Arriva l’estate, il mondo si risveglia, si colora e porta con sé il profumo di hibiscus e bougainvillea. È il momento di lasciare i luoghi al chiuso e riscoprire il piacere di respirare l’aria fresca, di ascoltare il canto degli uccelli e di immergersi nella natura. Perché l’invito dell’estate è uno solo, irresistibile: lasciarsi coinvolgere dalle attività all’aria aperta per riscoprire il benessere semplice e naturale e ritrovare il senso di libertà e vitalità che solo il contatto con il mondo esterno può regalare.
In occasione della Giornata Internazionale dello Yoga (21 giugno), gli esperti di Aspria Harbour Club di Milano – da più di 30 anni realtà unica nel suo genere che combina sport, relax e business, per vivere esperienze di salute e benessere – hanno voluto condividere una breve guida per praticare questa disciplina millenaria all’aperto, sfruttando al massimo i benefici che la natura può offrire.
Lo yoga outdoor, infatti, sta conquistando sempre più appassionati grazie alla sua capacità di promuovere una salute più equilibrata. “È un’esperienza che unisce il relax e l’armonia del corpo alla bellezza del paesaggio, creando un’occasione unica per riscoprire sé stessi e il mondo che ci circonda. La luce, l’aria fresca e il suono degli elementi naturali creano un ambiente ideale per migliorare la flessibilità, ridurre lo stress e aumentare la consapevolezza del corpo e della mente. Lo yoga outdoor non è dunque solo una pratica fisica, ma un’esperienza di rinascita e equilibrio con la natura”, spiega Barbara Gruich – trainer in forza presso Aspria Harbour Club.
Praticare yoga all’aperto può essere un’esperienza davvero benefica e rinvigorente, ma per farlo nel modo migliore è importante seguire alcuni semplici consigli. Innanzitutto, è fondamentale scegliere un ambiente che favorisca il relax e la concentrazione e indossare un abbigliamento comodo e che permetta di respirare e muoversi liberamente, senza stringere o ingombrare i movimenti. “In particolare, quando si parla di yoga outdoor, bisogna prestare ancora più attenzione e rispetto per l’ambiente e per sé stessi, affinché possa essere un momento di reale benessere e connessione. È inoltre consigliabile iniziare la pratica a stomaco vuoto, almeno un’ora dopo l’ultimo pasto, ma senza aver fame, poiché cibi o liquidi assunti poco prima possono risultare pesanti e disturbare la respirazione e la digestione durante il pranayama”, consiglia la trainer, “se si hanno dolori o condizioni di salute particolari, come pressione alta, problemi articolari o gravidanza, è importante comunicarlo all’insegnante, che saprà consigliare cosa evitare”, aggiunge. Un altro step importante è sicuramente quello di spegnere il cellulare per evitare distrazioni e arrivare puntuali alla lezione, così da non perdere la fase iniziale e rispettare chi si trova già in postazione.
Durante una sessione di yoga in generale – ma soprattutto all’aperto – è importante dedicare particolare attenzione al respiro che deve essere al centro della pratica: si consiglia di concentrarsi sull’espirazione, dal naso, lasciando che l’inspirazione avvenga naturalmente senza forzature: “come spesso sottolineiamo noi trainer, la cura del respiro rappresenta uno degli aspetti più indispensabili e potenti nel percorso di benessere, perché il respiro non è semplicemente un movimento automatico, ma il ponte invisibile che collega il corpo e la mente. Attraverso una respirazione consapevole e approfondita, possiamo influenzare positivamente il nostro stato emotivo, ridurre lo stress e migliorare la concentrazione.
In questo senso, dedicare attenzione e cura al respiro significa investire nella propria salute globale, creando un equilibrio tra mente e corpo che favorisce il benessere duraturo”, spiega Barbara Gruich. È fondamentale, inoltre, ascoltare il proprio corpo durante la pratica: in presenza di fastidio o dolore, è opportuno fermarsi immediatamente e comunicare questa sensazione all’insegnante.
È importante rispettare il proprio ritmo, senza cercare di affrettarsi e prendersi una pausa ogni volta che se ne avverte la necessità. La costanza rappresenta la chiave: i benefici arriveranno solo con una pratica continuativa nel tempo. Poiché ogni giorno è diverso, è consigliabile adattare la sessione alle proprie possibilità, senza pressioni. Infine, è raccomandato completare sempre la lezione con il rilassamento finale, evitando interruzioni brusche, poiché il rilassamento è parte integrante della pratica e permette di assimilare i benefici di ogni postura.