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Milano al centro della trasformazione tra infrastrutture, inclusione e sport

Una serata simbolo della collaborazione internazionale

Il Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia ha ospitato una serata che, più che raccontare un evento, anticipa una visione: Verso l’eccellenza paralimpica, iniziativa promossa dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano insieme alla Regione Lombardia. Una cornice istituzionale rivolta al futuro, dove atleti, rappresentanti politici e stakeholder del territorio hanno dialogato sul ruolo che i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026 avranno nella vita delle comunità.

Alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, del console generale Douglass Benning, del coordinatore per i Giochi Sunil Ravi, dell’atleta paralimpica e Ambassador Martina Caironi e del campione Davide Bendotti, Milano ha ribadito il proprio impegno nel diventare modello internazionale di accessibilità e innovazione sociale.

Il valore strategico di un evento globale

Nel suo intervento, Fontana ha ricordato il «legame antico e fecondo» che unisce Lombardia e Stati Uniti, sottolineando come il dialogo culturale ed economico tra le due realtà rappresenti un motore decisivo nello sviluppo comune. Ma il cuore del suo discorso ha riguardato soprattutto i Giochi del 2026, definiti come «un passaggio storico per il Paese».

Le Olimpiadi e Paralimpiadi non saranno soltanto un palcoscenico sportivo: si prevede che raggiungano oltre 3 miliardi di spettatori nel mondo e generino 3 milioni di presenze turistiche aggiuntive, con ricadute significative per Milano e per tutto il Nord Italia. Un flusso capace di rafforzare la posizione della città come hub europeo per sport, turismo, design e innovazione.

Una legacy infrastrutturale decisiva per il futuro di Milano

Dalla mobilità alla riqualificazione delle strutture sportive, la legacy dei Giochi è stata uno dei temi più attesi. Fontana ha ricordato che sono previsti investimenti pari a 5,1 miliardi di euro, suddivisi in interventi destinati a cambiare la quotidianità dei cittadini:

  • 47% dedicato al trasporto ferroviario e alla mobilità sostenibile
  • 40,8% al potenziamento della rete stradale
  • 12,2% alla riqualificazione degli impianti sportivi

Milano, che già vive un forte processo di modernizzazione, vedrà accelerare investimenti strategici che renderanno la città più connessa, accessibile e competitiva. Un percorso che si integra con altri cantieri urbani e con il grande tema della sostenibilità, centrale anche nel dibattito sportivo di oggi.

L’accessibilità come pilastro culturale e sociale

Uno dei messaggi più forti emersi dalla serata riguarda la legacy sociale dei Giochi Paralimpici. Fontana ha precisato che tutte le nuove infrastrutture «nasceranno prive di barriere architettoniche» e saranno progettate secondo i principi del design for all. L’obiettivo è garantire accessi universalmente fruibili, trasformando la sfida paralimpica in una conquista permanente per le comunità locali.

Un’impresa culturale, prima ancora che infrastrutturale. «Lo sport dimostra che i sogni non conoscono limiti», ha detto il presidente. Le Paralimpiadi dovranno quindi lasciare un’eredità educativa, favorendo la diffusione dello sport come strumento di emancipazione e crescita personale.

Proprio a supporto di questo messaggio, durante l’evento sono state proiettate sequenze tratte dal documentario Netflix Rising Phoenix, introdotte da un videomessaggio di Bebe Vio: un invito a comprendere l’essenza del movimento paralimpico come motore di cambiamento e resilienza.

Paralimpiadi Milano-Cortina 2026: cosa aspettarsi dall’edizione italiana

Le Paralimpiadi del 2026, in programma dal 6 al 15 marzo, porteranno sulle Alpi italiane un livello di competizione senza precedenti. Le venue principali saranno Milano e Cortina d’Ampezzo, mentre la cerimonia di apertura si terrà in una cornice unica: l’Arena di Verona. La chiusura avverrà invece al Palaghiaccio Olimpico di Cortina.

Saranno sei le discipline in programma:

  • biathlon
  • para ice hockey
  • sci alpino
  • sci di fondo
  • snowboard
  • wheelchair curling

Gli atleti attesi saranno oltre 600, superando la quota dei Giochi di Pechino. Con 79 finali a medaglia, l’edizione Milano-Cortina promette spettacolo e competitività.

Milano avrà un ruolo specialissimo: ospiterà il para ice hockey, disciplina iconica dello sport paralimpico, per cui sono stati realizzati impianti completamente riprogettati con soluzioni avanzate per l’accessibilità universale.

A Cortina, il rinnovato Stadio del Ghiaccio offrirà spazi totalmente privi di barriere, mentre l’Arena di Verona rappresenterà un unicum nel panorama internazionale per eleganza e capacità di valorizzare la ceremonialità paralimpica.

Quella del 2026 sarà la terza edizione paralimpica italiana, dopo Roma 1960 e Torino 2006: un traguardo che ribadisce il ruolo dell’Italia nel movimento sportivo globale.

Una Milano che guarda lontano

La serata al Belvedere Berlusconi non è stata solo un incontro istituzionale, ma un momento di riflessione su come Milano intende posizionarsi nei prossimi anni: come città inclusiva, aperta alla cooperazione internazionale, consapevole del potere trasformativo dello sport. Le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentano l’occasione per ridisegnare la città, rafforzare la sostenibilità dei trasporti e costruire infrastrutture destinate a durare.

Non solo impianti e strade: la vera eredità sarà culturale. Una Milano più consapevole, più accessibile, più internazionale.