Mike Maignan, portiere AC Milan, foto sito Ac MilanMike Maignan, portiere AC Milan, foto sito Ac Milan

Il rinnovo con il numero uno resta la priorità, ma il club rossonero si muove: Risser e Ozer osservati speciali, Torriani attira l’Arsenal

Il Milan e la questione portiere: un tema che accompagna la programmazione rossonera ormai da mesi e che rischia di diventare centrale nella costruzione della stagione 2026-27. A sette mesi dalla scadenza del contratto di Mike Maignan, il club si trova davanti a un bivio delicato, fatto di scelte tecniche, valutazioni economiche e strategie di mercato che guardano inevitabilmente anche oltre l’attualità.

La priorità è chiara ed è una sola: rinnovare Maignan. Ma le certezze, al momento, sono meno solide di quanto si possa immaginare.

La situazione contrattuale di Maignan

Il contratto del portiere francese scade a giugno e la trattativa per il prolungamento, avviata mesi fa, si è arenata senza una vera fumata bianca. Un confronto freddo, più simile a una sospensione diplomatica che a un accordo rimandato di poco. Il Milan, nella fase precedente, aveva scelto di non spingersi fino ai 5 milioni di euro a stagione, cifra richiesta dall’entourage del giocatore, anche alla luce di due campionati giudicati al di sotto del rendimento che aveva portato allo scudetto.

La stagione in corso, però, ha rimesso tutto in discussione. Con Massimiliano Allegri, Maignan è tornato ai livelli che lo avevano reso uno dei migliori portieri d’Europa. Le sue parate decisive – da Neres a San Siro, a Gatti allo Stadium, passando per Zappacosta a Bergamo – hanno inciso direttamente sulla classifica. Senza dimenticare i rigori neutralizzati a Dybala e Calhanoglu, simbolo di una leadership ritrovata.

Un rendimento che rafforza la posizione del giocatore e obbliga il Milan a riflettere. Come confermato anche da Igli Tare, il club intende fare un nuovo tentativo: «Mike è straordinario, un portiere favoloso. Cercheremo di trovare una strada giusta insieme nei tempi dovuti». Parole che certificano la volontà di ricucire, ma anche la consapevolezza che la decisione finale non sarà scontata.

Il rischio di un addio e il precedente Donnarumma

In via Aldo Rossi il fantasma di Gianluigi Donnarumma non è mai del tutto scomparso. Anche allora il Milan arrivò a ridosso della scadenza senza un accordo, perdendo il portiere a parametro zero. Una situazione che il club vuole evitare, ma che resta sullo sfondo se il rinnovo di Maignan non dovesse concretizzarsi in tempi brevi.

Non va escluso, inoltre, l’interesse dall’estero. In estate il Chelsea aveva già mosso passi concreti, salvo poi rallentare. Ma con un portiere di questo livello in scadenza, il mercato potrebbe riaccendersi rapidamente.

I piani B: il Milan guarda ancora alla Francia

Proprio per non farsi trovare impreparato, il Milan ha iniziato a monitorare alternative credibili, tutte provenienti dalla Ligue 1, un campionato che negli ultimi anni ha spesso rappresentato una miniera per i rossoneri.

Il primo nome è Risser del Lens, portiere giovane ma già abituato a contesti competitivi e a una squadra che lavora con una linea difensiva alta. Profilo considerato interessante per struttura fisica, riflessi e margini di crescita.

Il secondo è Ozer del Lille, altro nome seguito con attenzione dagli osservatori milanisti. Un portiere moderno, abile con i piedi e inserito in un sistema tattico che valorizza l’impostazione dal basso, uno dei requisiti richiesti dal Milan del futuro.

Due piste che non rappresentano una bocciatura di Maignan, ma una copertura strategica nel caso in cui la trattativa per il rinnovo non dovesse andare a buon fine.

Il ruolo di Terracciano e il futuro di Torriani

Alle spalle di Maignan, la situazione è chiara. Terracciano viene considerato un secondo affidabile, ma non un titolare da cui ripartire in un progetto ambizioso. Diverso il discorso per Lorenzo Torriani, classe 2005, uno dei talenti più interessanti del vivaio rossonero.

Torriani ha qualità evidenti, ma anche una carenza di esperienza ad alto livello che rende difficile immaginarlo titolare nel breve periodo. Non a caso, il suo nome ha attirato l’attenzione dell’Arsenal, sempre molto attento ai giovani prospetti europei. Un interesse che conferma il valore del ragazzo, ma che apre anche a possibili scenari di mercato, tra valorizzazione e cessione strategica.

Una scelta che definirà il Milan dei prossimi anni

La porta del Milan non è solo una questione tecnica, ma una scelta identitaria. Rinnovare Maignan significherebbe dare continuità a un leader riconosciuto, dentro e fuori dal campo. Puntare su un piano B, invece, aprirebbe una nuova fase, con un investimento mirato su un profilo giovane e da costruire.

In entrambi i casi, il club non può permettersi improvvisazioni. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se il Milan riuscirà a blindare uno dei suoi pilastri o se dovrà reinventarsi ancora una volta tra i pali.

Una cosa è certa: il dossier portiere è già aperto, e il futuro rossonero passa, ancora una volta, da un paio di guanti.