
Julen Lopetegui, ex allenatore del West Ham, ha recentemente parlato della possibilità sfumata di allenare il Milan nell’estate scorsa. In un’intervista ad As, il tecnico spagnolo ha rivelato alcuni dettagli sulla vicenda, sottolineando come la sua decisione sia stata influenzata da dinamiche interne al club piuttosto che da motivazioni personali.
«Ho letto le parole di Sacchi e sono rimasto sorpreso. Le decisioni di un professionista non possono essere cambiate dall’umore dei tifosi», ha dichiarato Lopetegui. Il riferimento è a un’analisi dell’ex tecnico rossonero, che aveva parlato della difficoltà per un allenatore straniero di imporsi in un ambiente così esigente.
Il mancato approdo al Milan, secondo le parole di Lopetegui, non è stato legato a una sua scelta diretta, ma a un contrasto interno alla dirigenza rossonera:
«Strano e difficile da capire. Non riguardava me questa cosa, ma più una guerra interna del club».
Un’affermazione che lascia intendere come, nonostante un interesse concreto nei suoi confronti, la società abbia infine deciso di virare su Paulo Fonseca, attuale tecnico del Milan.
Il futuro di Lopetegui
Attualmente, Julen Lopetegui è senza squadra dopo l’esonero dal West Ham di qualche mese fa. Il suo nome è stato più volte accostato a club di alto livello, ma per il momento resta in attesa di un progetto che lo convinca pienamente.
«L’anno scorso ho ricevuto un’offerta molto importante dall’Arabia e ancora di recente», ha spiegato il tecnico. «Quando sarà il momento, decideremo, ma sempre partendo dalla sensazione di poter contribuire a un progetto competitivo».
Lopetegui non ha nascosto il suo desiderio di tornare ad allenare, pur rimanendo selettivo nella scelta del suo prossimo incarico.
L’esperienza al West Ham e l’addio
L’avventura di Lopetegui sulla panchina del West Ham è durata pochi mesi. Dopo un avvio discreto, il tecnico è stato sollevato dall’incarico quando la squadra si trovava a metà classifica. Paradossalmente, dopo il suo esonero, con l’arrivo di Graham Potter, gli Hammers sono scivolati fino al 16° posto.
Lopetegui ha commentato la decisione della società con una certa sorpresa:
«Sono rimasto sorpreso dalla decisione perché l’impegno dei giocatori c’era. Accettiamo la decisione, ma eravamo in un momento di cambiamento».
Il tecnico ha anche precisato che i rapporti con la società, composta da diversi azionisti, erano buoni:
«Il West Ham è un club con diversi azionisti e abbiamo avuto un ottimo rapporto con tutti loro. Nessuno di loro ci ha detto che eravamo in pericolo».
Interrogato sul rapporto con il direttore sportivo Tim Steidten, Lopetegui ha preferito evitare polemiche:
«Non voglio parlare di lui. Ho sempre avuto un buon rapporto con tutte le direzioni sportive in cui sono stato, avendo anche delle visioni differenti. Io sono sempre stato un uomo di club. Ecco perché preferisco ignorare quella persona, a essere onesto».
Il passato in Premier League
Lopetegui ha anche ricordato con orgoglio la sua precedente esperienza in Premier League sulla panchina dei Wolverhampton Wanderers:
«Ai Wolves abbiamo raggiunto un traguardo storico: salvandolo con diverse giornate d’anticipo e portandolo in Europa League al secondo turno».
Quanto alla sua avventura al West Ham, Lopetegui ha ribadito di aver raggiunto gli obiettivi prefissati prima del suo esonero:
«Eravamo vicini alle posizioni in cui dovevamo essere. Siamo ancora appassionati della Premier League e vedremo dove ci porterà».
Lopetegui tornerà in panchina?
Con diverse offerte già ricevute, Lopetegui potrebbe presto tornare ad allenare. Se un’esperienza in Arabia Saudita non sembra essere la sua priorità, resta da capire se il tecnico spagnolo aspetterà una nuova chiamata dalla Premier League o valuterà un ritorno in Liga o in un altro top campionato europeo.
La sua esperienza e il suo palmarès lo rendono ancora un profilo di alto livello, ma servirà il giusto progetto per convincerlo a tornare in panchina.