Simone Inzaghi e Sergio Conceicao, compagni da giocatori e rivali in panchina, tornano al centro della scena in una sfida dal sapore speciale. A Riyad, dove si terrà la finale di Supercoppa Italiana, le dichiarazioni del tecnico nerazzurro rivelano emozioni inattese e un chiaro obiettivo: portare a casa il trofeo contro un Milan rinvigorito dal cambio in panchina.
Un legame segnato da Eriksson
Durante la conferenza stampa, Simone Inzaghi ha voluto subito chiarire i rapporti con Sergio Conceicao, attuale allenatore del Milan:
«Non è successo niente, era un ottavo di finale. Dopo quella partita non ci siamo più visti né sentiti. Da giocatori abbiamo condiviso tanto, e abbiamo avuto un grande maestro: Sven-Göran Eriksson».
Le parole di Inzaghi non sono casuali. Il tecnico svedese, scomparso lo scorso agosto, ha lasciato un’impronta indelebile su entrambi, influenzando le loro carriere non solo da calciatori, ma anche come allenatori.
La rincorsa alla quarta Supercoppa
Simone Inzaghi ha già vinto tre Supercoppe consecutive e punta alla quarta, ma l’avversario è tutt’altro che da sottovalutare. Il Milan, fresco dell’arrivo di Conceicao, ha mostrato un carattere deciso nella recente sfida contro la Juventus:
«Il Milan ha fatto un grande secondo tempo contro la Juve e ha meritato. Il derby è una partita speciale, il tredicesimo da quando sono a Milano. Abbiamo meritato di perdere in campionato, ma non dobbiamo ripetere gli stessi errori».
Le assenze pesanti: Thuram e la gestione delle energie
L’Inter dovrà fare a meno di Marcus Thuram, pedina fondamentale nell’attacco nerazzurro:
«Avremo sei partite in 18 giorni, la gestione delle energie sarà fondamentale», ha sottolineato Inzaghi.
A guidare l’attacco sarà ancora una volta Lautaro Martinez, capitano e leader carismatico della squadra.
Lautaro Martinez: «Conta solo vincere»
Anche Lautaro Martinez ha parlato alla vigilia della finale, lasciando trasparire tutta la sua determinazione:
«Questa partita mi stimola tanto: è una finale, un derby, il primo trofeo della stagione. Noi vogliamo vincerlo».
Il capitano dell’Inter ha confessato di non essere al massimo dal punto di vista realizzativo, complice la scarsa preparazione estiva dovuta agli impegni con la nazionale argentina:
«Non ho fatto la preparazione a causa della Coppa America. Questo è il periodo peggiore per gol segnati, ma mi sento in forma e tranquillo».
La strategia per battere il Milan
La chiave per vincere sarà l’attenzione ai dettagli e la gestione del ritmo. Lautaro ha spiegato l’approccio della squadra:
«Abbiamo visto delle somiglianze tra il gioco di Conceicao e quello di Fonseca contro la Juventus. Stiamo studiando ogni aspetto e cercando di recuperare le energie dopo la sfida con l’Atalanta, che è stata molto fisica».
Il messaggio finale del capitano è chiaro:
«Conta solo vincere. Se non segno io, lo farà qualcun altro».
Il peso della rivalità e la posta in gioco
Il derby di Supercoppa è molto più di una semplice partita: è l’occasione per ribadire la supremazia cittadina e confermare la solidità di un progetto. Per Simone Inzaghi e Lautaro Martinez, vincere significherebbe aggiungere un altro tassello al mosaico di successi recenti e consolidare la fiducia in vista delle prossime sfide stagionali.