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Nuova maglia Milan 2025/26: fiamme rossonere tra tradizione e identità

Il nuovo kit home sarà indossato contro il Monza il 24 maggio a San Siro

Il Milan ha presentato ufficialmente la nuova maglia home per la stagione 2025/26, realizzata da Puma e pronta al debutto nell’ultima gara di campionato contro il Monza. Il design fonde passato e futuro, restituendo ai tifosi l’essenza visiva del club.

Un design infuocato per esaltare la passione milanista

Il kit conserva le storiche strisce rossonere, arricchite però da un audace motivo a fiamme verticali. Un dettaglio grafico che celebra l’energia e la determinazione della squadra, incarnando lo spirito del “diavolo”, icona voluta dal fondatore Herbert Kilpin nel 1899.

Lo stemma rosso fuoco come simbolo di identità

A impreziosire ulteriormente il kit è lo stemma completamente rosso, un elemento inedito dal forte impatto visivo. Questo dettaglio grafico rafforza il legame con le origini senza rinunciare a una visione moderna del brand AC Milan. Il motto di Kilpin – «Rosso come il fuoco, nero come la paura» – rivive in una reinterpretazione potente e contemporanea.

Un debutto dal valore simbolico a San Siro

Il primo utilizzo della nuova maglia avverrà sabato 24 maggio a San Siro, nell’incontro con il Monza. Un’occasione speciale per mostrare al pubblico il nuovo volto della squadra, che unisce tradizione, innovazione e orgoglio.

Una maglia che racconta il Milan di ieri, oggi e domani

La nuova divisa home del Milan per la stagione 2025/26 non è solo un capo tecnico da gara, ma un vero e proprio manifesto di identità. Ogni dettaglio, dalla scelta grafica delle fiamme allo stemma rosso fuoco, è pensato per raccontare una storia lunga oltre un secolo, fatta di passione, lotta e orgoglio. In un calcio sempre più globale e orientato al marketing, il Milan sceglie di non dimenticare le proprie radici, ma anzi di valorizzarle in chiave moderna. Il debutto contro il Monza sarà quindi più di una semplice esibizione estetica: rappresenterà un passaggio simbolico tra passato e futuro, tra memoria e ambizione. Un messaggio forte, dentro e fuori dal campo

Milan, Tare verso la firma: Sarri si allontana, si apre il casting per la panchina

Il nuovo corso rossonero prende forma: tra strategie dirigenziali e scelte tecniche, il Milan si prepara a una svolta decisiva


Igli Tare pronto a diventare il nuovo direttore sportivo

Il Milan è a un passo dall’ufficializzare l’ingaggio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Dopo un periodo di valutazioni e colloqui, l’ex dirigente della Lazio sembra aver convinto la dirigenza rossonera, superando la concorrenza di Fabio Paratici. Secondo quanto riportato, l’accordo prevede un contratto biennale con opzione per un terzo anno, a circa 800.000 euro annui.

Tare è noto per la sua abilità nello scoprire talenti e nel gestire il mercato con risorse limitate, come dimostrato durante la sua lunga esperienza alla Lazio . La sua nomina rappresenta un segnale chiaro della volontà del Milan di affidarsi a figure esperte per rilanciare il progetto sportivo.


Conceição verso l’addio: si apre il casting per il nuovo allenatore

Con l’arrivo di Tare, sembra ormai certo l’addio di Sergio Conceição alla panchina rossonera al termine della stagione. Il tecnico portoghese, subentrato a stagione in corso, non verrà confermato per il prossimo anno.

La scelta del nuovo allenatore sarà una delle prime decisioni importanti per Tare. Tra i nomi più accreditati ci sono Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano e Francesco Farioli. Allegri, già alla guida del Milan dal 2010 al 2014, rappresenterebbe un ritorno di esperienza e conoscenza dell’ambiente. Italiano, attualmente al Bologna, è apprezzato per il suo gioco propositivo, mentre Farioli, ex tecnico dell’Ajax, è considerato una scommessa interessante per il futuro.


Sarri si allontana: divergenze con Tare

Nonostante le voci che accostavano Maurizio Sarri alla panchina del Milan, l’arrivo di Tare sembra aver raffreddato questa ipotesi. I due hanno lavorato insieme alla Lazio, ma il loro rapporto non è stato privo di attriti, e ciò potrebbe rappresentare un ostacolo per una nuova collaborazione .

Inoltre, Sarri è noto per le sue richieste economiche elevate, che potrebbero non essere in linea con le politiche di bilancio del Milan. Questi fattori rendono improbabile un suo approdo sulla panchina rossonera.


Le sfide del mercato: tra rinnovi e cessioni

Oltre alla questione allenatore, Tare dovrà affrontare diverse sfide sul fronte del mercato. Tra i dossier più urgenti ci sono i rinnovi di Theo Hernandez e Mike Maignan, due pilastri della squadra che potrebbero attirare l’interesse di altri club europei. Anche i giovani talenti come Tijjani Reijnders e Christian Pulisic sono osservati speciali, e il Milan dovrà decidere se trattenerli o monetizzare le loro cessioni.

In uscita, è già certo il ritorno di Tammy Abraham alla Roma, mentre il futuro di altri giocatori in prestito, come Alexis Saelemaekers e Yacine Adli, sarà valutato nelle prossime settimane. Sul fronte degli acquisti, il Milan è alla ricerca di rinforzi in difesa e a centrocampo, con l’obiettivo di costruire una rosa competitiva per la prossima stagione.


Obiettivi e prospettive per la stagione 2025-2026

Con l’ingaggio di Tare e la scelta del nuovo allenatore, il Milan punta a rilanciarsi sia in Italia che in Europa. Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, l’obiettivo è tornare a competere per i vertici della Serie A e per un percorso significativo nelle competizioni europee.

La dirigenza rossonera è consapevole delle sfide che l’attendono, ma confida nell’esperienza e nelle competenze di Tare per costruire un progetto solido e duraturo. I prossimi mesi saranno decisivi per delineare il futuro del club e per riconquistare la fiducia dei tifosi.

Manchester City pronto a offrire 60 milioni per Tijjani Reijnders

Il club inglese accelera per il centrocampista olandese Tijjani Reijnders, ma i rossoneri lo considerano incedibile

Il Manchester City punta su Tijjani Reijnders

Il Manchester City ha messo nel mirino Tijjani Reijnders, centrocampista olandese del Milan, come possibile rinforzo per la prossima stagione. Secondo quanto riportato da AS, il club inglese sarebbe pronto a offrire circa 60 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del giocatore. Pep Guardiola vede in Reijnders il profilo ideale per rinnovare il centrocampo dei Citizens.

Il Milan lo considera incedibile

Nonostante l’interesse del Manchester City, il Milan considera Reijnders un elemento fondamentale per il futuro della squadra. Il centrocampista ha recentemente rinnovato il suo contratto con i rossoneri fino al 2030, con un aumento dell’ingaggio a 3,5 milioni di euro netti a stagione. La dirigenza milanista ha dichiarato che non intende privarsi del giocatore, ritenendolo incedibile.

Le prestazioni di Tijjani Reijnders

Reijnders è diventato rapidamente un punto fermo del centrocampo milanista, distinguendosi per la sua versatilità e intelligenza tattica. Nella stagione in corso ha collezionato numerose presenze, contribuendo sia in fase difensiva che offensiva. Il suo impegno e la sua dedizione lo hanno reso uno dei giocatori più apprezzati dai tifosi e dalla dirigenza.

Il futuro di Reijnders

La scelta di Reijnders di restare al Milan rappresenta un segnale positivo per il club, che punta a costruire una squadra competitiva per il futuro. Con l’arrivo di un nuovo allenatore e possibili innesti sul mercato, i rossoneri mirano a tornare protagonisti in Italia e in Europa. La permanenza del centrocampista olandese sarà fondamentale per raggiungere questi obiettivi.

Il Milan punta sui giovani: rinnovo per Bartesaghi e Torriani

Due talenti cresciuti nel vivaio rossonero firmano un lungo contratto, confermando la strategia del club di valorizzare le proprie promesse.

Il progetto giovani del Milan

Il Milan continua a investire nel proprio settore giovanile, rinnovando i contratti di Davide Bartesaghi e Lorenzo Torriani fino al 30 giugno 2030. Entrambi classe 2005, i due calciatori rappresentano il futuro del club.

Davide Bartesaghi: un difensore in crescita

Nato il 29 dicembre 2005 a Erba, Bartesaghi è entrato nel settore giovanile del Milan all’età di 8 anni. Ha esordito in Serie A il 23 settembre 2023 contro l’Hellas Verona . Durante la stagione, ha collezionato presenze sia con la prima squadra che con il Milan Futuro.

Lorenzo Torriani: tra i pali con determinazione

Torriani, nato il 31 gennaio 2005 a Vimodrone, è tesserato del Milan dal luglio 2013. Ha esordito in Champions League il 17 settembre 2024 contro il Liverpool . Attualmente, è il terzo portiere della prima squadra.

Un impegno per il futuro

Il rinnovo di Bartesaghi e Torriani testimonia l’impegno del Milan nel valorizzare i propri giovani talenti. Il club punta a costruire una squadra competitiva, basata su una solida base di giocatori cresciuti nel vivaio.

Contestazione Milan: la Curva Sud annuncia la protesta prima di Milan-Monza

I tifosi organizzati del Milan pianificano una doppia manifestazione per esprimere il loro dissenso verso la dirigenza e la squadra.


La Curva Sud si mobilita: protesta annunciata per sabato

La stagione travagliata del Milhttps://www.acmilan.com/itan culmina in una nuova manifestazione di dissenso da parte della Curva Sud. In vista dell’ultima partita di campionato contro il Monza, prevista per sabato 24 maggio alle 20:45, i tifosi organizzati hanno annunciato una doppia protesta: un raduno davanti a Casa Milan e una contestazione all’interno dello stadio San Siro.


Raduno a Casa Milan: “Serve la massima partecipazione”

La Curva Sud ha diffuso un comunicato invitando tutti i tifosi a riunirsi alle ore 17:00 di sabato davanti alla sede del club in via Aldo Rossi. L’obiettivo è esprimere il malcontento per la gestione societaria e le deludenti prestazioni della squadra. Il messaggio è chiaro:

«Per tutti i Milanisti che hanno a cuore il futuro del nostro Milan: ritrovo ore 17.00 sabato pomeriggio prima di Milan-Monza nella piazza di Casa Milan. Serve la massima partecipazione da parte di tutto il popolo rossonero» .


Protesta a San Siro: abbandono del settore

Dopo il raduno, i tifosi si dirigeranno allo stadio San Siro. La Curva Sud ha annunciato che abbandonerà il settore dopo il primo quarto d’ora di gioco in segno di protesta. Questo gesto simbolico mira a lasciare la squadra “sola con la loro vergogna”, come dichiarato nel comunicato: «Da Casa Milan ci sposteremo tutti allo stadio dove entreremo per il primo quarto d’ora, facendo sentire anche dentro San Siro le nostre ragioni, per poi abbandonarli, lasciandoli soli con la loro vergogna» .


Un clima di tensione che dura da mesi

La contestazione non è un episodio isolato. Già in precedenza, la Curva Sud aveva manifestato il proprio dissenso in diverse occasioni. Durante la partita contro la Lazio, gli ultras avevano lasciato vuoto il secondo anello blu per i primi 15 minuti, per poi intonare cori contro la proprietà, in particolare contro Gerry Cardinale .

Anche durante la trasferta al Dall’Ara contro il Bologna, la tifoseria aveva espresso il proprio malcontento con cori e striscioni, sottolineando la frattura tra squadra e tifosi .


La dirigenza sotto accusa

Nel mirino dei tifosi non ci sono solo i giocatori, ma anche la dirigenza. La gestione del club da parte della proprietà americana è stata oggetto di critiche, con slogan come “Noi non siamo americani” intonati durante le partite .


Conclusioni

La doppia protesta annunciata per sabato rappresenta l’ennesimo segnale di una frattura profonda tra la tifoseria organizzata e la società. La Curva Sud, attraverso gesti simbolici e comunicati, continua a esprimere il proprio dissenso, chiedendo un cambiamento nella gestione del club.

Leão conteso da Barcellona e Atlético: il Milan cosa farà?

Il talento portoghese al centro del mercato estivo: tra offerte milionarie e la volontà di restare


Leao e il Milan: un legame forte, ma non indissolubile

Rafael Leão, ala sinistra portoghese classe 1999, è uno dei protagonisti del calciomercato estivo 2025. Nonostante il contratto in scadenza nel 2028 e un ruolo centrale nel progetto rossonero, il suo futuro è oggetto di speculazioni. Il Milan, reduce da una stagione deludente senza qualificazione alle coppe europee, potrebbe essere costretto a cedere alcuni dei suoi gioielli per finanziare la ricostruzione.

Leão ha più volte espresso il suo attaccamento al club: «Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere: voglio continuare a divertirmi e a giocare ad alto livello» . Tuttavia, l’interesse di club come Barcellona e Atlético Madrid potrebbe mettere alla prova la sua fedeltà.


Barcellona e Atlético Madrid: assalto a Leão

Il Barcellona, alla ricerca di un esterno offensivo di qualità, ha individuato in Leão il profilo ideale. Il club catalano avrebbe presentato un’offerta di 60 milioni di euro più contropartite tecniche, tra cui Andreas Christensen e Ferran Torres . Il Milan, però, valuta il giocatore tra i 90 e i 100 milioni di euro, forte del contratto appena rinnovato.

Anche l’Atlético Madrid di Diego Simeone è interessato al talento portoghese. Tuttavia, il gioco fisico e tattico dei colchoneros potrebbe non essere adatto alle caratteristiche tecniche e creative di Leão. Il Barcellona, con il suo stile di gioco più fluido e offensivo, sembra essere una destinazione più congeniale.


Il Milan fa muro: Leão è incedibile

La dirigenza rossonera, rappresentata dall’amministratore delegato Giorgio Furlani, ha ribadito l’incedibilità di Leão: «Resterà al Milan? Sicuramente, al 100%» . Anche il giornalista Carlo Pellegatti ha confermato che il club non ha intenzione di cedere il giocatore, nonostante le offerte ricevute.

Leão è considerato un pilastro del progetto tecnico del Milan, e la sua partenza rappresenterebbe un duro colpo per la squadra e i tifosi. Tuttavia, la mancanza di qualificazione alle competizioni europee e la necessità di finanziare il mercato potrebbero costringere il club a rivedere le proprie posizioni.


Scenari futuri: permanenza o addio?

Il futuro di Leão dipenderà da diversi fattori: la volontà del giocatore, le offerte dei club interessati e le strategie del Milan per la prossima stagione. Se da un lato il portoghese ha manifestato il desiderio di restare e contribuire alla rinascita del club , dall’altro le sirene di Barcellona e Atlético Madrid potrebbero essere difficili da ignorare.

Il Milan, dal canto suo, dovrà valutare attentamente le proposte ricevute e decidere se sacrificare uno dei suoi migliori talenti per finanziare la ricostruzione della squadra. La prossima sessione di mercato si preannuncia cruciale per il futuro del club e di Leão.

Christian Pulisic e il Milan: un rinnovo in bilico tra ambizioni e riflessioni

Il futuro dell’americano in rossonero dipende dalle strategie del club e dalle sue aspirazioni personali.

Il Milan e la proposta di rinnovo

Christian Pulisic, arrivato al Milan nell’estate del 2023 per circa 20 milioni di euro, ha rapidamente conquistato un ruolo centrale nella squadra. Con 17 gol stagionali, è diventato il miglior marcatore del club nella stagione 2024-25. Il Milan, riconoscendo il suo valore, ha proposto un rinnovo contrattuale fino al 2029 con un ingaggio netto di 5 milioni di euro a stagione, in aumento rispetto ai 4 milioni attuali.

Le incertezze di Pulisic

Nonostante l’accordo sembrasse vicino, Pulisic ha deciso di prendersi del tempo prima di firmare. Le sue esitazioni sono legate alla volontà di comprendere meglio i piani futuri del club, in particolare riguardo alla partecipazione costante alla Champions League e alla stabilità della dirigenza tecnica. Il giocatore desidera assicurarsi che le ambizioni del Milan siano allineate con le sue aspirazioni personali.

L’interesse della Premier League

Parallelamente, alcuni club della Premier League hanno manifestato interesse per Pulisic, contattando il suo entourage in vista di un possibile trasferimento. Sebbene l’americano si trovi bene a Milano, non esclude un ritorno in Inghilterra, dove ritiene di avere ancora obiettivi da raggiungere.

Il ruolo del nuovo direttore sportivo

La situazione contrattuale di Pulisic sarà una delle prime questioni che dovrà affrontare il nuovo direttore sportivo del Milan, Igli Tare. La sua capacità di gestire le trattative e di presentare un progetto convincente sarà determinante per convincere il giocatore a prolungare la sua permanenza in rossonero.

Le prossime mosse decisive

Il futuro di Christian Pulisic al Milan rimane incerto. La decisione finale dipenderà dalla capacità del club di rassicurare il giocatore sulle proprie ambizioni e sulla solidità del progetto tecnico. Nel frattempo, l’interesse di altri club europei aggiunge ulteriore pressione sulla dirigenza rossonera per concludere positivamente la trattativa.

Inter Under 23 e Milan Futuro: il futuro delle seconde squadre

Le sfide tra Inter e Milan, storicamente concentrate in Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e Champions League, potrebbero estendersi anche alla Serie C. Con l’introduzione delle seconde squadre, entrambe le società milanesi stanno valutando la possibilità di partecipare al campionato di terza serie con le rispettive formazioni Under 23.

La situazione attuale

Il Milan Futuro, la seconda squadra rossonera, ha concluso la sua prima stagione in Serie C con una retrocessione in Serie D, dopo aver perso i playout contro la SPAL. Nonostante ciò, la società guarda al futuro con l’ambizione di ritornare su. L’Inter, invece, sta progettando la creazione della propria Under 23 che dovrebbe partire il prossimo anno, con l’obiettivo di partecipare al campionato di Serie C appunto nella stagione 2025/2026.

I criteri di ripescaggio in Serie C

Secondo il Comunicato Ufficiale n. 172/A del 7 febbraio 2025, la FIGC ha stabilito i criteri per l’integrazione dell’organico del Campionato di Serie C 2025/2026. In caso di vacanza di organico, l’ordine di precedenza per i ripescaggi sarà il seguente:

  1. Una Seconda Squadra di Serie A
  2. Una società che abbia disputato il Campionato Nazionale Serie D
  3. Una società retrocessa dal Campionato di Serie C

Tuttavia, le seconde squadre non sono ammesse alla procedura di riammissione, che riguarda solo le società retrocesse dalla Serie C .

La posizione di Inter e Milan

Attualmente, l’Inter si trova in una posizione privilegiata per un eventuale ripescaggio, grazie alla sua presenza nelle Nazionali giovanili. Il Milan Futuro, purtroppo, si trova in una posizione sfavorevole, dovendo attendere il respingimento di almeno quattro domande di iscrizione per sperare in un ritorno in Serie C.

Conclusioni

Le sfide tra Inter e Milan potrebbero presto estendersi alla Serie C, con entrambe le società intenzionate a sviluppare le proprie seconde squadre. Il futuro delle seconde squadre in Serie C dipenderà dalle decisioni della FIGC e dalle dinamiche del campionato. Inter in vantaggio di ordine per la partecipazione sul Milan futuro che invece deve sperare nella respinta di almeno 4 proposte.

Milan, Igli Tare in pole per il ruolo di direttore sportivo

L’ex dirigente della Lazio Igli Tare è il principale candidato per guidare l’area sportiva rossonera nella prossima stagione

Un profilo esperto per rilanciare il Milan

Dopo una stagione deludente, culminata con l’esclusione dalle competizioni europee, il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo per avviare un progetto di rilancio. Tra i nomi più accreditati spicca quello di Igli Tare, ex dirigente della Lazio, che vanta un’esperienza pluriennale nel calcio italiano. Tare, attualmente libero da vincoli contrattuali, è considerato il candidato ideale per guidare l’area sportiva rossonera.

La carriera di Igli Tare

Igli Tare ha iniziato la sua carriera dirigenziale nel 2008, assumendo il ruolo di direttore sportivo della Lazio. Durante la sua gestione, il club biancoceleste ha conquistato diversi trofei, tra cui tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Tare è stato anche protagonista di operazioni di mercato di successo, portando a Roma giocatori come Miroslav Klose, Sergej Milinković-Savić e Ciro Immobile. Dopo 15 anni alla Lazio, Tare ha lasciato il club nel 2023, dichiarandosi pronto per nuove sfide professionali. Il suo profilo, caratterizzato da competenza e conoscenza del calcio italiano, lo rende un candidato ideale per il Milan, che punta a tornare ai vertici del calcio nazionale ed europeo

Le prospettive per il Milan

L’eventuale arrivo di Igli Tare al Milan rappresenterebbe un segnale forte da parte della dirigenza rossonera, intenzionata a costruire una squadra competitiva per la prossima stagione. Con l’esperienza e le competenze di Tare, il club potrebbe avviare un nuovo ciclo vincente, puntando su una strategia di mercato mirata e su una gestione sportiva efficace. In attesa di conferme ufficiali, l’ipotesi Tare al Milan continua a prendere corpo, alimentando le speranze dei tifosi rossoneri di vedere il club tornare protagonista in Italia e in Europa.

Tammy Abraham: il futuro incerto del centravanti rossonero

Tammy Abraham, attaccante inglese di 27 anni, è stato protagonista di una stagione altalenante con la maglia dell’AC Milan. Arrivato in prestito dalla Roma nell’estate del 2024, il suo impatto è stato significativo in Coppa Italia, dove ha segnato quattro gol, incluso un decisivo nella semifinale contro l’Inter . Tuttavia, in Serie A, le sue prestazioni sono state meno convincenti, con solo tre reti in oltre 1000 minuti di gioco .

Un addio probabile

Con il termine della stagione alle porte, il futuro di Abraham al Milan appare incerto. La dirigenza rossonera sembra orientata a non esercitare il diritto di riscatto, fissato tra i 20 e i 25 milioni di euro . Inoltre, il suo ingaggio annuale di circa 4,5 milioni di euro rappresenta un ostacolo per il club, che potrebbe non essere disposto a sostenere tale spesa.

L’interesse della Premier League

Nonostante le difficoltà al Milan, Abraham ha attirato l’attenzione di diversi club della Premier League. Secondo quanto riportato, squadre come West Ham, Newcastle, Everton, Nottingham Forest, Fulham e Leeds United sarebbero interessate a ingaggiarlo . In particolare, il West Ham sembrerebbe il club più determinato a portarlo in Inghilterra.

La volontà del giocatore

Abraham ha espresso il desiderio di rimanere a Milano, ma per farlo dovrebbe accettare una significativa riduzione del suo stipendio e un contratto più lungo . Tuttavia, la decisione finale dipenderà anche dalla Roma, che dovrà decidere se accettare una nuova trattativa con il Milan o cedere il giocatore a un altro club.

Conclusioni

Il futuro di Tammy Abraham è ancora in bilico. Se da un lato il Milan sembra orientato a non proseguire con l’attaccante, dall’altro Abraham stesso è disposto a fare sacrifici per restare. Con l’interesse di club della Premier League e la necessità di una decisione da parte della Roma, la prossima finestra di mercato estiva si preannuncia decisiva per il futuro del centravanti inglese.

Roma-Milan 3-1: vittoria cruciale dei giallorossi nella corsa europea

La Roma supera il Milan all’Olimpico e consolida il quinto posto in classifica, mentre i rossoneri sono fuori dalle coppe europee.

Un successo fondamentale per la Roma

La Roma ha ottenuto una vittoria significativa contro il Milan, imponendosi per 3-1 allo Stadio Olimpico in un match valido per la 37ª giornata di Serie A. Questo risultato permette ai giallorossi di consolidare il quinto posto in classifica, garantendosi un vantaggio importante nella corsa per un posto nelle competizioni europee della prossima stagione.

Cronaca della partita

Primo tempo: vantaggio immediato e reazione milanista

La partita si è accesa sin dai primi minuti: al 3′, Gianluca Mancini ha portato in vantaggio la Roma con un colpo di testa preciso su calcio d’angolo. Il Milan ha cercato di reagire, ma al 21′ ha subito un duro colpo con l’espulsione di Santiago Giménez per un fallo su Mancini, dopo revisione VAR. Nonostante l’inferiorità numerica, i rossoneri hanno trovato il pareggio al 39′ grazie a João Félix, che ha finalizzato un’azione corale con un tiro preciso dal limite dell’area.

Secondo tempo: la punizione di Paredes e gol di Cristante

Nella ripresa, la Roma ha ripreso il controllo del gioco e al 58′ ha trovato il gol del vantaggio con una splendida punizione di Leandro Paredes, che ha superato la barriera e si è insaccata alle spalle di Maignan. Il Milan ha provato a reagire, ma la difesa giallorossa ha resistito agli assalti finali, portando a casa una vittoria preziosa, chiusa dal 3 a 1 definitivo siglato da Cristante .

Analisi tattica

Roma: solidità e cinismo

La squadra di Claudio Ranieri ha mostrato una grande solidità difensiva e un’efficace gestione del possesso palla. L’espulsione di Giménez ha facilitato il compito dei giallorossi, che hanno saputo sfruttare la superiorità numerica per controllare il ritmo della partita e colpire nei momenti chiave.

Milan: reazione d’orgoglio ma poca incisività

Nonostante l’inferiorità numerica, il Milan ha mostrato carattere, riuscendo a pareggiare e creando alcune occasioni pericolose. Tuttavia, la mancanza di precisione sotto porta e l’organizzazione difensiva della Roma hanno impedito ai rossoneri di ottenere un risultato positivo.

Implicazioni per la classifica

Con questa vittoria, la Roma si porta a 66 punti, consolidando il quinto posto e avvicinandosi alla qualificazione per la Champions League. Il Milan, fermo a 60 punti è fuori delle competizioni europee, rendendo l’ultima giornata di campionato non più decisiva per le ambizioni europee dei rossoneri.

Conclusioni

La vittoria della Roma contro il Milan rappresenta un passo importante verso la qualificazione europea, evidenziando la capacità della squadra di Ranieri di gestire le partite cruciali. Il Milan, invece, dovrà riflettere sulle proprie prestazioni e cercare di ottenere un risultato positivo nell’ultima giornata per mantenere vive le speranze di qualificazione in Champions League.

Milan, Congerton in pole per il ruolo di DS

Il Milan si prepara a voltare pagina nella propria area tecnica. Secondo le ultime indiscrezioni, Lee Congerton è diventato il principale candidato per ricoprire il ruolo di direttore sportivo, una scelta che sorprende rispetto ai nomi inizialmente accostati al club, come Fabio Paratici e Igli Tare.

Congerton, 51 anni, è un profilo internazionale con esperienze in Premier League, Bundesliga e Serie A: ha lavorato con Chelsea, Amburgo, Celtic, Leicester e, più di recente, con l’Atalanta, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile per lo Sviluppo Internazionale dell’Area Sportiva.

Chi è Lee Congerton: carriera e competenze

Attualmente in forze all’Al-Ahli in Arabia Saudita, Congerton è noto per la sua abilità nel reclutamento e scouting, con una solida reputazione nel scoprire talenti emergenti. Durante la sua esperienza a Bergamo ha avuto un ruolo chiave nell’acquisto di Ademola Lookman, oggi tra i protagonisti della squadra di Gasperini.

La sua carriera è sempre stata legata a progetti di costruzione e rilancio: una caratteristica che sembra combaciare con la volontà del Milan di aprire un nuovo ciclo dopo una stagione al di sotto delle aspettative.

La scelta di Furlani per il rilancio tecnico

Secondo quanto riportato da Sportmediaset, sarebbe stato proprio l’amministratore delegato Giorgio Furlani a indicare Congerton come figura adatta a ricoprire il ruolo di DS. Una decisione che punta su un manager internazionale, capace di lavorare in sinergia con la proprietà americana e con il nuovo assetto tecnico del club.

Tare e Paratici restano sullo sfondo

Nonostante Igli Tare fosse presente all’Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia – fatto che aveva alimentato indiscrezioni su un suo coinvolgimento – e Fabio Paratici venisse considerato un nome autorevole, i contatti più concreti nelle ultime ore sembrano portare proprio al dirigente gallese.

Nomina attesa a breve: verso il nuovo Milan

La nomina ufficiale di Congerton come direttore sportivo potrebbe arrivare già nei prossimi giorni. L’obiettivo? Costruire una rosa competitiva per la stagione 2025/26, puntando su un mercato mirato e sostenibile.

Il Milan vuole rilanciarsi, in Italia e in Europa. E, secondo la nuova visione societaria, tutto parte da una guida tecnica forte, competente e moderna.

calciomercato Milan
calciomercato Milan

Roma-Milan: ultima chiamata per l’Europa all’Olimpico

Domenica 18 Maggio 2025, ore 20:45 – Serie A Enilive, 37ª giornata

Contesto e importanza della partita

All’Olimpico di Roma, domenica 18 maggio 2025, andrà in scena una delle partite più decisive della stagione di Serie A Enilive: Roma-Milan. Con il fischio d’inizio fissato per le ore 20:45, le due squadre si affrontano in una sfida cruciale per la qualificazione alle competizioni europee.

Situazione di classifica e obiettivi

La Roma, allenata da Claudio Ranieri, arriva a questo incontro con l’obiettivo di mantenere vive le speranze di qualificazione alla Champions League. Dopo una sconfitta contro l’Atalanta, i giallorossi sono chiamati a vincere e sperare in risultati favorevoli da parte di Juventus e Lazio.

Il Milan, guidato da Sérgio Conceição, cerca il riscatto dopo la delusione in finale di Coppa Italia. Una vittoria contro la Roma sarebbe fondamentale per consolidare le possibilità di qualificazione alle coppe europee.

Dove vedere Roma-Milan in TV e streaming

La partita sarà trasmessa in diretta esclusiva su DAZN. Per seguire l’incontro in TV, è possibile scaricare l’app di DAZN su smart TV compatibili, console PlayStation o Xbox, oppure utilizzare dispositivi come Amazon Firestick, Google Chromecast o TIMVISION Box. In alternativa, è disponibile lo streaming su PC, smartphone o tablet tramite l’app o il sito ufficiale di DAZN.

Probabili formazioni

Roma (3-5-2)

Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Soulé, Koné, Cristante, Pisilli, Angelino; Shomurodov, Dovbyk. Allenatore: Claudio Ranieri.

Milan (3-4-3)

Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Theo Hernandez; Pulisic, Gimenez, Leao. Allenatore: Sérgio Conceição.

Aggiornamenti su infortuni e rientri

Nel Milan, diverse sono le incertezze legate alle condizioni fisiche dopo la finale di Coppa Italia: Leao rientra dalla squalifica e dovrebbe essere titolare, mentre Gimenez potrebbe sostituire Jovic nel tridente offensivo. Fra i convocati si potrebbe rivedere Emerson Royal, ancora non al massimo della forma.

Per la Roma permangono assenze importanti: Dybala e Pellegrini sono indisponibili, mentre restano in dubbio alcuni giocatori in difesa e centrocampo, con Celik e Rensch in ballottaggio per una maglia davanti al portiere Svilar. In mezzo al campo, la lotta per un posto riguarda Cristante e Paredes.

Telecronaca e commento tecnico

La diretta di Roma-Milan sarà raccontata da Edoardo Testoni, con il commento tecnico affidato a Emanuele Giaccherini, per garantire un’esperienza di visione coinvolgente e approfondita.

L’importanza della sfida per la qualificazione europea

Roma-Milan si preannuncia come una partita ad alta intensità, con entrambe le squadre determinate a conquistare i tre punti per avvicinarsi all’obiettivo europeo. I tifosi giallorossi sperano in un ultimo slancio sotto la guida di Ranieri, mentre i rossoneri cercano il riscatto dopo la delusione in Coppa Italia. Un match che promette emozioni e che potrebbe risultare decisivo per il futuro delle due squadre in Europa.

Vincenzo Italiano sfida Massimiliano Allegri per la panchina del Milan: le prospettive della guida rossonera

La scelta del nuovo allenatore per la panchina del Milan si configura come una delle decisioni più delicate e strategiche per il futuro del club, in cima alle preferenze dei bookmaker continua a trovarsi Massimiliano Allegri e, negli ultimi giorni, Vincenzo Italiano ha acquisito nuovo vigore.

Analisi delle quote e posizionamenti attuali

Secondo le ultime rilevazioni di Snai, riportate da Agipronews, Massimiliano Allegri rimane il favorito per la panchina rossonera, con una quota che si aggira attorno a 3,50. Tuttavia, il recente successo di Vincenzo Italiano nella finale di Coppa Italia ha portato a un significativo calo delle sue quote, scese da 16 a 6, collocandolo alla pari con Gian Piero Gasperini, altro candidato di spicco. Roberto De Zerbi si posiziona in terza posizione con una quota di 4, seguito da Maurizio Sarri e Antonio Conte, entrambi quotati intorno a 5.

L’impatto della Coppa Italia sulla candidatura di Italiano

La vittoria in Coppa Italia rappresenta un elemento di forte impulso per la candidatura di Italiano. Questo risultato ha evidenziato le sue capacità nel gestire situazioni di alta pressione e nel guidare una squadra verso il successo in competizioni importanti. Lo stile di gioco proposto da Italiano, improntato a dinamismo e valorizzazione dei giovani talenti, si allinea con le esigenze di una squadra come il Milan, desiderosa di rinnovamento senza rinunciare alla competitività.

Le strategie della dirigenza rossonera

La dirigenza del Milan si trova ora davanti a una scelta che non riguarda solo il singolo allenatore, ma l’intero progetto sportivo e gestionale. Confermare Allegri significherebbe puntare sulla continuità e sull’esperienza consolidata, mentre scegliere Italiano o Gasperini potrebbe segnare una svolta verso un approccio più innovativo e giovane. Nel mezzo ci sono figure come Sarri e Conte, allenatori di caratura internazionale, che offrono alternative valide ma con filosofie di gioco e gestione molto diverse.

Il bilanciamento tra esperienza e innovazione

La competizione per la panchina del Milan mette in luce la tensione tra il desiderio di stabilità e la necessità di innovazione. Allegri, con la sua esperienza e il suo curriculum di successi, rappresenta un porto sicuro, mentre Italiano incarna un profilo emergente, capace di portare freschezza e dinamismo alla panchina del Milan. Questo dualismo riflette anche una scelta strategica più ampia, tra mantenere uno status consolidato o abbracciare un cambiamento che potrebbe determinare il futuro del club.

Prospettive future e sviluppi attesi

Le prossime settimane saranno decisive per sciogliere il nodo relativo alla guida tecnica del Milan. Le decisioni della società dovranno tener conto di molteplici fattori: risultati sportivi, visione a lungo termine, gestione del gruppo e rapporti con la tifoseria. Il mondo del calcio, e in particolare quello rossonero, seguirà con attenzione ogni passo, consapevole che la scelta del tecnico potrà influenzare in modo significativo il cammino della squadra nelle stagioni future.

Milan, rivoluzione in panchina: Sarri in pole, Allegri e De Zerbi sullo sfondo

Il club rossonero si prepara a un nuovo ciclo dopo una stagione deludente: Conceição verso l’addio, si valutano profili italiani per rilanciare il progetto


Conceição ai titoli di coda: il Milan cerca una svolta

La sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna ha segnato il punto di non ritorno per Sergio Conceição. Dopo l’esonero di Paulo Fonseca, l’allenatore portoghese non è riuscito a risollevare le sorti del Milan, che ha chiuso la stagione con 15 sconfitte su 53 partite, pari al 28% del totale . Un rendimento insufficiente per un club con ambizioni di vertice, che ha visto sfumare l’accesso alla Champions League e ha fallito l’obiettivo Coppa Italia.

La dirigenza, composta da Gerry Cardinale, Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimović e Geoffrey Moncada, è ora chiamata a prendere decisioni cruciali per il futuro del club. La priorità è individuare un allenatore capace di imprimere una svolta tecnica e motivazionale alla squadra.


Sarri in vantaggio per la panchina rossonera

Tra i nomi più accreditati per la successione di Conceição spicca quello di Maurizio Sarri. L’ex tecnico di Napoli, Chelsea, Juventus e Lazio è stato proposto alla dirigenza rossonera e, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe in vantaggio nella corsa alla panchina . Sarri, noto per il suo gioco offensivo e organizzato, rappresenterebbe una scelta di continuità con la tradizione calcistica italiana e potrebbe riportare entusiasmo nell’ambiente milanista.


Allegri e De Zerbi: alternative di spessore

Massimiliano Allegri, già allenatore del Milan dal 2010 al 2014 con uno scudetto conquistato, è un’altra opzione sul tavolo. Nonostante lo scarso feeling con Ibrahimović, Allegri gode della stima di una parte della dirigenza e dei tifosi, che vedono in lui un tecnico esperto e vincente . I bookmaker lo considerano il favorito per la panchina rossonera, con una quota di 1,75.

Roberto De Zerbi, attualmente al Marsiglia, è un altro profilo apprezzato per il suo calcio propositivo e moderno. Cresciuto nel settore giovanile del Milan, De Zerbi potrebbe rappresentare una scelta innovativa e in linea con le nuove tendenze tattiche.


Fabregas e le altre opzioni

Cesc Fàbregas, alla guida del Como, ha attirato l’attenzione per il suo lavoro con la squadra lombarda, portata alla salvezza in Serie A con un gioco piacevole ed efficace. Il suo nome è stato accostato al Milan come possibile sorpresa per la panchina, ma sembra molto difficile, dopo le ultime dichiarazioni, lo spagnolo sembra essere sicuro di continuare la sua avventura al Como . Altri nomi circolati includono Gian Piero Gasperini, nel caso lasci l’Atalanta, e Vincenzo Italiano, anche se il suo entourage non ha ricevuto contatti ufficiali dalla dirigenza rossonera.


La necessità di una nuova struttura dirigenziale

Oltre alla scelta dell’allenatore, il Milan è chiamato a rivedere la propria struttura dirigenziale. La mancanza di un direttore sportivo con pieni poteri decisionali è stata una delle criticità emerse nella stagione appena conclusa. La dirigenza dovrà individuare un profilo capace di costruire una squadra competitiva e condividere con l’allenatore le strategie di mercato.


Conclusione

Il Milan si trova di fronte a un bivio cruciale per il proprio futuro. La scelta del nuovo allenatore e la riorganizzazione della dirigenza saranno determinanti per rilanciare le ambizioni del club e riportarlo ai vertici del calcio italiano ed europeo. I prossimi mesi saranno decisivi per capire quale direzione prenderà il progetto rossonero.

Finale di Coppa Italia Milan-Bologna: ascolti record per Canale 5 e grande successo tra i giovani

Ascolti straordinari per la finale di Coppa Italia.

Numeri record e coinvolgimento crescente nella serata della finale

La finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna ha conquistato il pubblico televisivo. È stato l’evento sportivo più seguito della serata, con numeri da record. Canale 5 ha registrato una performance straordinaria. Questo conferma il forte interesse per il calcio e per questa competizione nazionale.

La sfida, andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, ha raccolto una media di 6.530.000 spettatori. Canale 5 ha ottenuto uno share del 30,88% sull’intero pubblico televisivo. I dati mostrano un consenso particolarmente elevato anche tra il target commerciale, con una quota del 33,76%. Particolarmente significativo è il risultato ottenuto tra i giovani spettatori dai 15 ai 34 anni. Qui lo share ha raggiunto il 36,77%, segno di un coinvolgimento crescente delle nuove generazioni nel mondo del calcio.

Picchi di ascolto e la conferma della popolarità della Coppa Italia

Nel corso della partita si sono raggiunti picchi di 7.575.000 telespettatori e uno share superiore al 40%. Questo dimostra come la finale sia stata seguita con grande attenzione e partecipazione emotiva da una larga fetta del pubblico. I dati sottolineano il ruolo centrale che la Coppa Italia continua a ricoprire nel panorama sportivo nazionale.

L’attenzione non si è esaurita con il fischio finale

Anche il post-partita, con la trasmissione “Coppa Italia Live” condotta da Monica Bertini, ha confermato l’interesse per l’evento. Il programma, che ha commentato la gara con analisi, interviste e approfondimenti, è stato seguito da 1.840.000 spettatori. Ha ottenuto uno share del 19,14%. Questo risultato dimostra la capacità del format di mantenere alta l’attenzione anche dopo la conclusione del match.

Il calcio come evento televisivo di grande richiamo

Il successo di questa finale dimostra ancora una volta come il calcio rappresenti un appuntamento imperdibile per milioni di italiani. Molti si sono riuniti davanti allo schermo per seguire le emozioni della partita. L’ampia fascia di pubblico coinvolto, che abbraccia diverse generazioni, conferma l’appeal trasversale della Coppa Italia. Inoltre, Canale 5 si conferma punto di riferimento per la trasmissione degli eventi sportivi più rilevanti.

La diretta allo stadio Olimpico ha unito passione, spettacolo e interesse mediatico. Ha regalato uno spettacolo apprezzato da milioni di telespettatori. Questo ha consolidato il successo della competizione nel calendario sportivo nazionale.

Conceicao e Joao Felix sempre più lontani dalla conferma per la prossima stagione

Dopo la sconfitta del Milan nella finale di coppa Italia contro il Bologna si chiude praticamente la stagione rossonera, bilancio negativo con un solo trofeo vinto e con tutta probabilità esclusa la possibilità di giocare la Champions League il prossimo anno. In questo clima caotico anche senza ancora aver ufficializzato un nuovo direttore sportivo si parla già di conferme per la prossima stagione. Tra i nomi che con molta probabilità non verranno confermati ci sono il tecnico Sergio Conceicao e l’attaccante Joao Felix.

Conceicao non confermato

Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano la società rossonera non ha intenzione di confermare il tecnico portoghese per la prossima stagione. Negli ultimi mesi si è parlato di vari nomi associati alla panchina del Milan da Allegri a De Zerbi fino a Sarri. Quest’estate il Milan avrà dunque il compito di piazzare i propri ruoli sceglieno allenatore e direttore sportivo per poi concentrarsi sull’organico tecnico capendo da chi ripartire.

Anche Joao Felix in partenza

Con tutta probabilità come si vociferava da mesi anche Joao Felix non rimarrà al Milan, il giocatore farà probabilmente ritorno al Chelsea rientrando dal prestito. La sua permanenza in Inghilterra è comunque incerta, considerando le difficoltà incontrate dal giocatore in passato in premier league. La qualità tecnica del giocatore non è in discussione e anche tramite il suo agente il portoghese si metterà in moto per cercare una nuova squadra che possa permettergli di esprimersi al meglio.

Conclusioni

Il Milan deve dimenticare al più presto i risultati negativi di questa stagione, la società deve invertire la rotta, un club come il Milan ha l’obbligo di tornare a vincere in fretta già dalla prossima annata. Molte decisioni ancora da prendere ma tra queste sembrano sicuri l’addio al Milan di Conceicao e Joao Felix.

Milan ko in Coppa Italia: pagelle e analisi della sconfitta contro il Bologna

Il Milan esce sconfitto per 1-0 dalla sfida contro il Bologna in finale di Coppa Italia Frecciarossa, con il gol decisivo di Ndoye al 53’. Una partita che ha visto i rossoneri incapaci di reagire dopo il gol avversario, con diversi cali di rendimento in tutti i reparti. Analizziamo nel dettaglio le pagelle dei singoli giocatori e le principali problematiche che hanno condizionato il risultato finale.

Milan, una prestazione deludente

Il Milan non è riuscito a rispondere con la giusta intensità alla pressione del Bologna, cedendo di fronte alla solidità difensiva degli avversari. L’approccio alla partita è stato sottotono, con i rossoneri incapaci di trovare la giusta fluidità nel gioco. La sconfitta è arrivata in un momento cruciale della stagione, mettendo in evidenza alcune problematiche che il tecnico Conceição dovrà affrontare con urgenza.

Le pagelle del Milan: una squadra in difficoltà

Maignan 6,5 – Unica nota positiva tra i rossoneri. Molto reattivo su alcune conclusioni, ma nulla può sul gol di Ndoye.
Tomori 5,5 – La sua partita è stata caratterizzata da alcuni errori nei contrasti, con difficoltà a contenere gli attaccanti del Bologna.
Gabbia 5,5 – Non è riuscito a dare la necessaria sicurezza alla difesa, commettendo qualche sbavatura che ha rischiato di compromettere ulteriormente la partita.
Pavlovic 5,5 – Le sue letture difensive sono state imprecise e ha mostrato una certa fragilità durante i duelli aerei.
Theo Hernandez 6 – Ha provato a spingere sulla fascia sinistra, ma non è riuscito a essere incisivo come nelle partite precedenti.
Jimenez 6 – Prestazione sufficiente, ma senza acuti. Non è riuscito a incidere come ci si aspetterebbe da un centrocampista di questa qualità.
Fofana 5 – Poco visibile in campo, ha faticato a far girare la palla e non è mai riuscito a concludere in maniera pericolosa.
Reijnders 5,5 – Discontinuo e troppo impreciso nei passaggi. La sua prestazione è stata ben lontana da quella che ci si aspetterebbe da un titolare.
Pulisic 5 – Non ha dato alcun contributo significativo alla partita. Troppo lontano dalla porta e privo di idee.
Jovic 5,5 – Ha cercato di dare una mano in attacco ma è stato spesso isolato e non ha mai trovato la giusta posizione per finalizzare.
Leao 6 – L’unico a provare a fare qualcosa in avanti, ma la sua prestazione è stata comunque ben al di sotto delle aspettative. Troppo solo in attacco e poco supportato dai compagni.

Le sostituzioni di Conceição

Le sostituzioni effettuate da Conceição non sono riuscite a cambiare l’inerzia della partita. Walker e Joao Felix sono entrati per cercare di dare più vivacità al gioco, ma anche loro sono stati incapaci di sfondare la difesa del Bologna. L’ingresso di Gimenez e Chukwueze non ha cambiato il corso della partita, dimostrando la difficoltà di trovare soluzioni concrete in attacco.

Il Bologna merita la vittoria

Il Bologna si è presentato in campo con un atteggiamento molto solido, gestendo bene le difficoltà e sfruttando l’occasione per colpire al momento giusto. Ndoye, con il suo gol al 53′, è stato l’autore della rete decisiva. La squadra di Italiano ha mostrato una compattezza difensiva che ha messo in grande difficoltà il Milan, incapace di reagire dopo il vantaggio subito. I rossoblù si sono difesi con ordine e, nonostante la pressione rossonera, sono riusciti a portare a casa un risultato di prestigio.

Le pagelle del Bologna: solidità e concretezza

Skorupski 7 – Prestazione impeccabile. Molto sicuro nelle uscite e decisivo con alcuni interventi sulla conclusione di Leao.
Holm 6 – Ha ben contenuto Leao e ha gestito con esperienza le poche avanzate del Milan sulla sua fascia.
Beukema 6,5 – Solido, ha fermato quasi tutte le iniziative offensive del Milan con tempismo e fisicità.
Lucumi 6 – Buona partita in difesa, non ha avuto particolari difficoltà nel contenere gli attaccanti rossoneri.
Miranda 6,5 – Molto concentrato e deciso, ha dato sicurezza alla difesa del Bologna.
Freuler 7 – Uno dei migliori in campo. Ha dettato i tempi del gioco, recuperando palloni e distribuendo con intelligenza.
Ferguson 6,5 – Buona partita in fase di interdizione e con qualche buona iniziativa offensiva.
Orsolini 6,5 – Sempre pericoloso, ha creato alcuni problemi alla difesa milanista con i suoi inserimenti sulla fascia.
Fabbian 7 – Prestazione di qualità, si è fatto trovare pronto in ogni fase della partita.
Ndoye 7,5 – È lui il protagonista della serata. Il suo gol ha deciso il match, ma è stato anche pericoloso in altre circostanze.
Castro 6,5 – Ha dato equilibrio alla squadra, riuscendo a gestire il possesso palla senza mai far calare l’intensità.

Il bilancio del Milan: un inizio difficile da digerire

La sconfitta contro il Bologna lascia una serie di interrogativi sul futuro del Milan. La squadra ha dimostrato di essere lontana dalla forma migliore, incapace di esprimere il gioco fluido che ci si aspetta da una squadra di livello. Il reparto offensivo è sembrato spuntato, e la difesa ha sofferto troppo in alcune circostanze. Gli errori individuali e la mancanza di reazione al gol subito sono segnali che devono essere corretti al più presto.

Reijnders, il Manchester City accelera: il Milan resiste

Il Manchester City ha messo gli occhi su Tijjani Reijnders, centrocampista olandese classe 1998, attualmente in forza al Milan. Dopo sei mesi di osservazione, il club inglese sembra pronto a fare sul serio per assicurarsi le prestazioni del giocatore, considerato da Pep Guardiola come un obiettivo primario per rinforzare il centrocampo dei Citizens. Tuttavia, il Milan non ha intenzione di lasciar partire facilmente uno dei suoi elementi chiave.


Il profilo di Reijnders: crescita e rendimento al Milan

Arrivato al Milan nell’estate del 2023 dall’AZ Alkmaar per circa 20 milioni di euro, Reijnders ha rapidamente conquistato un posto da titolare nel centrocampo rossonero. Con 88 presenze ufficiali, 16 gol e 11 assist, il giocatore ha dimostrato di essere un elemento fondamentale per la squadra, grazie alla sua capacità di unire qualità tecniche e tattiche. Il suo rendimento non è passato inosservato, attirando l’interesse di top club europei come il Manchester City e il Barcellona.


Il Manchester City fa sul serio

Il Manchester City avrebbe deciso di intensificare i contatti per Reijnders, considerandolo una priorità per il prossimo mercato estivo. Il club inglese sarebbe disposto a investire oltre 70 milioni di euro per assicurarsi il centrocampista olandese. Tuttavia, al momento non ci sono offerte ufficiali sul tavolo, e il Milan non sembra intenzionato a cedere facilmente il giocatore.


La risposta del Milan: rinnovo fino al 2030

Per contrastare l’interesse del Manchester City e di altri club, il Milan ha deciso di blindare Reijnders con un nuovo contratto. Il centrocampista ha recentemente firmato un prolungamento fino al 30 giugno 2030, con un significativo aumento dell’ingaggio, che lo rende uno dei giocatori più pagati della rosa rossonera. Questo rinnovo rappresenta un chiaro segnale della volontà del club di puntare su di lui per il futuro.


Le dichiarazioni di Reijnders: fedeltà al Milan

Nonostante le sirene provenienti da Manchester e Barcellona, Reijnders ha ribadito il suo attaccamento al Milan. In un’intervista rilasciata durante il ritiro con la nazionale olandese, il centrocampista ha dichiarato: «Al Milan sto molto bene». Queste parole confermano la sua volontà di continuare il percorso iniziato con il club rossonero.


Il valore di mercato e le prospettive future

Il valore di mercato di Reijnders è in costante crescita, e il Milan lo valuta ben oltre i 70 milioni di euro offerti dal Manchester City. Il club rossonero è consapevole dell’importanza del giocatore e non ha intenzione di cederlo, a meno di offerte irrinunciabili. Tuttavia, in caso di mancato accesso alla Champions League, la situazione potrebbe cambiare, rendendo il centrocampista olandese un potenziale sacrificabile per esigenze di bilancio.


Conclusioni

Il futuro di Tijjani Reijnders è al centro dell’attenzione in vista del prossimo mercato estivo. Il Manchester City è pronto a fare un’offerta importante per il centrocampista olandese, ma il Milan ha già mosso i primi passi per blindarlo con un nuovo contratto. La volontà del giocatore di restare in rossonero potrebbe essere decisiva, ma molto dipenderà dalle dinamiche del mercato e dai risultati sportivi della squadra nella stagione in corso.

Milan e Bologna: la finale di Coppa Italia tra prestigio e premi milionari

Un trofeo, due storie e un montepremi che può cambiare una stagione. Scopri quanto può guadagnare la squadra che riuscirà a vincere la finale.


L’Iimportanza economica della Coppa Italia

La Coppa Italia non rappresenta solo un prestigioso trofeo nazionale, ma anche un’importante fonte di introiti per i club partecipanti. La squadra vincitrice può incassare fino a 7,6 milioni di euro, mentre la finalista sconfitta riceve 5 milioni di euro . Queste cifre includono i premi per ogni fase superata: dagli ottavi di finale (400.000 euro) ai quarti (850.000 euro), fino alla semifinale (1,7 milioni di euro).


Milan: alla ricerca del riscatto

Il Milan, guidato da Sérgio Conceição, vede nella finale un’opportunità per riscattare una stagione altalenante. Dopo aver conquistato la Supercoppa Italiana a gennaio, i rossoneri puntano a chiudere l’annata con un altro trofeo. La vittoria garantirebbe non solo prestigio, ma anche l’accesso diretto all’Europa League, fondamentale per le ambizioni europee del club.


Bologna: un sogno lungo 51 Anni

Il Bologna, sotto la guida di Vincenzo Italiano, torna in finale di Coppa Italia dopo 51 anni. Il club emiliano sogna di sollevare il trofeo per la terza volta nella sua storia, l’ultima risale al 1974. La vittoria rappresenterebbe un traguardo storico e un’importante iniezione di fiducia per il futuro.


Implicazioni finanziarie e sportive

Oltre ai premi diretti, la vittoria in Coppa Italia offre ulteriori vantaggi economici. La partecipazione alla Supercoppa Italiana, ad esempio, può portare introiti significativi grazie ai diritti televisivi e agli sponsor. Inoltre, l’accesso all’Europa League garantisce ulteriori entrate derivanti dalla partecipazione alle competizioni europee.


Conclusione

La finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna non è solo una sfida sportiva, ma anche un evento con importanti risvolti economici. Per entrambe le squadre, la vittoria rappresenterebbe un punto di svolta nella stagione, offrendo prestigio e risorse finanziarie cruciali per il futuro.