
Jonathan Tah Inter
L’Inter valuta nuove strategie difensive mentre il Barcellona si tira indietro nella corsa a Jonathan Tah
Il progetto di rafforzamento della difesa nerazzurra
L’Inter continua la propria pianificazione strategica in vista della prossima stagione, puntando a consolidare il reparto difensivo. Nonostante la probabile permanenza di Stefan De Vrij e Francesco Acerbi, la dirigenza nerazzurra sta esplorando nuovi profili che possano mantenere elevato il livello competitivo della squadra. L’obiettivo è chiaro: individuare giocatori in grado di garantire rendimento costante e capacità di confrontarsi ai massimi livelli europei.
Jonathan Tah emerge come uno dei nomi più interessanti nel panorama internazionale. Difensore di esperienza e forza fisica, Tah rappresenta un’occasione di mercato quasi irripetibile, essendo in uscita a parametro zero dal Bayer Leverkusen.
Barcellona defilato, Tah più vicino alla Serie A?
Sembrava che il futuro di Jonathan Tah fosse destinato a incrociarsi con quello del Barcellona, ma negli ultimi giorni il club catalano avrebbe rallentato bruscamente i contatti. Come riportato da fonti autorevoli, la pista blaugrana si è notevolmente raffreddata, aprendo uno spiraglio importante per altre pretendenti.
«L’Inter ha sempre avuto un occhio di riguardo per Tah» raccontano fonti vicine alla società, anche se, al momento, i nerazzurri non sembrano pronti ad affondare il colpo. I dirigenti di viale della Liberazione stanno valutando alternative più giovani, anche su indicazione della nuova proprietà, che predilige profili meno “usurati” sotto il profilo anagrafico.
Gli scenari alternativi per l’Inter
Con il futuro di Tah in bilico e con la Premier League pronta a inserirsi nella corsa, l’Inter mantiene vive altre opzioni. In particolare, i radar nerazzurri si sono soffermati su alcuni talenti della Serie A, con un’attenzione speciale verso Mario Gila della Lazio.
Il suo agente, Camano – già noto all’ambiente nerazzurro per la gestione di Lautaro Martinez –, ha avviato contatti preliminari, ma l’operazione si presenta complicata a causa dei rapporti non idilliaci con il presidente laziale Claudio Lotito.
Beukema e Lucumí: alternative valide ma da valutare
Non meno interessante è il profilo di Sam Beukema e Jhon Lucumí, entrambi attualmente in forza al Bologna. I due difensori, giovani e di sicura prospettiva, potrebbero rappresentare investimenti intelligenti nel medio-lungo termine. Tuttavia, le gerarchie interne pongono i due «bolognesi» un gradino sotto a Tah per quanto riguarda esperienza internazionale e prontezza nell’affrontare sfide di alto livello.
L’Inter continua comunque a monitorare la situazione anche in ottica di altre trattative parallele, come quella legata a Giovanni Fabbian, che potrebbe facilitare i dialoghi con il club emiliano.
La strategia di mercato nerazzurra in evoluzione
È evidente che l’Inter voglia muoversi con estrema cautela. La società cerca giocatori che non siano solo tecnicamente validi, ma che possano anche integrarsi senza difficoltà in un sistema ormai collaudato, capace di raggiungere due semifinali di Champions League nelle ultime tre stagioni.
In questo contesto, l’esperienza e la fisicità di Jonathan Tah rimangono asset di assoluto valore. Eppure, la volontà di rinnovare gradualmente la rosa, abbassando l’età media e gestendo con attenzione il monte ingaggi, potrebbe spingere la dirigenza verso scelte più orientate al futuro che al presente.
Come dichiarato da fonti interne, «ogni operazione di mercato dovrà essere in linea con il nuovo piano industriale, che prevede investimenti sostenibili e una crescita progressiva».
Conclusioni: il rebus difensivo dell’Inter
Il mercato dei difensori si conferma estremamente competitivo, e trovare il profilo ideale richiederà una serie di attente valutazioni da parte della dirigenza nerazzurra. Jonathan Tah rappresenta sicuramente un’occasione, ma l’Inter, fedele alla propria politica di sostenibilità, potrebbe decidere di sacrificare l’immediato per garantire una continuità di risultati nel tempo.
Nei prossimi mesi, il club milanese sarà chiamato a prendere decisioni cruciali, in un equilibrio delicato tra presente e futuro, pragmatismo e ambizione.