
Achille Lonati
La giovane promessa dell’Under 19 dell’Olimpia Milano, Achille Lonati, nel mirino dei college americani. In testa c’è St. Bonaventure, dove oggi lavora l’ex insider NBA Adrian Wojnarowski.
Achille Lonati sempre più vicino all’NCAA
Il basket europeo rischia di perdere un altro talento. Achille Lonati, classe 2007 e tra i prospetti più interessanti del settore giovanile dell’Olimpia Milano, è atteso nelle prossime ore alla St. Bonaventure University, dove visiterà campus e strutture sportive. La visita segue quella di Adrian Wojnarowski, general manager dei Bonnies ed ex volto di punta di ESPN, che nelle settimane scorse ha incontrato il giocatore e la sua famiglia tra Milano e Belgrado.
Un mercato in fermento per Lonati
Le opzioni per il futuro di Lonati non mancano. Il giovane esterno italiano ha ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di programmi NCAA di primo piano, tra cui:
- VCU (Virginia Commonwealth University)
- Xavier University
- Georgia Tech
- University of California – Santa Barbara
Nonostante questo ventaglio di scelte, St. Bonaventure appare oggi in vantaggio nella corsa alla firma del talento cresciuto in casa Olimpia. La figura di Wojnarowski, punto di riferimento per anni nel mondo NBA, rappresenta un elemento di grande attrattiva per i giovani europei in cerca di visibilità e crescita tecnica oltreoceano.
L’effetto NIL e il futuro dei giovani europei
L’interesse dei college statunitensi per i giovani talenti europei è ulteriormente cresciuto con l’introduzione del NIL (Name, Image, Likeness), ovvero la possibilità per gli atleti universitari di monetizzare il proprio nome e la propria immagine. Questo nuovo scenario sta cambiando le regole del gioco anche per club come l’Olimpia Milano.
In una recente intervista, Gianmaria Vacirca, assistente general manager del club milanese, ha dichiarato:
«Con l’avvento del NIL, il rischio è di vedere prosciugato il bacino dei giovani europei. Investire sul settore giovanile è sempre importante, ma oggi non esiste una legislazione internazionale che possa proteggere i club».
Un trend che coinvolge altri giovani dell’Olimpia
Achille Lonati non è l’unico a valutare il salto negli Stati Uniti. Anche i suoi compagni di squadra Luigi Suigo e Diego Garavaglia, entrambi in forza all’Under 19 dell’Olimpia, sono dati in partenza verso college NCAA, confermando una tendenza sempre più marcata: quella della fuga dei talenti giovanili italiani verso un sistema che offre strutture, visibilità e compensi che in Europa – oggi – sono difficili da eguagliare.
La sfida del basket italiano
Il caso Lonati è emblematico. Il sistema cestistico italiano, pur vantando un’ottima tradizione formativa, fatica a trattenere i propri migliori prospetti. La mancanza di un quadro normativo internazionale che tuteli le società che investono nella crescita dei giovani rappresenta un ostacolo significativo per realtà come l’Olimpia.
Nel frattempo, la St. Bonaventure si prepara ad accogliere Lonati nella sua visita. Se dovesse scegliere i Bonnies, il classe 2007 andrebbe a inserirsi in un contesto in piena ricostruzione, con ambizioni crescenti sotto la guida proprio di Wojnarowski, figura mediatica e carismatica capace di attrarre attenzione anche fuori dai confini della NCAA.