Lunedì si avvia un’importante fase nella ricerca del nuovo direttore sportivo del Milan. Un processo che, seppur con qualche incertezza, si prevede verrà completato entro Pasqua. Dopo un anno di gestione a tre, che ha visto coinvolti il CEO Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimovic e Geoffrey Moncada, il club rossonero sta preparando un ritorno a una struttura più tradizionale per la prossima stagione.
Il casting del Milan: chi sono i protagonisti?
Il casting per il nuovo direttore sportivo del Milan si preannuncia come una vera e propria corsa a più tappe. La partenza ufficiale è fissata per lunedì prossimo, quando i candidati si presenteranno per i colloqui, che si terranno nei prossimi giorni. Sebbene non ci siano indicazioni chiare su quando sarà preso un verdetto definitivo, è probabile che una decisione venga presa entro la festività pasquale. La squadra rossonera, infatti, sembra aver bisogno di prendere una decisione rapida per pianificare con anticipo la nuova stagione, con l’obiettivo di riportare stabilità dopo un anno particolarmente travagliato.
Il profilo dei candidati
Alla lista dei possibili successori di Moncada e Ibrahimovic si aggiunge un nuovo nome: Kim Falkenberg, ex difensore che ha fatto il suo debutto come direttore sportivo di Bayer Leverkusen solo pochi giorni fa. Da quando ha appeso le scarpette al chiodo nel 2018, Falkenberg ha lavorato nello scouting del club tedesco, guadagnandosi un posto di rilievo nelle decisioni di mercato. Il suo nome si aggiunge agli altri candidati già noti: Fabio Paratici, Igli Tare, Markus Krosche e Thiago Scuro.
Paratici e Tare, favoriti per il ruolo
Se c’è un elemento che unisce la maggior parte degli esperti e dei tifosi rossoneri è la certezza che Fabio Paratici e Igli Tare siano i favoriti per la poltrona di direttore sportivo. Entrambi vantano un’esperienza di alto livello in Serie A: Paratici ha ricoperto il ruolo alla Juventus, mentre Tare ha lavorato per anni con la Lazio, conoscendo profondamente il campionato italiano. In un anno che ha visto il Milan affrontare diverse difficoltà, con due allenatori stranieri e una gestione sportiva più flessibile e meno strutturata, i rossoneri potrebbero puntare a un profilo che conosca bene la realtà del calcio italiano e che sia in grado di rilanciare la squadra nel prossimo futuro.
La struttura dirigenziale del Milan per la prossima stagione
La stagione in corso ha mostrato le difficoltà di una gestione sportiva decentrata. L’approccio a tre con Furlani, Ibrahimovic e Moncada ha suscitato dibattito, anche se non sono mancati alcuni successi sul piano delle scelte di mercato. Tuttavia, è chiaro che per la prossima stagione il Milan intenda tornare a una struttura più tradizionale. Con l’arrivo del nuovo direttore sportivo, il club mira a una gestione più centralizzata delle decisioni di mercato, con un focus su una politica di acquisti più mirata e meno frutto di improvvisazione. La scelta di chi ricoprirà il ruolo dirigenziale avrà un impatto diretto anche sulla selezione dell’allenatore, che dovrà essere in grado di lavorare sinergicamente con la nuova figura e con la squadra che si verrà a formare.
Un cambiamento necessario per il futuro
La transizione verso una gestione più centralizzata risponde a una necessità di stabilità. Con la prossima stagione che si prevede cruciale per il futuro del club, il Milan è consapevole che la scelta del nuovo direttore sportivo dovrà essere ponderata e all’altezza delle aspettative. Il club ha bisogno di un leader che sappia guidare la squadra sul mercato, ma che sia anche in grado di stabilire una visione chiara e sostenibile nel lungo termine.
Nonostante i numerosi candidati in lizza, l’esito finale potrebbe riservare qualche sorpresa. Seppur Paratici e Tare siano i più accreditati, il Milan potrebbe anche optare per un profilo nuovo, capace di portare una ventata di freschezza al club. Il casting si fa sempre più interessante, con il Milan pronto a prendere una decisione fondamentale per il proprio futuro.

