Il grande basket torna al centro del racconto sportivo con Dino Meneghin, protagonista della prima puntata di Amadori Protein Talk, il vodcast nato dalla collaborazione tra Gruppo Amadori e Lega Basket Serie A, con il coordinamento di Infront. Un progetto che va oltre il campo, esplorando la dimensione umana degli atleti, il loro rapporto con lo sport, l’alimentazione e uno stile di vita sano, con uno sguardo attento ai valori che hanno costruito le grandi carriere.
La versione da 26 minuti dell’episodio inaugurale, intitolato «Leggende si diventa», è disponibile in prima visione su Sky Sport Uno e Sky Sport Basket, oltre che on demand e in streaming su NOW. Un appuntamento che riporta al centro della narrazione una delle figure più iconiche dello sport italiano, simbolo di Milano e della sua tradizione cestistica.
Il rimpianto di Grenoble e la finale di Coppa Campioni
Nel corso dell’intervista, Meneghin non si sottrae ai ricordi più complessi. Tra i tanti successi che hanno segnato la sua carriera, emerge un rimpianto ancora vivo: la finale di Coppa dei Campioni del 1983, persa con la Billy Milano contro la Ford Cantù. Una sfida dal sapore di derby, giocata a Grenoble, che ancora oggi rappresenta una ferita sportiva mai del tutto rimarginata.
«Ovviamente tutte le partite perse restano sempre indigeste, ma quella che mi ha lasciato più amaro in bocca è stata la finale di Coppa dei Campioni nel 1983. Un derby molto sentito, e io quella sera non ho reso come avrei voluto», racconta Meneghin con la franchezza di chi ha attraversato epoche diverse del basket europeo. Parole che restituiscono la dimensione più autentica del campione, capace di rileggere anche le sconfitte come parte integrante di un percorso straordinario.
Milano e Cantù, una rivalità che ha fatto epoca
Il riferimento a Milano e Cantù non è solo sportivo, ma culturale. Per il basket italiano quegli anni hanno rappresentato un’epoca irripetibile, con palazzetti pieni, rivalità accese e un livello tecnico capace di competere con le migliori realtà europee. Meneghin, volto simbolo dell’Olimpia, incarna ancora oggi quella stagione d’oro, in cui la pallacanestro milanese era sinonimo di eccellenza e identità.
Nel racconto emerge il rispetto per una Cantù «straordinaria», guidata da fuoriclasse come Marzorati e Riva, ma anche la consapevolezza di quanto quelle partite abbiano contribuito a costruire il mito del basket italiano. Un patrimonio sportivo che Milano continua a rivendicare, anche attraverso la memoria dei suoi protagonisti più rappresentativi.
L’assist come filosofia di gioco
Tra i passaggi più significativi dell’episodio, Meneghin si sofferma su ciò che più lo appassionava in campo: l’assist. In un’epoca in cui le statistiche individuali non dominavano ancora il racconto sportivo, il suo modo di interpretare il ruolo era profondamente collettivo.
«Ho sempre giocato con grandi tiratori, da Manuel Raga a Bob Morse fino a Charlie Yelverton. Il mio compito era fare i blocchi, ma ciò che mi piaceva di più era servire l’assist», spiega. Per Meneghin, il passaggio decisivo rappresentava altruismo, intelligenza e visione, una forma di leadership silenziosa che valorizzava i compagni e rendeva la squadra più forte.
Il gesto tecnico dell’assist, raccontato con naturalezza, diventa così una metafora dello sport vissuto come condivisione, lontano dall’egoismo e vicino ai valori che ancora oggi vengono indicati come esempio alle nuove generazioni.
Un vodcast che unisce sport, cultura e benessere
Amadori Protein Talk nasce con l’obiettivo di raccontare il lato meno visibile degli atleti, mettendo al centro cultura sportiva, alimentazione corretta e stili di vita attivi. La scelta di aprire la serie con Meneghin non è casuale: la sua figura rappresenta un ponte tra passato e presente, tra la tradizione e le nuove narrazioni dello sport moderno.
La conduzione affidata a Pierluigi Pardo e Carlton Myers accompagna il racconto con ritmo e competenza, lasciando spazio ai ricordi, alle riflessioni e alle emozioni di un protagonista che ha scritto pagine indelebili della storia del basket europeo.
Dove vedere la versione integrale
Oltre alla versione televisiva, la puntata completa da 35 minuti sarà disponibile su più piattaforme digitali, dal canale Spotify Amadori a LBATV, fino al canale YouTube della Lega Basket Serie A. Una distribuzione ampia, pensata per raggiungere pubblici diversi e consolidare un format che punta a diventare un punto di riferimento nel racconto sportivo contemporaneo.
Per Milano e per gli appassionati di basket, l’intervista a Dino Meneghin rappresenta molto più di un semplice amarcord: è una lezione di sport, di stile e di umanità, capace di attraversare il tempo e restare attuale.

