Il club nerazzurro pianifica le grandi mosse per la prossima stagione: investimenti rinviati all’estate, ritorno di fiamma per Ederson e Palestra nel mirino per rinforzare fascia e centrocampo.
L’Inter guarda avanti e lo fa con una strategia chiara, ponderata, costruita nel tempo. Niente colpi di testa né rivoluzioni a stagione in corso: le mosse più importanti sono state deliberate e rinviate alla prossima estate, quando il club nerazzurro avrà maggiore margine di manovra economica e tecnica. In questo scenario, si riaccende con forza il canale con l’Atalanta, da tempo uno dei bacini preferiti di viale della Liberazione per profili pronti, valorizzati e già abituati a contesti competitivi.
La corsia destra e il nome cerchiato: Palestra
Il primo obiettivo sul taccuino dell’Inter è quello di rafforzare la corsia destra, un reparto che ha mostrato più di una crepa nel corso della stagione. L’infortunio di Denzel Dumfries ha tolto profondità e fisicità, mentre le alternative attuali non hanno ancora garantito la continuità richiesta a una squadra che ambisce ai vertici.
In quest’ottica, Marco Palestra rappresenta il profilo ideale. Esterno moderno, giovane ma già strutturato, Palestra rientrerà a giugno dal prestito al Cagliari e sarà valutato dall’Atalanta come un asset importante. L’Inter lo segue da tempo e lo considera il rinforzo perfetto per dare dinamismo, gamba e prospettiva alla fascia destra. Il nodo resta la valutazione: una crescita costante potrebbe far lievitare il prezzo oltre i parametri nerazzurri, rendendo necessaria un’accelerazione tempestiva.
Ederson, il ritorno di un vecchio pallino
Parallelamente, a centrocampo torna d’attualità il nome di Ederson. Il brasiliano era già finito nel mirino dell’Inter nella scorsa estate, prima che l’Atalanta lo dichiarasse incedibile. Ora, però, lo scenario sembra destinato a cambiare. A Bergamo è prassi consolidata sacrificare un big a stagione per finanziare il ciclo successivo, e il classe 1999 rientra perfettamente in questo identikit.
Ederson risponde a un’esigenza tecnica ben precisa: fisicità, copertura, capacità di strappo e qualità nella transizione. Un centrocampista completo, in grado di colmare quel vuoto che nella rosa nerazzurra non è mai stato realmente riempito. In passato l’Inter aveva individuato un profilo simile in Koné, ma la trattativa non è mai arrivata al traguardo. Oggi, Ederson rappresenta un’alternativa altrettanto funzionale, se non più matura.
Rapporti solidi e dialogo aperto con Bergamo
I rapporti tra Inter e Atalanta restano ottimi, nonostante alcune trattative sfumate in passato. La sensazione è che le parti possano sedersi al tavolo con spirito collaborativo, magari già in occasione dei prossimi incroci sportivi. Non è escluso che i dialoghi possano intrecciarsi, valutando formule complesse o operazioni separate, ma inserite in un quadro più ampio.
L’ipotesi di una doppia operazione Palestra-Ederson resta affascinante, anche se complessa. Più realistico pensare che l’Inter possa puntare con decisione su uno dei due, calibrando l’investimento in base alle uscite.
Frattesi in uscita per finanziare il mercato
Ed è qui che entra in gioco Davide Frattesi. Il centrocampista ex Sassuolo sembra ormai destinato a lasciare Milano: il suo spazio non è aumentato e il feeling con il progetto tecnico non è mai realmente sbocciato. L’Inter è pronta ad ascoltare offerte attorno ai 30 milioni di euro, esclusivamente per una cessione a titolo definitivo o con obbligo di riscatto.
Una partenza che consentirebbe di sbloccare risorse preziose e, soprattutto, di chiedere nuovamente un’eccezione sugli investimenti, come già avvenuto in passato per operazioni considerate strategiche. Ederson, in questo senso, rientra perfettamente nella categoria.
Un’Inter che costruisce il futuro con metodo
Il mercato estivo sarà il vero banco di prova della nuova Inter. Nessuna improvvisazione, ma un lavoro di scouting e pianificazione che guarda al medio periodo, con l’obiettivo di rafforzare la rosa senza snaturarla. L’asse con l’Atalanta, ancora una volta, può diventare decisivo. E tra Ederson e Palestra, a Milano sanno bene che basterebbe anche solo uno dei due per alzare sensibilmente il livello della squadra.

