L’ex centrocampista dell’Inter, Fredy Guarin, si racconta senza filtri in un’intervista alla TV colombiana Caracol Television, svelando il suo travagliato passato tra alcolismo e un tentativo di suicidio.
Il declino di un campione: alcolismo e problemi personali
Fredy Guarin, noto ai tifosi dell’Inter per il suo talento e la sua grinta in campo, ha svelato i retroscena più oscuri della sua carriera. In un’intervista shock, l’ex centrocampista colombiano ha raccontato il difficile rapporto con l’alcol durante il suo periodo in Italia. «In Italia ho iniziato a farmi un nome», spiega Guarin, «e da lì iniziò una questione diversa fuori dal campo. Inizialmente gestivo la cosa molto bene: mi ubriacavo due giorni prima della partita, poi scendevo in campo, segnavo uno o due gol e la squadra vinceva».
Il suo problema con l’alcol è iniziato come una fuga dalla pressione, ma è presto degenerato. «Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante. Sapevo che stavo sbagliando, anche con la mia famiglia. Ho fallito in tutto: obiettivi calcistici e personali», ha ammesso.
La rottura con l’Inter e il trasferimento forzato
L’alcolismo ha avuto un impatto devastante sulla carriera di Guarin, tanto che, secondo il suo racconto, l’Inter decise di intervenire drasticamente. «Tramite il mio agente mi vennero a dire che non potevo restare a Milano, che dovevano portarmi via subito», ha rivelato l’ex giocatore. Un addio che ha segnato profondamente l’atleta, costretto a lasciare una città che rappresentava per lui un luogo di successo ma anche di crisi.
Un momento drammatico: il tentativo di suicidio
L’aspetto più toccante della confessione di Guarin riguarda il momento in cui toccò il fondo. Dopo il suo periodo all’Inter e le difficoltà familiari, tra cui una separazione dolorosa, Guarin ha raccontato di aver tentato di togliersi la vita. «Abitavo al 17esimo piano e mi sono staccato dalla vita, da tutto. Ho provato a gettarmi dal balcone», ha dichiarato.
A salvarlo, paradossalmente, fu una rete di sicurezza che impedì la tragedia. «Non me ne sono neanche accorto, non capivo nemmeno cosa stavo facendo. Non so cosa sia successo, ma ero arrivato a un punto in cui non mi importava più di nulla».
La rinascita: un messaggio di speranza
Nonostante il buio che ha caratterizzato quel periodo della sua vita, Fredy Guarin è ancora qui per raccontare la sua storia. La sua testimonianza, pur drammatica, rappresenta un potente messaggio di speranza per chiunque stia attraversando momenti difficili. Il percorso di rinascita dell’ex campione dimostra che, anche nei momenti più bui, è possibile rialzarsi.
Conclusione
La confessione di Fredy Guarin è un promemoria delle difficoltà che molti atleti affrontano lontano dai riflettori. La pressione mediatica, le aspettative elevate e i problemi personali possono mettere a dura prova chiunque, anche le persone che sembrano avere tutto. Il suo coraggio nell’affrontare pubblicamente questi temi può ispirare altri a cercare aiuto e a credere in una seconda possibilità.