Il karate, arte marziale giapponese, ha trovato terreno fertile in Italia, sviluppandosi significativamente a partire dagli anni ’60. Milano, in particolare, ha svolto un ruolo cruciale nella diffusione e nell’evoluzione di questa disciplina nel paese.
Le prime radici del karate in Italia
L’introduzione del karate in Italia risale al 1965, quando il maestro Vladimiro Malatesti avviò i primi corsi presso la palestra Judo Kodokan di Firenze. Malatesti, nato a Roma nel 1928 e marinaio di professione, aveva scoperto il karate durante i suoi viaggi
Milano: un centro nevralgico per il karate italiano
Negli stessi anni, Milano iniziò a emergere come polo fondamentale per la diffusione del karate. La città divenne il fulcro di attività e iniziative che contribuirono alla crescita della disciplina a livello nazionale.
Il contributo di Hiroshi Shirai
Un momento decisivo per il karate milanese e italiano fu l’arrivo del maestro giapponese Hiroshi Shirai nel 1965. Dopo aver vinto il campionato della Japan Karate Association nel 1962, Shirai si trasferì a Milano, dove iniziò a insegnare lo stile Shotokan. La sua presenza elevò il livello tecnico del karate in Italia e ispirò numerosi praticanti.
La fondazione dell’AIK e l’evoluzione delle federazioni
Nel 1966, il maestro Shirai fondò l’Associazione Italiana Karate (AIK), segnando l’inizio di una strutturazione formale del karate nel paese. Nel 1970, l’AIK si trasformò nella Federazione Sportiva Italiana Karate (FESIKA), con presidente il dottor Giacomo Zoja.
Il ruolo di Roberto Fassi
Un altro pioniere del karate a Milano fu Roberto Fassi. Iniziò la pratica delle arti marziali con il jujutsu nel 1953 e successivamente con il judo sotto la guida del maestro Tadashi Koike. Nel 1963, Fassi iniziò a insegnare karate a Milano, contribuendo significativamente alla diffusione della disciplina.
La FIJLKAM e il riconoscimento ufficiale
La Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) è l’organismo sportivo affiliato al CONI che disciplina il karate in Italia. Fondata nel 1902 a Milano dal marchese Luigi Monticelli Obizzi, inizialmente si occupava di lotta e pesistica, per poi estendersi a varie arti marziali, tra cui il karate.
Conclusione
Il karate in Italia ha percorso una strada ricca di evoluzioni e contributi significativi. Milano, grazie all’opera di maestri visionari e appassionati, si è affermata come centro nevralgico per la diffusione e lo sviluppo di questa affascinante arte marziale nel paese.