
atletica leggera Milano
Milano, città simbolo dell’innovazione e dell’eccellenza italiana, si trova ad affrontare una sfida significativa nel panorama sportivo: la carenza di impianti adeguati per l’atletica leggera. Nonostante l’importanza crescente di questo sport e l’avvicinarsi di eventi internazionali, la metropoli lombarda mostra lacune infrastrutturali che penalizzano atleti e appassionati.
“A Milano non c’è più posto per l’atletica. Quest’anno dall’Arena Civica — che non è più in regola per le gare — saranno spostate al Centro Atletica di Busto Arsizio gli Assoluti di prove multiple, il Trofeo Bracco e la Notturna Eset, mentre per la finale oro dei Campionati di società la Fidal ha scelto Brescia.”
Il Corriere della Sera ha analizzato la situazione nello specifico, di seguito maggiori informazioni.
Stato attuale degli impianti di atletica a Milano
La situazione degli impianti dedicati all’atletica leggera a Milano è critica. L’Arena Civica, storico impianto nel cuore della città, presenta una pista in condizioni precarie, con manto deteriorato e superfici scivolose che mettono a rischio la sicurezza degli atleti. Il Centro Sportivo XXV Aprile, con un manto ormai usurato da oltre 14 anni, necessita di un intervento urgente per mantenere l’omologazione per le competizioni ufficiali. Inoltre, l’impianto indoor presente nel centro, completato quattro anni fa, non è mai stato aperto a causa di problematiche burocratiche e gestionali, lasciando inutilizzato uno spazio prezioso per l’allenamento al coperto.
La mancanza di strutture indoor: un vuoto da colmare
La carenza di impianti indoor rappresenta una delle principali criticità per l’atletica milanese. A differenza di altre città italiane come Ancona e Padova, dotate di strutture al coperto con anelli da 200 metri, Milano non offre spazi adeguati per gli allenamenti e le competizioni durante i mesi invernali. Questo costringe gli atleti a spostarsi verso altre località lombarde come Saronno, Alzano Lombardo, Bergamo, Lecco, Varese e Casalmaggiore, dove le strutture, seppur presenti, offrono solo rettilinei da 60 metri e pedane per i salti, limitando le possibilità di allenamento completo.
Progetti futuri e speranze per l’atletica milanese
Nonostante le difficoltà attuali, ci sono segnali positivi all’orizzonte. Brescia, ad esempio, ha annunciato la costruzione di una pista indoor da 200 metri, con completamento previsto per il 2026. Questo progetto rappresenta una speranza non solo per gli atleti bresciani, ma anche per quelli milanesi, che potrebbero beneficiare di una struttura moderna relativamente vicina. Tuttavia, resta fondamentale che Milano stessa investa in infrastrutture dedicate all’atletica leggera, per restituire alla città un ruolo di primo piano nel panorama sportivo nazionale.
L’importanza di un impegno concreto
La situazione attuale richiede un impegno deciso da parte delle istituzioni locali e nazionali. Come sottolineato da Franco Angelotti, dirigente della Bracco Atletica, è essenziale passare dagli slogan ai fatti concreti:
«Milano ha impianti da terzo mondo, dall’atletica al nuoto. Stiamo perdendo un’enorme occasione con i Giochi Olimpici per mettere mano all’impiantistica sportiva».
Investire nell’atletica leggera non significa solo migliorare le infrastrutture, ma anche promuovere uno stile di vita sano, incentivare la partecipazione giovanile allo sport e preparare la città ad accogliere eventi di rilevanza internazionale.
Conclusione
Milano, con la sua tradizione sportiva e il suo ruolo di metropoli internazionale, non può permettersi di trascurare l’atletica leggera. È imperativo che le istituzioni, insieme alle realtà sportive locali, collaborino per sviluppare un piano strategico volto a colmare le attuali lacune infrastrutturali. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato sarà possibile restituire all’atletica milanese il prestigio che merita, offrendo agli atleti strutture all’altezza delle loro ambizioni e garantendo alla città un posto di rilievo nel panorama sportivo internazionale.