fiamma olimpica Milano Cortina 2026 Giovanni Malagòfiamma olimpica Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò

Un passaggio di tradizione, simbolismo e identità olimpica che unisce Grecia e Italia in vista dei Giochi

Il cammino verso i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 compie uno dei suoi passaggi più significativi con la consegna ufficiale della fiamma olimpica ad Atene. Nel cuore dello Stadio Panathinaiko, culla dei primi Giochi olimpici moderni del 1896, la fiamma ha lasciato le sue radici greche per iniziare il viaggio verso l’Italia, dove accenderà l’entusiasmo di un Paese intero.

A poco più di due mesi dall’apertura dei Giochi, questo momento suggella non solo una tradizione millenaria, ma anche l’unione simbolica tra due nazioni che condividono storia, mare, cultura e passione per lo sport.

Il valore della fiamma nel Movimento Olimpico

La fiamma olimpica rappresenta da sempre un ponte tra passato e presente. Accesa ad Antica Olimpia il 26 novembre mediante i raggi del sole, secondo la ritualità che attraversa i secoli, ha poi attraversato la Grecia in una staffetta che ha celebrato i valori fondanti del Movimento Olimpico: eccellenza, rispetto e amicizia.

Prima del suo arrivo al Panathinaiko, la fiamma ha vissuto una notte straordinaria sull’Acropoli, custodita solo dai suoi guardiani, in un silenzio assoluto che ha reso ancora più potente il significato spirituale di questo simbolo. La sua permanenza nella cittadella sacra ha rappresentato un momento unico, che ha unito ritualità antica e visione contemporanea.

Come si è svolta la cerimonia ad Atene

La cerimonia di consegna si è aperta con l’ingresso nello stadio del tedoforo greco Giorgos Kougioumtsidis, che ha portato la torcia fino al centro dell’arena. Da lì è passata nelle mani di due grandi protagonisti dello sport italiano: Jasmine Paolini e Filippo Ganna, simbolo del talento e della versatilità degli atleti azzurri.

Il braciere dello stadio è stato acceso dall’olimpionica greca Eleni Xenaki, prima del passaggio formale della fiamma alle autorità. La Gran Sacerdotessa ha consegnato l’ultima torcia cerimoniale al Presidente del Comitato Olimpico Ellenico Isidoros Kouvelos, che a sua volta l’ha affidata al Presidente del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026 e membro CIO Giovanni Malagò.

Con questo gesto, la fiamma ha ufficialmente iniziato il suo viaggio verso l’Italia, aprendo la fase finale di avvicinamento ai Giochi.

Le parole che uniscono Grecia e Italia

Il Presidente Kouvelos ha dedicato un messaggio particolarmente evocativo alla staffetta, sottolineando la forza del simbolo che accomuna i due Paesi: «Da questo momento in avanti parlerà la lingua dell’Italia. Attraverserà le vostre piazze, correrà accanto ai vostri laghi, entrerà nei vostri stadi. Tra i nostri due Paesi c’è un mare stretto, ma stasera quel mare è attraversato da un filo di fuoco».

Nel suo intervento, Giovanni Malagò ha richiamato l’importanza del ritorno della fiamma in Italia dopo vent’anni: «Oggi è un momento magico per tutti noi. La Grecia ha offerto un inizio memorabile a questo viaggio che porterà la fiamma sulle montagne di Milano Cortina».

Dalla Grecia all’Italia: il percorso della fiamma

Dopo la cerimonia di Atene, la fiamma è partita alla volta dell’Italia e atterrerà all’aeroporto di Fiumicino nella serata del 4 dicembre. Da lì raggiungerà il Quirinale, dove sarà accolta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in presenza dei rappresentanti di Milano Cortina 2026, del CONI e dell’olimpionica Paolini.

La mattina del 5 dicembre, nel cortile del Quirinale, si terrà una celebrazione pubblica con l’accensione di un braciere cerimoniale e uno spettacolare passaggio delle Frecce Tricolori. La fiamma rimarrà accesa per tutta la giornata, offrendo ai cittadini un’occasione unica per vivere da vicino l’atmosfera olimpica.

Il Grande Viaggio: la staffetta italiana

La tappa italiana della staffetta inizierà ufficialmente il 6 dicembre, con un progetto pensato per coinvolgere l’intero Paese. Chiamata “Il Grande Viaggio”, la staffetta percorrerà 12.000 chilometri in 63 giorni, toccando:

– tutte le 20 regioni italiane

– le 110 province

– 60 siti UNESCO

– decine di località simboliche della cultura, della storia e dello sport italiano

Ogni tratto racconterà la storia dei suoi tedofori, dei territori attraversati e della ricchezza culturale di un Paese che si prepara ad accogliere l’evento sportivo più atteso dell’inverno 2026.

Il viaggio terminerà a Milano, dove il 6 febbraio si terrà la Cerimonia di Apertura allo stadio San Siro, mentre Cortina ospiterà la Cerimonia di Chiusura.

Il significato della fiamma: un legame tra epoche e comunità

La consegna della fiamma è molto più di un atto formale: rappresenta la continuità con l’eredità dell’Antica Olimpia e il passaggio verso una nuova edizione dei Giochi, in cui Milano e Cortina condivideranno il racconto dell’Italia nel mondo.

La staffetta è un rito collettivo che resiste attraverso i secoli, e che oggi, più che mai, assume un valore culturale e sociale. Unisce luoghi iconici, comunità locali, storie personali, e accende l’entusiasmo del Paese in vista dei Giochi invernali.

Verso i Giochi di Milano Cortina 2026

Con l’inizio del viaggio della fiamma, l’attesa per Milano Cortina 2026 sale ulteriormente. I Giochi si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, portando in Italia atleti da tutto il mondo e trasformando Milano e Cortina in epicentri globali dello sport, dell’inclusione e della cultura olimpica.

Per chi desidera assicurarsi un posto sugli spalti, i biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale del Comitato Organizzatore.