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Milano Cortina 2026: pattinaggio artistico, la Russia torna in pista

Pattinaggio artistico

Con il comunicato ufficiale n.708, l’International Skating Union ha aperto ufficialmente le porte a una selezione limitata di atleti russi e bielorussi per la gara di qualificazione olimpica in vista di Milano-Cortina 2026. L’evento si terrà a Pechino dal 17 al 21 settembre 2025 e rappresenta, al momento, l’unica finestra concessa dalla Federazione Internazionale a due nazioni ancora sospese dalle competizioni a causa del conflitto in Ucraina. Ogni Paese ha potuto indicare un solo atleta per disciplina, più un sostituto. La selezione è stata sottoposta a controlli rigidi, in particolare per garantire la piena conformità al sistema antidoping internazionale.


Escluse le coppie d’artistico e danza a Milano Cortina 2026: un segnale forte anche per l’Italia

Il dettaglio più sorprendente della decisione dell’ISU riguarda l’esclusione totale delle coppie nella danza e nel pattinaggio artistico. Si tratta di discipline in cui l’Italia ambisce a salire sul podio olimpico e che, da sempre, vedono la Russia tra le protagoniste assolute. Non si sanno ancora i nomi ufficiali degli esclusi, ma tutto fa pensare che campioni del calibro di Mishina–Galliamov, Boikova–Kozlovskii e Stepanova–Bukin siano rimasti fuori. La severità della selezione, in chiave tricolore, è una notizia di rilevanza strategica: senza le grandi scuole russe sul ghiaccio, si aprono nuove possibilità per le coppie italiane a Milano-Cortina 2026.


Adelia Petrosyan guida la selezione russa: debutterà tra i grandi

Nella lista dei convocati russi spicca il nome di Adelia Petrosyan, classe 2007, pupilla della scuola di Eteri Tutberidze. È lei l’atleta più attesa e tecnicamente più dotata tra le convocate. Il suo esordio internazionale tra i senior promette di alzare l’asticella oltre i 230 punti, soglia irraggiungibile per molte delle sue rivali. Insieme a lei è stata selezionata Alina Gorbacheva, terza classificata ai Campionati russi 2024. Due nomi che rappresentano la nuova generazione del pattinaggio artistico russo.


Gumennik e Dikidzhi tra gli uomini: chance e incognite

Nel settore maschile, la Russia punterà su Petr Gumennik e Vladislav Dikidzhi, rispettivamente talento emergente e campione nazionale in carica. Gumennik è forse il nome più imprevedibile della lista, che porta con sé un curriculum tecnico e artistico di spessore. Per entrambi sarà un debutto assoluto nel nuovo contesto olimpico post-sospensione, con la pressione di dover rappresentare un’intera scuola sportiva. Sul fronte bielorusso sono invece ammessi Vasil Barakhouski, Viktoriya Plaskonnaya, Yauheni Puzanau, Viktoriia Safonova, Nastassia Sidarenka e Uladzislau Sytsik, in un’ottica di presenza più simbolica che competitiva.


Una qualificazione a Milano Cortina 2026 di un certo spessore

Il ritorno, seppur parziale e controllato, degli atleti russi e bielorussi nel pattinaggio internazionale segna un punto di svolta. La decisione dell’ISU di escludere le coppie e la danza, tradizionalmente dominate dalla Russia, è tanto tecnica quanto politica. Per l’Italia si tratta di un’opportunità da sfruttare con intelligenza, specie in una stagione che porta ai Giochi in casa. Intanto, tutti gli occhi saranno su Petrosyan e compagni a settembre, dove la pista di Pechino diventerà l’arena del primo, attesissimo banco di prova verso Milano-Cortina 2026.

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