cerotti nasali, Santiago Gimenezcerotti nasali, Santiago Gimenez

L’attaccante messicano finisce sotto i ferri e resterà fuori almeno due mesi: per i rossoneri cambiano strategie e priorità in attacco

Il mercato invernale del Milan subisce una brusca frenata prima ancora di entrare nel vivo. La decisione di Santiago Gimenez di sottoporsi a un intervento chirurgico alla caviglia modifica in profondità i piani della dirigenza rossonera, sia dal punto di vista tecnico sia sotto il profilo economico. L’operazione, programmata per giovedì 18 dicembre, terrà l’attaccante messicano lontano dal campo per almeno due mesi, una tempistica che di fatto esclude qualsiasi uscita a gennaio e obbliga il club a rivedere le proprie mosse.

A Milano la notizia è arrivata come una doccia fredda. Gimenez non scende in campo dal 28 ottobre, quando disputò 62 minuti opachi contro l’Atalanta, ultima apparizione prima dello stop definitivo. Da quel momento, il dolore alla caviglia ha condizionato allenamenti, prestazioni e prospettive, fino al fallimento della terapia conservativa che aveva inizialmente fatto sperare in una soluzione meno invasiva.

L’operazione e la scelta personale di Gimenez

La decisione di ricorrere all’intervento chirurgico è maturata dopo giorni di consulti medici, culminati nel parere specialistico ricevuto in Olanda all’inizio della settimana. Un verdetto chiaro, che ha convinto il giocatore ad alzare bandiera bianca e a scegliere l’operazione anche in ottica Mondiale 2026, che si giocherà proprio in Messico.

Una scelta comprensibile dal punto di vista personale, ma che rappresenta un problema serio per il Milan di Massimiliano Allegri. Gimenez resterà indisponibile almeno fino a febbraio inoltrato, riducendo ulteriormente le alternative offensive e incidendo su una stagione già segnata da discontinuità e difficoltà sotto porta.

Un rendimento sotto le attese e un futuro già in bilico

I numeri raccontano una involuzione evidente. Zero gol in campionato e una sola rete in Coppa Italia sono un bilancio lontanissimo dalle aspettative iniziali. Lo stesso Gimenez, nei mesi scorsi, aveva più volte fatto riferimento al problema fisico come causa principale del suo rendimento, spiegando come il dolore alla caviglia lo avesse limitato progressivamente.

Già durante l’estate il suo nome era finito nella lista dei possibili partenti, con il club pronto ad ascoltare offerte. Una prospettiva che ora viene completamente congelata: l’attaccante resterà a libro paga almeno fino al termine della stagione, assorbendo risorse che il Milan avrebbe voluto reinvestire sul mercato.

Effetto domino sul mercato: serve un attaccante low cost

L’operazione di Gimenez produce un doppio effetto. Da una parte Allegri perde un’opzione offensiva, dall’altra la società è costretta a muoversi con vincoli economici ancora più rigidi. Un attaccante serve, ma non potrà essere un investimento pesante.

In questo scenario prende sempre più quota il nome di Niclas Füllkrug, attaccante del West Ham e al momento unica alternativa realmente percorribile. Il centravanti tedesco, 32 anni, sta vivendo una stagione complicata in Premier League: solo 8 presenze e nessun gol, con un lungo stop causato da un serio problema muscolare da cui sta gradualmente recuperando.

Füllkrug, profilo esperto ma da valutare

Il profilo di Füllkrug risponde alle esigenze immediate del Milanesperienza internazionale, costi contenuti e disponibilità a un’operazione rapida già a inizio gennaio. Tuttavia, i tempi di recupero e la condizione fisica restano elementi da monitorare con attenzione. Anche per questo la trattativa, pur essendo in stato avanzato, non è ancora chiusa.

A Milanello c’è la volontà di evitare errori già commessi in passato, come accaduto con i dossier Boniface e Harder, prima di virare su Nkunku. Proprio il francese è ora uno degli osservati speciali.

Nkunku sotto esame, investimenti bloccati

Il futuro immediato di Nkunku non è in discussione, ma i prossimi mesi saranno decisivi. Il Milan ha investito 37 milioni di euro più 5 di bonus e si aspetta risposte concrete sul campo. Anche per questo motivo, e per la situazione Gimenez, non sono previsti colpi onerosi nel reparto offensivo.

Piste affascinanti come quella che porta a Joshua Zirkzee restano sullo sfondo, considerate difficilmente raggiungibili sia per costi sia per concorrenza. Diverso il discorso per Füllkrug, che potrebbe rappresentare una soluzione tampone in attesa di scelte più strutturali nella prossima stagione.

Il Milan davanti a una scelta delicata

Il club rossonero si trova ora davanti a un bivio: intervenire subito per non lasciare Allegri senza alternative o aspettare, correndo il rischio di pagare a caro prezzo l’assenza di profondità offensiva. A Milano il tempo stringe e la finestra di gennaio incombe.

Füllkrug resta il nome caldo, forse l’unico davvero praticabile. Ma la sensazione è che, più che un rinforzo definitivo, possa essere una scommessa di necessità, in un mercato reso improvvisamente più complesso dall’operazione di Gimenenez.