protocollo scientifico motorsport Milanoprotocollo scientifico motorsport Milano

Nel motorsport la differenza non la fanno solo cavalli e assetti: la prestazione del pilota è un insieme di resistenza, lucidità, controllo motorio e capacità di recupero, soprattutto quando la velocità mette sotto pressione corpo e mente giro dopo giro. È in questa cornice che Milano diventa il palcoscenico di un progetto che punta a alzare l’asticella della preparazione atletica in Italia: Racing Physique Academy (RPA) annuncia l’adozione in esclusiva di un protocollo scientifico dedicato ai piloti delle due e quattro ruote, sviluppato con lo Human Locomotion Lab (LOCOLAB) dell’Università di Pavia.  

La presentazione è avvenuta in zona Tortona, uno dei distretti milanesi più riconoscibili quando si parla di innovazione e contaminazione tra mondi diversi, all’Albert School (via Tortona 56), con la partecipazione di figure chiave del progetto: Stefano Ledda (Founder RPA), Luca Correale (Università di Pavia), Stefano Sammarco (NLS – Never Lag Skills) e Alessandro Castelli (Activation Human Lab).  

Un metodo “da paddock” con la misurazione della scienza

Il punto di partenza è netto: la preparazione fisica nel motorsport non può essere un “allenamento generico”, ma un percorso con parametri misurabili, verifiche e correzioni continue. «Abbiamo costruito un protocollo che assicuri ai piloti la possibilità di crescere, allenarsi e prepararsi con metodo», ha spiegato Ledda, descrivendo RPA come un hub dove convergono esperienza di pista, prevenzione e lavoro sui dati.

A fare da garanzia metodologica è il lavoro con l’Università di Pavia. «Il nostro obiettivo comune è applicare la ricerca scientifica non solo per migliorare le prestazioni, ma anche per proteggere la salute e la carriera dei piloti nel lungo periodo», ha dichiarato Luca Correale, Responsabile dello Human Locomotion Lab.

I test: dalla composizione corporea alla forza del collo

Il protocollo prevede un’analisi completa dello stato di fitness e integra valutazioni avanzate. Tra i parametri indicati: consumo di ossigeno durante l’esercizio, metabolismo basale, composizione corporea, test di mobilità articolare (cervicale, arti superiori e tronco), analisi della camminata, prove di equilibrio e test di forza isometrica massimale per arti inferiori, superiori e muscoli del collo.

Non è un elenco “da laboratorio” fine a sé stesso: nel motorsport la stabilità cervicale, la gestione dello sforzo prolungato, la precisione nei movimenti e la capacità di rimanere lucidi sotto stress sono componenti decisive per performance e sicurezza. E proprio da questi dati nasce l’aspetto più concreto: un programma completamente personalizzato, con rivalutazioni intermedie, che interviene su più livelli, includendo allenamento, supporto medico-alimentare e coaching psicologico.

Una filiera completa: performance, tutela manageriale e crescita di carriera

RPA amplia il perimetro dell’intervento grazie alla collaborazione con Never Lag Skills (NLS), società specializzata nella consulenza e nel management: nel progetto porta la tutela manageriale e contrattuale dei piloti, dalla relazione con gli sponsor agli aspetti legali e alla progettualità professionale. «Il supporto non è solo tecnico-atletico, ma manageriale a 360 gradi», ha spiegato l’AD Stefano Sammarco, sottolineando come la sponsorizzazione sia spesso l’elemento che garantisce continuità reale a un percorso agonistico.

In una città come Milano, dove l’ecosistema di eventi, brand e partnership è storicamente forte, l’idea di unire preparazione scientifica e supporto manageriale intercetta un bisogno concreto: aiutare i piloti a strutturarsi non soltanto sul piano atletico, ma anche su quello della sostenibilità del progetto sportivo.

Dieci posti gratuiti per piloti emergenti: candidature aperte fino a marzo 2026

All’interno del lancio è stata annunciata un’opportunità che punta direttamente sul talento: 10 posti gratuiti per piloti emergenti, accessibili tramite candidatura entro marzo 2026. La selezione si rivolge a giovani che puntano al professionismo e vogliono approcciare la performance con un metodo scientifico, con in più la tutela manageriale integrata.

Dal motorsport alle aziende: il metodo diventa leva per la cultura della performance

Milano non è solo città di sport e motori: è anche capitale economica, e proprio qui prende forma l’estensione corporate del progetto, attraverso la partnership tra RPA e Activation Human Lab (AHL). Il concetto è chiaro: non portare “la performance estrema” in ufficio, ma trasferire le logiche che la rendono possibile—gestione dello stress, preparazione mentale, equilibrio energetico, recupero e collaborazione.

«Portiamo nelle aziende non la performance estrema, ma le logiche che la rendono possibile: gestione dello stress, preparazione mentale, equilibrio e cura delle proprie energie», ha affermato Alessandro Castelli. Il metodo si traduce in percorsi integrati e personalizzati che combinano coaching, formazione, wellbeing e sviluppo della leadership, con l’ambizione di incidere sulla cultura del team e sulla sostenibilità delle prestazioni nel tempo.

Perché è una notizia che riguarda Milano

Che un’iniziativa del genere venga lanciata in zona Tortona non è un dettaglio: Milano sta consolidando il proprio ruolo di hub dove sport, innovazione e formazione si incontrano, con progetti che parlano ai piloti, ma anche a manager, team e imprese. In più, la collaborazione con l’Università di Pavia si innesta su un contesto accademico che già lavora sul tema, anche attraverso percorsi dedicati alla gestione dell’atleta nel motorsport.