Pala Agorà di Milano, foto Instagram MilanoinmovimentoPala Agorà di Milano, foto Instagram Milanoinmovimento

L’assessora Riva: «Sarà ancora destinato al ghiaccio. Non possiamo mollare ora»

Il futuro dell’Agorà prende forma

Lo storico palazzetto del ghiaccio Agorà di Milano, chiuso dal 2023 e da tempo al centro di polemiche, degrado e abbandono, sta finalmente per vedere una nuova luce. Secondo quanto dichiarato dall’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva, nei prossimi dieci giorni verrà presentato un progetto ufficiale per la riqualificazione e gestione dell’impianto di via dei Ciclamini, nel quartiere Lorenteggio. La società incaricata è stata appena costituita.

«Il progetto è stato promesso per i primi mesi del 2025 e così sarà. È questione di giorni», ha annunciato Riva.

Obiettivo: salvare il ghiaccio in vista delle Olimpiadi

L’impianto, che per decenni ha ospitato gare e allenamenti di discipline su ghiaccio, è l’unico palazzo del ghiaccio coperto della città e rappresenta un presidio sportivo strategico, anche in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. L’assessora ha voluto chiarire che, nonostante ci fossero offerte di operatori privati interessati a convertirlo per altri sport, la volontà dell’Amministrazione è chiara:

«Abbiamo il dovere morale e sportivo di fare tutto il possibile perché l’Agorà rimanga destinato al ghiaccio», ha spiegato Riva. «Soprattutto a meno di un anno dai Giochi Olimpici».

Un impianto in difficoltà, ma con potenziale

Il palazzetto, in questi due anni di chiusura, è stato vittima di incuria, accessi abusivi e incendi. Negli ultimi giorni si sono verificati ben due episodi che hanno richiesto l’intervento delle autorità e rilanciato il dibattito sulla sicurezza nell’area.

«Siamo in contatto continuo con le forze dell’ordine», ha ribadito Riva. «Valutiamo anche la possibilità di ricorrere alla sicurezza privata, benché i costi siano molto elevati».

Il progetto: qualità prima di tutto

Secondo l’assessora, l’elaborazione del progetto ha subito delle complicazioni tecniche dovute alla gestione passata dell’impianto, definita «molto carente». Proprio per questo il Comune ha lavorato con determinazione per garantire una proposta credibile e di qualità, in grado di dare continuità alla storia dell’Agorà come tempio degli sport invernali milanesi.

«Non abbiamo mai smesso di lavorare su questo dossier», ha sottolineato Riva. «È uno dei progetti più difficili della nostra città in questi anni, ma non molliamo».

La rinascita dell’Agorà come simbolo dello sport milanese

Il messaggio che arriva da Palazzo Marino è chiaro: l’Agorà non sarà abbandonato, anzi tornerà a essere un punto di riferimento per il ghiaccio a Milano. Un segnale importante anche per le società sportive e per i cittadini che da mesi chiedono una risposta concreta per un impianto iconico, ormai ridotto a rudere.

Il futuro potrebbe vedere una riapertura già nei prossimi mesi, se il progetto sarà approvato e i lavori partiranno senza ulteriori intoppi. In parallelo, si lavora a misure di prevenzione contro degrado e vandalismi, anche grazie al supporto delle forze dell’ordine e, se necessario, con presidi temporanei di vigilanza.

Perché l’Agorà è importante per Milano

La storia dell’Agorà è legata a quella dello sport su ghiaccio in Italia: pattinaggio artistico, hockey, short track e corsi amatoriali hanno animato per anni la struttura, rendendola un punto di aggregazione per migliaia di atleti, giovani e famiglie. La chiusura ha lasciato un vuoto profondo, difficile da colmare.

Il rilancio dell’impianto rappresenta una sfida urbanistica, sportiva e sociale per la città, ma anche un’opportunità per riaffermare Milano come capitale dello sport italiano, pronta ad accogliere i grandi eventi e capace di valorizzare le sue infrastrutture.

«L’obiettivo è riempirlo il prima possibile», ha concluso l’assessora. «Solo così potremo restituire sicurezza e dignità a un luogo che ha fatto la storia dello sport milanese».