
Il programma “Tutti i colori dello sport”, promosso da AC Milan e Fondazione Milan, nasce con l’obiettivo di diffondere i valori positivi dello sport tra le giovani generazioni. Ogni anno coinvolge oltre 1.000 studenti, offrendo loro un confronto diretto con atleti e atlete del club rossonero su tematiche cruciali come l’uguaglianza di genere, il contrasto alle discriminazioni e l’inclusione sociale.
Le calciatrici del Milan a confronto con gli studenti
Lunedì 10 marzo 2025, le calciatrici della Prima Squadra femminile rossonera, Julie Piga e Nadine Sorelli, hanno incontrato 150 studenti dell’IIS Cardano di Milano. L’incontro si è svolto nel quartiere di Lampugnano, alla periferia nord-ovest della città, e ha rappresentato un momento di dialogo, condivisione e riflessione.
Al centro del confronto, l’empowerment femminile, il superamento degli stereotipi di genere e l’importanza dell’educazione nello sport e nella vita.
Le testimonianze di Julie Piga e Nadine Sorelli
Julie Piga, difensore rossonero, ha raccontato la sua esperienza nel mondo del calcio e le difficoltà affrontate nel farsi accettare in un ambiente ancora dominato dagli uomini:
«Quando ho iniziato, alcuni ragazzi mi prendevano in giro, ma alla fine ero più forte di loro. Nello sport come nella vita, bisogna crederci sempre e continuare a lavorare per raggiungere i propri obiettivi.»
Piga ha inoltre sottolineato l’importanza della multiculturalità nello spogliatoio:
«L’importante è non criticare, ma mettersi in ascolto. Dalle mie compagne svedesi ho imparato un approccio al lavoro diverso da quello francese, che mi ha aiutato a migliorarmi.»
Anche Nadine Sorelli ha condiviso la sua esperienza, raccontando come abbia iniziato a giocare in una squadra maschile, affrontando pregiudizi e commenti discriminatori:
«In quelle occasioni, è stato fondamentale il sostegno della mia famiglia. Mi hanno sempre incoraggiata, senza mai farmi sentire fuori posto. È importante imparare a riconoscere gli episodi di discriminazione e dare loro il giusto peso.»
Lo sport come strumento di cambiamento sociale
L’iniziativa “Tutti i colori dello sport” dimostra come lo sport possa essere un mezzo di educazione e trasformazione sociale. Insegnare ai giovani il valore della diversità e del rispetto reciproco significa contribuire a costruire una società più giusta e inclusiva.
Grazie a questi incontri, gli studenti non solo ricevono testimonianze dirette da chi ha vissuto determinate esperienze, ma vengono anche stimolati a riflettere su come il rispetto e l’inclusione possano essere applicati nella loro quotidianità.
L’impegno di AC Milan e Fondazione Milan per l’inclusione
Da anni, AC Milan e Fondazione Milan investono in progetti che utilizzano lo sport come veicolo per promuovere valori positivi, attraverso iniziative come “Sport for Change”, che mira all’empowerment femminile, all’inclusione sociale e alla lotta contro le discriminazioni.
L’importanza di iniziative educative per le nuove generazioni
Incontri come quello con le calciatrici rossonere sono fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni e aiutarle a sviluppare una mentalità aperta e inclusiva. L’educazione attraverso lo sport diventa così un’opportunità concreta per ispirare i giovani a credere in se stessi, abbattere gli stereotipi e combattere ogni forma di discriminazione.