Il club rossonero pronto all’incontro chiave con il capitano: cifre, scenari e l’alternativa per l’estate
Milano stringe i tempi su uno dei dossier più delicati del presente e del futuro rossonero. Il Milan e Mike Maignan sono entrati nella fase decisiva del confronto sul rinnovo di contratto. Un passaggio cruciale, non solo per blindare uno dei leader tecnici della squadra, ma anche per dare continuità a un progetto che punta a riportare stabilmente il Diavolo ai vertici del calcio italiano ed europeo.
La dirigenza ha ufficialmente richiesto un incontro con Jonathan Kebe, procuratore del portiere francese. Il summit, che potrebbe svolgersi a Casa Milan o in videoconferenza, servirà a chiarire definitivamente la posizione delle parti dopo mesi di dialoghi informali portati avanti anche con Igli Tare e Massimiliano Allegri. Con l’ingresso nel nuovo anno, il Milan vuole arrivare a una decisione chiara e definitiva.
La proposta del Milan: rinnovo alla Leao
La base dell’offerta rossonera è chiara: contratto triennale con 5,5 milioni di euro netti di parte fissa più 1,5 milioni di bonus, cifre che allineerebbero Maignan allo stipendio di Rafael Leao. Una proposta che il club considera coerente con il ruolo del giocatore, capitano e punto di riferimento dello spogliatoio.
I rapporti si erano incrinati nei mesi scorsi, quando il Milan si era allontanato da un precedente accordo verbale, presentando una proposta al ribasso. Una ferita ancora aperta, più legata a una questione di principio che a un reale disaccordo economico. Va ricordato anche il tentativo estivo di Maignan di approdare al Chelsea, naufragato per la distanza tra i club sulla valutazione del cartellino.
Il peso di Allegri e il feeling con Filippi
In questo scenario, il ruolo di Allegri è stato centrale. Il tecnico ha lavorato per ricostruire fiducia e serenità attorno al portiere, contribuendo ad avvicinare le posizioni. Il rapporto tra Maignan e l’allenatore è solido, così come quello con Claudio Filippi, figura chiave nello staff.
Lo stesso Maignan aveva parlato apertamente del suo stato d’animo, sottolineando quanto il lavoro quotidiano gli avesse restituito tranquillità e fiducia. Un elemento non secondario in vista della scelta finale: per il Milan, la stabilità della porta è una priorità assoluta.
Il nodo Kebe e lo scenario estivo
Il confronto con Jonathan Kebe resta uno dei passaggi più complessi. L’agente è noto per la sua fermezza, ma l’apertura mostrata dal giocatore potrebbe favorire una mediazione. Anche perché un’uscita a parametro zero, a giugno, garantirebbe commissioni elevate ma priverebbe il Milan di un asset fondamentale senza ritorno economico.
Se l’incontro porterà alla fumata rossonera, Maignan si legherà al club fino al 30 giugno 2029, con opzione per il 2030. In caso contrario, la dirigenza è pronta a muoversi.
Hugo Souza, l’alternativa monitorata
Sul tavolo resta il nome di Hugo Souza, portiere del Corinthians. Il Milan ha già presentato un’offerta esplorativa, respinta dal club brasiliano e dal giocatore, che però non ha chiuso alla possibilità di un trasferimento estivo in rossonero. Una pista da tenere calda, ma che il Milan considera solo come piano B.
La sensazione, a Milano, è che la svolta sia vicina. Il club spinge per chiudere, Maignan riflette. La porta del Milan, oggi più che mai, è al centro del progetto.

