Olimpia Milano Allianz Cloud Forum AssagoOlimpia Milano Allianz Cloud Forum Assago

Tre mesi lontano dal Forum di Assago per riscoprire l’arena di Piazza Stuparich, teatro di trionfi, scudetti e notti europee che hanno costruito la leggenda del basket milanese

C’è un filo rosso che attraversa la storia dell’Olimpia Milano e che passa inevitabilmente da Piazza Stuparich, nel cuore della zona di Piazzale Lotto. Da domani sera, con la sfida di Eurolega contro il Real Madrid, la squadra biancorossa tornerà a giocare nella sua “vecchia casa”, l’Allianz Cloud, per un periodo di circa tre mesi. Non si tratta solo di una soluzione logistica, ma di un ritorno carico di memoria sportiva, identità e appartenenza, elementi che a Milano hanno sempre accompagnato il basket di alto livello.

La scelta di aprire questa parentesi proprio contro il Real Madrid assume un valore che va oltre il calendario. È una coincidenza che profuma di storia, perché contro lo stesso avversario, nel 1966, il Simmenthal Milano firmò una delle rimonte più iconiche del basket europeo, eliminando quella che allora era considerata la squadra più forte del continente e conquistando l’accesso alle Final Four di Bologna, preludio alla Coppa dei Campioni.

Un’arena che ha segnato l’identità del basket milanese

Il Palalido, oggi Allianz Cloud, entra ufficialmente nella storia dell’Olimpia l’8 dicembre 1960, quando ospita una sfida al vertice del campionato italiano tra Simmenthal Milano e Ignis Varese. Da quel momento diventa il cuore pulsante del basket milanese, la casa in cui il pubblico impara a riconoscersi e a crescere insieme alla squadra.

Fino alla stagione 1978/79, l’Olimpia disputa qui le proprie partite interne, salvo poi iniziare a utilizzare il Palazzone di San Siro per gli incontri di cartello, mantenendo però il Palalido come sede degli allenamenti. Anche quando non è più il palcoscenico principale, l’impianto di Piazza Stuparich resta una certezza, una soluzione di riferimento nei momenti di transizione.

Il ritorno negli anni Ottanta e lo scudetto del 1986

Il legame si rafforza nuovamente nella stagione 1985/86, quando il Palalido torna a ospitare stabilmente l’Olimpia nel periodo compreso tra l’abbattimento del Palazzo di San Siro, danneggiato dalla storica nevicata del gennaio 1985, e la costruzione della nuova arena di Lampugnano. È un passaggio cruciale, perché proprio lì arriva l’ultimo scudetto vinto dall’Olimpia con il Palalido come campo di casa, il settimo della sua storia in quell’impianto.

Quello del 1986 è anche uno scudetto particolare: l’unico senza Cesare Rubini in panchina. A guidare la squadra c’era Dan Peterson, figura che avrebbe segnato un’epoca non solo per Milano, ma per l’intero basket italiano. Un successo che suggella definitivamente il valore simbolico dell’arena di Piazza Stuparich.

Dal Forum di Assago al ritorno simbolico

Dal 1991, con l’apertura del Forum di Assago, l’Olimpia Milano trova una nuova casa stabile, moderna e capace di sostenere le ambizioni europee del club. Tuttavia, il Palalido non esce mai davvero dalla vita della società. Nel 2008, con l’ingresso di Giorgio Armani alla guida del club, l’area del Palalido diventa il quartier generale dell’Olimpia, sede degli allenamenti fino alla stagione 2015/16, prima del trasferimento definitivo all’Unipol Forum.

Un legame che resiste al tempo, alle ristrutturazioni e ai cambiamenti di nome. Dopo la ricostruzione, l’impianto rinnovato ha già accolto l’Olimpia in alcune occasioni nella stagione 2019/20, con le gare contro Trieste e Treviso e un suggestivo derby amarcord con l’Urania, segnali evidenti di una relazione mai interrotta.

Sette scudetti e una Coppa dei Campioni: il peso della storia

Il Palalido non è soltanto un edificio, ma un luogo dove si è costruita la mitologia sportiva di Milano. Il primo scudetto arriva nella stagione 1961/62, seguito da una striscia straordinaria di tre titoli consecutivi tra il 1965 e il 1967, culminata con la Coppa dei Campioni del 1966. Poi il successo del 1972 e infine quello del 1986, che chiude simbolicamente un’epoca.

In totale, sette scudetti vinti con l’arena di Piazza Stuparich come campo di casa. Numeri che raccontano meglio di qualsiasi parola perché questo ritorno, seppur temporaneo, abbia un significato profondo per la città e per i tifosi.

Milano, basket e identità: un ritorno che parla alla città

Il rientro all’Allianz Cloud non è soltanto una scelta organizzativa, ma un messaggio chiaro: l’Olimpia Milano è parte integrante della storia sportiva e culturale della città. Tornare a giocare in un impianto così radicato nel tessuto urbano significa riavvicinare il basket al suo pubblico storico, riscoprire atmosfere più raccolte e un rapporto diretto con i tifosi.

In una stagione densa di impegni e ambizioni europee, questo ritorno al passato può trasformarsi in una leva emotiva, capace di dare energia alla squadra e alla piazza. Milano ritrova uno dei suoi luoghi simbolo, e l’Olimpia riscopre una casa che, anche dopo decenni, continua a raccontare storie di vittorie, identità e appartenenza.