Il tecnico rossonero Conceição in vista del Genoa chiarisce: «Penso solo al campo, non gestisco niente»
Il Milan di Conceição prepara la sfida di Marassi senza calcoli
Nessun turnover premeditato, nessuna rotazione forzata. Sergio Conceição si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Milan con un messaggio preciso: non esistono gare da sottovalutare, anche se all’orizzonte si staglia la finale di Coppa Italia. In una stagione segnata da alti e bassi, l’allenatore portoghese conferma un approccio diretto e coerente: lavorare ogni giorno per alzare il livello.
L’assenza di Abraham e i dubbi su Jovic
Conceição ha aperto la conferenza affrontando la questione infortuni: «Jovic sta meglio, ha fatto tre allenamenti con noi» ha spiegato, lasciando però intendere che la sua presenza dal primo minuto è ancora in bilico. Al contrario, sarà out Tammy Abraham, fermato da un fastidio fisico, così come Bondo e Sottil, entrambi indisponibili.
Nonostante le assenze, il tecnico ha ribadito: «Conto su tutti. I calciatori sono preparati per giocare e ho fiducia in tutti loro». Un atteggiamento che evidenzia l’intenzione di valorizzare l’intera rosa, senza alimentare gerarchie rigide.
La continuità del modulo e la fiducia nel gruppo
Negli ultimi mesi il Milan ha lavorato su un nuovo assetto tattico, e Conceição ha sottolineato il percorso di adattamento: «Stiamo cercando equilibrio. I giocatori cominciano a conoscere meglio quello che voglio. Lavoriamo sulla continuità, sulla coesione tra i reparti».
Il riferimento è al sistema 3-4-3 che ha dato buone risposte nelle ultime settimane, soprattutto in termini di copertura e intensità. Tuttavia, il tecnico ha ricordato che nel calcio «possono esserci sempre contrattempi», come quello capitato a Jovic contro il Venezia.
Su Theo, Leão e la gestione del gruppo
A chi gli ha chiesto se ci sia già la testa al Bologna (avversario in Coppa), Conceição ha risposto con fermezza: «Non devo gestire niente. Noi lavoriamo ogni giorno per un club come il Milan. Il nostro dovere è dimostrare qualità ai tifosi, in ogni partita. Non si gioca solo in undici».
Ha poi difeso due degli uomini simbolo della squadra, Theo Hernandez e Rafael Leão: «Sono tra i migliori al mondo nei loro ruoli. Serve solo continuità. A volte le cose non girano bene, ma contano il momento e la disponibilità».
Attacco: ballottaggio tra Gimenez e Jovic
La scelta per l’attacco non è ancora stata fatta. Conceição ha confermato che la decisione tra Gimenez e Jovic verrà presa solo a ridosso del match: «Entrambi hanno grandissime qualità, sono diversi, ma possiamo anche vederli insieme. Dipenderà dalla partita».
Ha poi aggiunto un passaggio importante: «Nel calcio cambia tutto in un momento. Per questo guardiamo al lavoro quotidiano e pensiamo a gara dopo gara». Una filosofia che ricorre in ogni suo intervento.
Focus su Jimenez e Loftus-Cheek
Il tecnico portoghese ha voluto soffermarsi anche su due profili che stanno crescendo nel corso della stagione. Su Alex Jimenez: «Ha qualità, ma deve migliorare concentrazione e continuità. È giovane, ma ha presenza fisica e capisce le situazioni tattiche. Deve pensare da professionista di alto livello».
Su Ruben Loftus-Cheek, invece: «È un giocatore molto capace. Nato per essere un box to box, può giocare più avanzato o arretrato. Ha forza, tecnica e arriva con facilità in area avversaria. Sta bene e contiamo su di lui in questo finale di stagione».
Difesa e solidità: un lavoro collettivo
L’ultima riflessione riguarda la fase difensiva, finora altalenante. «Il sistema di gioco non basta. Serve lavoro di squadra. L’attacco ha creato molto, ma è mancata la solidità. Ora lavoriamo anche sui dettagli individuali, sugli errori dei singoli, per costruire una squadra più compatta».
Nonostante i passi avanti, il Milan continua a inseguire stabilità difensiva, che sarà decisiva nella volata finale della stagione.