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Gli atleti azzurri protagonisti a Singapore ricevono il riconoscimento del Consiglio regionale, simbolo di inclusione, eccellenza sportiva e valore umano

Il nuoto paralimpico lombardo sale sul palcoscenico istituzionale più rappresentativo della Regione e riceve un tributo che va oltre il risultato sportivo. A Palazzo Pirelli, cuore della politica regionale milanese, otto atleti lombardi campioni del mondo sono stati premiati dal Presidente del Consiglio regionale Federico Romani per le medaglie d’oro conquistate ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico di Singapore, appuntamento che ha confermato l’Italia ai vertici assoluti della disciplina a livello internazionale.

Un momento solenne, ma allo stesso tempo carico di significato simbolico, che ha messo al centro Milano e la Lombardia come motore dello sport paralimpico italiano, capace di coniugare risultati, progettualità e inclusione sociale.

Palazzo Pirelli come casa dello sport paralimpico

La cerimonia si è svolta nella sede del Consiglio regionale, a testimonianza della volontà istituzionale di riconoscere il valore di un movimento che negli ultimi anni ha saputo crescere in modo strutturato e continuo. Il Presidente Federico Romani, consegnando i riconoscimenti, ha sottolineato come il percorso di questi atleti rappresenti molto più di una collezione di medaglie.

«Cuore, coraggio e passione. Sono queste le armi con cui questi atleti dimostrano ogni giorno che la disabilità non è un ostacolo», ha spiegato Romani, richiamando il senso più autentico della parola inclusione. Un messaggio che parte dallo sport ma che si allarga alla società, alla vita quotidiana e al ruolo delle istituzioni nel sostenere percorsi di crescita e pari opportunità.

Otto campioni, sette province, un’unica eccellenza lombarda

I protagonisti premiati arrivano da sette diverse province lombarde – Bergamo, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Milano, Pavia e Varese – a conferma di un movimento diffuso e radicato sul territorio. Gli atleti celebrati sono:

  • Federico Bicelli (Polisportiva Bresciana NoFrontiere)
  • Monica Boggioni (Pavia Nuoto)
  • Federico Cristiani (Polha Varese)
  • Gabriele Lorenzo (Polha Varese)
  • Riccardo Magrassi (Briantea 84 Cantù)
  • Letizia Milesi (Polisportiva PHB Bergamasca)
  • Efrem Morelli (Società Canottieri Baldesio di Cremona)
  • Martina Rabollini (GSA Non Vedenti Milano)

Otto storie diverse, unite da un denominatore comune: l’eccellenza sportiva costruita attraverso il lavoro quotidiano, il sacrificio e una rete di società che in Lombardia rappresentano un modello anche a livello nazionale.

Il trionfo azzurro ai Mondiali di Singapore

Gli otto atleti lombardi fanno parte della Nazionale italiana di nuoto paralimpico, composta complessivamente da 31 nuotatori, di cui 12 provenienti dalla Lombardia. A Singapore la spedizione azzurra ha firmato un risultato storico: 46 medaglie complessive, frutto di 18 ori, 17 argenti e 11 bronzi.

Un dato che assume un peso ancora maggiore se si considera che 13 dei 18 ori sono stati conquistati da atleti lombardi, confermando la centralità della regione nel panorama paralimpico italiano. Un bottino che ha permesso all’Italia di vincere il quarto campionato del mondo consecutivo, consolidando una leadership costruita negli anni.

Ventura: «Eccellenza sportiva e valore umano»

A promuovere l’iniziativa è stato il Consigliere regionale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), che ha voluto rimarcare il valore culturale e sociale del movimento paralimpico. Secondo Ventura, i risultati di Singapore sono la dimostrazione concreta di un sistema che funziona, capace di trasformare lo sport in uno strumento di crescita collettiva.

«Questi campioni, con impegno quotidiano e passione, dimostrano come lo sport sia uno straordinario strumento di sviluppo personale e sociale», ha spiegato, sottolineando come le loro vittorie rendano orgogliosa l’intera Lombardia e rappresentino un esempio di inclusione e valore umano.

FINP, sport e reintegrazione sociale

Un passaggio centrale della cerimonia ha riguardato il ruolo della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (FINP), rappresentata dal delegato regionale Giuseppe Bresciani. Il suo intervento ha ampliato lo sguardo oltre l’agonismo, ricordando l’importanza del nuoto paralimpico anche come percorso di recupero e reinserimento sociale.

Attraverso lo sport, ha spiegato Bresciani, si offre una seconda possibilità a chi ha subito infortuni sul lavoro, aiutando le persone a riscoprire le proprie potenzialità e a reintegrarsi non solo nella società, ma anche nel mondo professionale. Un approccio che mette al centro la persona, prima ancora dell’atleta.

Sulla stessa linea il Presidente federale FINP Franco Riccobello, che ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento istituzionale tributato alla realtà lombarda, definendola un punto di riferimento per tutto il movimento nazionale.

Milano e la Lombardia come modello paralimpico

Alla cerimonia erano presenti anche la Consigliera nazionale FINP Lucia Zulberti, l’allenatrice dello staff tecnico della Nazionale Gloria Benedetti, il massoterapista Alberto Busato e il tecnico della Pavia Nuoto Riccardo Tomasi, figure che rappresentano quel lavoro silenzioso e quotidiano che rende possibili i successi internazionali.

Il riconoscimento di Palazzo Pirelli non è solo una celebrazione del passato recente, ma un segnale forte verso il futuro. Milano e la Lombardia si confermano come un laboratorio avanzato di sport paralimpico, capace di unire risultati, progettualità e una visione inclusiva che guarda alla persona nella sua interezza.

In un contesto in cui lo sport è sempre più chiamato a svolgere un ruolo sociale, il nuoto paralimpico lombardo dimostra che l’eccellenza nasce dall’inclusione, e che le medaglie più importanti sono quelle che lasciano un segno duraturo nella comunità.