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Villaggio dello sport inclusivo a Milano: un nuovo modello di integrazione sociale firmato CSI

Villaggio dello sport inclusivo a Milano

Il Centro Sportivo Italiano di Milano segna una nuova tappa nel percorso di promozione dello sport come strumento di inclusione e coesione sociale. Sabato 5 luglio 2025, piazza Selinunte si trasformerà nel primo Villaggio dello sport inclusivo della città, ospitato nel parcheggio di viale Aretusa. Un’iniziativa pionieristica che nasce a tre anni dall’inaugurazione del Selinunte Stadium, riqualificato grazie alla collaborazione tra Comune di Milano e CSI Milano, e si propone di portare lo sport accessibile al centro della vita urbana e sociale delle periferie milanesi.

Inclusione e sport: una sinergia possibile

Il progetto è realizzato grazie alla partnership con Fondazione Mazzola ETS, realtà da sempre impegnata nel sostenere persone fragili e con disabilità, trasformando spazi marginalizzati in contesti rigenerati dove lo sport diventa strumento di salute, autonomia e dignità.

«Tra tutte le azioni attuate in questi anni a Selinunte, mancava ancora un’iniziativa centrata sul legame tra sport e disabilità», ha spiegato Massimo Achini, presidente di CSI Milano. «Installare il villaggio proprio in questa piazza ha un valore simbolico fortissimo: vogliamo fare un ulteriore passo verso la creazione di un luogo davvero accogliente e inclusivo».

Attività per ogni età e ogni corpo

La giornata offrirà attività integrate, accessibili e gratuite per persone con disabilità e non. L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente dove lo sport sia davvero di tutti.

Saranno presenti:

  • Accademia Scherma Milano, con dimostrazioni di scherma classica e in carrozzina
  • Atletica leggera con l’associazione Silvia Tremolada
  • Bocce integrate, grazie alla collaborazione di istruttori specializzati
  • Sitting volley e calcio integrato e seduto, organizzati dal tavolo sport e disabilità SPRINT (CSI Milano – Rete TikiTaka – Consulta diocesana per la disabilità)
  • Attività motorie per bambini, curate da FIPE
  • Capoeiraskateboarding e arrampicata su parete di roccia alta 8 metri, sotto la guida degli esperti di Top Tribe

Ogni attività sarà calibrata per favorire la partecipazione indipendentemente dal livello di abilità fisica, con il supporto costante di educatori e tecnici.

Un progetto che guarda lontano

Il villaggio rientra nel più ampio progetto Sport Social Lab, avviato nel 2022 e confermato anche per il 2026, grazie al sostegno del Comune di Milano e alla collaborazione con realtà come Coopi e Consorzio Sir. L’obiettivo è trasformare le periferie urbane in spazi di comunità attiva, attraverso laboratori, supporto scolastico e iniziative artistiche che si integrano con la proposta sportiva.

Il quadrilatero di San Siro, e in particolare l’area dell’ex mercato comunale, diventa così un modello di rigenerazione urbana centrata su sport e inclusione, capace di generare valore sociale, educativo ed economico.

CSI Milano: sport e impegno sociale nelle periferie

Ma l’azione di CSI Milano non si ferma a Selinunte. Durante l’estate 2025, l’associazione porterà le sue attività nei cortili popolari di Corvetto e Gratosoglio, in parchi, piazze e aree pubbliche, coinvolgendo bambini e ragazzi in laboratori sportivi pensati per favorire aggregazione e benessere anche nei contesti più fragili.

Non solo Milano: il progetto CSI per il Mondo testimonia l’estensione di questa visione oltre i confini nazionali. Dall’America Latina all’Africa, passando per il Medio Oriente, CSI porta avanti attività che utilizzano lo sport come ponte tra culture, veicolo di diritti e strumento di emancipazione.

Oltre il gioco: una visione educativa dello sport

Fondata a Roma nel 1944, l’associazione CSI è oggi la più antica polisportiva italiana, con oltre 100.000 atleti tesserati solo a Milano, distribuiti in 618 società sportive e 450 oratori, che nella stagione 2023/2024 hanno ospitato più di 31.000 gare.

Il suo impegno si fonda su valori cristiani, ma guarda alla società intera: «Lo sport è una palestra di vita, educazione e comunità», afferma ancora Achini. Un messaggio che si riflette nelle scelte concrete di presidio territoriale, formazione e inclusione.

Milano come laboratorio di sport e inclusione

L’inaugurazione del Villaggio dello sport inclusivo a Selinunte rappresenta un traguardo ma anche un punto di partenza. In un’epoca segnata da disuguaglianze crescenti e solitudini sociali, iniziative come questa dimostrano che lo sport può ancora essere strumento di coesione, riscatto e partecipazione. Milano, ancora una volta, si dimostra capace di sperimentare e innovare, offrendo modelli replicabili su scala nazionale.

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