cerimonia apertura Milano Cortina 2026cerimonia apertura Milano Cortina 2026

Un nuovo modello di cerimonia olimpica che unisce tradizione, innovazione e partecipazione territoriale


Una cerimonia d’apertura diffusa: un’innovazione storica

Per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici Invernali, la cerimonia d’apertura di Milano-Cortina 2026 sarà “diffusa”, coinvolgendo non solo lo Stadio San Siro di Milano, ma anche altre località del territorio italiano.

Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, ha dichiarato:

«Sappiamo che a Milano non sarà possibile avere tutti gli atleti che saranno molto distanti. Per la prima volta nella storia applicheremo il concetto di cerimonia d’apertura diffusa».

Questo approccio permetterà di coinvolgere attivamente le comunità locali e di celebrare l’unità nazionale attraverso lo sport.​


San Siro: Il cuore pulsante della cerimonia

Lo Stadio San Siro di Milano, noto anche come “La Scala del Calcio”, sarà il fulcro della cerimonia d’apertura il 6 febbraio 2026. Con la sua storia e la sua capacità di accogliere decine di migliaia di spettatori, San Siro offrirà uno scenario spettacolare per l’inizio dei Giochi. La cerimonia sarà diretta da Marco Balich e il suo Balich Wonder Studio, già noti per aver curato eventi di portata mondiale come la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Sochi 2014 e dei Mondiali di calcio in Qatar 2022.​

Balich ha espresso l’intenzione di creare un evento che rappresenti l’Italia come un paese bello e proiettato verso il futuro, mettendo al centro gli atleti e cercando di superare le limitazioni strutturali dello stadio milanese.​


Le altre cerimonie: un viaggio attraverso l’Italia

Oltre alla cerimonia d’apertura, Milano-Cortina 2026 prevede altre tre cerimonie ufficiali:​

  • Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi: 22 febbraio 2026 all’Arena di Verona, prodotta da Filmmaster.​
  • Cerimonia di apertura delle Paralimpiadi: 6 marzo 2026, sempre all’Arena di Verona, anch’essa a cura di Filmmaster.​
  • Cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi: 15 marzo 2026 allo Stadio del Ghiaccio di Cortina d’Ampezzo, organizzata da G2 Eventi – Casta Diva Group.​

Queste cerimonie saranno collegate da un “fil rouge” tematico, come spiegato da Maria Laura Iascone, direttrice delle cerimonie della Fondazione Milano Cortina 2026, per creare un’esperienza coerente e coinvolgente che celebri la diversità e l’inclusione.​


Il viaggio della fiamma Olimpica: un simbolo di speranza

Il percorso della fiamma olimpica inizierà il 26 novembre 2025 a Olimpia, in Grecia, e attraverserà l’Italia fino ad arrivare a Milano. Il progetto è stato affidato alla società ALPHAOMEGA, in partnership con RNK, con l’obiettivo di raccontare i territori e il patrimonio culturale italiano attraverso il passaggio della fiamma.​

Le torce olimpiche, presentate recentemente a Milano e all’Expo 2025 di Osaka, sono realizzate in alluminio riciclato e progettate dallo studio torinese Carlo Ratti Associati. Il design riflette i paesaggi italiani che la fiamma attraverserà, simbolizzando l’eccellenza del design italiano e l’impegno per la sostenibilità.​


La partecipazione del pubblico: un interesse crescente

La risposta del pubblico è stata entusiasta fin dalle prime fasi di vendita dei biglietti. Secondo Varnier, il 60% dei biglietti disponibili è già stato venduto, con una forte partecipazione da parte di giovani tra i 25 e i 40 anni. I paesi con il maggior numero di acquisti sono Italia, Stati Uniti e Germania, segno dell’interesse internazionale per l’evento.​


Conclusione: un’Olimpiade che unisce

Milano-Cortina 2026 si preannuncia come un’edizione storica dei Giochi Olimpici Invernali, non solo per le innovazioni introdotte nella cerimonia d’apertura, ma anche per l’impegno nel coinvolgere l’intero territorio italiano e promuovere valori di inclusione e sostenibilità. La cerimonia diffusa rappresenta un nuovo modello di celebrazione olimpica, capace di unire tradizione e modernità, e di rendere ogni cittadino parte integrante di questo grande evento sportivo.