La città torna al centro del ciclismo nazionale
Milano sta provando a mettere le ruote nella corsa rosa del Giro d’Italia 2026. Dopo l’ultima apparizione del Giro in città (primavera 2021), quando la conclusione avvenne a Piazza Duomo con la vittoria di Egan Bernal, il capoluogo lombardo spera di essere nuovamente tappa o punto d’arrivo di una frazione.
La data della corsa rosa è già fissata: dal 9 al 31 maggio 2026.
Il nodo principale è economico: il Comune di Milano deve trovare circa 400 mila euro come quota d’ingresso per ospitare il Giro e garantire i servizi logici (vigili urbani, operatori ecologici) per l’evento.
Il contesto della trattativa
Il sindaco Giuseppe Sala ha già dichiarato che «stiamo discutendo e, io spero, che arriveremo presto a una soluzione positiva per riportare il Giro a Milano». Tuttavia, ha aggiunto che «discutere con Urbano Cairo non è la cosa più semplice del mondo».
Il termine ultimo per reperire le risorse è fissato al 15 dicembre 2025, data entro cui il Comune dovrà dare riscontro agli organizzatori.
Perché Milano vuole tornare nel Giro
Milano rappresenta una tappa storica del ciclismo italiano e ospitare una frazione del Giro vorrebbe dire riaffermare il legame tra la città e la manifestazione. Pur non avendo un ricorso economico urgente all’indotto – considerato che Milano attira già numerosi turisti – la presenza del Giro ha un valore simbolico e sportivo rilevante per la metropoli.
Inoltre, una cronometro urbana nella seconda settimana della corsa è tra le ipotesi allo studio. In particolare, si parla di un possibile percorso che coinvolga l’area di San Siro.
Le incognite e i fattori critici
- Bilancio comunale: trovare 400 mila euro extra non è semplice nel quadro delle spese correnti e del bilancio 2026 del Comune.
- Servizi e logistica: oltre alla quota d’ingresso, occorrerà coprire il servizio di vigili, operatori ecologici e gestione dell’evento in città.
- Accordo con gli organizzatori: la trattativa con RCS Sport (organizzatore del Giro) e con Urbano Cairo è cruciale. Il tempo è scarso.
- Percorso confermato: non è ancora ufficiale se Milano ospiterà l’arrivo di tappa, un cronometro o solo un transito. Le indiscrezioni parlano della seconda settimana della corsa.
Le opportunità per Milano
Se sarà raggiunto l’accordo, Milano potrà beneficiare di:
- visibilità mediatica nazionale e internazionale grazie al passaggio del Giro;
- attivazione di iniziative collaterali (ospitalità, eventi cittadini, green economy legata al ciclismo);
- rafforzamento della dimensione sportiva e turistica della città con un evento ciclistico di alto profilo.Anche se Milano è già una città attrattiva, ospitare il Giro rappresenterebbe un valore aggiunto soprattutto in termini di immagine e partecipazione popolare.
Prossimi step e tempistiche
Entro il 15 dicembre 2025, il Comune di Milano dovrà individuare le risorse e presentare la disponibilità ufficiale. Se la trattativa andrà in porto, a breve seguirà la definizione del percorso: secondo fonti accreditate, si valuta una cronometro nella seconda settimana della corsa, con partenza o arrivo nella città meneghina.
Gli organizzatori presenteranno il tracciato ufficiale del Giro d’Italia 2026 nei prossimi mesi.






