il futuro del playmaker più ambito d’Europa

Il 27enne statunitense TJ Shorts ha chiuso la sua stagione da rookie in Eurolega con numeri straordinari, attirando l’attenzione di club NBA ed europei.

Un debutto da MVP in Eurolega

TJ Shorts ha sorpreso tutti nel suo primo anno in Eurolega con il Paris Basketball. Con una media di 19,6 punti e 8,4 assist a partita, è stato nominato MVP del mese di novembre 2024, diventando il primo giocatore del Paris a ricevere tale riconoscimento . La sua prestazione più impressionante è arrivata contro il Panathinaikos, dove ha registrato 20 punti, 14 assist e 9 rimbalzi.

Le offerte sul tavolo: NBA e Eurolega

Con il contratto in scadenza, Shorts è al centro di un mercato molto competitivo. I Memphis Grizzlies, guidati dall’ex allenatore di Bonn e Paris, Tuomas Iisalo, hanno fatto un’offerta formale al giocatore . Tuttavia, si prevede che l’offerta sia un contratto minimo, che potrebbe non soddisfare le aspettative di Shorts.

In Eurolega, diversi club sono interessati al playmaker. Il Panathinaikos ha recentemente avanzato un’offerta più alta rispetto al Fenerbahçe, con l’allenatore Ergin Ataman che spinge per il suo ingaggio . Anche l’Olympiakos è pronto a fare un’offerta significativa, mentre l’Olimpia Milano ha proposto un contratto da 2,5 milioni di euro netti.

La scelta di Shorts: NBA o Eurolega?

Shorts si trova ora di fronte a una decisione cruciale: proseguire la sua carriera in NBA con un contratto minimo o rimanere in Europa con un’offerta più sostanziosa. Con una carriera che include titoli come MVP della Champions League e della Eurocup, Shorts ha dimostrato di essere pronto per sfide più grandi.

Conclusioni

Il futuro di TJ Shorts è ancora incerto, ma una cosa è chiara: il suo talento non passerà inosservato. Che scelga la NBA o l’Eurolega, il playmaker statunitense continuerà a essere una figura centrale nel panorama del basket europeo.

Paola Egonu prosegue con Vero Volley Milano: terzo anno consecutivo

La campionessa azzurra conferma il suo impegno con la società milanese, pronta a guidare ancora una volta la squadra verso importanti obiettivi nazionali e internazionali.

Paola Egonu conferma il rinnovo con Vero Volley Milano

La stella della pallavolo italiana, Paola Egonu, ha ufficializzato la sua permanenza con la Vero Volley Milano per la stagione 2025/2026. Dopo settimane di speculazioni sul suo futuro, l’opposto ha deciso di continuare il proprio percorso con il club lombardo, confermandosi il punto di riferimento tecnico e motivazionale del team.

Un pilastro per la squadra

La conferma di Egonu rappresenta un elemento fondamentale per la Vero Volley Milano, soprattutto in un momento di rinnovamento della rosa. La sua presenza garantisce esperienza, talento e leadership, elementi essenziali per affrontare le sfide della prossima stagione.

Un palmarès impressionante

Paola Egonu vanta un curriculum ricco di successi sia a livello nazionale che internazionale. Tra i suoi principali traguardi:

  • 2 Scudetti
  • 5 Coppe Italia
  • 4 Supercoppe Italiane
  • 3 Champions League
  • 1 Mondiale per Club
  • 1 Coppa di Turchia
  • Oro Olimpico a Parigi 2024
  • 2 Volleyball Nations League

Questi successi testimoniano la sua capacità di fare la differenza nei momenti cruciali e di contribuire significativamente ai risultati delle squadre in cui milita.

Le parole di Paola Egonu

In merito alla sua permanenza, Paola Egonu ha dichiarato:
«Non vedo l’ora di iniziare questa nuova stagione insieme alle mie compagne e alla società. Quest’anno è stato davvero intenso e ci ha insegnato tanto sotto tutti i punti di vista. Sono certa che con la giusta determinazione e costanza, sia in allenamento che in partita, potremo raggiungere grandi obiettivi insieme. Forza Numia Vero Volley Milano, ci rivediamo presto!».

Prospettive per la stagione 2025/2026

Con la conferma di Egonu, la Vero Volley Milano si prepara ad affrontare la nuova stagione con ambizioni elevate. L’obiettivo è quello di consolidare la propria posizione ai vertici del campionato italiano e di competere con determinazione nelle competizioni europee.

Infortunio Fran Hernandez, grossa tegola per i Gear7 che devono correre ai ripari

Notizia shock per la squadra di Manuuxo in Kings League Italy, i Gear7 perdono Fran Hernandez per rottura di un tendine. Il fantasista e giocatore cardine della squadra non potrà giocare il mondiale che si terrà a Parigi a giugno.

L’entità dell’infortunio

Fran Hernandez per la rottura del tendine secondo i primi esami dovrà stare ai box per almeno due mesi e forse sarà anche necessaria un’operazione, nei prossimi giorni e con ulteriori accertamenti si deciderà il dà farsi. I Gear7 perdono quindi il loro giocatore più preziosi insieme ad Alessandro Gelsi.

Il pensiero di Manuuxo

Manuuxo ha subito dedicato belle parole al suo giocatore, lo streamer presidente dei Gear7 ha mostrato vicinanza al proprio giocatore e ha dichiarato che faranno tutto il possibile per renderlo orgoglioso della squadra. Manu ha anche aggiunto che lo aspetta a braccia aperte nel secondo split e che gli vuole un mondo di bene.

I possibili nomi per sostituire Fran Hernandez

Un giocatore così importante sarà molto complicato da sostituire ma Manuuxo deve necessariamente muoversi n fretta per trovare un degno campione da affiancare alla sua squadra per il mondiale in Francia. Chiaramente è impossibile trovare un giocatore che possa svolgere lo stesso ruolo di Fran che oltre che leader tecnico era anche una figura da seguire e su cui appoggiarsi, il calciatore che arriverà non avrà la stessa esperienza con i Gear e dovrà abituarsi in fretta agli schemi della squadra.

Manuuxo ascoltando anche i consigli dell’amico Blur ha individuato due profili che potrebbero fare bene alla squadra, si tratta di Loiodice e Rossi entrrambi eliminati con le rispettive squadre dalla regular season. Il Miga ha invece dichiarato di aver avuto altri contatti e di avere tra le mani un importante calciatore senza però svelarne l’identità.

Inter-Lazio: una designazione arbitrale che fa discutere, Guida sarà AVAR per il match

La designazione di Marco Guida come assistente VAR (AVAR) per il match Inter-Lazio ha suscitato un acceso dibattito nel panorama calcistico italiano. La scelta del fischietto di Torre Annunziata, noto per le sue dichiarazioni sulla serenità di arbitrare il Napoli, ha sollevato interrogativi tra i tifosi nerazzurri e gli addetti ai lavori.

La dichiarazione di Guida e le sue implicazioni

In un’intervista rilasciata a Radio CRC, emittente ufficiale del Napoli, Marco Guida aveva dichiarato di aver chiesto espressamente al designatore Rocchi di non essere assegnato a partite del Napoli. La motivazione? A Napoli il calcio viene vissuto in maniera diversa da altre città come Milano, aveva spiegato Guida, aggiungendo che vive in provincia di Napoli con la sua famiglia e che, in passato, ha avuto difficoltà a svolgere le sue attività quotidiane a causa di episodi legati al suo ruolo di arbitro.

Queste dichiarazioni hanno alimentato i sospetti tra i tifosi dell’Inter, che temono che la sua presenza in sala VAR possa influenzare le decisioni a favore del Napoli, soprattutto in un momento cruciale della stagione.

Le reazioni dei tifosi e degli esperti

La notizia della designazione di Guida come AVAR ha scatenato una serie di reazioni sui social media. Molti tifosi dell’Inter hanno espresso il loro disappunto, accusando la designazione di essere una mossa favorevole al Napoli. “Che direste a parti invertite?”, ha commentato un sostenitore nerazzurro, sottolineando l’importanza della figura dell’AVAR nelle decisioni arbitrali.

D’altra parte, alcuni tifosi del Napoli hanno difeso la scelta, ricordando episodi passati in cui arbitri con legami con l’Inter erano coinvolti in partite del Napoli. “Doveri che arbitra Parma-Napoli e viaggia con lo zainetto dell’Inter, Simonelli presidente di Lega che va allo stadio con la sciarpa dell’Inter, Infantino presidente FIFA che è ultrà nerazzurro, tutto ok?”, ha ironizzato un tifoso partenopeo.

A sollevare questo polverone è il giornalista Tancredi Palmeri che ha espresso i propri dubbi sulla designazione, chiedendosi come Guida possa essere sereno nel suo ruolo di AVAR in una partita così delicata per le sorti dello Scudetto.

Conclusioni

La controversia sulla designazione di Marco Guida come AVAR in Inter-Lazio evidenzia le tensioni che possono sorgere in momenti decisivi della stagione calcistica. Sebbene le dichiarazioni di Guida le aveva fatte in un contesto specifico e non riguardavano direttamente il suo ruolo attuale, è comprensibile che suscitino discussioni tra i tifosi e gli esperti del settore. La trasparenza nelle designazioni arbitrali e una comunicazione chiara da parte dell’AIA potrebbero contribuire a ridurre i sospetti e a garantire la serenità necessaria per il regolare svolgimento delle partite.

Inter, la cooperativa del gol: 21 marcatori diversi in stagione

La squadra di Simone Inzaghi ossia l’Inter raggiunge un record storico con 21 marcatori a segno tra campionato e coppe in stagione.

Un attacco corale senza precedenti

L’Inter ha raggiunto un traguardo straordinario: 21 marcatori diversi in stagione tra tutte le competizioni. Un dato che sottolinea la capacità della squadra di coinvolgere tutti i giocatori nel processo offensivo, rendendo imprevedibile e pericoloso il suo attacco.

Secondo quanto riportato da Sky Sport, l’Inter è la squadra di Serie A che ha mandato a segno più giocatori diversi in questo campionato. I nerazzurri sono anche i primi nella storia della A a realizzare almeno 6 gol in trasferta con sei marcatori diversi, escludendo gli autogol.

I protagonisti: da Asllani a Acerbi

In questa stagione, anche i giocatori meno utilizzati hanno trovato la via del gol. Kristjan Asllani, centrocampista albanese, ha segnato contro il Verona su rigore in campionato mentre Francesco Acerbi ha realizzato una importante rete in Champions League. Anche Piotr Zieliński e Nicola Zalewski hanno contribuito con almeno un gol ciascuno, dimostrando la profondità del reparto offensivo nerazzurro.

Numeri da record

L’Inter ha segnato un totale di 110 gol in 56 partite stagionali, con una media di 1,96 gol a partita. Quattro giocatori hanno superato la doppia cifra: Lautaro Martínez (22 gol), Marcus Thuram (18), Hakan Çalhanoğlu (11) e Denzel Dumfries (10). Davide Frattesi e Marko Arnautović hanno aggiunto 7 gol ciascuno, confermando la capacità della squadra di coinvolgere anche i giocatori meno titolari.

Il ruolo di Simone Inzaghi

Il tecnico Simone Inzaghi ha saputo costruire una squadra equilibrata, in grado di esprimere un gioco corale e dinamico. La varietà di soluzioni offensive e la capacità di adattarsi alle diverse situazioni di gioco sono elementi chiave del successo dell’Inter in questa stagione.

Conclusione

L’Inter ha dimostrato di essere una squadra completa e imprevedibile, capace di segnare con tutti i suoi giocatori. Questo record di 21 marcatori diversi testimonia il lavoro di squadra e l’efficacia dell’attacco nerazzurro, che continua a incantare tifosi e addetti ai lavori.

Conceicao e Joao Felix sempre più lontani dalla conferma per la prossima stagione

Dopo la sconfitta del Milan nella finale di coppa Italia contro il Bologna si chiude praticamente la stagione rossonera, bilancio negativo con un solo trofeo vinto e con tutta probabilità esclusa la possibilità di giocare la Champions League il prossimo anno. In questo clima caotico anche senza ancora aver ufficializzato un nuovo direttore sportivo si parla già di conferme per la prossima stagione. Tra i nomi che con molta probabilità non verranno confermati ci sono il tecnico Sergio Conceicao e l’attaccante Joao Felix.

Conceicao non confermato

Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano la società rossonera non ha intenzione di confermare il tecnico portoghese per la prossima stagione. Negli ultimi mesi si è parlato di vari nomi associati alla panchina del Milan da Allegri a De Zerbi fino a Sarri. Quest’estate il Milan avrà dunque il compito di piazzare i propri ruoli sceglieno allenatore e direttore sportivo per poi concentrarsi sull’organico tecnico capendo da chi ripartire.

Anche Joao Felix in partenza

Con tutta probabilità come si vociferava da mesi anche Joao Felix non rimarrà al Milan, il giocatore farà probabilmente ritorno al Chelsea rientrando dal prestito. La sua permanenza in Inghilterra è comunque incerta, considerando le difficoltà incontrate dal giocatore in passato in premier league. La qualità tecnica del giocatore non è in discussione e anche tramite il suo agente il portoghese si metterà in moto per cercare una nuova squadra che possa permettergli di esprimersi al meglio.

Conclusioni

Il Milan deve dimenticare al più presto i risultati negativi di questa stagione, la società deve invertire la rotta, un club come il Milan ha l’obbligo di tornare a vincere in fretta già dalla prossima annata. Molte decisioni ancora da prendere ma tra queste sembrano sicuri l’addio al Milan di Conceicao e Joao Felix.

Leonardo Scanferla è il nuovo libero della MINT Vero Volley Monza per la stagione 2025/2026

Il libero padovano si prepara ad affrontare una nuova sfida con la maglia brianzola.

Leonardo Scanferla, una carriera in ascesa

Leonardo Scanferla si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, unendosi alla MINT Vero Volley Monza per la stagione 2025/2026. Il libero padovano, classe 1998, lascia la Gas Sales Bluenergy Piacenza dopo sei stagioni ricche di successi e approda in un club ambizioso, pronto a continuare il suo percorso di crescita. Con alle spalle una solida esperienza in SuperLega e una medaglia d’oro al Campionato del Mondo con la Nazionale, Scanferla è pronto a mettersi alla prova in un nuovo contesto, con l’obiettivo di portare Monza a nuove vette.

La carriera di Leonardo Scanferla

La carriera di Leonardo Scanferla inizia nelle giovanili della Kioene Padova, dove si fa notare per il suo talento e la sua determinazione. Il suo esordio in SuperLega arriva nella stagione 2017/18, quando entra a far parte della prima squadra di Padova. Dopo un anno a Brescia con la Centrale Del Latte Sferc, nel 2019 è il turno di Piacenza, dove trascorre ben sei stagioni, conquistando la Coppa Italia nel 2023 e ottenendo il riconoscimento in Nazionale. La sua avventura con la maglia azzurra si arricchisce nel 2022 con la conquista del titolo mondiale, seguita da un argento europeo nel 2023.

L’arrivo a Monza: una nuova opportunità

L’arrivo a Monza rappresenta per Scanferla una nuova sfida. In un’intervista recente, il giocatore ha condiviso la sua emozione: «Sono molto emozionato per questo nuovo inizio. Arrivare in una società che punta in alto è un grande stimolo per me. Lasciare Piacenza, che è stata casa per tanti anni, è un dispiacere, ma ho tanta voglia di riscattarmi e di mettermi in gioco con la maglia di Monza». Il libero ha sottolineato anche l’importanza del gruppo e la sua grande voglia di iniziare a lavorare con i suoi nuovi compagni: «Non vedo l’ora di conoscere i miei compagni e iniziare ad allenarmi su questo nuovo taraflex appena finita l’estate».

Le caratteristiche tecniche di Scanferla

Leonardo Scanferla è un libero dalle grandi qualità tecniche e fisiche. Con i suoi 184 cm di altezza, è un giocatore in grado di fare la differenza in difesa, con una lettura di gioco raffinata e una reattività che lo rende un punto di riferimento in seconda linea. La sua esperienza a livello internazionale lo ha reso un leader in campo, capace di trasmettere la giusta carica ai compagni di squadra.

Il ruolo di libero in SuperLega

Il ruolo di libero è fondamentale per una squadra di SuperLega e rappresenta una delle posizioni più esigenti del volley. Scanferla ha dimostrato di saper rispondere a questa sfida con abilità, tanto in difesa quanto nella gestione della fase di ricezione. La sua capacità di essere sempre al posto giusto al momento giusto è uno degli aspetti che più lo distingue. Monza, con il suo progetto ambizioso, ha scelto di puntare su un libero di esperienza come lui, con l’obiettivo di alzare ulteriormente il livello di competitività.

La nuova stagione per Monza

Con l’ingaggio di Scanferla, la MINT Vero Volley Monza si prepara ad affrontare la stagione 2025/2026 con rinnovato slancio. La società brianzola ha da sempre puntato su una rosa di alto livello, e l’arrivo del libero padovano si inserisce perfettamente in un progetto che vuole ambire ai vertici della SuperLega. La società, infatti, ha sempre investito tanto nella costruzione di una squadra competitiva, e il libero di Piacenza rappresenta uno degli ultimi tasselli di un roster che punta alla conquista di titoli importanti.

La scheda di Leonardo Scanferla

  • Nato: 4 dicembre 1998
  • Altezza: 184 cm
  • Ruolo: Libero
  • Club attuali: MINT Vero Volley Monza (2025/2026)
  • Carriera:
    • 2016-17: Kioene Padova (Serie C)
    • 2017-18: Kioene Padova
    • 2018-19: Centrale Del Latte Sferc Brescia (A2)
    • 2019-25: Gas Sales Bluenergy Piacenza
    • 2025-26: MINT Vero Volley Monza (A1)

Titoli con i club

  • 2023: Coppa Italia A1

Titoli con la Nazionale

  • 2022: Oro Campionato del Mondo
  • 2023: Argento Campionato Europeo

Onorificenze

  • 2022: Collare d’Oro al Merito Sportivo

Joao Felix e il Milan: un addio annunciato

João Félix lascerà i rossoneri a fine stagione, tra prestazioni altalenanti e prospettive future incerte


Un’avventura breve e deludente

L’arrivo di João Félix al Milan, in prestito dal Chelsea durante il mercato invernale 2025, aveva suscitato entusiasmo tra i tifosi rossoneri. Il debutto promettente in Coppa Italia contro la Roma, coronato da un gol raffinato, sembrava preludere a un impatto significativo del talento portoghese sulla stagione del Diavolo. Tuttavia, le aspettative iniziali non sono state soddisfatte: nelle successive otto partite, Félix ha collezionato solo un assist, senza riuscire a incidere come sperato.


Le ragioni della separazione

Prestazioni sotto le attese

Nonostante le qualità tecniche indiscutibili, Félix non è riuscito a integrarsi pienamente nel sistema di gioco di Sergio Conceição. La sua incapacità di adattarsi alle esigenze tattiche del Milan ha portato a prestazioni opache, che hanno contribuito alla decisione del club di non proseguire il rapporto oltre la scadenza del prestito.

Costi eccessivi

Il riscatto del cartellino di Félix avrebbe comportato un investimento tra i 41 e i 45 milioni di euro, cifra ritenuta eccessiva dalla dirigenza milanista, soprattutto alla luce del rendimento del giocatore . Anche l’ipotesi di un nuovo prestito oneroso è stata scartata, considerando l’elevato ingaggio del portoghese e le limitate garanzie di un miglioramento delle sue prestazioni.

Strategia di mercato

La scelta di puntare su Félix era parte di una strategia più ampia orchestrata dall’agente Jorge Mendes, che aveva portato anche all’ingaggio di Conceição. Con l’addio imminente dell’allenatore portoghese, il Milan sembra intenzionato a voltare pagina, adottando una nuova linea tecnica e dirigenziale.


Il futuro di João Félix

Ritorno al Chelsea

Al termine del prestito, Félix farà ritorno al Chelsea, club proprietario del suo cartellino. Tuttavia, la sua permanenza a Londra è tutt’altro che certa, considerando le difficoltà incontrate in passato nell’adattarsi al calcio inglese.

Ipotesi Galatasaray

Secondo alcune indiscrezioni, Jorge Mendes avrebbe avviato contatti con il Galatasaray per sondare la possibilità di un trasferimento in Turchia. Il club di Istanbul sarebbe interessato a ingaggiare Félix, a condizione di trovare un accordo economico soddisfacente con il Chelsea.

Altre destinazioni

Non si esclude che Félix possa attirare l’interesse di altri club europei, alla ricerca di un talento da rilanciare. La sua carriera, finora caratterizzata da alti e bassi, potrebbe trovare nuova linfa in un contesto più adatto alle sue caratteristiche.


Conclusioni

L’esperienza di João Félix al Milan si conclude con un bilancio negativo, segnato da aspettative disattese e da una mancata integrazione nel progetto tecnico rossonero. Il club, consapevole delle difficoltà economiche e sportive legate al proseguimento del rapporto, ha deciso di non esercitare il diritto di riscatto, lasciando il giocatore libero di cercare nuove opportunità. Per Félix, si apre ora una fase cruciale della carriera, in cui sarà fondamentale trovare un ambiente favorevole per esprimere appieno il suo potenziale.

Zalewski, l’ultima intuizione di Inzaghi che rilancia l’Inter

L’esterno polacco si reinventa trequartista e segna: una mossa che evidenzia la visione tattica di Inzaghi e le esigenze future del club.


Un gol che vale più di tre punti

Nella recente vittoria dell’Inter per 2-0 contro il Torino, Nicola Zalewski ha sorpreso tutti con una prestazione da protagonista in una posizione inedita: schierato da trequartista alle spalle di Taremi, ha segnato il suo primo gol in maglia nerazzurra con una giocata di alta classe. Un controllo di tacco, dribbling secco e tiro a giro hanno mostrato le sue qualità tecniche e la sua capacità di adattamento.

Simone Inzaghi, noto per la sua abilità nel valorizzare i giocatori, ha commentato: «Zalewski si sta inserendo bene e ha fatto due ottimi ingressi» . Questa scelta tattica non solo ha dato risultati immediati, ma ha anche evidenziato la necessità di rinforzare la rosa in vista della prossima stagione.


La versatilità come chiave del successo

Zalewski, arrivato in prestito dalla Roma con diritto di riscatto, ha dimostrato una notevole duttilità. Tradizionalmente impiegato come esterno su entrambe le fasce, ha saputo adattarsi rapidamente al nuovo ruolo, offrendo soluzioni alternative in un momento in cui l’Inter affronta assenze importanti come quelle di Lautaro Martinez, Frattesi e Mkhitaryan.

Il suo impatto immediato è stato evidente fin dal debutto nel derby contro il Milan, dove ha fornito un assist decisivo per il pareggio di De Vrij. Inzaghi lo ha motivato con parole semplici ma efficaci: «Oh, forte eh, personalità! Andiamo eh!».


Un investimento strategico per il futuro

L’operazione che ha portato Zalewski all’Inter è stata frutto di una strategia ben ponderata. Con il prestito oneroso e un diritto di riscatto fissato intorno ai 6 milioni di euro, il club ha assicurato un giocatore giovane e promettente, pronto a rilanciarsi dopo un periodo di minore impiego alla Roma.

Zalewski ha espresso entusiasmo per questa nuova avventura: «L’Inter è una delle squadre più forti al mondo, spero di aiutare i miei compagni a raggiungere i propri obiettivi che da oggi sono anche i miei» . La sua determinazione e la fiducia riposta in lui da Inzaghi potrebbero portare a una permanenza definitiva a Milano.


Implicazioni per il mercato e la rosa

La prestazione di Zalewski ha messo in luce la necessità di avere una rosa più profonda e versatile. La sua capacità di adattarsi a diversi ruoli offre a Inzaghi ulteriori opzioni tattiche, ma evidenzia anche la mancanza di alternative affidabili in alcune posizioni chiave. Con l’addio di Buchanan e le incertezze legate ad altri giocatori, l’Inter dovrà intervenire sul mercato per garantire una squadra competitiva su tutti i fronti.


Conclusione: un talento da coltivare

Nicola Zalewski rappresenta un esempio di come una scelta tattica audace possa trasformarsi in un’opportunità per il giocatore e per la squadra. La sua crescita e il suo adattamento al nuovo ruolo saranno fondamentali per le ambizioni dell’Inter, sia in campionato che in Champions League. Con la fiducia di Inzaghi e il supporto della società, il futuro di Zalewski in nerazzurro appare promettente.

Igli Tare afferma “Il Milan è un obiettivo per tutti, sarebbe un onore”

Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ha recentemente dichiarato che lavorare per una società storica e blasonata come il Milan sarebbe un onore. Attualmente senza contratto, Tare è tra i candidati più forti per il ruolo di direttore sportivo del club rossonero.

Il casting per il nuovo direttore sportivo del Milan

L’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, ha avviato una serie di incontri con diversi profili per il ruolo di direttore sportivo e uno dei candidati principali è Igli Tare. Furlani ha sottolineato l’importanza di scegliere la persona giusta, senza fretta, per garantire una programmazione efficace per la prossima stagione.

Le dichiarazioni di Tare

In un’intervista a La Stampa, Tare ha parlato del suo legame con l’Italia, sottolineando: «Ho sempre cercato di rappresentare il mio Paese, e al tempo stesso di essere esempio per tanti italiani. Sono mezzo italiano, lavoro qui da metà della mia vita, ho passaporto italiano e lo porto con orgoglio». Queste parole evidenziano il suo attaccamento al paese e la sua volontà di contribuire al calcio italiano.

La concorrenza per il ruolo di direttore sportivo

Oltre a Tare, un altro nome che sta guadagnando attenzione è quello di Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta. Furlani ha incontrato D’Amico per valutare la sua candidatura, ma ha ribadito che la decisione finale spetterà a lui. Sfumati invece Berta, ora all’Arsenal e Paratici. La scelta del nuovo direttore sportivo sarà cruciale per il futuro del Milan, influenzando le strategie di mercato e la costruzione della squadra per la prossima stagione.

Conclusione

Il Milan continua a cercare profili adatti per sistemare sia tutte le posizioni dirigenziali sia nuovi calciatori che potranno aiutare la squadra nella prossima stagione. Sempre più possibilità di vedere Tare come direttore sportivo ma Furlani non vuole affrettare le operazioni e assicurarsi di scegliere le giuste persone.

Christian Pulisic, il cuore pulsante del Milan: numeri, leadership e ambizioni

Il talento americano guida i rossoneri verso nuovi traguardi


Christian Pulisic si è affermato come una delle colonne portanti dell’AC Milan nella stagione 2024/2025. Con prestazioni di alto livello, l’esterno offensivo statunitense ha dimostrato di essere un giocatore decisivo, contribuendo significativamente ai successi della squadra in Serie A e nelle competizioni europee.


Un impatto straordinario: gol e assist che fanno la differenza

Pulisic ha raggiunto quota 17 gol e 10 assist in tutte le competizioni, confermandosi come uno dei migliori interpreti del ruolo in Europa. La sua capacità di incidere sia in fase realizzativa che nella costruzione del gioco lo rende un elemento imprescindibile per il tecnico Sérgio Conceição.

Secondo i dati, Pulisic ha una precisione di tiro del 66,67% e una media di 2,67 passaggi chiave per partita. Questi numeri testimoniano la sua efficacia e la sua costanza nel fornire prestazioni di alto livello.


Prestazioni da MVP: il riconoscimento dei tifosi

Le prestazioni di Pulisic non sono passate inosservate ai tifosi rossoneri, che lo hanno votato come MVP in diverse occasioni. In particolare, è stato eletto miglior giocatore nelle vittorie contro Lecce, Empoli e Juventus, dimostrando di essere un leader sia in campo che fuori.


Un’intesa vincente con Rafael Leão

La collaborazione tra Pulisic e Rafael Leão si è rivelata fondamentale per il successo del Milan. I due esterni offensivi hanno sviluppato un’intesa perfetta, alternandosi sulle fasce e creando costantemente occasioni da gol. La loro sinergia è stata evidente in numerose partite, contribuendo a consolidare l’attacco rossonero come uno dei più temibili del campionato.


Versatilità e sacrificio: le chiavi del successo

Oltre alle sue doti offensive, Pulisic ha dimostrato una grande disponibilità al sacrificio, adattandosi a diverse posizioni in campo e contribuendo anche in fase difensiva. La sua versatilità e il suo impegno costante lo rendono un esempio per i compagni e un punto di riferimento per l’intera squadra.


Obiettivi futuri: la Coppa Italia nel mirino

Con la finale di Coppa Italia all’orizzonte, Pulisic si prepara a guidare il Milan verso un nuovo trofeo. La sua esperienza internazionale e la sua capacità di gestire la pressione saranno determinanti per affrontare al meglio questa sfida. Una vittoria in Coppa Italia rappresenterebbe un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita del club e confermerebbe il ruolo centrale di Pulisic nel progetto rossonero.


Conclusione: Pulisic, simbolo del nuovo Milan

Christian Pulisic incarna alla perfezione lo spirito del Milan: talento, determinazione e ambizione. Le sue prestazioni eccezionali e il suo contributo alla squadra lo rendono un punto di riferimento imprescindibile. Con la finale di Coppa Italia all’orizzonte e un possibile rinnovo contrattuale, il futuro di Pulisic e del Milan appare più promettente che mai.

Mkhitaryan salta Torino-Inter: Inzaghi senza il centrocampista armeno

Il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno di Mkhitaryan nella trasferta dell’Inter contro il Torino a causa di un affaticamento muscolare. Le assenze si moltiplicano in vista dell’importante match.

Assenze pesanti per l’Inter

Simone Inzaghi si prepara ad affrontare una trasferta delicata contro il Torino senza alcune pedine fondamentali. Oltre a Henrikh Mkhitaryan, che salterà la partita per un affaticamento alla coscia destra, l’allenatore dovrà fare a meno di Benjamin Pavard, Lautaro Martínez e Davide Frattesi. Il centrocampista italiano non si è nemmeno allenato con il gruppo, mentre il difensore francese è alle prese con un infortunio muscolare.

Mkhitaryan: un recupero senza rischi

Il centrocampista armeno ha accusato un affaticamento alla coscia destra, ma gli esami strumentali hanno escluso lesioni muscolari. Per evitare complicazioni, Mkhitaryan seguirà un programma di lavoro differenziato nei prossimi giorni. Il suo rientro in campo è previsto per la 37ª giornata di campionato, quando l’Inter affronterà la Lazio in un match cruciale per la corsa al titolo

Le alternative di Inzaghi

Con le numerose assenze, Inzaghi dovrà adattare la formazione per la partita contro il Torino. Piotr Zieliński è pronto a sostituire Mkhitaryan a centrocampo, mentre in attacco potrebbe essere confermato il tandem Lautaro-Thuram, con l’eventuale supporto di Arnautovic. Il tecnico nerazzurro dovrà trovare soluzioni creative per mantenere alta la competitività della squadra nel campionato italiano.

Conclusioni

Una pesante assenza per l’Inter a cui mancano 3 partite di fondamentale importanza per cercare di insidiare il Napoli attualmente primo, gli uomini di Inzaghi hanno un solo obiettivo fare 9 punti, la conquista della finale di Champions ha tolto importanti energie ma ha saputo dare fiducia e grinta a tutti per concludere la stagione al meglio. Solo con il tempo scopriremo se i neroazzurri faranno abbastanza per la vittoria del campionato o se arriveranno dietro a Conte e i suoi ragazzi.

Alessandro Matri torna in campo con gli Zeta nei playoff di Kings League Italy

Da poco ufficializzato l’approdo in Kings League lottomatica.sport Italy di Alessandro Matri, gli Zeta di ZW Jackson lo avranno quindi a disposizione nella loro partita dei quarti di finale contro la vincente dei play in.

Importanti arrivi in Kings League

Con l’avvicinarsi delle partite della settimana playoff di Kings League Lottomatica.sport Italy sta crescendo sempre più l’ansia da prestazione dovuta ai match da dentro o fuori. Questo stimola i vari presidenti a rafforzarsi ulteriormente cercando di migliorare la squadra e renderla più competitiva possibile in vista dei mondiali di Parigi.

I colpi più importanti e che hanno suscitato più riscontro mediatico sono senza dubbio l’approdo di Bonucci come wild card nei Boomers (squadra di fedez) e quello di Matri come carta legend negli Zeta (squadra di ZW Jackson).

Un altro ex serie A in Kings League Italy

Per comprendere quanto successo sta avendo la competizione basta osservare quanti ex giocatori di serie A si sono interessati alla lega, siamo infatti giunti a un elevato numero di calciatori che si sono rimessi in gioco, per esempio Nainggolan e Caputo, numero destinato ora ad aumentare con l’arrivo di Bonucci e Matri.

Alessandro Matri potrà quindi portare la sua esperienza in aiuto agli Zeta ma dovrà essere bravo ad adattarsi fin da subito al nuovo campo e alle regole della competizione.

Il ritorno in campo dopo il ritiro

Alessandro Matri ha detto addio al calcio a 11 nel 2020 e da allora è diventato un importante opinionista sportivo che ad oggi è uno dei volti di DAZN. A distanza di 5 anni vedremo il suo ritorno in campo nel calcio a 7 classico delle leghe di Kings League in una partita importante contro la vincente dei play in che stabilirà chi si qualificherà per i mondiali.

Conclusioni

Non sarà facile per Alessandro Matri l’esordio in Kings League, molti altri campioni come lui hanno trovato difficoltà legate sia al campo sia alle regole e al loro funzionamento. Matri dovrà essere bravo ad ascoltare e mettere in pratica ciò che gli verrà detto cercando nel mentre di trasmettere la serenità e l’esperienza coltivate nei vari anni trascorsi in serie A.

Yann Sommer: il portiere che ha portato l’Inter in finale di Champions

Yann Sommer, il portiere attuale dell’Inter sta vivendo una stagione mostruosa, egli è uno dei più amati in casa neroazzurra anche perchè le sue prestazione nelle gare di Champions League hanno dato una spinta notevole alla squadra per il raggiungimento della finale.

Carriera: Yann Sommer

il portiere svizzero ha 36 anni, ha quindi alle spalle una lunga carriera definita da alti e bassi sia nelle squadre di club che per la nazionale svizzera.

La carriera di Sommer nasce nel 2005 al Basilea u21, il portiere infatti passa ben 9 anni girando diverse squadre svizzere fino al 2014 in cui si trasferisce in Germania dove inizia a giocare per il Borussia Mönchengladbach. In Germania, Sommer trova il suo posto sicuro al Borussia dove resta poco più di 9 anni; nell’ultimo periodo a suon di prestazioni riesce a farsi notare da club più importanti, infatti il Bayern Monaco lo acquista nel 2022 per sostituire Neuer.

La grossa eredità lasciata da Neuer mette in difficoltà il portiere svizzero che non vive uno dei suoi migliori finali di stagione, decidendo poi di accettare l’offerta dell’Inter e trasferirsi subito in Italia. Anche se nel finale di carriera, all’Inter Sommer fa la differenza, le sue parate spesso decisive aiutano molto i neroazzurri che nel 2023-2024 vincono il campionato italiano. Nella seconda stagione, ovvero quella attuale i neroazzurri fanno ancora meglio riuscendo a competere su 3 competizioni quasi fino alla fine.

Nel mentre dal 2012 comincia a disputare le prime gare con la nazionale svizzera di cui poi diventa un titolare inamovibile, riuscendo inoltre a regalare anche ai suoi connazionali prestazioni degne di nota.

Un portiere diverso

Yann Sommer si può definire un portiere alternativo, infatti le sue caratteristiche fisiche e tecniche non sono le più comuni fra i vari estremi difensori. Lo svizzero è alto 1.83 metri, molto basso quindi rispetto allo standard, eppure riesce a non fare pesare questa mancanza grazie a formidabili doti atletiche e all’ottimo senso del posizionamento. Inoltre il portiere è anche bravo con i piedi, qualità sempre più richiesta nel calcio moderno.

L’eroe della semifinale di Champions

Sommer ha coronato la sua esperienza all’Inter con la performance di ieri sera nella semifinale di ritorno contro il Barcellona, egli ha deliziato il pubblico trasmettendo sicurezza e stabilità difensiva, inoltre ha compiuto due parate decisive senza senso, una su Eric Garcia e un’altra su Yamal. L’Inter deve quindi molto al suo portiere se ora si ritrova in finale di Champions, i dirigenti e Simone Inzaghi possono reputarsi soddisfatti dell’acquisto e di come Sommer abbia risposto sul campo alla fiducia riposta in lui.

Conclusioni

I meriti per la stupenda stagione interista vanno riconosciuti in gran parte al suo portiere capace sempre di dare sicurezza alla squadra, tutti i compagni si fidano di lui e ora il gruppo dovrà unire le forze e dare il 100% negli ultimi impegni della stagione che culmineranno nella finale del 31 maggio.

Le conferenze stampa degli allenatori post Genoa-Milan

Conferenza stampa Vieira

Vieria nel post partita di Genoa-Milan si è mostrato soddisfatto della gara dei suoi, “Credo che abbiamo fatto 75 minuti di alto livello. Abbiamo giocato una partita con intensità e disciplina. L’avevamo preparata bene. Mi dispiace, meritavamo di più, abbiamo fatto una partita importante. Meritavamo almeno un punto stasera.” Secondo il tecnico rossoblù Maignan è stato il migliore del Milan, mentre verso la fine la sua squadra è calata dal punto di vista fisico ” quando vedi che Maignan è stato il numero uno del Milan vuol dire che abbiamo fatto la partita giusta. È mancata un po’ di concentrazione, abbiamo sofferto fisicamente negli ultimi 15 minuti”.

Conferenza stampa Conceicao

Alla prima domanda sul modulo scelto Conceicao elogia i suoi giocatori, essi sono in grado di adattarsi a cambiamenti tattici e devono continuare a lavorare su questo per migliorare sempre di più “Abbiamo iniziato in un modo e finito in un altro ma è per questo che mi pagano, la bravura è dei giocatori, noi non lavoriamo solo un sistema di gioco, ma lavoriamo anche in maniera individuale, lavoriamo tanto e la soddisfazione è quella perché abbiamo anche più tempo di stare sul campo e siamo focalizzati su questo”. Ora le due gare contro il Bologna Conceicao ha già deciso non ha dubbi sulla formazione, anche se ci sono da valutare le condizioni di Fofana “Dubbi non ne ho. Fofana ha avuto un piccolo problema, si è riacutizzata una situazione che aveva. Dobbiamo gestirlo bene perché abbiamo le due gare con il Bologna e tutti i giocatori sono bravi.”

Il tecnico si è espresso anche su Leao e Gimenez, per il primo vede un atteggiamento importante ed è dispiaciuto del fatto che sia squalificato per la prossima partita mentre per il secondo chiede altro tempo per adattarsi al nuovo campionato, è però sicuro delle qualità del messicano. Su Leao “lo conoscevo già. Adesso lo conosco molto bene e lui conosce bene me. Sa cosa voglio e lui è focalizzato a finire bene la stagione. Io vedo un atteggiamento molto importante. La base è quella perché poi la qualità ce l’ha. Mi spiace che venerdì non ci sarà ma ci sarà un altro perché la risposta che mi danno i ragazzi è importante” su Gimenez “nei momenti più difficili è uno dei primi ad arrivare a Milanello. La qualità ce l’ha. E’ una questione di tempo. L’adattamento in Italia non è facile per nessuno”.

Christian Comotto: il giovane talento del Milan pronto per il palcoscenico professionistico

La stagione 2024/25 ha rappresentato una vera e propria consacrazione per Christian Comotto. Il giovane centrocampista classe 2008, cresciuto nel settore giovanile del Milan, ha giocato stabilmente con la Primavera di mister Federico Guidi, nonostante fosse sotto età. Il suo impatto è stato immediato: leader tecnico e morale, ha contribuito in modo determinante alla qualificazione della squadra in finale di Coppa Italia e alla lotta per un posto ai playoff Scudetto .

In campionato, Comotto ha disputato 27 partite, con una media di 81 minuti a incontro. Ha recuperato quasi sei palloni a partita, vinto sei duelli e completato 24 passaggi precisi, dimostrando un’incredibile maturità tattica e una visione di gioco superiore alla sua età.

Il gol come marchio di fabbrica

Oltre alle sue qualità tecniche, Comotto ha sviluppato un’importante attitudine al gol. Nella stagione precedente, con l’Under 17, ha segnato 14 reti in 24 partite, risultando il centrocampista con il maggior numero di gol tra Primavera e Under 15 . Questa capacità realizzativa lo rende un elemento prezioso per qualsiasi squadra.

Un passo verso il professionismo

Il 19 luglio 2024, Comotto ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Milan, legandosi al club fino al 2027 . Questa scelta testimonia la fiducia del club nelle sue potenzialità e la volontà di investire nel suo sviluppo. La prossima stagione si preannuncia cruciale per il giovane talento. Se il Milan Futuro dovesse salvarsi in Serie C, Comotto avrebbe l’opportunità di confrontarsi con il calcio professionistico, un passo fondamentale per la sua crescita. In caso contrario, il club dovrà valutare altre soluzioni per garantirgli un’esperienza adeguata al di sopra del campionato Primavera.

Conclusioni

Christian Comotto rappresenta una delle promesse più interessanti del panorama calcistico italiano. Con la sua tecnica raffinata, la capacità di segnare e la maturità tattica, è pronto per affrontare le sfide del calcio professionistico. Il Milan, con il suo progetto “Milan Futuro”, ha l’opportunità di valorizzare questo talento e di integrarlo nel progetto a lungo termine della prima squadra.

Hansi Flick: “Lewandowski dalla panchina, Yamal? è un genio”

Il tecnico del Barcellona, Hansi Flick, ha presentato la semifinale di ritorno di Champions League contro l’Inter, in programma domani al Camp Nou, con un pareggio 3-3 nell’andata disputata a Montjuïc. Flick ha sottolineato l’importanza di una prestazione solida e concentrata per raggiungere la finale di Monaco di Baviera.

Lewandowski pronto, ma dalla panchina

Robert Lewandowski, recuperato da un infortunio muscolare, è stato convocato per la partita. Tuttavia, Flick ha deciso di farlo partire dalla panchina, il tecnico pensa che sia meglio non forzarlo dall’inizio, ma lo vede pronto, l’ha dimostrato anche in allenamento in questi giorni.

Flick ha aggiunto che Lewandowski potrebbe partire titolare nella prossima partita contro il Real Madrid, se le condizioni lo permetteranno.

Yamal, il talento che incanta

Lamine Yamal, giovane promessa del Barcellona, ha impressionato tutti con le sue prestazioni. Flick lo ha definito un «genio»:

«Lamine è un genio, quello che fa con il pallone è incredibile. Ogni passaggio è giusto ed è una cosa incredibile»

Nonostante il talento del giovane attaccante, Flick ha sottolineato l’importanza del gioco di squadra e ha esaltato altri giocatori, per esempio Pedri e Raphinha.

Difesa e adattamenti tattici

Il tecnico tedesco ha riconosciuto le difficoltà difensive mostrate nell’andata, in particolare contro le palle inattive e l’attacco di Dumfries. Flick ha annunciato che la squadra ha lavorato per correggere questi aspetti:«Dobbiamo adattarci ai giocatori che dovremo affrontare, ci sono cose che dobbiamo fare meglio».

Ha inoltre confermato che, nonostante le assenze per infortunio, la squadra è pronta a scendere in campo con determinazione: «Abbiamo giocatori che possono giocare al posto degli infortunati: Balde e Koundé sono giocatori fondamentali per noi, ma abbiamo alternative che possano rimpiazzarli»

L’importanza della mentalità

Flick ha concluso la conferenza stampa invitando i suoi giocatori a godersi la partita senza farsi sopraffare dalla pressione: «A me piacerebbe vedere che la mia squadra si diverte, si gode questa partita. È una semifinale di Champions League e bisogna godersela»

Con queste parole, il tecnico ha ribadito la sua filosofia: «Non è una questione di pressione, bisogna solo divertirsi e godersi ogni momento»

Il Barcellona si prepara quindi ad affrontare l’Inter con l’obiettivo di raggiungere la finale di Champions League, forte della determinazione e del talento dei suoi giocatori.