Dopo il successo estivo, il Comitato lombardo trionfa anche nell’edizione invernale. Milano e la Lombardia protagoniste dello sport giovanile nazionale
La Lombardia scrive una pagina storica dello sport giovanile italiano conquistando il Trofeo CONI Winter 2025 e firmando una doppietta senza precedenti nella stessa stagione sportiva, dopo il trionfo dell’edizione estiva. Un successo che rafforza il ruolo centrale di Milano e del sistema sportivo lombardo nella crescita dei talenti under 14, confermando una leadership costruita su programmazione, strutture e cultura sportiva diffusa.
Il Comitato Regionale lombardo, guidato dal presidente Marco Riva, ha chiuso al primo posto la classifica generale davanti all’Alto Adige e al Piemonte, imponendosi al termine di una settimana intensa di gare, emozioni e valori olimpici. Una vittoria maturata sulle nevi e sul ghiaccio della Valle d’Aosta, che per l’occasione si è trasformata in capitale dello sport giovanile italiano.
Una vittoria che rafforza l’asse Milano–Lombardia nello sport giovanile
Il successo al Trofeo CONI Winter 2025 assume un valore che va oltre il risultato sportivo. Per Milano, città sempre più al centro delle grandi strategie sportive nazionali anche in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, la doppietta lombarda rappresenta un segnale forte: il vivaio c’è, cresce ed è competitivo.
Le giovani atlete e i giovani atleti lombardi si sono distinti in un contesto multidisciplinare di altissimo livello, affrontando coetanei provenienti da tutta Italia in discipline che spaziano dallo sci alpino allo short track, dal biathlon al pattinaggio di figura, fino al winter triathlon. Un modello di sport che guarda alla formazione prima ancora che al risultato.
Aosta e le sedi di gara, un palcoscenico d’eccellenza
La manifestazione, organizzata dal CONI, ha coinvolto località simbolo degli sport invernali come Pila, Cogne, Courmayeur, Aosta e Torino, offrendo ai partecipanti un’esperienza completa tra competizione, condivisione e scoperta del territorio.
Oltre alle gare ufficiali, spazio anche ai Giochi CONI Fair Play e al Test di Efficienza Motoria (TEM), strumenti fondamentali per valutare capacità motorie e trasmettere i valori educativi dello sport, dall’inclusione al rispetto delle regole, fino alla leadership positiva.
La cerimonia di chiusura in Piazza Arco d’Augusto ad Aosta ha suggellato un’edizione di grande impatto, partecipata e sentita, capace di lasciare un segno profondo nei giovani protagonisti.
Le istituzioni: “Ricordi che restano per tutta la vita”
Durante la cerimonia finale, il sindaco di Aosta Alina Sapinet ha sottolineato il valore umano dell’evento: «Sono state giornate bellissime. I ragazzi porteranno con loro ricordi indimenticabili». Parole condivise dal presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, che ha ringraziato atleti e famiglie per aver animato il territorio con passione ed entusiasmo.
Un messaggio ribadito anche dal presidente del Comitato CONI Valle d’Aosta Jean Dondeynaz, che ha parlato di «scintilla dello sport» capace di unire persone e comunità diverse sotto un’unica bandiera.
Pellegrino ai giovani: «Avrei voluto esserci anch’io»
Momento simbolicamente fortissimo la presenza di Federico Pellegrino, portabandiera dell’Italia Team ai Giochi di Milano Cortina 2026. L’atleta azzurro si è rivolto direttamente ai ragazzi del Trofeo CONI Winter con parole sincere e cariche di significato: «Siete fortunati. Alla vostra età non ho avuto la possibilità di vivere un’esperienza così. La cosa più bella è confrontarsi, fare amicizia, sentirsi parte di una famiglia che è lo sport».
Un messaggio che parla anche a Milano, città che tra pochi mesi accoglierà il mondo olimpico, e che proprio da eventi come questo costruisce il proprio futuro sportivo.
Fair Play e valori olimpici al centro
Prima dell’annuncio del podio finale, sono stati assegnati i Premi Fair Play alla piemontese Laura Armando(pattinaggio di figura) e al valdostano Aksel Chabod (winter triathlon), a conferma di una manifestazione che mette etica, rispetto e inclusione sullo stesso piano della competizione.
Il podio finale ha visto il Piemonte terzo, l’Alto Adige secondo – penalizzato solo da un minor numero di piazzamenti di vertice a parità di punti – e la Lombardia sul gradino più alto, protagonista assoluta di una stagione da incorniciare.

