La partenza ufficiale del viaggio italiano della Fiamma olimpica di Milano Cortina 2026 è stata preceduta dalla cerimonia al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche dello Stato. Da lì ha preso forma The Greatest Journey, il percorso che in 63 giorni e 12.000 chilometri unirà idealmente tutto il Paese con un unico punto d’arrivo: Milano, chiamata ad accendere il braciere il 6 febbraio 2026 durante la Cerimonia di Apertura allo Stadio San Siro.
In questo quadro la Lombardia, definita anche dagli organizzatori «motore economico del Paese», gioca un ruolo centrale: la Fiamma attraverserà 78 Comuni e 5 siti UNESCO, raccontando paesaggi alpini e laghi, città d’arte e distretti industriali, fino al doppio appuntamento milanese del 5 e 6 febbraio, con l’arrivo della fiaccola in città e l’inaugurazione olimpica nello storico Meazza.
Lombardia protagonista sulla strada dei Giochi
Il calendario lombardo del percorso della Fiamma olimpica copre tre settimane cruciali, dal 14 gennaio al 6 febbraio 2026, incastrandosi con il tracciato nazionale che tocca tutte le 20 regioni italiane e 60 città di tappa.
La sequenza delle principali città lombarde è chiara:
- 14 gennaio 2026: Varese
- 15 gennaio 2026: Pavia
- 17 gennaio 2026: Brescia
- 19 gennaio 2026: Mantova
- 30 gennaio 2026: Livigno
- 31 gennaio 2026: Sondrio
- 1° febbraio 2026: Lecco
- 2 febbraio 2026: Bergamo
- 3 febbraio 2026: Como
- 4 febbraio 2026: Monza
- 5 febbraio 2026: Milano – arrivo della fiaccola
- 6 febbraio 2026: Milano – Cerimonia di Apertura a San Siro
Accanto a queste tappe principali, il sito ufficiale dei Giochi elenca l’intero itinerario lombardo, con il passaggio in decine di centri intermedi e in cinque siti Patrimonio dell’Umanità, in un mosaico che unisce turismo, storia, cultura e sport.
Dal Varesotto alla pianura: laghi, abbazie e città universitarie
La Fiamma entra in Lombardia a Varese, fra le rive del lago e il Sacro Monte, uno dei luoghi simbolo della spiritualità lombarda e primo dei siti UNESCO toccati dal viaggio. Da qui il percorso scende lungo l’asse occidentale della regione, con soste a Magenta, Abbiategrasso, Vigevano e Mortara, fino a raggiungere Pavia, città universitaria e crocevia storico fra Ticino e Po.
L’itinerario prosegue nella bassa lombarda:
- il 16 gennaio la Fiamma attraversa Voghera, Lodi, Casalpusterlengo e Codogno, territori che portano ancora la memoria delle recenti sfide sanitarie ma oggi si presentano come luoghi di ripartenza e partecipazione;
- il giorno successivo il testimone si sposta verso Cremona – patria della liuteria d’eccellenza – e Brescia, la «Leonessa d’Italia», dopo essere transitato per Crema, Sarnico, Paratico e Iseo, lungo un asse che intreccia industria, manifattura e turismo lacustre.
Ogni tappa è pensata come un micro-evento: il passaggio della fiaccola diventa occasione per valorizzare associazioni sportive, scuole, società dilettantistiche e progetti giovanili, in linea con la narrativa ufficiale dei Giochi che punta su eredità sociale e inclusione.
Mantova, Garda e Croce Rossa: l’identità dei territori
Il 19 gennaio 2026 la Fiamma olimpica entra nel mantovano, dopo una tappa chiave al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere e il passaggio da Desenzano del Garda. È un tratto emblematico, che salda la storia umanitaria della Croce Rossa con il racconto sportivo di Milano Cortina 2026.
Il finale di giornata è dedicato a Mantova, città rinascimentale e patrimonio UNESCO, dove architettura, acque e piazze diventano sfondo perfetto per la corsa dei tedofori. La Fiamma attraversa un tessuto urbano che unisce identità culturale e tradizione sportiva, dalle società remiere alle realtà del canottaggio sui laghi cittadini.
Alta quota e sport invernali: dal Ghiacciaio Presena a Livigno e Sondrio
Il racconto lombardo cambia completamente scenario il 30 gennaio 2026, quando la Fiamma raggiunge il Ghiacciaio Presena, Ponte di Legno, Aprica e infine Livigno, una delle sedi di gara per snowboard e sci acrobatico. Qui il messaggio dei Giochi si intreccia con quello della montagna contemporanea: sostenibilità, turismo quattro stagioni e inclusione sportiva.
Il giorno successivo, 31 gennaio 2026, la staffetta passa da Bormio/Valdisotto, Madesimo, Tirano e approda a Sondrio, cuore della Valtellina e di una valle che vive lo sport come parte della propria identità. Non è solo celebrazione olimpica: è una vetrina per impianti, località sciistiche e progetti di sviluppo territoriale legati ai grandi eventi internazionali.
Lecco, Bergamo, Como: la Fiamma lungo l’Adda e il Lario
Il 1° febbraio 2026 la Fiamma scende verso il Lago di Como: Berbenno di Valtellina, Ardenno, Morbegno e Colico accompagnano il cammino verso la sponda lecchese del Lario, con passaggi a Varenna, Menaggio, Bellagio, Mandello del Lario e Abbadia Lariana fino a Lecco, porta orientale del lago e snodo fra storia industriale e tradizione alpinistica.
Il giorno successivo, 2 febbraio 2026, sarà la volta di Grignetta, Villa d’Almè, Ponteranica, Alzano Lombardo, Nembro, Seriate e Bergamo, con la città orobica raccontata nelle sue due anime: Città Alta e Città Bassa, patrimonio storico e modernità.
Il 3 febbraio 2026 il percorso assume una forte valenza metropolitana, con la Fiamma che attraversa Dalmine, Capriate San Gervasio, Trezzo sull’Adda, Paderno d’Adda, Robbiate e Merate, tocca il sito UNESCO di Crespi d’Adda e risale verso Vimercate, Arcore e Lesmo, Seregno, Meda, Cantù e Cernobbio, per poi entrare a Como, città simbolo dell’omonimo lago.
Monza, Rho Fiera e il collegamento con i grandi impianti
Il 4 febbraio 2026 la Fiamma olimpica passa per Gallarate e Rho Fiera, due luoghi chiave per l’assetto sportivo di Milano Cortina 2026: a Rho sorgerà infatti la nuova arena per l’hockey olimpico, destinata a trasformarsi dopo i Giochi nella LiveDome, un grande polo per eventi indoor e manifestazioni sportive e culturali.
La stessa giornata prevede il passaggio a Busto Arsizio, Castellanza, Legnano, Saronno, Seveso, Desio, Nova Milanese, Muggiò e Lissone, per poi chiudersi a Monza, celebre per l’Autodromo e per una tradizione sportiva che va ben oltre la Formula 1, coinvolgendo calcio, motori e discipline giovanili.
Questa tappa rappresenta un ponte ideale fra i territori della cintura nord di Milano e il capoluogo, dove la Fiamma si prepara al suo ingresso definitivo.
Milano capitale olimpica: dalla città diffusa a San Siro
Il 5 febbraio 2026 segna l’arrivo ufficiale della Fiamma olimpica a Milano, prima del grande appuntamento del giorno successivo. Il 5 e il 6 febbraio la torcia toccherà i luoghi più iconici del capoluogo: dai quartieri storici alle nuove centralità urbane, dagli impianti sportivi alle piazze simbolo della città.
Il culmine è fissato per il 6 febbraio 2026, quando il braciere verrà acceso allo Stadio San Siro, tempio del calcio che per una notte diventerà il centro del mondo olimpico. La Cerimonia di Apertura di Milano Cortina 2026 sarà un evento diffuso, ma avrà nel Meazza il suo cuore spettacolare, mentre altre cerimonie sono previste a Verona e Cortina d’Ampezzo.
Per Milano, che ospiterà anche le competizioni di pattinaggio e short track al Mediolanum Forum e l’hockey al nuovo PalaItalia Santa Giulia, il passaggio della Fiamma e l’accensione del braciere rappresentano la sintesi di anni di investimenti su infrastrutture sportive, viabilità e servizi.
Dopo le Olimpiadi (6–22 febbraio 2026), il testimone passerà ai Giochi Paralimpici invernali, in programma dal 6 al 15 marzo 2026, confermando il ruolo centrale di Milano e Cortina nel panorama sportivo globale e ribadendo il valore dell’inclusione come asse portante dell’intero progetto.
Il ruolo di ANCI Lombardia e dei Comuni: partecipazione e visibilità
Per i Comuni lombardi, il passaggio della Fiamma non è solo un evento simbolico, ma un’occasione concreta di promozione. ANCI Lombardia ha predisposto un banner dedicato alle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 sulla propria home page, dove vengono raccolti documenti, aggiornamenti e buone pratiche legate al Viaggio della Fiamma e alle iniziative locali.
Le amministrazioni che intendono dare visibilità ad eventi, tornei, momenti educativi o progetti sociali collegati al passaggio della torcia possono segnalarli all’indirizzo dedicato dell’ufficio stampa di ANCI Lombardia, per essere inseriti nell’elenco ufficiale pubblicato online. È un modo per trasformare la staffetta in una festa dello sport di prossimità, coinvolgendo scuole, associazioni, federazioni e semplici cittadini.
Per il pubblico milanese e lombardo, seguire la Fiamma olimpica in Lombardia significa vivere in anticipo l’atmosfera di Milano Cortina 2026, scoprendo territori meno noti, riscoprendo luoghi iconici e partecipando a un racconto collettivo che culminerà sotto i riflettori di San Siro.
Un viaggio che unisce Milano, la Lombardia e l’Italia
Il percorso della Fiamma olimpica in Lombardia è molto più di una sequenza di tappe: è un viaggio che mette in dialogo laghi prealpini, città d’arte, distretti industriali, vallate alpine e grandi impianti sportivi, fino al cuore di Milano.
Per la città, che si prepara ad accogliere la Cerimonia di Apertura e una parte importante delle competizioni su ghiaccio, la torcia rappresenta un simbolo potente: unisce l’eredità delle grandi manifestazioni sportive degli ultimi decenni con una nuova pagina che guarda a sostenibilità, innovazione e inclusione, tanto olimpica quanto paralimpica.
In questo scenario, il ruolo dei territori è decisivo: la risposta dei Comuni, la partecipazione delle comunità locali e la capacità di costruire eventi di qualità attorno al passaggio della Fiamma determineranno il successo di un progetto che vuole lasciare un’eredità tangibile ben oltre il 2026.

