NBA Europe MilanoNBA Europe Milano

Milano torna al centro delle grandi strategie del basket internazionale. Le parole di Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, aprono ufficialmente le porte al progetto NBA Europe, una nuova lega continentale destinata a cambiare gli equilibri del basket europeo e a coinvolgere direttamente anche l’Italia, con Milano e Roma uniche città candidate.

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Petrucci ha chiarito senza ambiguità lo stato dell’operazione: «Ormai è fatta. Direi anzi che è ufficiale. L’ha detto il commissioner NBA Adam Silver mesi fa e me lo hanno confermato pochi giorni fa i vertici della FIBA». Una dichiarazione che segna un passaggio decisivo verso la nascita della nuova competizione.

Come funzionerà la NBA Europe

Il progetto prevede un campionato a 16 squadre, con una struttura mista: alcune franchigie fisse e altre ammesse attraverso meriti sportivi. Un modello che guarda chiaramente alla NBA ma che mantiene un forte legame con l’identità europea. Tra i punti chiave, l’obbligo di partecipazione ai campionati nazionali e la disponibilità dei giocatori per le Nazionali, tema centrale nel dialogo tra NBA, FIBA e federazioni.

L’obiettivo è riunire le grandi capitali europee, trasformando il basket in un prodotto globale sempre più competitivo anche sul piano commerciale e mediatico.

Milano, capitale naturale del basket italiano

Nel mosaico delineato da Petrucci, Milano occupa una posizione strategica. «Di sicuro Roma e Milano sono le uniche due città italiane che rientrano nel progetto», ha spiegato il numero uno della FIP. Un riconoscimento che non sorprende, considerando il peso storico, sportivo ed economico del capoluogo lombardo.

Milano è già oggi una delle città più rilevanti del basket europeo grazie all’Olimpia Milano, protagonista stabile in Eurolega, e a un sistema di infrastrutture, sponsor e visibilità internazionale che la rende appetibile per un progetto di portata globale. «Risulta anche a me che a Milano, da tempo, si stiano muovendo molte cose», ha aggiunto Petrucci, lasciando intendere come i contatti e le valutazioni siano già in corso, anche attorno a nomi di primo piano dello sport cittadino.

Il possibile coinvolgimento dei grandi brand sportivi

Un altro aspetto chiave del progetto riguarda il coinvolgimento dei grandi club calcistici europei, pronti a entrare nel basket come già avvenuto in passato. Petrucci ha citato città e brand di primissimo livello: Manchester, Londra, Parigi (con il PSG già interessato), Monaco con il Bayern, Istanbul, Atene, Madrid e forse Barcellona.

In questo contesto, Milano rappresenta un unicum: una città dove il dialogo tra sport diversi è già consolidato e dove l’eventuale ingresso di grandi brand calcistici potrebbe rafforzare ulteriormente l’attrattività del progetto NBA Europe.

Roma e Milano, le due porte italiane sull’NBA

Se Milano appare una candidata naturale per storia e continuità sportiva, Roma non resta a guardare. Petrucci ha sottolineato come anche nella Capitale esistano proprietà solide e un interesse concreto: «Dietro a realtà come Virtus, Luis e Stella EBK ci sono imprenditori importanti. Lo sbarco della NBA è visto come un’opportunità».

Ma è proprio il duello ideale Milano-Roma a dare ulteriore forza al progetto, offrendo alla NBA due piazze complementari: una capitale economica e internazionale, l’altra politica e istituzionale.

Uno scenario che cambia il basket europeo

L’eventuale nascita della NBA Europe rappresenterebbe una svolta storica. Per Milano significherebbe entrare stabilmente in un circuito globale, con ricadute su visibilità, investimenti, turismo sportivo e infrastrutture. Un passo che si inserisce nel più ampio percorso della città verso i grandi eventi internazionali, da Milano Cortina 2026 in avanti.

Il progetto è ancora in fase di definizione operativa, ma le parole di Petrucci segnano un punto fermo: il basket europeo sta per cambiare pelle. E Milano, ancora una volta, è pronta a giocare un ruolo da protagonista.