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Sara Bitto a caccia del titolo europeo Bare Knuckle: da Milano a Stoke on Trent

Sara Bitto

La fighter italiana pronta alla sfida contro Maria Nitescu

Solo la più forte sopravviverà”. Con questo slogan gli organizzatori hanno lanciato la sfida valida per il titolo europeo dei pesi gallo di Bare knuckle boxing, disciplina dura e spettacolare che prevede colpi solo con i pugni ma senza guantoni. Sul ring di Stoke on Trent, in Inghilterra, sabato 20 settembre salirà l’italiana Sara Bitto, che rappresenterà non solo il proprio team ma anche l’intera scena tricolore in questa disciplina emergente.

Una disciplina estrema che cresce in Europa

Il Bare knuckle boxing – tradotto letteralmente “pugilato a mani nude” – è oggi una realtà sempre più popolare. Nato come pratica underground, si è strutturato in circuiti professionali come il Bare Knuckle Fighting Championship di Philadelphia, che seleziona solo atleti con esperienza nel pugilato, nelle arti marziali miste, nella kickboxing e nella muay thai. Una regola che, secondo gli organizzatori, garantisce combattimenti di alto livello e grande spettacolo.

Sara Bitto, che si allena al Francis Boxing Team di Rho, nella città metropolitana di Milano, è stata una delle prime italiane a cimentarsi in questa disciplina. Per lei il match del 20 settembre rappresenta una tappa fondamentale: la possibilità di diventare la prima donna italiana campionessa europea di Bare knuckle.

Dal ring di Firenze a quello di Coventry

Il percorso di Sara nel Bare knuckle è iniziato nel 2024. Il 26 aprile, al Palazzo Wanny di Firenze, ha esordito contro la tedesca Nicole Schaefer, perdendo per decisione non unanime in un match equilibrato. Due giudici avevano punteggi vicinissimi (47-46 per l’italiana e 48-47 per la tedesca), mentre il terzo ha assegnato tutte le riprese alla Schaefer (50-45).

Bitto non ha mai nascosto la sua delusione: «È anche per rifarmi di quella sconfitta a maggioranza che voglio diventare campionessa d’Europa. Mi merito questo titolo e voglio portarlo in Italia».

Il riscatto è arrivato il 10 agosto 2024 a Coventry, in Inghilterra, dove Sara ha battuto l’argentina Yamila Sanchez, mostrando solidità, carattere e capacità di adattamento.

Una vita tra Milano e la palestra di Rho

Oltre all’impegno agonistico, Sara Bitto porta avanti un lavoro dal lunedì al venerdì, ma non rinuncia mai agli allenamenti quotidiani. «Abito a Milano e quindi per me è l’ideale avere la mia palestra di fiducia a Rho. Ho iniziato con il pugilato, poi sono passata al Bare knuckle. Credo di essere la prima donna italiana a competere agonisticamente in questa disciplina. Ho iniziato ad allenarmi a 27 anni, oggi ne ho 32, ma questo non è un problema: sono in ottima forma e l’età agonistica negli sport da combattimento si è alzata parecchio».

L’allenamento si divide tra il lavoro tecnico al Francis Boxing Team con il fondatore Francis Rizzo, che non potrà seguirla in Inghilterra, e le sessioni con il maestro Stefano Lonzi, che sarà al suo angolo il 20 settembre.

Francis Rizzo: il pugilato come base di tutto

Il Francis Boxing Team è una realtà consolidata dal 2012. Rizzo, oltre ad aver formato pugili, ha costruito una scuola che attrae anche atleti di kickboxing e muay thai. «Allenare la parte pugilistica è fondamentale anche per gli altri sport da combattimento – spiega Rizzo –. Il Bare knuckle è sempre pugilato, solo che si combatte a mani nude. Sara è una ragazza che si allena seriamente, ha le qualità per diventare campionessa d’Europa e sono sicuro che sabato lo dimostrerà».

La sfida con Maria Nitescu

Sul ring di Stoke on Trent, Bitto troverà Maria Nitescu, avversaria di grande esperienza, pronta a difendere il prestigio del titolo europeo. Saranno cinque riprese da due minuti in cui ogni colpo potrà essere decisivo.

Il Bare knuckle non concede seconde chance: la differenza tra pugilato tradizionale e a mani nude si misura nell’impatto devastante dei colpi. «Quando ti arriva un pugno a mani nude lo senti molto di più – racconta Sara – e basta davvero un colpo per mandarti al tappeto».

Milano tifa per Sara

La fighter milanese rappresenta un pezzo importante della scena italiana degli sport da combattimento. La sua determinazione e la sua storia di atleta che bilancia lavoro e passione la rendono un modello di dedizione e resilienza.

Sabato 20 settembre, a Stoke on Trent, non sarà soltanto un match: sarà la prova che anche da una palestra di provincia come Rho si può arrivare sul grande palcoscenico europeo, portando con sé i colori di Milano e dell’Italia intera.

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