Nikola Mirotic da record

La sconfitta dell’Olimpia Milano contro il Paris Basketball ha suscitato molte riflessioni e dibattiti, ma anche alcune note positive che potrebbero gettare le basi per una risalita nelle prossime partite. Dan Peterson, storico ex allenatore dei biancorossi, ha commentato con ottimismo la performance della squadra in un editoriale pubblicato su La Gazzetta dello Sport. Sebbene il risultato negativo in Francia non fosse previsto, Peterson è fiducioso riguardo al futuro della squadra. “Parigi è andata male, ma io rimango ottimista”, ha esordito, sottolineando che la squadra è alle prese con un periodo difficile, ma cruciale per testare la sua forza.

Un periodo difficile, ma formativo per Milano

Milano sta attraversando una fase complessa, caratterizzata da partite difficili e decisive per il futuro della stagione. “Un tour de force”, come lo ha definito Peterson, che metterà a dura prova le capacità fisiche e mentali dei giocatori. L’analisi dell’ex coach non si limita al singolo match, ma guarda con attenzione a quanto accadrà nelle prossime settimane. Il giudizio finale di Peterson è chiaro: “Milano è pronta per affrontare queste sfide, ma solo se tutti i giocatori saranno a disposizione e l’infermeria sarà vuota.” La condizione fisica della squadra è, dunque, un elemento cruciale per il cammino verso i playoff di EuroLeague.

I segnali positivi nonostante la sconfitta

Nonostante la sconfitta, ci sono aspetti positivi che fanno ben sperare per il futuro dell’Olimpia Milano. Peterson evidenzia alcuni momenti chiave che, a suo parere, potrebbero fare la differenza. Il primo riguarda l’inserimento di Shields nel meccanismo della squadra. Dopo un lungo periodo di infortunio e adattamento, l’ala americana sta tornando ai suoi livelli migliori. “Reinserire un giocatore come Shields non è mai facile, ma ora sta di nuovo facendo la differenza”, ha detto Peterson. Questo ritorno in grande stile è stato fondamentale per mantenere alta la competitività della squadra, specialmente in una stagione tanto impegnativa.

La crescita di Mannion: un playmaker in erba

Un altro aspetto positivo sottolineato da Peterson è l’inserimento di Nico Mannion come playmaker titolare. Non si trattava di una scelta scontata, ma l’allenatore Ettore Messina ha avuto le idee chiare fin dall’inizio. “Mannion ha vissuto alcune partite difficili, ma Messina è stato abile nel gestirlo, facendo crescere la sua fiducia”, ha affermato Peterson. La gestione del giovane playmaker, infatti, è stata impeccabile: dopo alcuni momenti di difficoltà, il coach ha saputo rimetterlo in campo al momento giusto, permettendo al ragazzo di trovare il suo ritmo. Questo tipo di gestione potrebbe essere cruciale per il futuro della squadra.

Mirotic: un esempio di determinazione

Non meno importante è l’esempio dato da Nikola Mirotic, che, nonostante non fosse al 100%, ha deciso di essere presente nella partita fondamentale contro la Stella Rossa. La sua performance è stata determinante per la vittoria, e Peterson non ha potuto fare a meno di paragonare la sua determinazione a quella di Mike D’Antoni, che nel 1978, con una frattura al piede, riuscì a guidare la squadra alla vittoria contro la Varese. Un altro episodio che testimonia come la volontà di lottare, anche quando le condizioni fisiche non sono ideali, sia parte integrante della mentalità vincente della squadra.

La lezione di Messina: strategia e fisicità

Il coach Messina, con alcune mosse tattiche intelligenti, ha saputo rimettere in gioco i suoi uomini, anche quelli che erano fuori condizione o appena rientrati da infortuni. Questo è il vero segreto del successo di una squadra che punta a grandi obiettivi: la gestione intelligente dei singoli e la capacità di adattarsi a situazioni difficili. Ma non basta. La fisicità di alcune squadre di EuroLeague rimane un ostacolo da superare, e secondo Peterson, l’Olimpia Milano dovrà trovare il giusto equilibrio per affrontarla.

L’Olimpia nei playoff: uno scenario possibile?

Nonostante la sconfitta contro il Paris Basketball, Peterson resta fiducioso per il futuro dell’Olimpia Milano. “Se Messina riesce a contrastare la fisicità degli avversari, Milano è una squadra da temere”, ha concluso l’ex allenatore. Con l’arrivo dei playoff, infatti, la squadra biancorossa potrebbe essere pronta a dare battaglia, soprattutto se riuscirà a recuperare completamente tutti i suoi giocatori. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’Olimpia riuscirà a rialzarsi e a confermare le aspettative della stagione.