
Daniele Inzoli, foto Grana/FIDAL
Daniele Inzoli, atleta classe 2008 dell’Atletica Riccardi Milano 1946, farà il suo esordio nel salto in lungo ai Campionati Italiani Assoluti alla fine di febbraio e, il 1° marzo, gareggerà nei 60 metri piani al triangolare Italia-Francia-Portogallo che si terrà a Metz, in Francia. Già ben noto nell’ambiente dell’atletica grazie ai suoi straordinari risultati, il 1° febbraio ha eguagliato il record italiano di Federico Guglielmi nei 60 metri indoor con il tempo di 6″78. Inoltre, è reduce da una medaglia di bronzo agli Europei Under 18 del 2024 e vanta un eccezionale personal best nel salto in lungo di 7.90 metri, la migliore misura di sempre per un 15enne.
Daniele, quando hai iniziato a praticare atletica e cosa ti ha spinto a provare questo sport?
“Ho iniziato a praticare atletica a 6 anni, non perché fosse il mio sport preferito, infatti mi attiravano di più gli sport di squadra. Mia madre, però, è sempre stata appassionata di atletica sin da piccola e mi ha spinto a provare questo sport. Anche mio fratello e mia sorella avevano iniziato a fare atletica, quindi ho deciso di seguirli. Infatti, inizialmente, praticavo sia sport di squadra che atletica, proprio come loro.”
Hai partecipato a diverse gare, anche ad appuntamenti importanti. C’è stata qualche gara che ti ha emozionato di più rispetto alle altre?
“Mi hanno suscitato più emozioni gli europei Under 18 di Banská Bystrica del 2024 e i campionati italiani allievi indoor di quest’anno, ma se devo essere onesto, per il risultato sono più legato agli indoor. Tuttavia, è stato l’Europeo dello scorso anno ad emozionarmi di più, perché mi ha regalato un’esperienza intensa e ricca di emozioni, anche contrastanti. Affrontare un evento così importante con la prima maglia azzurra, con tutta la mia famiglia lì a sostenermi e i miei amici che mi seguivano in streaming, è stato qualcosa che mi ha emozionato molto. Nonostante non abbia ottenuto il risultato che speravo, quella esperienza mi ha lasciato solo aspetti positivi.”
Hai dei record italiani di categoria e risultati eccellenti in diverse discipline. In cosa ti senti più orientato?
“Da quando ho iniziato a praticare l’atletica, non mi sono mai focalizzato su una specialità in particolare, ma ho preferito sperimentare il più possibile, cercando di provare tante discipline. Non mi sento ancora orientato verso una specialità rispetto a un’altra. Tra velocità e salto in lungo, mi sento più portato per il salto in lungo, ma riguardo al futuro, non so ancora in quale specialità mi vedrò. Per quanto sarà possibile, cercherò di allenare entrambe le discipline parallelamente, dedicando a ciascuna lo stesso impegno e tempo.”
Daniele, c’è un atleta in particolare del mondo dell’atletica che ti ispira?
“Non mi sono mai ispirato a un atleta specifico, ma come molti, ho iniziato a seguire Bolt, che per me rappresentava un punto di riferimento, un idolo. Con il passare degli anni, approfondendo la mia passione per l’atletica, mi sono ispirato anche ad altri atleti e che apprezzo tuttora, come Shelly-Ann Fraser-Pryce, Sydney McLaughlin e tanti altri. Tra questi, un atleta che stimo molto è Mattia Furlani, ma in assoluto la persona che più mi ha ispirato è stato mio fratello Francesco. È grazie a lui che ho iniziato, e sebbene mia madre abbia avuto un ruolo importante, è stato soprattutto mio fratello a rappresentare una fonte di ispirazione per me.”
A breve avrai due appuntamenti importanti, i campionati italiani assoluti ad Ancona a fine febbraio e il triangolare in Francia a Metz il 1 Marzo. Cosa ti aspetti da quest’ultimo?
“Al triangolare di Metz farò i 60 metri e mi aspetto semplicemente di divertirmi. Non mi sono posto un obiettivo preciso, ma cercherò di correre al massimo delle mie possibilità, dando il 100%. Per me, l’obiettivo principale è proprio questo: dare il massimo e godermi la gara. Non mi aspetto troppo, ma voglio comunque giocarmela e puntare a ottenere una buona posizione.”
Daniele, sei un atleta di ottimo livello, come fai a conciliare la vita scolastica con quella sportiva?
“Frequento il terzo anno di liceo scientifico a Milano, e per me scuola e sport vanno di pari passo, con la stessa importanza nella mia vita. Ci tengo molto a portare avanti i miei studi, perché credo fortemente che quello che mi insegna la scuola mi sia utile anche nello sport. Gli stimoli che mi dà un compito in classe o un’interrogazione sono gli stessi che affronto durante una gara: sono emozioni e sensazioni simili, che richiedono impegno e concentrazione. Cerco sempre di dare la stessa priorità a entrambe le cose, consapevole che a volte è necessario fare dei sacrifici, ma il mio obiettivo è non trascurare mai né lo sport né gli studi.”
Qual è il tuo più grande obbiettivo nell’atletica?
“Il mio sogno è rimasto lo stesso sin da quando ho iniziato da bambino: vincere una medaglia alle olimpiadi. Questo obiettivo è per me fondamentale, perché finché ci sarà il desiderio di raggiungerlo, ci sarà anche una motivazione in più in questo sport. Per me, quindi, è un obiettivo essenziale.”
Daniele, quali sono i tuoi obbiettivi per questa stagione all’aperto?
“Il mio obiettivo principale è migliorare i miei primati personali, con in testa due appuntamenti fondamentali che si svolgeranno questa estate: gli EYOF Under 18 in Macedonia e gli Europei Under 20 in Finlandia. Per me questi sono i miei più grandi obbiettivi, e spero anche di migliorarmi per giocarmi una medaglia.”
Nell’immagine Daniele Inzoli-foto Grana/FIDAL