Un progetto ambizioso: la città potrebbe ospitare una squadra nella futura lega europea Nba
L’idea: una franchigia Nba a Milano
Milano torna protagonista sullo scenario sportivo globale. Gerry Cardinale, fondatore del fondo RedBird Capital Partners e proprietario del Milan, è in dialogo diretto con la Nba per la possibile creazione di una franchigia milanese nella nuova lega europea di basket che la National Basketball Association sta studiando da tempo. Un progetto tanto ambizioso quanto potenzialmente rivoluzionario, che unisce sport, business e visione strategica.
RedBird e l’Nba: contatti in corso
Secondo quanto riportato da Luca Bianchin, RedBird è in contatto con Adam Silver, commissioner della Nba, per discutere della futura lega continentale. Lo scenario è ancora in fase embrionale, ma i colloqui sono reali e concreti. Non si parla di acquisizione di una squadra esistente ma della nascita di una nuova realtà, potenzialmente brandizzata in sinergia con il Milan. Basket e calcio sotto un’unica bandiera.
Milano come base strategica in Europa
La città di Milano è al centro del progetto, insieme ad altre metropoli europee come Madrid, Barcellona, Londra, Istanbul, Berlino e Parigi. Il modello è chiaro: replicare in Europa una lega di basket che si ispiri alla struttura della Nba americana, con franchigie fisse, forti economicamente e radicate nei territori.
Bill Simmons, noto giornalista sportivo americano con oltre 5 milioni di follower su X, ha parlato del tema nel suo podcast. A proposito di Milano ha affermato: «Il Milan è sostanzialmente favorevole. È di proprietà di RedBird e non ha una squadra di basket legata. Considerate il Milan dentro, in qualche modo». Una dichiarazione che rafforza la posizione della città tra le candidate principali.
Il precedente di Cardinale: sinergie tra sport
Non è la prima volta che Gerry Cardinale immagina un modello multi-sportivo. Già nel 2022, in occasione dell’evento Invest in Sports organizzato da Sportico, dichiarò: «Una proprietà con diversi club in diversi sport è interessante. Credo che così si possano avere benefici strategici. Attraverso le sinergie puoi crescere». Questa filosofia si riflette oggi nella possibile integrazione tra calcio e basket, con un marchio globale come AC Milan a fare da volano anche fuori dal terreno di gioco.
I nodi: l’Olimpia e l’Eurolega
C’è però un ostacolo evidente: Olimpia Milano, storica società cestistica della città, è legata all’Eurolega da un contratto decennale firmato di recente. È quindi improbabile che la futura franchigia Nba europea possa inglobare l’Olimpia. Ciò apre a uno scenario nuovo: una seconda squadra di basket a Milano, legata al Milan ma distinta dall’Olimpia. Una situazione che, in una città già abituata alla dualità sportiva con Inter e Milan, potrebbe avere senso.
Un progetto in attesa del 2026
Molto ruoterà intorno alla scadenza del contratto tra Real Madrid e Barcellona con l’Eurolega nel 2026. Se questi due club decidessero di aderire al progetto Nba, l’equilibrio del basket europeo verrebbe riscritto. La nuova lega potrebbe nascere proprio nel biennio 2026-2027 e Milano si farebbe trovare pronta.
Il progetto prevede la creazione di una lega parallela all’Eurolega, non concorrente ma alternativa, strutturata su base statunitense: meno retrocessioni, più business, più spettacolo. E in questo contesto, avere una franchigia Nba a Milano legata al Milan potrebbe rappresentare un unicum nel panorama sportivo internazionale.
Un’opportunità anche per il brand Milan
Per RedBird e Cardinale, l’espansione del marchio Milan in altri sport rappresenta una strategia globale. Il basket, con la sua penetrazione internazionale e la forza del brand Nba, è il veicolo perfetto. Milano diventerebbe così una delle capitali europee dello sport multisettore, rafforzando il proprio appeal a livello globale.
Il ruolo di Milano nello sport mondiale
Milano è già una delle poche città europee con una squadra di calcio di primo livello, una squadra di basket storica, una squadra di hockey, numerosi eventi tennistici e motoristici. La prospettiva di aggiungere una franchigia Nba europearenderebbe la città un modello di sport integrato. Con la costruzione del nuovo stadio di San Donato in vista, e numerosi investimenti in infrastrutture, Milano si conferma laboratorio ideale per sperimentare nuovi paradigmi sportivi.

