
Riccardo Bonanomi
Dalla scuola alla Serie A2: il racconto di un giovane talento del campionato italiano di pallamano.
Le origini di una passione
Come hai iniziato a giocare a pallamano e cosa ti ha spinto a scegliere questo sport?
«Mi sono avvicinato alla pallamano a scuola. Fin da piccolo ho praticato diversi sport, come calcio, pallavolo, atletica e nuoto. Quando ho iniziato le superiori, ero alla ricerca di una nuova disciplina e ho deciso di provare la pallamano. Mi è subito piaciuta e ho trovato un ambiente accogliente. Da allora, non ho mai smesso.»
Un percorso tra crescita e competizioni fino all’A2
Quali sono state le tappe più importanti della tua carriera fino ad oggi?
«Le esperienze più significative sono state le qualificazioni per i campionati nazionali under 19 e under 20 nel 2021 e 2023 a Chieti. Inoltre, i playoff per la promozione in Serie A1 sono stati un momento fondamentale del mio percorso che mi ha stimolato e formato anche se sfortunatamente non siamo stati promossi.»
Hai avuto un mentore o un modello di riferimento nella pallamano?
«Ho avuto la fortuna di lavorare con quattro allenatori diversi, che mi hanno insegnato molto sia dal punto di vista tecnico che relazionale. Anche la mia famiglia è stata un grande supporto: mia madre fa parte della dirigenza della squadra e mi ha sempre sostenuto.»
Il ruolo di pivot: tecnica e strategia serie A2
Quali sono le qualità fondamentali per eccellere nella pallamano?
«Serve un mix di abilità: velocità, resistenza, tecnica e una grande intelligenza di gioco. Ogni ruolo ha le sue peculiarità, ma nel mio caso, da pivot, è fondamentale avere coordinazione, forza fisica e capacità di lettura delle situazioni di gioco.»
Come ti prepari fisicamente e mentalmente per una partita importante?
«Il riposo è essenziale, così come una corretta alimentazione. Cerco di evitare eccessi e di arrivare in campo nelle migliori condizioni. Il riscaldamento pre-gara è fondamentale per entrare nel giusto stato mentale e fisico.»
Qual è il ruolo più impegnativo in una squadra di pallamano?
«Il pivot, il centrale e il portiere sono tra i ruoli più complessi. Il pivot lavora molto per aprire gli spazi e facilitare le giocate degli altri giocatori, il centrale ha lo scopo di organizzare il gioco e infine il portiere ha la responsabilità di difendere la porta nei momenti cruciali. Ma in generale, ogni posizione è fondamentale per il successo della squadra.»
La gestione della pressione e l’importanza della squadra in A2
Ci sono particolari strategie o tattiche che ritieni più efficaci nel tuo ruolo?
«La teoria della pallamano è relativamente semplice, ma metterla in pratica al massimo livello richiede grande esperienza. Seguire le regole di base e applicarle con precisione è la chiave per migliorare.»
Come gestisci la pressione nei momenti cruciali delle partite?
«Cerco di non focalizzarmi sull’ansia. Quando la partita è intensa, mi concentro su dettagli specifici e cerco di rimanere lucido, evitando distrazioni.»
L’importanza del recupero e della preparazione atletica
Quanto è importante l’alimentazione e il recupero fisico?
«Sono aspetti fondamentali. Non sempre è facile seguire tutto alla perfezione, ma un’alimentazione corretta e il giusto recupero fanno la differenza, soprattutto nei periodi di alta intensità agonistica.»
Come riesci a bilanciare la vita sportiva con quella personale?
«Non è semplice, servono sacrifici e una buona organizzazione. Bisogna essere disposti a fare delle rinunce, ma con una pianificazione efficace si può trovare un equilibrio tra sport e vita personale.»
Il futuro della pallamano in Italia
Come vedi l’evoluzione della pallamano nei prossimi anni?
«Negli ultimi anni la pallamano sta crescendo in Italia. È uno sport sempre più conosciuto e il livello si sta alzando, come dimostra la nazionale italiana che ha partecipato ai Mondiali. Il divario con le nazioni più forti è ancora significativo, ma i progressi sono evidenti.»
Pensi che questo sport meriti più visibilità? Cosa si potrebbe fare per promuoverlo?
«Sì, credo che la pallamano meriti maggiore attenzione. Il lavoro sul settore giovanile è fondamentale: portare la pallamano nelle scuole è uno dei modi migliori per farla conoscere e far crescere nuove generazioni di giocatori.»
Quale consiglio daresti a un giovane che sogna di diventare un giocatore di pallamano?
«Divertirsi, avere disciplina e costanza, accettare gli errori e lavorare per migliorarsi giorno dopo giorno.»
Intervista a Riccardo Bonanomi, HC Molteno Pallamano.