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Il celebre ex campione del mondo WBC, Giacobbe Fragomeni, continua a promuovere la tradizione pugilistica milanese aprendo una nuova palestra a Quinto de’ Stampi, focalizzata sull’attività agonistica e rivolta a un pubblico più ampio.

Un nuovo capitolo per il Fight Club Fragomeni

Nel 2019, Giacobbe Fragomeni e sua moglie, Sara Rossetti, hanno inaugurato una palestra in via San Vito, nella zona delle Colonne di San Lorenzo a Milano. Nonostante le sfide poste dalla pandemia e dalle restrizioni, la struttura ha rapidamente guadagnato popolarità tra aspiranti pugili professionisti e amatori. Ora, il Fight Club Fragomeni è pronto a espandersi con una nuova sede a Quinto de’ Stampi, Rozzano, prevista per la fine di marzo. Questa nuova palestra sarà maggiormente orientata all’attività agonistica, rispondendo alle esigenze di un’utenza diversa rispetto al centro di Milano.

La visione di Fragomeni: inclusività e serietà

Fragomeni sottolinea l’importanza di offrire la boxe a tutti, indipendentemente dal background professionale o dagli obiettivi personali: «La nostra filosofia è che siamo uguali, a tutti offriamo e chiediamo la stessa serietà: all’avvocato e all’operaio, al professionista e all’amatore. Tutti si devono divertire, cosa che non è in contraddizione con la serietà, anzi.»

Un percorso di vita dedicato alla Boxe

La storia personale di Fragomeni è strettamente legata alla boxe milanese. Nel 1989, all’età di 20 anni, dopo un’adolescenza difficile, iniziò ad allenarsi nella storica palestra Doria di via Mascagni, con l’obiettivo iniziale di perdere peso. Sotto la guida del leggendario Ottavio Tazzi, noto come “Il Nonno”, Fragomeni scoprì la passione per questo sport. La sua carriera lo ha portato a diventare campione d’Europa e a conquistare una medaglia di bronzo mondiale nei pesi massimi da dilettante, fino a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Da professionista, ha raggiunto l’apice vincendo il titolo mondiale WBC dei pesi massimi leggeri nel 2008, all’età di 39 anni, al Palalido di Milano.

La missione di educare attraverso la boxe

Oggi, come allenatore, Fragomeni si impegna a trasmettere i valori della boxe: «La boxe non è lo sport di due stupidi che si picchiano, ma è tecnica, disciplina, sfida prima di tutto a sé stessi e alle proprie paure.»

La sfida di coltivare nuovi talenti

Nonostante la crescente popolarità di altre arti marziali, Fragomeni rimane fedele alla boxe tradizionale e riconosce le sfide nel coltivare nuovi talenti in Italia. Egli osserva che, mentre sport come il calcio presentano minori rischi, la boxe richiede una motivazione profonda e non è adatta a tutti. Tuttavia, invita chiunque a sperimentare le intense emozioni che solo il ring può offrire.

Con l’apertura della nuova sede del Fight Club Fragomeni a Quinto de’ Stampi, l’ex campione continua a portare avanti la ricca tradizione pugilistica milanese, offrendo opportunità sia agli aspiranti professionisti che agli amatori desiderosi di avvicinarsi a questo nobile sport.