Walter ZengaWalter Zenga

L’ex portiere simbolo dell’Inter analizza la corsa scudetto, difende il lavoro di Chivu e rilancia il nome di Vicario per il futuro della porta nerazzurra. Da Dubai, parole che fanno rumore anche a Milano.

Milano resta il centro nevralgico del calcio italiano, anche quando le dichiarazioni arrivano da migliaia di chilometri di distanza. A rimettere al centro del dibattito nerazzurro è Walter Zenga, leggenda dell’Inter e voce sempre ascoltata quando si parla di presente e futuro del club. Intervenuto a margine del World Sports Summit di Dubai, l’ex numero uno ha toccato tutti i temi caldi della stagione: dalla leadership dell’Inter alla lotta scudetto, passando per il mercato e la questione portiere.

Parole che a Milano non passano inosservate, perché arrivano da chi l’Inter l’ha vissuta, costruita e difesa per anni, diventando un riferimento assoluto per generazioni di tifosi.

Inter al vertice nonostante i big match

L’Inter guarda tutti dall’alto in classifica, ma i numeri sugli scontri diretti continuano ad alimentare discussioni e perplessità. Un tema che Zenga ridimensiona con decisione, smontando la narrazione più diffusa.

«Parliamo solo di statistiche, che a volte lasciano il tempo che trovano», è il concetto espresso dall’ex portiere. Un punto di vista netto, che invita a leggere la stagione con maggiore profondità.

Secondo Zenga, il primato nerazzurro certifica il valore di una rosa ampia e competitiva, capace di mantenere continuità anche in un campionato segnato da un equilibrio mai visto negli ultimi anni. Cinque squadre raccolte in pochi punti raccontano una Serie A diversa, dove il margine d’errore è minimo e ogni partita pesa come uno scontro diretto.

Chivu e la nuova Inter che cresce

A Milano il cambio in panchina è stato uno dei temi più delicati dell’estate. Subentrare a un allenatore reduce da scudetto e finali europee non era semplice, ma Zenga promuove senza riserve il lavoro di Cristian Chivu.

L’ex portiere sottolinea la capacità dell’allenatore di inserire gradualmente le proprie idee, valorizzando anche i giovani e mantenendo alta la competitività della squadra su più fronti.

Un segnale importante per l’ambiente nerazzurro, che a Milano vive di ambizioni immediate ma anche di progettualità. Il fatto che l’Inter sia stabilmente nelle zone alte della classifica e competitiva in Europa viene letto come una conferma della solidità del lavoro svolto.

Vicario, una pista che porta a Milano

Tra i passaggi più significativi dell’intervento di Zenga c’è quello legato alla porta dell’Inter. L’ex numero uno nerazzurro non ha dubbi nel sponsorizzare Guglielmo Vicario, oggi protagonista all’estero ma con un passato che parla italiano e, soprattutto, milanese in prospettiva.

Zenga lo conosce bene, avendolo lanciato titolare in Serie B ai tempi del Venezia, e ne esalta non solo le qualità tecniche ma anche quelle umane. Un aspetto che, secondo l’ex portiere, fa la differenza ad altissimi livelli.

Vicario viene descritto come un portiere completo ed esplosivo tra i pali, con una mentalità rara nel calcio moderno: «vive per il calcio e non usa il calcio per vivere».

Un profilo che si inserirebbe perfettamente nel contesto di una Inter sempre più attenta alla crescita di giocatori italiani di alto livello, senza rinunciare all’esperienza di chi oggi difende la porta nerazzurra.

Napoli davanti a tutti nella corsa scudetto

Se Milano osserva, Napoli resta il riferimento. Per Zenga non ci sono mezze misure: la squadra campione in carica è ancora quella da battere.

Il Napoli viene indicato come la vera favorita, nonostante gli infortuni che ne hanno condizionato parte della stagione.

L’analisi è lucida: chi vince lo scudetto parte sempre con i favori del pronostico, soprattutto se si rinforza in maniera mirata. Il mercato estivo, secondo Zenga, è destinato a dare i suoi frutti nel medio-lungo periodo, rendendo il Napoli una rivale temibilissima fino all’ultima giornata.

Milano al centro di un campionato mai così aperto

Tra Inter, Napoli, Milan e le altre pretendenti, la Serie A vive una delle stagioni più incerte degli ultimi anni. Un contesto che esalta il valore del primato nerazzurro e, allo stesso tempo, impone massima attenzione.

Milano resta uno dei poli decisivi di questa corsa, con l’Inter chiamata a trasformare la solidità mostrata finora in continuità, al di là delle etichette e delle letture statistiche.

Le parole di Zenga suonano come un invito alla calma e alla fiducia: il cammino è lungo, il livello è alto e il margine tra le contendenti è minimo. Ma la sensazione è che, ancora una volta, il destino del campionato passerà anche da Milano.