
Giorgio D'Odorico
Giorgio D’Odorico, ex atleta simbolo del baseball milanese, ci ha lasciato a 87 anni. Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia dell’Inter e al mondo del baseball italiano, dove ha rappresentato una figura di spicco, sia come giocatore che come rivale. Ma la sua carriera si intreccia anche con la passione per lo sport che ha visto coinvolti i suoi fratelli Celestino e Osvaldo, entrambi protagonisti nel panorama sportivo nazionale.
Un uomo di sport: la carriera di Giorgio D’Odorico
Giorgio D’Odorico nasce a Milano il 6 agosto del 1937 e, fin da giovane, si afferma come una figura di grande talento nel mondo del baseball. La sua carriera si estende dal 1954 al 1971, periodo in cui ha indossato con orgoglio la maglia dell’Inter, interpretando il ruolo di terza base ed esterno. Il suo apporto alla squadra è stato fondamentale, facendo di lui una delle colonne portanti della formazione milanese per quasi due decadi.
La sua carriera ha avuto anche una parentesi nei Leprotti, la storica squadra che negli anni ’50-‘60 rappresentava una delle realtà più competitive del baseball italiano. In quegli anni, D’Odorico fu protagonista di numerosi derby, affrontando spesso il Milano, la storica rivale, che proprio in quegli anni consolidava la sua supremazia. D’Odorico si distingueva per le sue performance straordinarie, come nel 1967, quando si laureò miglior battitore della squadra dell’Inter, ma anche nei due anni in cui militò nei Leprotti (1959 e 1962), dove conquistò il titolo di miglior mazza.
Il legame con la famiglia: i fratelli D’Odorico
Il nome D’Odorico è strettamente legato anche alla famiglia e alla passione per il baseball che ha permeato la vita di Giorgio e dei suoi fratelli. Celestino D’Odorico, il primogenito, è stato un vero pioniere del baseball, facendo parte dei Little Yankees, la formazione che nel 1948 disputò la prima partita al Giuriati di Milano. Celestino è stato uno dei primi a portare avanti la tradizione del baseball a Milano, preparando il terreno per le generazioni successive.
Osvaldo, il terzo dei fratelli, è stato un altro protagonista della storia del baseball milanese, prima come giocatore e poi come allenatore. Ha ricoperto il ruolo di interbase e terza base con l’Inter, per poi diventare un apprezzato manager. Il legame familiare che univa i fratelli D’Odorico non era solo legato alla passione per il baseball, ma anche a un sentimento di sana competizione che ha visto Giorgio affrontare Osvaldo in molti derby di grande intensità, creando una rivalità sana che ha reso ancora più emozionanti gli scontri sul campo.
Un rivale dei grandi: Giorgio D’Odorico nei derby milanesi
La carriera di Giorgio D’Odorico è caratterizzata dalla partecipazione a numerosi derby, uno dei momenti più attesi della stagione per ogni appassionato di baseball a Milano. La rivalità tra l’Inter e il Milano ha scritto pagine memorabili della storia del batti e corri in Italia. D’Odorico, da una parte, e i suoi avversari del Milano, dall’altra, hanno regalato sfide entusiasmanti, ricche di emozioni e colpi di scena.
Nonostante fosse un avversario temibile sul campo, D’Odorico era anche molto rispettato per il suo comportamento leale e sportivo, qualità che lo rendevano una figura ammirata da tutti, anche dai tifosi rivali. La sua carriera, quindi, non si limita a numeri e statistiche, ma comprende anche una serie di valori che oggi sembrano essere sempre più rari nel mondo dello sport.
L’ultimo saluto e il ricordo del Milano 1946
La scomparsa di Giorgio D’Odorico ha suscitato grande commozione nell’ambiente del baseball milanese. La società Milano 1946, alla quale apparteneva anche il fratello Osvaldo, ha espresso le sue più sentite condoglianze per la perdita di un uomo che ha fatto la storia del baseball nella città meneghina. In un comunicato ufficiale, la squadra ha ricordato D’Odorico come un grande campione e un esempio per le nuove generazioni di sportivi.
Anche al di fuori del contesto sportivo, la figura di Giorgio D’Odorico lascia un’impronta indelebile nella cultura milanese, simbolo di una passione per lo sport che ha attraversato generazioni e che, ancora oggi, continua a risuonare nelle memorie di chi ha avuto la fortuna di assistere alle sue imprese.