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Milan, Tare verso la firma: Sarri si allontana, si apre il casting per la panchina

Il nuovo corso rossonero prende forma: tra strategie dirigenziali e scelte tecniche, il Milan si prepara a una svolta decisiva


Igli Tare pronto a diventare il nuovo direttore sportivo

Il Milan è a un passo dall’ufficializzare l’ingaggio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. Dopo un periodo di valutazioni e colloqui, l’ex dirigente della Lazio sembra aver convinto la dirigenza rossonera, superando la concorrenza di Fabio Paratici. Secondo quanto riportato, l’accordo prevede un contratto biennale con opzione per un terzo anno, a circa 800.000 euro annui.

Tare è noto per la sua abilità nello scoprire talenti e nel gestire il mercato con risorse limitate, come dimostrato durante la sua lunga esperienza alla Lazio . La sua nomina rappresenta un segnale chiaro della volontà del Milan di affidarsi a figure esperte per rilanciare il progetto sportivo.


Conceição verso l’addio: si apre il casting per il nuovo allenatore

Con l’arrivo di Tare, sembra ormai certo l’addio di Sergio Conceição alla panchina rossonera al termine della stagione. Il tecnico portoghese, subentrato a stagione in corso, non verrà confermato per il prossimo anno.

La scelta del nuovo allenatore sarà una delle prime decisioni importanti per Tare. Tra i nomi più accreditati ci sono Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano e Francesco Farioli. Allegri, già alla guida del Milan dal 2010 al 2014, rappresenterebbe un ritorno di esperienza e conoscenza dell’ambiente. Italiano, attualmente al Bologna, è apprezzato per il suo gioco propositivo, mentre Farioli, ex tecnico dell’Ajax, è considerato una scommessa interessante per il futuro.


Sarri si allontana: divergenze con Tare

Nonostante le voci che accostavano Maurizio Sarri alla panchina del Milan, l’arrivo di Tare sembra aver raffreddato questa ipotesi. I due hanno lavorato insieme alla Lazio, ma il loro rapporto non è stato privo di attriti, e ciò potrebbe rappresentare un ostacolo per una nuova collaborazione .

Inoltre, Sarri è noto per le sue richieste economiche elevate, che potrebbero non essere in linea con le politiche di bilancio del Milan. Questi fattori rendono improbabile un suo approdo sulla panchina rossonera.


Le sfide del mercato: tra rinnovi e cessioni

Oltre alla questione allenatore, Tare dovrà affrontare diverse sfide sul fronte del mercato. Tra i dossier più urgenti ci sono i rinnovi di Theo Hernandez e Mike Maignan, due pilastri della squadra che potrebbero attirare l’interesse di altri club europei. Anche i giovani talenti come Tijjani Reijnders e Christian Pulisic sono osservati speciali, e il Milan dovrà decidere se trattenerli o monetizzare le loro cessioni.

In uscita, è già certo il ritorno di Tammy Abraham alla Roma, mentre il futuro di altri giocatori in prestito, come Alexis Saelemaekers e Yacine Adli, sarà valutato nelle prossime settimane. Sul fronte degli acquisti, il Milan è alla ricerca di rinforzi in difesa e a centrocampo, con l’obiettivo di costruire una rosa competitiva per la prossima stagione.


Obiettivi e prospettive per la stagione 2025-2026

Con l’ingaggio di Tare e la scelta del nuovo allenatore, il Milan punta a rilanciarsi sia in Italia che in Europa. Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, l’obiettivo è tornare a competere per i vertici della Serie A e per un percorso significativo nelle competizioni europee.

La dirigenza rossonera è consapevole delle sfide che l’attendono, ma confida nell’esperienza e nelle competenze di Tare per costruire un progetto solido e duraturo. I prossimi mesi saranno decisivi per delineare il futuro del club e per riconquistare la fiducia dei tifosi.

Contestazione Milan: la Curva Sud si mobilita contro la dirigenza

I tifosi organizzati annunciano una protesta prima e durante Milan-Monza: nel mirino la gestione societaria e le scelte tecniche

Il malcontento esplode: sabato di fuoco per il Milan

Sabato 24 maggio si preannuncia una giornata calda per l’AC Milan, non solo per l’ultima partita di campionato contro il Monza, ma soprattutto per la protesta annunciata dalla Curva Sud. Il tifo organizzato rossonero ha convocato i sostenitori alle ore 17:00 in piazza di Casa Milan, per poi dirigersi in corteo verso lo stadio San Siro. Qui, i tifosi entreranno solo per i primi 15 minuti del match, per poi abbandonare gli spalti in segno di dissenso verso la dirigenza del club.

Le ragioni della protesta: una stagione da dimenticare

La stagione 2024/2025 è stata deludente per il Milan, conclusasi senza la qualificazione alle competizioni europee e con l’eliminazione prematura dalla Coppa Italia. La Curva Sud attribuisce le responsabilità di questo fallimento alla dirigenza, accusata di scelte tecniche e gestionali discutibili. La protesta di sabato mira a esprimere il malcontento dei tifosi e a chiedere un cambio di rotta nella gestione del club.

Le mosse della dirigenza: Tare nuovo direttore sportivo

In risposta alle critiche, la dirigenza del Milan ha iniziato a muoversi per ristrutturare l’organigramma societario. È stato raggiunto un accordo con Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, che assumerà lo stesso ruolo nel club rossonero. Tare è noto per la sua esperienza e per aver portato alla Lazio giocatori di talento come Milinković-Savić e Immobile.

La panchina rossonera: Vincenzo Italiano in pole position

Con l’arrivo di Tare, l’attenzione si sposta ora sulla scelta del nuovo allenatore. Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna, è il favorito per sedere sulla panchina del Milan nella prossima stagione. Italiano è apprezzato per il suo gioco offensivo e per la capacità di valorizzare i giovani talenti. Tuttavia, la trattativa non è semplice, poiché il tecnico ha ancora un anno di contratto con il Bologna.

Il futuro del Milan: tra contestazioni e ricostruzione

La protesta della Curva Sud rappresenta un segnale forte da parte dei tifosi, che chiedono un cambiamento radicale nella gestione del club. La dirigenza, dal canto suo, sembra intenzionata a intraprendere un percorso di ricostruzione, affidandosi a figure esperte come Tare e, probabilmente, Italiano. Il successo di questo nuovo corso dipenderà dalla capacità di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo, riconquistando la fiducia dei tifosi.

Vincenzo Italiano sfida Massimiliano Allegri per la panchina del Milan: le prospettive della guida rossonera

La scelta del nuovo allenatore per la panchina del Milan si configura come una delle decisioni più delicate e strategiche per il futuro del club, in cima alle preferenze dei bookmaker continua a trovarsi Massimiliano Allegri e, negli ultimi giorni, Vincenzo Italiano ha acquisito nuovo vigore.

Analisi delle quote e posizionamenti attuali

Secondo le ultime rilevazioni di Snai, riportate da Agipronews, Massimiliano Allegri rimane il favorito per la panchina rossonera, con una quota che si aggira attorno a 3,50. Tuttavia, il recente successo di Vincenzo Italiano nella finale di Coppa Italia ha portato a un significativo calo delle sue quote, scese da 16 a 6, collocandolo alla pari con Gian Piero Gasperini, altro candidato di spicco. Roberto De Zerbi si posiziona in terza posizione con una quota di 4, seguito da Maurizio Sarri e Antonio Conte, entrambi quotati intorno a 5.

L’impatto della Coppa Italia sulla candidatura di Italiano

La vittoria in Coppa Italia rappresenta un elemento di forte impulso per la candidatura di Italiano. Questo risultato ha evidenziato le sue capacità nel gestire situazioni di alta pressione e nel guidare una squadra verso il successo in competizioni importanti. Lo stile di gioco proposto da Italiano, improntato a dinamismo e valorizzazione dei giovani talenti, si allinea con le esigenze di una squadra come il Milan, desiderosa di rinnovamento senza rinunciare alla competitività.

Le strategie della dirigenza rossonera

La dirigenza del Milan si trova ora davanti a una scelta che non riguarda solo il singolo allenatore, ma l’intero progetto sportivo e gestionale. Confermare Allegri significherebbe puntare sulla continuità e sull’esperienza consolidata, mentre scegliere Italiano o Gasperini potrebbe segnare una svolta verso un approccio più innovativo e giovane. Nel mezzo ci sono figure come Sarri e Conte, allenatori di caratura internazionale, che offrono alternative valide ma con filosofie di gioco e gestione molto diverse.

Il bilanciamento tra esperienza e innovazione

La competizione per la panchina del Milan mette in luce la tensione tra il desiderio di stabilità e la necessità di innovazione. Allegri, con la sua esperienza e il suo curriculum di successi, rappresenta un porto sicuro, mentre Italiano incarna un profilo emergente, capace di portare freschezza e dinamismo alla panchina del Milan. Questo dualismo riflette anche una scelta strategica più ampia, tra mantenere uno status consolidato o abbracciare un cambiamento che potrebbe determinare il futuro del club.

Prospettive future e sviluppi attesi

Le prossime settimane saranno decisive per sciogliere il nodo relativo alla guida tecnica del Milan. Le decisioni della società dovranno tener conto di molteplici fattori: risultati sportivi, visione a lungo termine, gestione del gruppo e rapporti con la tifoseria. Il mondo del calcio, e in particolare quello rossonero, seguirà con attenzione ogni passo, consapevole che la scelta del tecnico potrà influenzare in modo significativo il cammino della squadra nelle stagioni future.

Milan-Bologna, finale di Coppa Italia: la grande sfida

La storia della Coppa Italia in vista della finale del 14 maggio 2025 e le ambizioni delle due avversarie, Milan e Bologna.

La Coppa Italia, un trofeo tra gloria e tradizione

La Coppa Italia è uno dei trofei più prestigiosi del calcio italiano, istituita nel 1922, ha visto sfidarsi le migliori squadre del Paese per quasi un secolo. La Juventus domina l’albo d’oro con 15 titoli, seguita da Roma e Inter con 9 ciascuna. Il Milan, con 5 successi, insegue il sesto trionfo, mentre il Bologna ne conta 2, l’ultimo nel lontano 1974.

Milan: la ricerca del sesto sigillo

Per il Milan, la finale rappresenta un’opportunità per tornare a vincere la Coppa Italia dopo oltre due decenni. L’ultima affermazione risale al 2003. La squadra di Sergio Conceição ha dimostrato solidità e ambizione, conquistando anche la Supercoppa Italiana a gennaio 2025. La rosa rossonera, guidata da giocatori come Christian Pulisic e Santiago Giménez, è pronta a lasciare il segno e prendere il secondo trofeo stagionale.

Bologna: un sogno lungo cinquantuno anni

Il Bologna, invece, torna a vivere l’emozione di una finale di Coppa Italia dopo mezzo secolo. L’ultima vittoria risale al 1974, quando i rossoblù superarono il Palermo. La squadra di Vincenzo Italiano ha stupito tutti con un percorso solido e convincente, e ora punta a riscrivere la storia del club conquistando la terza Coppa Italia.

Le previsioni per la finale

La finale tra Milan e Bologna si preannuncia equilibrata. Il Milan parte favorito per qualità della rosa e esperienza internazionale, ma il Bologna ha dimostrato di saper sorprendere anche le avversarie più quotate. Molto dipenderà dalla capacità delle due squadre di gestire la pressione e sfruttare le occasioni da gol.

L’ultima sfida tra le due formazioni, disputata nel 2025 in Serie A, ha visto il Milan prevalere per 3-1 grazie a una doppietta di Santiago Giménez e una rete di Christian Pulisic. Il Bologna ha però dimostrato carattere, trovando il gol con Riccardo Orsolini e mettendo in difficoltà i rossoneri in diverse fasi del match.

Un evento atteso dai tifosi

La finale di Coppa Italia 2025 si preannuncia come uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. I biglietti per lo Stadio Olimpico di Roma sono andati esauriti in poche ore, a testimonianza della passione che circonda questa sfida. I tifosi di Milan e Bologna si preparano a vivere una serata di emozioni e spettacolo.

Un appuntamento da non perdere

Il 14 maggio 2025, lo Stadio Olimpico di Roma diventerà il teatro di una nuova pagina di storia della Coppa Italia. Milan e Bologna si sfideranno per un trofeo che significa gloria, tradizione e orgoglio. Solo una delle due squadre potrà aggiungere il proprio nome all’albo d’oro della competizione, ma entrambe hanno già conquistato un posto nella storia del calcio italiano.

Coppa Italia 2025: Milan e Bologna si sfidano in una finale storica all’Olimpico

Un duello tra ambizione e rinascita per il trofeo nazionale


Introduzione

La finale della Coppa Italia 2024/2025 vedrà il Milan affrontare il Bologna allo Stadio Olimpico di Roma il 14 maggio alle ore 21:00. Un incontro che promette emozioni forti, con entrambe le squadre determinate a conquistare un trofeo che manca da tempo nelle rispettive bacheche.


Il percorso del Milan verso la finale

Il Milan, guidato da Sergio Conceição, ha mostrato una forma altalenante in campionato, ma ha brillato in Coppa Italia. Dopo aver superato il Sassuolo con un netto 6-1, la Roma 3-1, i rossoneri hanno eliminato l’Inter in semifinale, dimostrando carattere e determinazione. La vittoria recente in campionato contro il Bologna per 3-1 ha rafforzato la fiducia della squadra in vista della finale.


Il cammino trionfale del Bologna

Il Bologna, sotto la guida di Vincenzo Italiano, ha raggiunto la finale di Coppa Italia per la prima volta dal 1974. Dopo aver eliminato il Monza con un convincente 4-0, l’Atalanta 1-0, i rossoblù hanno superato l’Empoli in semifinale, vincendo sia all’andata che al ritorno. La squadra emiliana sogna di interrompere un digiuno di 51 anni e riportare il trofeo a Bologna.


Giocatori chiave e tattiche

Per il Milan, l’attaccante Santi Giménez è stato determinante nella recente vittoria contro il Bologna, segnando due gol. Anche Christian Pulisic ha mostrato una forma eccellente, contribuendo con una rete. Il tecnico Conceição potrebbe puntare su una formazione offensiva per sfruttare al meglio le qualità dei suoi attaccanti.

Il Bologna, dal canto suo, ha visto brillare giocatori come Giovanni Fabbian e Santiago Castro, autori di gol decisivi nel percorso verso la finale. L’allenatore Italiano potrebbe optare per un approccio equilibrato, cercando di controllare il gioco a centrocampo e sfruttare le ripartenze.


Le dichiarazioni degli allenatori

Sergio Conceição ha sottolineato l’importanza di mantenere la concentrazione: «Dobbiamo restare umili e concentrati. La finale sarà una partita diversa e dobbiamo essere pronti».

Vincenzo Italiano ha espresso fiducia nei suoi giocatori: «Abbiamo dimostrato di poter competere ad alti livelli. Ora vogliamo coronare questo percorso con una vittoria».


Previsioni e aspettative

La finale si preannuncia combattuta, con entrambe le squadre motivate a conquistare il trofeo. Il Milan cercherà di sfruttare l’esperienza e la qualità dei suoi giocatori, mentre il Bologna punterà sull’entusiasmo e sulla solidità del gruppo. I tifosi possono aspettarsi una partita intensa e ricca di emozioni.


Conclusione: Finale Coppa Italia 2025

La finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna rappresenta un momento storico per entrambe le squadre. Con ambizioni diverse ma ugualmente forti, i due club si sfideranno per aggiudicarsi il prestigioso trofeo. Appuntamento il 14 maggio allo Stadio Olimpico per una serata di grande calcio.

Riccardo Orsolini, l’asso del Bologna che incanta Milan e Napoli

Il talento marchigiano al centro del mercato estivo: Bologna chiede l’offerta del secolo.

L’ascesa di Orsolini: una stagione da protagonista

Riccardo Orsolini sta vivendo la stagione più brillante della sua carriera. Con 14 gol e 4 assist in 34 presenze tra Serie A, Coppa Italia e Champions League, l’esterno destro del Bologna ha superato ogni aspettativa. Il suo recente gol in acrobazia contro l’Inter ha ulteriormente consolidato il suo status di leader tecnico della squadra emiliana.

Il gesto simbolico del «toc toc» alla telecamera dopo ogni rete è diventato il suo marchio di fabbrica, un messaggio chiaro: «Io ci sono». Nonostante le sue prestazioni eccezionali, Orsolini non è stato convocato da Luciano Spalletti per la nazionale italiana, probabilmente a causa delle scelte tattiche del commissario tecnico.

Milan e Napoli: duello per il talento rossoblù

Il Milan rilancia l’offerta

Il Milan ha già tentato di assicurarsi Orsolini durante il mercato invernale, offrendo 18 milioni di euro più il prestito di Noah Okafor. Tuttavia, il Bologna ha rifiutato, considerandolo incedibile a stagione in corso. Ora, i rossoneri sono pronti a tornare alla carica con un’offerta migliorata, soprattutto considerando la necessità di inserire giocatori cresciuti nei vivai italiani per la compilazione delle liste UEFA.

Il Napoli fa sul serio

Anche il Napoli è fortemente interessato a Orsolini. Il direttore sportivo Giovanni Manna avrebbe pronta un’offerta da 22 milioni di euro per il Bologna e un contratto quinquennale da 3 milioni di euro a stagione per il giocatore. Antonio Conte, se dovesse rimanere alla guida degli azzurri, vede in Orsolini un elemento chiave per elevare la qualità della rosa.

Il Bologna alza la posta

Il Bologna, consapevole del valore del suo numero 7, non ha intenzione di cederlo facilmente. Con un contratto in scadenza nel 2027, il club emiliano ha il coltello dalla parte del manico e potrebbe richiedere una cifra tra i 25 e i 30 milioni di euro per lasciarlo partire. La strategia del Bologna è chiara: valorizzare i propri talenti e cederli solo a fronte di offerte irrinunciabili.

Un futuro da decidere

Con la finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan all’orizzonte, Orsolini avrà l’opportunità di dimostrare ancora una volta il suo valore. Il suo futuro resta incerto, ma una cosa è certa: sia Milan che Napoli sono pronti a fare di tutto per assicurarsi le sue prestazioni nella prossima stagione.

Milan, la nomina del nuovo direttore sportivo entra nel vivo

Incontro positivo con Tare, Furlani fissa una deadline per la decisione finale.

Nuovo incontro tra Furlani e Tare: passi avanti per il futuro dirigenziale del Milan

La ricerca del nuovo direttore sportivo del Milan entra nella fase decisiva. Dopo settimane di valutazioni e colloqui, l’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani ha incontrato nuovamente Igli Tare, ex dirigente della Lazio, per approfondire la possibilità di una collaborazione. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, l’incontro ha avuto esito positivo, sebbene non siano stati ancora definiti i termini finali dell’accordo.

Tare chiede un contratto triennale: il futuro tecnico del Milan in discussione

Durante il colloquio, Tare ha avanzato una richiesta chiara: un contratto triennale con il club rossonero. Inoltre, ha espresso l’intenzione di avere un ruolo attivo nella scelta del nuovo allenatore per la stagione 2025/26. Secondo le indiscrezioni, i nomi di Massimiliano Allegri e Vincenzo Italiano sono stati discussi come possibili candidati per la panchina del Milan. Entrambi gli allenatori sono apprezzati per la loro esperienza e capacità di gestione del gruppo, caratteristiche che potrebbero rispondere alle esigenze del club.

Deadline fissata: decisione attesa entro dieci giorni

Furlani ha fissato una scadenza per la definizione del nuovo direttore sportivo: la decisione dovrà essere presa entro i prossimi dieci giorni. Questo lasso di tempo è considerato cruciale per avviare la programmazione della prossima stagione e per definire le strategie di mercato in vista della nuova annata calcistica.

Tony D’Amico: un’alternativa da valutare

Nonostante l’incontro positivo con Tare, il Milan continua a monitorare altri profili. Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta, è stato più volte accostato al club rossonero, ed è considerato una figura interessante grazie alla sua esperienza e al modello di gestione implementato a Bergamo. Tuttavia, D’Amico ha smentito contatti recenti con il Milan, dichiarando di non voler commentare le voci di mercato.

Prospettive future per il Milan: una decisione cruciale in arrivo

Il Milan si trova quindi di fronte a una scelta importante per il proprio futuro sportivo. L’incontro con Tare ha aperto scenari interessanti, ma la concorrenza di altri profili come D’Amico mantiene alta l’incertezza. Entro dieci giorni, Furlani dovrà prendere una decisione che definirà la struttura dirigenziale del club e le strategie per la prossima stagione.

Milan, Tare in pole per il ruolo di direttore sportivo

Il club rossonero valuta attentamente il profilo dell’ex dirigente della Lazio Igli Tare, ma la decisione finale è ancora in sospeso

Un incontro cruciale per il futuro del Milan

Il Milan è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo per guidare la prossima fase del progetto tecnico. Tra i candidati, Igli Tare emerge come figura di spicco, grazie alla sua lunga esperienza con la Lazio e alla disponibilità immediata. Il recente incontro a Roma tra Tare e l’amministratore delegato Giorgio Furlani, durato circa quattro ore, ha rappresentato un passo significativo nella valutazione del profilo del dirigente albanese. ​

Le qualità di Tare e le esigenze del Milan

Tare ha dimostrato competenza nel costruire squadre competitive, individuando e valorizzando talenti emergenti. Il Milan, dopo l’addio di Maldini e Massara, necessita di una figura capace di fungere da collante tra la dirigenza e lo spogliatoio, lavorando in sinergia con l’allenatore e il team tecnico. La capacità di Tare di operare in un contesto collaborativo e la sua conoscenza del calcio italiano lo rendono un candidato ideale per questo ruolo.​

Le alternative a Tare

Oltre a Tare, il Milan ha valutato altri profili, tra cui Giovanni Sartori del Bologna e Tony D’Amico dell’Atalanta. Tuttavia, entrambi sono attualmente sotto contratto con i rispettivi club, rendendo complicata una loro eventuale acquisizione. Anche Giovanni Manna del Napoli è stato considerato, ma la sua giovane età e l’esperienza limitata potrebbero rappresentare un ostacolo. ​

La questione dell’allenatore

Durante l’incontro tra Furlani e Tare, è stato discusso anche il tema dell’allenatore per la prossima stagione. Tra i nomi emersi figurano Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano e Cesc Fabregas. La scelta del tecnico sarà strettamente legata alla nomina del nuovo direttore sportivo, che avrà un ruolo chiave nella definizione della strategia tecnica del club. ​

Prossimi passi e tempistiche

Sebbene l’incontro con Tare sia stato positivo, non è ancora stata presa una decisione definitiva. Il Milan intende valutare attentamente tutte le opzioni disponibili prima di procedere con la nomina del nuovo direttore sportivo. Ulteriori incontri sono previsti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di giungere a una decisione entro la fine del mese.

Bologna vs Milan 2-1: le pagelle

In un match ricco di emozioni, il Bologna ha superato il Milan per 2-1, infliggendo ai rossoneri una sconfitta che complica ulteriormente la loro corsa verso un piazzamento in Champions League. La partita, recupero della 9ª giornata di Serie A, ha visto i felsinei ribaltare l’iniziale vantaggio milanista, conquistando una vittoria casalinga contro il Milan che mancava da 23 anni. Di seguito le pagelle Bologna Milan.


Pagelle Bologna Milan

BOLOGNA: i voti

SKORUPSKI voto 6,5

DE SILVESTRI voto 5,5

BEUKEMA voto 7

CASALE voto 6,5

MIRANDA voto 6,5

FREULER voto 6,5

FERGUSON voto 6,5

DOMINGUEZ voto 6

FABBIAN voto 6,5

NDOYE voto 7,5 (MVP)

CASTRO voto 7,5

Subentrati Bologna

  • dal 72′ POBEGA voto 6
  • dal 72′ ODGAARD voto 6,5
  • dal 79′ DALLINGA voto 6
  • dal 79′ CAMBIAGHI voto 6,5
  • dall’84’ CALABRIA s.v.

Allenatore: ITALIANO voto 7


MILAN: i voti

MAIGNAN: voto 5,5

ALEX JIMENEX: voto 4

TIAW: voto 6

PAVLOVIC: voto 5

THEO HERNANDEZ: voto 6

MUSAH: voto 6

FOFANA: voto 5,5

REIJNDERS: voto 5

LEAO: voto 6,5

JOAO FELIX: voto 4

GIMENEZ: voto 5

Subentrati Milan

  • Dal 61′ PULISIC voto 6
  • Dal 76′ JOVIC voto 5,5
  • Dal 84′ ABRAHAM S.V.

Allenatore: CONCEICAO voto 4


Prossimi impegni

Il calendario non concede tregua: il Milan è atteso da sfide cruciali nelle prossime settimane, a partire dal match casalingo contro la Lazio. Sarà fondamentale per i rossoneri ritrovare compattezza e determinazione per invertire la rotta e rilanciare le proprie ambizioni stagionali.

Bologna sconfigge il Milan 2-1: Leao illude, Castro e Ndoye ribaltano

In una serata cruciale per le aspirazioni europee, il Bologna ha superato il Milan con un 2-1 al Dall’Ara, consolidando la propria posizione nella corsa al quarto posto. I rossoblù, guidati da Vincenzo Italiano, hanno mostrato determinazione e carattere, ribaltando lo svantaggio iniziale e infliggendo ai rossoneri una sconfitta che complica ulteriormente la loro stagione.

Leao apre le marcature, ma il Bologna risponde

Primo tempo: equilibrio e lampi di classe

La partita è iniziata con entrambe le squadre attente a non scoprirsi, ma al 43° minuto è stato Rafael Leao a rompere l’equilibrio. L’attaccante portoghese ha sfruttato un assist preciso, infilando il portiere avversario con un tiro angolato. Il Milan sembrava aver preso il controllo del match, ma la reazione del Bologna non si è fatta attendere.

Secondo Tempo: la rimonta dei rossoblù

Appena tre minuti dopo l’inizio della ripresa, al 48°, Santiago Castro ha pareggiato i conti. L’attaccante argentino ha capitalizzato un’azione ben orchestrata, battendo Maignan con un colpo preciso. Il gol ha galvanizzato il Bologna, che ha continuato a pressare e a cercare il vantaggio.

Ndoye firma la vittoria

La mossa decisiva di Italiano

Al 82° minuto, Dan Ndoye ha siglato il gol del definitivo 2-1. L’azione è partita da una rimessa laterale veloce di Miranda per Cambiaghi, che ha superato Jimenez e servito Ndoye. L’attaccante svizzero, con un movimento impeccabile, ha insaccato alle spalle di Maignan, facendo esplodere di gioia il pubblico di casa.


Le Implicazioni per le Due Squadre

Bologna in corsa per l’Europa

Con questa vittoria, il Bologna rafforza le proprie ambizioni europee, avvicinandosi ulteriormente al quarto posto. La squadra di Italiano ha dimostrato compattezza e capacità di reagire alle avversità, qualità fondamentali per competere ai massimi livelli.

Milan in crisi di risultati

Per il Milan, invece, questa sconfitta rappresenta un duro colpo. I rossoneri scivolano all’ottavo posto, distanti otto punti dalla zona Champions. La pressione su Sergio Conceiçao aumenta, e sarà fondamentale per il tecnico portoghese trovare soluzioni rapide per invertire la rotta e risollevare le sorti della stagione.


Analisi tattica e prospettive future

La strategia vincente del Bologna

Il Bologna ha saputo sfruttare al meglio le proprie risorse, adottando una strategia aggressiva e sfruttando le fasce per mettere in difficoltà la difesa milanista. L’inserimento di Ndoye si è rivelato decisivo, aggiungendo dinamismo e imprevedibilità all’attacco rossoblù.

Le sfide imminenti per il Milan

Il Milan dovrà affrontare una serie di partite cruciali nelle prossime settimane. È imperativo per Conceiçao rivedere l’assetto tattico e motivare la squadra per evitare ulteriori passi falsi. La qualificazione alle competizioni europee è ancora possibile, ma richiederà una svolta significativa nelle prestazioni e nei risultati.